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Il voto politico 2013 e i suoi effetti Maggio 2013 © 2012 Ipsos. All rights reserved. Contains Ipsos' Confidential and Proprietary information and may.

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1 Il voto politico 2013 e i suoi effetti Maggio 2013 © 2012 Ipsos. All rights reserved. Contains Ipsos' Confidential and Proprietary information and may not be disclosed or reproduced without the prior written consent of Ipsos.

2 Il voto 2013

3 IL VOTO DEL 2013 – TASSI DI PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE AL VOTO % Più intensa è la tonalità del colore e maggiore è il tasso di partecipazione

4 IL CALO DELLA PARTECIPAZIONE RISPETTO AL 2008 CALO PARTECIPAZIONE RISPETTO A 2008 % Più intensa è la tonalità del colore e maggiore è il calo della partecipazione

5 IL VOTO DEL 2013 E LE DIFFERENZE RISPETTO AL 2008 CAMERA – scarti in valori assoluti * Scarto dal 2008 rispetto a IDV + Sinistra Arcobaleno

6 IL VOTO DEL 2013 Il primo partito per provincia

7 IL VOTO DEL 2013 E LE DIFFERENZE RISPETTO AL 2008 il calo di PD – PDL – Lega Nord PD – quota di voti persi dal 2008 al 2013 PDL – quota di voti persi dal 2008 al 2013 Lega Nord – quota di voti persi dal 2008 al 2013 Più intensa è la tonalità del colore e maggiore è il calo dei voti

8 IL VOTO DEL 2013 - I NUOVI PROTAGONISTI voti al MOVIMENTO 5 STELLE e SCELTA CIVICA CON MONTI Più intensa è la tonalità del colore e maggiore è la percentuale di voti raggiunta

9 FLUSSI ELETTORALI Cosa hanno votato oggi gli elettori dei principali partiti nel 2008? * Sondaggi realizzati da Ipsos Srl presso campioni casuali nazionali rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 11.000 interviste (su 107.299 contatti) mediante sistema CATI fra il 18 ed il 22 febbraio 2013.

10 CHI HA VOTATO E CHI NO? * Sondaggi realizzati da Ipsos Srl presso campioni casuali nazionali rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 11.000 interviste (su 107.299 contatti) mediante sistema CATI fra il 18 ed il 22 febbraio 2013.

11 COME ABBIAMO VOTATO? % raggiunte dalle principali liste per singole categorie dellelettorato italiano * Sondaggi realizzati da Ipsos Srl presso campioni casuali nazionali rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 11.000 interviste (su 107.299 contatti) mediante sistema CATI fra il 18 ed il 22 febbraio 2013.

12 COME ABBIAMO VOTATO? % raggiunte dalle principali liste per singole categorie dellelettorato italiano * Sondaggi realizzati da Ipsos Srl presso campioni casuali nazionali rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 11.000 interviste (su 107.299 contatti) mediante sistema CATI fra il 18 ed il 22 febbraio 2013.

13 LE QUATTRO PRINCIPALI FORZE POLITICHE PRIMA E DOPO LA CAMPAGNA ELETTORALE Stime basate su rielaborazioni da Banca Dati Sondaggi Ipsos Srl (circa 11.000 interviste telefoniche CATI condotte nel mese di dicembre 2012 e circa 11000 interviste condotte fra il 18 e il 22 febbraio 2013).

14 PERDITE E GUADAGNI DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE QUATTRO FORZE POLITICHE A CONFRONTO Stime basate su rielaborazioni da Banca Dati Sondaggi Ipsos Srl (circa 11.000 interviste telefoniche CATI condotte nel mese di dicembre 2012 e circa 11000 interviste condotte fra il 18 e il 22 febbraio 2013).

15 PERDITE E GUADAGNI DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE QUATTRO FORZE POLITICHE A CONFRONTO Stime basate su rielaborazioni da Banca Dati Sondaggi Ipsos Srl (circa 11.000 interviste telefoniche CATI condotte nel mese di dicembre 2012 e circa 11000 interviste condotte fra il 18 e il 22 febbraio 2013).

16 PERDITE E GUADAGNI DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE QUATTRO FORZE POLITICHE A CONFRONTO Stime basate su rielaborazioni da Banca Dati Sondaggi Ipsos Srl (circa 11.000 interviste telefoniche CATI condotte nel mese di dicembre 2012 e circa 11000 interviste condotte fra il 18 e il 22 febbraio 2013).

