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Ministero della Salute Riorganizzazione delle Cure Primarie Integrazione Ospedale Territorio Prima di tutto il modello assistenziale Premessa: Lo SMI.

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Presentazione sul tema: "Ministero della Salute Riorganizzazione delle Cure Primarie Integrazione Ospedale Territorio Prima di tutto il modello assistenziale Premessa: Lo SMI."— Transcript della presentazione:

1 Ministero della Salute Riorganizzazione delle Cure Primarie Integrazione Ospedale Territorio Prima di tutto il modello assistenziale Premessa: Lo SMI ritiene fondamentale e strategico ribadire l’importanza dei criteri distintivi della Medicina Generale/PLS/SAI che rimangono elementi essenziale all’interno di ogni riordino e integrazione: ACCESSIBILITA’; CAPILLARITA’; RELAZIONE FIDUCIARIA; QUALITA’ DIFFUSA ED OMOGENEA; LIBERA SCELTA; GRADIMENTO; ORIENTAMENTO OLISTICO E CENTRATO SULLA PERSONA

2 Prima di tutto il modello assistenziale
Secondo lo SMI il Modello Assistenziale deve essere definito in sede nazionale mentre possono coesistere differenti modelli organizzativi a seconda delle caratteristiche del territorio. Le Cure Primarie (PC) devono dare una risposta a 5 problematiche fondamentali: Pazienti autosufficienti portatori di condizioni croniche Pazienti molto anziani e/o non autosufficienti ( fragilità) Pazienti con acuzie non ospedaliera Pazienti post-acuzie in dimissione ospedaliera precoce Problemi di salute generali e comportamenti a rischio

3 Prima di tutto il modello assistenziale
Le Cure Primarie , per ciascuna di queste esigenze, devono poter offrire: presa in carico globale dei pazienti Assistere i pazienti non autosufficienti ( fragilità) Assistenza Domiciliare (integrata o programmata) Dimissioni Ospedaliere Protette Supporto ai pazienti e alla famiglia Sostegno sociale ed economico (sostegno al Care Giver) Potenziare le Residenze assistenziali

4 Prima di tutto il modello assistenziale
Per il Sindacato dei Medici Italiani SMI la risposta alle cronicità, pur tenendo in considerazioni modelli a modelli organizzativi come il noto Chronic Care Model che nel tempo ha subito numerose modifiche contestualizzate (Social Car Chronic Disease Management Model (UK) ; Expanded Chronic Care Model ( Canada); Kaiser Permanente’s Risk Stratification Model; Patient Centred Medical Home) deve ispirarsi a modelli assistenziali di team territoriali multiprofessionali e multidisciplinari.

5 Prima di tutto il modello assistenziale
Non esiste un unico modello organizzativo. Le realtà territoriali sono diversificate (metropoli, città, campagna, zone montane, isole) e devono quindi essere previste molteplici modelli operativi applicabili in sede regionale e locale (case della salute, medicina di gruppo, integrazione funzionale in rete, telemedicina, ecc).

6 Prima di tutto il modello assistenziale
L’integrazione di team multiprofessionali e multidisciplinari comporta: tempo dedicato coordinamento del team: Medico di Famiglia deve avere la funzione di coordinatore delle cure condivisione di contenuti clinici (linee guida) condivisione di percorsi assistenziali utilizzazione di strumenti della comunicazione coinvolgimento dei pazienti alla gestione della malattia attraverso processi educazionali

7 Prima di tutto il modello assistenziale
Dare una risposta ai pazienti non autosufficienti: Assistenza Domiciliare (integrata o programmata) Dimissioni Ospedaliere Protette Supporto ai pazienti e alla famiglia Sostegno sociale ed economico (sostegno al Care Giver) Potenziare le Residenze assistenziali

8 Prima di tutto il modello assistenziale
Dare una risposta all’acuzie non ospedaliera e all’urgenza soggettiva H12 Forte integrazione funzionale orizzontale (rete assistenziale) Disponibilità di diagnostica di I livello Definizione di percorsi condivisi

9 Prima di tutto il modello assistenziale
Dare una risposta ai pazienti in post-acuzie e in dimissione ospedaliera precoce: per portare a buon fine la conclusione del ciclo di malattia in post-acuzie e in dimissione precoce è necessario prevedere una presa in carico condivisa che preveda canali privilegiati di comunicazione finalizzato ad una forte integrazione ospedale-territorio Prevedere una Assistenza Domiciliare Intensiva Temporanea

