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PubblicatoLothario Carraro Modificato 10 anni fa
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XII Congresso Nazionale SICVE, Bari, 6-8 ottobre 2013
JOINT SESSION SICVE-ASSOBIOMEDICA-AISLEC-SCIENZE INFERMIERISTICHE LA GESTIONE DELLE ULCERE VASCOLARI INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO Dr. Marco Udini S.C. di Chirurgia Vascolare Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna Presidio Ospedaliero “E. Morelli” Sondalo (SO)
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Le ulcere degli arti inferiori
Sono di competenza medica: garanzie di guarigione e prevenzione delle recidive sono date dalla correttezza della diagnosi e dalla cura della patologia di base Indipendentemente dalla terapia adottata, hanno una lunga durata Devono essere “trattate” e medicate periodicamente E’ necessario che l’infermiere, sia ospedaliero che domiciliare, sappia come orientarsi quando si presentano
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Ulcera cutanea: conseguenza di fenomeni di degenerazione tissutale
Alterata funzione delle strutture vascolari Alterato bilancio omeostatico delle strutture cutanee Ridotta diffusione di nutrienti tra circolo ematico e tessuti (edema o cuffia fibrinica perivascolare) Ridotta perfusione di quantità di sangue ai tessuti (basso apporto arterioso / scarso ritorno venoso / deficit del letto microvascolare)
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Omeostasi tissutale 4 livelli di influenza
Livello d’organo (arto inferiore): coinvolge grandi arterie e vene Livello tissutale specifico: interessa il microcircolo cutaneo (arteriole e venule) Livello cellulare: coinvolge cellule endoteliali, ematiche, fibroblasti e matrice extracellulare Livello subcellulare: influenzato da processi metabolici, ph, temperatura, osmolarità, anticorpi, immunocomplessi, etc.
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Classificazione eziologica
Ulcera da danno primitivo delle strutture vascolari Venose (70-80%) Arteriose (15-25%) Miste Microangiopatiche (infiammatorie, vasocclusive) Ulcere da danno secondario delle strutture vascolari Pressione e cause chimico-fisiche Neuropatiche Infettive Metaboliche Ematologiche Neoplastiche Deficit pompa muscolare
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Sistema venoso superficiale degli arti inferiori
Sistema valvolare nel tratto venoso ilio-femorale e crosse safenica
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Ulcere cutanee Le alterazioni del macrocircolo modificano in maniera sostanziale la struttura anatomica e la funzionalità del microcircolo cutaneo Le ulcere linfatiche: entità autonoma con compromissione del sistema linfatico, essenzialmente secondaria all’insufficienza venosa cronica e ne rappresenta una frequente complicanza
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ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI COME RICONOSCERLE
Le ulcere di origine venosa sono spesso accompagnate da edema, la pelle attorno alla ferita è generalmente scura (macchie marroni) e dura, spesso eczematosa (si sfoglia facilmente). Sono relativamente superficiali e frequentemente localizzate al di sopra della caviglia. Possono essere molto essudanti
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ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI COME RICONOSCERLE
Le ulcere di origine arteriosa sono generalmente profonde, irregolari, molto dolorose. La pelle immediatamente attorno all’ulcera può essere arrossata, ma l’intero distretto cutaneo è pallido a causa del mancato apporto sanguigno. Spesso localizzate al di sotto della caviglia.
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ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI COME RICONOSCERLE
Le ulcere diabetiche si presentano elettivamente sul piede (“piede diabetico”) con ulcerazioni spesso indolori (dovute a mancanza parziale o totale di sensibilità), frequentemente profonde e necrotiche, molto spesso alle dita. Facilmente soggette a infezioni, possono degenerare in cancrena e portare ad amputazione.
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ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI COME RICONOSCERLE
In tutti i casi, e soprattutto in quelli dubbi come le ulcere “miste”, una diagnosi sicura potrà essere fatta solo con il contributo di analisi di laboratorio e strumentali, ossia attraverso l’ntervento di un medico che l’infermiere deve richiedere.
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Diagnosi clinica differenziale delle ulcere di più frequente riscontro
dolore Sede preferita forma bordi Cute circostante Sesso più colpito Elementi clinici associati venosa +/++ sopra malleolo irregolare rotondeggiante callosi iperpigmentata sclerotica atrofia bianca F edema varici arteriosa +++/ ++++ Superfici ant-lat gamba piede a stampo necrotici pallida no annessi M Ipertensione diabete no polsi periferici
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APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ANAMNESI
Come/quando è insorta Dolore Fattori peggiorativi (deambulazione, stazione eretta) Fattori associati (parestesie, disestesie) Fattori di rischio (vita sedentaria, dieta, stipsi, farmaci, microtraumi) Storia patologica personale e familiare Condizioni sociali Cure eseguite o in corso
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APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ESAME CLINICO-MORFOLOGICO
Dimensioni e profondità Forma Numero Sede Bordi e fondo Cute circostante e annessi
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Sindrome post-flebitica
Ulcera venosa in Sindrome post-flebitica Ulcera venosa post-traumatica
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APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ESAME SEMEIOLOGICO VASCOLARE
Varici Dermatite ocra lipodermatosclerosi Polsi arteriosi pedidi e tibiali Pressione arteriosa Misurazione circonferenza arti Segno della “fovea”
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Quadro di trombosi venosa dell’arto inferiore destro e Sindrome post-flebitica con ulcera a sinistra
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APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ESAMI DI I° LIVELLO
Doppler Ecocolordoppler Pletismografia Indice di Winsor TcPO2 Esame colturale* Biopsia ed esame istologico* Rx locoregionale* * se suggeriti dalla clinica
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Valutazione ecocolordoppler degli assi venosi profondo e superficiale
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APPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ESAMI DI 2° LIVELLO
Esami contrastografici Angiografia Flebografia Varicografia Esami emato-chimici specifici Diabete latente Connettivopatie Vasculiti Emopatie Dismetabolismi Esami neurologici Esami ecografici Cuore, aorta, cavi poplitei approccio multidisciplinare (chirurgo vascolare, angioradiologo neurologo cardiologo laboratorista/ematologo)
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CONCLUSIONI Le ulcere cutanee sono causate da alterazioni micro e macrovascolari di varia origine. Appare fondamentale lo studio che precede l’adozione di qualsivoglia strategia terapeutica. L’individuazione di sottogruppi omogenei di pazienti con ulcere cutanee di origine venosa e non, permette : 1° di razionalizzare gli interventi terapeutici, 2° di ridurre i costi sociali di tale patologia spesso cronica-recidivante e 3° di migliorare la qualità di vita delle persone affette
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