17 Politiche 2013: i macrofenomeni

18 A.Lastensionismo. Fino a poche settimane dal voto si evidenziava una elevatissima tendenza allastensione. Ma la fuga di massa dal voto non si è verificata. Ha preso al contrario la forma del suffragio per Grillo. Tuttavia in alcune zone del paese la crescita dellastensione è stata più sensibile e in particolare al Sud. Si ripropone la storica frattura territoriale. B.Il superamento del bipolarismo. Lingresso travolgente del M5s e quello meno rilevante ma assolutamente non secondario della lista montiana, segnano il superamento (definitivo?) dello schema bipolare che ha caratterizzato il ventennio.

19 Politiche 2013: i macrofenomeni C.Antipolitica e nuova politica. E difficile relegare il consenso di Grillo alla semplice (e, in fondo, scarsamente esplicativa) nozione di antipolitica. Nellelettorato di Grillo convergono scelte programmatiche (ambientalismo e localismo ma non solo), spinte ideali e voglia di liberarsi di chi è visto come responsabile del fallimento del paese e dellincapacità di riforma del suo sistema. Si tratterà di vedere come riuscirà lamalgama di queste diverse e non sempre sovrapponibili tendenze. D.La falsa partenza del polo centrista. Il successo limitato del tentativo montiano è stato ampiamente sottolineato. I voti che guadagna sono pochi, meno di un milione al Senato se consideriamo i consensi UDC 2008, poco di più alla camera. Più presente nel Nord del Paese, ottiene un voto elitario, più consistente tra laureati, ceti elevati e medi. E.La mancata vittoria del PD. Il PD perde una parte consistente dei propri voti verso Grillo nellultima parte della campagna elettorale; il PD arretra in misura più rilevante nei propri insediamenti tradizionali, ma anche in Puglia e Basilicata, il suo profilo è sempre più spostato verso elettori di età più elevata, pensionati. Perde pezzi di ceto medio e di giovani verso M5S. E quindi un partito che deve ripensarsi nelle sue consitutencies basilari.

20 Politiche 2013: i macrofenomeni F.La mancata sconfitta del PDL. Il PDL ha perso più di 6 milioni di voti rispetto al 2008. Nonostante la vulgata mediatica, non vi è stata una rimonta di Berlusconi. Dopo lincremento registrato al momento della ridiscesa in campo di Berlusconi non molto cambia. La rimonta percepita non è stata frutto di un aumento significativo del consenso al PDL quanto piuttosto dalla riduzione del consenso per il PD. Il PDL non ha perso perché il PD non ha vinto. G.La anomala sconfitta della Lega. La Lega perde oltre un milione di voti rispetto al 2008, sostanzialmente dimezzando il proprio consenso e manifesta una pesante emorragia nel Veneto. Rinchiusa sempre più nei piccoli comuni e nelle aree territoriali che hanno visto la sua nascita, ottiene però una vittoria politica straordinaria: governa le tre regioni del Nord, le principali produttrici di ricchezza del paese. In sostanza siamo di fronte ad uno scacchiere politico tripolare quasi equamente distribuito, con un quarto attore meno rilevante. I due grandi partiti modificano profondamente le loro costituencies. Non si tratta forse solo di governabilità, che pure è il tema che assilla tutti in questo momento, quanto di rappresentanza. Il tema della ricomposizione torna centrale.

21 Gli imputati: sondaggi e sondaggisti

22 SONDAGGI NAZIONALI IPSOS

23 Gli instant poll: Piepoli SENATO RISULTATI REALIINSTANT POLL Delta Instant - Reali ora 15:00 copertura del campione RIVOLUZIONE CIVILE1,8%2,5%0,7% SEL3,0% 0,0% PD27,4%33,0%5,6% CENTRO DEMOCRATICO0,5% PSI0,2% ALTRI CENTRO SINISTRA0,5%1,0%0,5% CON MONTI PER L'ITALIA9,1%8,0%-1,1% LEGA NORD4,3%4,5%0,2% PDL22,3%23,0%0,7% FRATELLI D'ITALIA1,9%1,0%-0,9% GRANDE SUD - MPA0,6%0,5%-0,1% LA DESTRA0,7%1,0%0,3% PENSIONATI0,4% ALTRI CENTRO DESTRA0,5% MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 23,8%18,0%-5,8% FARE PER FERMARE IL DECLINO0,9%1,0%0,1% LISTA AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA' 0,2% ALTRE LISTE1,8%