10 Prima di tutto il modello assistenziale
< numero di ricoveri < riduzione posti letto ospedalieri < riduzione giornate di degenza/durata DRG A bassa attività assistenziale ospedaliera Alta attività assistenziale del territorio

11 Prima di tutto il modello assistenziale
ALTA ATTIVITA’ ASSISTENZIALE TERRITORIALE MAP DIMISSIONI SUL POSTO MAP/PLS CA ACUZIE 118 PLS RICOVERO OSPEDALIERO GUARIGIONE CRONICITA’/DIMISSIONE PRECOCE MAP/PLS MAP – PSL – CA - SAI – MO ADI – ADR – ADP PERSONALE SANITARIO E SOCIALE

12 Prima di tutto il modello assistenziale
Il Sindacato dei Medici Italiani SMI ritiene che vi siano priorità che necessitano di una soluzione urgente per una adeguata Riorganizzazione/riordino delle cure primarie e del rapporto ospedale territorio : il ruolo unico l’accesso unico ristrutturazione del compenso con una completa rivalutazione delle spese sostenute per la produzione dell’assistenza scorporando l’onorario professionale dai costi di gestione ivi compreso il costo per il personale incentivazioni e sistemi premianti per i sistemi e gli strumenti della comunicazione indicare chiaramente come il distretto sia la sede di riferimento per le attività territoriali della Medicina Generale Sostenere l’integrazione ospedale-territorio con bilanci di salute, pesatura dei pazienti in base alle patologia codificata, inserimento obbligatorio retribuito dei mmg nei team di valutazione multidisciplinare Ambulatorio di distretto per le cure primarie ( completamento orario) prevedere un riordino della posizione del con un uniforme passaggio alla dipendenza

13 Prima di tutto il modello assistenziale
Specialistica Ambulatoriale Interna SAI Integrazione (con la MG, Dirigenza Medica Territoriale e Ospedaliera, PLS, nell’ambito delle forme aggregative strutturali territoriali …) secondo PDT definiti, concordati e condivisi con le OOSS firmatarie dell’ ACN (cronicità, modulistica, consulenze, codici bianchi nei PPI, dimissioni protette, ambulatori dedicate)

14 Prima di tutto il modello assistenziale
Continuità Assistenziale Ruolo giuridico del medico: il medico curante è il tutor della salute del cittadino ed il responsabile della continuità delle cure Ruolo unico: uniformare le aree contrattuali della MG con l’uniformazione delle tutele ( CA, MDS, Spec. Ambulatoriale) Ruolo unico: accesso al convenzionamento a 38 ore a zero assistenza con attività ad orario progressivamente in riduzione in considerazione delle scelte acquisite Ruolo unico: possibilità di passaggio da un settore all’altro della MG in caso di carenze

15 Prima di tutto il modello assistenziale
AREA 118 ( Emergenza Sanitaria Territoriale Convenzionata) stabilizzazione e Passaggio a dirigenza/dipendenza dei medici incaricati a tempo indeterminato e a tempo determinato con contratti anomali e precari revisione compenso orario standardizzato, straordinario, indennità notturne, indennità festive, riconoscimento della malattia ed infortunio in itinere o sul lavoro se causato da terzi, congedo matrimoniale, riconoscimento di lavoro usurante (il primo punto esclude il secondo che, se riproposto, indebolisce il primo medico del 118 anche quale responsabile del Centrale Operativa riallocazione in ambito aziendale dei medici del 118 non più abili al servizio (come sopra) riconoscimento di 36 giorni di ferie (come sopra) riconoscimento della 2008 ore annue di formazione specifica (come sopra) accesso a posti riservati in specializzazione in medicina d’urgenza emergenza e/o a master specifici equipollenti revisione parte normativa dell’emergenza-urgenza partendo dalle linee guida del 1992 implementazione e re-difinizione della rete medicalizzata del sistema 118 con modelli territoriale con specificità regionale

16 Prima di tutto il modello assistenziale
Pediatria Prevenzione ed educazione sanitaria come buona crescita Integrazione tra pediatri con modalità paritaria forme organizzative di tutte le figure pediatriche ed eventuali integrazioni con strutture distrettuali per copertura prefestiva e festiva diurna Condivisione dei percorsi clinici e organizzativi PDTA Formazione alla CA e tutoraggio specializzandi Riallocazione delle risorse a livello territoriale


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