24 Gli instant poll: Tecnè SENATO RISULTATI REALI INSTANT POLL Delta Instant - Reali ora 15:00 copertura del campione RIVOLUZIONE CIVILE1,8%3,0%1,2% SEL3,0%3,5%0,5% PD27,4%32,0%4,6% CENTRO DEMOCRATICO0,5% PSI0,2% ALTRI CENTRO SINISTRA0,5%1,5%1,0% CON MONTI PER L'ITALIA9,1%9,0%-0,1% LEGA NORD4,3%5,5%1,2% PDL22,3%22,5%0,2% FRATELLI D'ITALIA1,9% GRANDE SUD - MPA0,6% LA DESTRA0,7% PENSIONATI0,4% ALTRI CENTRO DESTRA0,5%3,0%2,5% MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 23,8%16,5%-7,3% FARE PER FERMARE IL DECLINO 0,9%1,0%0,1% LISTA AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA' 0,2% ALTRE LISTE1,8%2,5%

25 Qualche spiegazione La nuova offerta politica non più bipolare, consente agli elettori delusi, sia di centrodestra che di centrosinistra che un tempo si sarebbero astenuti, di effettuare una scelta senza sentirsi dei traditori. Il flusso più consistente, degli ultimi giorni, è luscita dal PD al M5S, che dai sondaggi non emerge. Questo è quello che non siamo riusciti ad individuare I sondaggi individuano correttamente il quadro: Rischio di astensione elevata, connessa ad un forte atteggiamento di rifiuto della politica tradizionale Affermazione del M5S Vittoria del centrosinistra alla Camera Senato senza maggioranza assoluta

26 Qualche spiegazione Pertanto, senza in nessun modo sottovalutare il problema dellaffidabilità delle stime riguardanti i singoli partiti, possiamo dire che lo scenario sopra descritto si è puntualmente verificato, sia pure con un livello di precisione molto più limitato del solito, alla luce degli elementi sopra evidenziati. Rimane il fatto che sui sondaggi, come spesso succede negli ultimi anni, si è concentrata lattesa spasmodica dei media e della politica, di una predizione che fotografasse lesito del voto con grande precisione. Ma la tornata elettorale, per la prima volta non bipolare dopo un ventennio, ha reso ancora più ardua una previsione corretta e reso meno affidabili le stime puntuali.

27 La campagna elettorale

28 UNA CAMPAGNA MONONOTA Il baricentro della campagna di comunicazione è stata ancora una volta la televisione Nellultimo mese di campagna (21 gennaio- 22 febbraio) la tv pubblica dedica ben 9978 minuti, equivalenti a più di 5 ore in media al giorno

29 I TRE MOMENTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Nella fase pre-elettorale la discussione politica segue un percorso formato da tre momenti ben distinti: 1.Nelle prime due settimane il dibattito è in buona parte gestito e focalizzato su Silvio Berlusconi (è lui il vero agenda setter), che irrompe sulla scena con le sua proposta-shock (Nel nostro primo Consiglio dei ministri delibereremo come risarcire agli italiani la restituzione dellImu pagata dai cittadini sulla prima casa). Inizia così la sua personale narrazione della rimonta, stile horse- race

30 I TRE MOMENTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE 2.Il secondo momento è caratterizzato dallo stand-by della politica (11-16 febbraio). 3.Il terzo momento: dalla piazza mediale alla piazza reale. Eil M5S a farla da protagonista in tutti gli ambienti mediali

31 DI COSA SI E DISCUSSO …. Dal punto di vista dei temi, il frame-tasse (patrimoniale, IMU, spesa pubblica, evasione fiscale) è quello che ha racchiuso buona parte della discussione politica, non solo in televisione Silvio Berlusconi declina il tema della crisi economica in chiave antieuropea, e antitedesca in particolare. A ciò si aggiunge la promessa di abolire lIMU e la decisa contrarietà alla tassa patrimoniale Chiamato a rispondere circa la pesante manovra fiscale varata dal governo tecnico, Mario Monti ricorre al frame della credibilità per rappresentare il proprio operato, fornendo dati a favore della necessità delle misure fiscali introdotte, dovute agli errori del governo Berlusconi. Gli argomenti della logica discorsiva di Monti (ammonimenti BCE, dati su fisco, pensioni, IMU sì- IMU no)hanno spesso finalità deresponsabilizzante Pier Luigi Bersani, pur fornendo la propria risposta circa la posizione del Pd e della coalizione di centrosinistra su IMU e patrimoniale, inserisce lagenda economica e il tema della fiscalità nel frame più ampio della politica del lavoro. In diverse circostanze, inoltre, Bersani sottolinea la relazione tra la crisi economica e la perdita di concetti-guida come moralità pubblica, civismo, uguaglianza e dignità, pressoché assenti nelle politiche economiche degli ultimi anni

32 PARTITO DEMOCRATICO: IL GRANDE SONNO Il Partito Democratico ha fatto ben poco per sfruttare dal punto di vista comunicativo (e politico) la spinta e lentusiasmo delle primarie (quando i sondaggi lo davano al 36%) Per la prima volta primarie vere (Renzi e contendibilità) Si decide di puntare sulla sobrietà e sulla franchezza, impegnandosi a non nascondere la difficoltà della situazione e a non fare promesse non mantenibili. Basso profilo del tono, senza colpi di scena e facili slogan Bersani ha una posizione defilata per tutta la campagna elettorale: non è mai il protagonista della discussione politica. Punto di debolezza politico e comunicativo: costante oscillare tra la compattezza dellalleanza con Vendola e il ventilato accordo con Monti

33 Il Pd al centro della scena: MPS A fine gennaio, esplode il caso Monte dei Paschi, che subito si impone nellagenda dellinformazione, costringendo in difesa il Pd e il suo leader che il 26 gennaio conscio del danno dimmagine reagisce duramente: se ci attaccano sul MPS li sbraniamo!. Nel periodo 22 gennaio-23 febbraio nei telegiornali prime time delle sette reti generaliste sono andate in onda 356 notizie sullo scandalo del Monte dei Paschi, con il Tg5 che non ha mai avuto un giorno senza almeno una notizia in proposito ( in tutto 72 in 33 giorni).

34 SILVIO BERLUSCONI E LA RIMONTA (?) A dispetto della vulgata mediatica che parla di "rimonta" e perfino di "miracolo" di Berlusconi, il Pdl e il Centrodestra hanno toccato il punto più basso della loro storia elettorale (il Pdl ha subito un calo di 6.300.000 elettori e lelettorato si è ridotto a circa metà, rispetto al 2008). La percezione della rimonta è dovuta alla straordinaria performance (comunicativa) di Silvio Berlusconi Massiccia presenza su tutti i media: televisione, radio e web (lunghi monologhi e poco spazio al contradditorio, salvo qualche caso)

35 SILVIO BERLUSCONI E LA RIMONTA (?) Messaggio semplice, compatto, essenziale e ripetuto ossessivamente fino allultimo minuto della campagna elettorale la famiglia, la casa, le tasse, linvadenza dello Stato, la mancanza di libertà Nessuna novità del messaggio ha rafforzato gli slogan che lo hanno sempre accompagnato da quando è sceso in campo Punto di forza: conoscenza dettagliata del proprio elettorato potenziale e delle caratteristiche del pubblico televisivo ha puntato su programmi come Unomattina (Raiuno), Mattino 5 e Pomeriggio 5 ( Canale 5), lArena (Raiuno) e la famosa intervista a Domenica Live della Barbara DUrso sempre su Canale 5

36 MONTI: DAL FISCAL COMPACT AD EMPY Limprovvisa salita in campo di Mario Monti, figura super partes chiamato dai politici per uscire dalla crisi, ha colto tutti di sorpresa. Questo lo costringe ad una brusca virata nella comunicazione: da tecnocrate algido e irrigidito a politico pop (con evidente disagio)

37 MONTI: DAL FISCAL COMPACT AD EMPY Pervasività della sua presenza televisiva: partecipa a tutti i talk show, programmi di intrattenimento e programmi elettorali Limmagine che cerca di trasmettere è quella di un leader che prova a coniugare principi inderogabili e ostici con quella di un politico che si avvicina alla gente. Un mix difficile da tenere insieme in tempi così rapidi Lesito è di dubbia riuscita ha neutralizzato ulteriormente l'immagine di tecnico, su cui ha costruito il proprio consenso. Come ha osservato Carlo Freccero, "ha smontato lo scenario montiano di ogni sacralità senza riuscire a sostituirlo con quello di politico affidabile IMU sì, IMU no troppa ambiguità sulla questione Imu. Dopo averla difesa a spada tratta, fa un passo indietro e l11 febbraio, durante lincontro alla sede di Confindustria di Monza, annuncia che «sarà gradualmente ridotta a partire dal 2013 rendendola ancora più progressiva per eliminarla da circa la metà delle prime case » percepita come incoerenza

38 38 Monti: da tecnocrate a politico – radiografia di un crollo Fonte: banca dati Ipsos Monti tecnico Monti politico

39 BEPPE GRILLO E IL M5S: IL VERO VINCITORE #1 Un pezzo importante della campagna di Grillo lhanno fatta gli altri

40 BEPPE GRILLO E IL M5S: IL VERO VINCITORE #1 Bipolarismo alla Grillo Casta (partiti politici, sistema dei media, giornalisti italiani, sistema finanziario/banche, lo stato nelle sue varie forme) vs tutti gli altri Strategia comunicativa in cui lidentità è la lotta alla casta: è riuscito a mettere sotto lo stesso ombrello profili elettorali molto eterogenei tra loro: temi-proposte trasversali-> elettorato trasversale-> comunicazione e mezzi di comunicazione trasversali Grillo non ha venduto un prodotto specifico. Ha venduto in negativo ciò che non piaceva dei prodotti degli altri

41 BEPPE GRILLO E IL M5S: IL VERO VINCITORE #2 Utilizzo strategico della piazza: partecipazione: la gente si è sentita vicino al proprio leader, al contrario, la casta si è rinchiusa nei teatri effetto eco: Grillo è sempre al centro della scena di rimessa. La televisione non può non parlare del M5S Utilizzo accessorio del web: blog utilizzato come luogo di discussione e come piattaforma per lanciare iniziative politiche collettive la scelta del web come strumento di comunicazione e di partecipazione politica effetto democrazia partecipativa effetto passaparola: campagna elettorale coperta integralmente fruibilità di qualsiasi comizio-show Il web è sostegno della campagna, non il suo centro Internet (anche se presentato come key driver) ha funzioni di engagement e amplificazione virale (ed è strumento di mobilitazione). Ma non fa conquistare voti, semmai li stabilizza.

42 Limpatto della crisi sullopinione pubblica italiana

43 Nel 2012, il potere dacquisto delle famiglie ha registrato una flessione del 4,8% nei confronti del 2011. Anche nel 2012, le famiglie hanno risposto allerosione del potere dacquisto aumentando la quota di reddito destinata ai consumi. La riduzione nella diffusione del risparmio prodottasi con la crisi è senza precedenti: nel 2012 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è pari all'8,2%, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011 Fonte: Istat Propensione al risparmio (%), potere dacquisto e consumi reali (2000=100) - Anni 2001- 2012 Le condizioni delle famiglie: redditi, consumi e risparmi

44 44 Il crollo del 2012 Fonte: Istat v v Da qui riduzione tasso risparmio Famiglie

45 45 Il crollo del 2012 Fonte: Istat Imprese non finanziarie

46 46 Famiglie in condizioni di povertà e deprivazione Fonte: Istat Cnel Bes Povertà relativa: 1.011 mensili per due persone Deprivazione: almeno 3 su nove deprivazioni (es: arretrati pagamenti, non ferie, no pasto adeguato ogni 2 gg., ecc. ) Aumentano gli individui in famiglie che non possono permettersi: spese impreviste di 800 euro (dal 33,3% al 38,4%), una settimana di ferie allanno (dal 39,8% al 46,5%), un pasto con carne o pesce ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%), riscaldare adeguatamente labitazione (dal 11,2% al 17,9%).

47 Il clima di fiducia dei consumatori: dati Isae/Istat 2012 2013 2011 2010 2009 2008

48 48 Aspettative rispetto alla propria condizione economica Aprile 2013 TREND OTTIMISTI/PESSIMISTI - ITALIA Fonte: banca dati Ipsos Dopo i segnali di ottimismo del 2009, il 2010 ed il 2011 sono stati segnati dalla perdita dellillusione per una rapida uscita dalla crisi. Solo nel secondo semestre del 2012 si assiste finalmente ad uninversione di tendenza confermata dai primi dati del 2013.

49 49 % DI CHI, RIGUARDO ALLA CRISI, PENSA CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE - TREND Fonte: banca dati Ipsos insediamento governo Monti effetti decreto salva Italia entusiasmo per la lotta allevasione ed il miglioramento dellimmagine italiana allestero polemiche sulla riforma del mercato del lavoro, lo spread che ricomincia a crescere, incremento della disoccupazione successi europei di Monti e discesa dello spread risalita dello spread, governo Monti verso la fine della sua esperienza A che punto siamo con la crisi … instabilità politica post- elezioni verso lintesa PD- PDL e la nascita del Governo Letta

50 I consumi

51 I consumi delle famiglie cambiano nel tempo per diverse ragioni. Rispetto a 2,3 anni fa, lei direbbe che la sua famiglia ha aumentato o diminuito il consumo di…? Andamento dei consumi: continua la contrazione Base: Totale intervistati 2011 -52% -46% -45% -36% -10% -25% -19% -12% -9% -5% +23% 2012 -57% -56% -53% -51% -16% -31% -26% -18% -9% -17% +17%

52 Qual è letà, anche approssimativa, di… Fra quanti anni pensa che sostituirà o dovrà sostituire … perché si romperà/rovinerà, ne vorrà un modello migliore ecc.? Qual era letà delloggetto precedente quando è stato/a sostituito/a? Si tende ad utilizzare lo stesso bene per un periodo più lungo rispetto a prima della crisi FONTE: osservatorio Findomestic (ottobre 2012) BASE: italiani attivi 18-64enni possessori del bene 52 Valori in anni

53 53 Valori % La rinuncia alla sostituzione di beni durevoli e semi-durevoli Dati calcolati al netto dei non possiede Colpiti dalla crisi*: 61% Colpiti dalla crisi *: 60% Colpiti dalla crisi*: 65% Colpiti dalla crisi*: 53% Colpiti dalla crisi*: 59% Colpiti dalla crisi*: 63% Colpiti dalla crisi*: 53% Colpiti dalla crisi*: 59% Colpiti dalla crisi*: 44% Nel grafico sono riportati i dati su base: totale intervistati, nelle caselle di testo invece i dati su base: Coloro che pagano gli effetti della crisi sul lavoro, ossia coloro che: hanno condizioni peggiori, hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, non ricevono lo stipendio, hanno dovuto cambiare lavoro Base: 18-64enni attivi (546) Dallinizio della crisi, ossia dal 2009 a oggi, la sua famiglia ha dovuto rinunciare - rimandandola nel tempo – alla SOSTITUZIONE dei seguenti beni? * Sub-campione diverso e più ampio rispetto a quello identificato dalla ricerca Acri FONTE: Osservatorio mensile Findomestic (marzo 2013)

54 Il calo dei consumi: focus sui non alimentari

55 In fatto di risparmio, quale di queste 3 affermazioni descrive meglio il Suo pensiero? La voglia di risparmio non fa dormire tranquilli 34 p.ti Base: Totale intervistati

56 Negli ultimi 12 mesi Lei/ la sua Famiglia è riuscito/a a risparmiare parte del reddito guadagnato? E negli ultimi 12 mesi si è risparmiato sempre meno Famiglie in saldo negativo Base: Totale intervistati

57 E quale è il motivo che più la spinge a risparmiare, quando lo fa? Il motivo principale per risparmiare sono le preoccupazioni per il futuro Base: Totale intervistati Valori %

58 Una prima sintesi: la famiglia che non tiene più Le famiglie italiane sono caratterizzate da: 1.unelevata propensione al risparmio 2.una diffusa proprietà dellabitazione 3.un contenuto ricorso allindebitamento 4.una diseguaglianza della ricchezza che, nel confronto europeo, è meno marcata di quella osservata in termini reddituali. In presenza di un sistema di welfare che ha sempre riguardato soprattutto la componente previdenziale, la famiglia ha funzionato da ammortizzatore sociale a difesa dei membri più deboli (minori, giovani e anziani), talora celando le difficoltà di accesso allindipendenza economica di giovani di ambo i sessi e donne di ogni età (per queste ultime, soprattutto in presenza di significativi carichi familiari).

59 Una prima sintesi: la famiglia che non tiene più Il potere dacquisto, cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali, è diminuito del 5% tra il 2007 e il 2011, ma fino al 2009 ciò non si è tradotto in un significativo aumento degli indicatori di povertà e di deprivazione grave (stabili al 18,4% e al 7% rispettivamente), grazie al potenziamento degli interventi di sostegno al reddito dei lavoratori (indennità di disoccupazione e assegni di integrazione salariale) e al funzionamento delle reti di solidarietà familiare. La crisi economica degli ultimi cinque anni sta mostrando i limiti di questo modello, accentuando le disuguaglianze tra classi sociali, le profonde differenze territoriali e riducendo ulteriormente la già scarsa mobilità sociale. In altri termini, le famiglie hanno tamponato la progressiva erosione del potere dacquisto intaccando il patrimonio, risparmiando meno e, in alcuni casi, indebitandosi: la quota di persone in famiglie che hanno ricevuto aiuti in denaro o in natura da parenti non coabitanti, amici, istituzioni o altri è passata dal 15,3% del 2010 al 18,8% del 2011, mentre nei primi nove mesi del 2012 la quota delle famiglie indebitate è passata dal 2,3% al 6,5%.

60 Una prima sintesi: la famiglia che non tiene più Con il perdurare della crisi, nel 2011 si segnala un deciso deterioramento della situazione, testimoniato dallimpennata degli indicatori di deprivazione materiale: la grave deprivazione aumenta di 4,2 punti percentuali, passando dal 6,9% all11,1%, mentre il rischio di povertà calcolato sul reddito 2010 cresce dal 13,6% al 15,1% nel Centro e dal 31% al 34,5% nel Mezzogiorno. Inoltre, aumenta anche la disuguaglianza del reddito: infatti, il rapporto tra il reddito posseduto dal 20% più ricco della popolazione e il 20% più povero sale da 5,1 del 2008 a 5,6 del 2011. Questa sarà la vera emergenza del 2013, anche perché la crisi delle famiglie produce comportamenti recessivi

61 La disperata tenuta dei riferimenti

62 Il Presidente: il ritorno del nocchiero stallo politico e istituzione delle commissioni dei saggi - celebrazioni 25 Aprile - elezioni regionali Governo Monti Celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dellUnità dItalia

63 La fiducia nellUnione Europea (% positivi su voti validi)

64 Una lieve ripresa delle istituzioni politiche dopo il crollo (% positivi su voti validi)

65 E adesso?

66 Ma se si tornasse a votare domani?

67 Ma se si tornasse a votare domani? riepilogo coalizioni

68 68 © 2013 Ipsos Il livello di gradimento del Governo Letta trend Base: totale casi

69 69 © 2013 Ipsos Il livello di gradimento del Governo Letta analisi per orientamento di voto Base: totale casi

70 70 © 2011 Ipsos Quale tra queste tre descrizioni corrisponde meglio allimmagine che lei si è fatta del Governo Letta?

71 La fiducia nel Presidente del Consiglio Letta e nei principali leader politici

72 Fiducia nei leaders – i primi 10 leader per fiducia indice di fiducia (0-100) [base casi: chi conosce ciascun leader] 81 Giorgio Napolitano +8 66 Enrico Letta +3 65 Matteo Renzi 56 Mario Draghi 54 Laura Boldrini -3 53 Pietro Grasso 51 Emma Bonino 43 Nicola Zingaretti 40 Susanna Camusso 38 Giuliano Pisapia 72 -4 +6 +12 -2 +2 =

73 In attesa di un leader che risolva (come sempre) Qualcuno ce lha fatta … Qualcuno si sta scaldando…

74 74 In sintesi … La crisi: morde sempre di più e produce comportamenti recessivi Il voto: la tripartizione si mantiene sostanzialmente invariata Il governo Letta: una scelta necessitata (come avvenne per il governo Monti) La rappresentanza: i riferimenti tradizionali sono definitivamente saltati

75 75 Qualche concetto … Lio patchwork La disintermediazione La fine dei blocchi sociali


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