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PubblicatoLuca Franco Modificato 10 anni fa
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Il fenomeno delle prepotenze a scuola e sul web Una ricerca con gli adolescenti di Santarcangelo di Romagna Laboratorio di Psicologia di Comunità Dipartimento di Psicologia – UOS di Cesena Convegno “Bullismo e cyberbulling. Ragazze e ragazzi 2.0 tra agio e disagio nel mondo digitale, nella rete, nella tela o nella ragnatela…” AULA MAGNA ISTITUTO R. MOLARI SANTARCANGELO DI ROMAGNA (22 marzo 2013)
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Ricerca promossa da: Fondazione Francolini Franceschi con -Istituto Tecnico Commerciale “R. Molari” -Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media di Verucchio
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Prepotenze e bullismo:
di cosa parliamo?
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Prepotenze e bullismo Azioni negative, ripetute nel tempo, da parte di uno o più adolescenti verso uno o più adolescenti incapaci di difendersi (rif. Olweus) Forme diverse, dirette e indirette: azioni fisiche (spingere, picchiare, danneggiare, ecc) verbali (offese, prendere in giro, minacce) psicologiche (ignorare, isolare)(Genta et al., 1996) cyberbullying Ruoli diversi (bullo, vittima, bullo-vittima, spettatori) e complementari: è un fenomeno diadico o di gruppo
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Prepotenze e bullismo È intenzionale, ha lo scopo di danneggiare la vittima (a livello fisico, psicologico, sociale) È ricorsivo: un comportamento ripetitivo che può perseverare nel tempo Implica asimmetria di potere nella relazione: il bullo è più forte della vittima Non è sovrapponibile al concetto di “comportamento antisociale”, che è più ampio e include anche l’aggressività, oltre ad altri fenomeni (es. uso di droghe, vandalismo, ecc.)
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La ricerca: finalità Approfondire:
la diffusione del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo fra gli adolescenti di Santarcangelo di Romagna uso di internet e cellulare esperienza scolastica benessere psicosociale
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La ricerca: partecipanti
-studenti delle classi V dell’I.T.C. R. Molari di Santarcangelo di Romagna -studenti delle classi III medie dell’Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media di Verucchio -studenti delle classi III Scuola Secondaria di 1° Grado Teresa Franchini di Santarcangelo di Romagna
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Il campione (tasso di risposta 85%)
91% nato in Italia 89% ha il padre nato in Italia, e l’88% la madre 78% ha fratelli/sorelle, di cui il 44% più grandi e il 35% più piccoli 82% vive con entrambi i genitori, il 10% solo con la madre, il 5% con la madre e il nuovo compagno, il 3% con altri
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Questionario on-line(*)
Aree tematiche: 1.Uso di cellulare e internet 2.Benessere psicosociale 3. Esperienza scolastica 4.Bullismo a scuola e sul web (*)Questionario elaborato da Elena Buccoliero (con contributi di Marco Maggi e Rossella Tirotti), con successive integrazioni dell’equipe del Laboratorio di Psicologia di Comunità
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Uso di cellulare e internet
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Il 97% (454) possiede un cellulare (98,7% femmine e 95,4% maschi)
Il 97% (454) possiede un cellulare (98,7% femmine e 95,4% maschi). I maschi lo ricevono prima delle femmine (69.5% vs 63.6% entro 11 anni)
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Il 97% ha utilizzato internet, senza differenze in base all’età e al genere
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Usano internet al mattino e alla sera più i diciottenni dei tredicenni
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Cosa dicono i genitori? ♂
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indicazioni ai figli più
Cosa dicono i genitori? NON COMUNICARE CON GLI SCONOSCIUTI (17% mai) NON DIFFONDERE I DATI PERSONALI (INDIRIZZO, , NUMERO DI TELEFONO,ECC.) (21% mai) Non mi dicono niente di particolare Quanto tempo al massimo posso stare in rete I genitori dei maschi, più di quelli delle femmine, dicono ai figli quando tempo possono stare in rete, a quali siti possono collegarsi. I genitori delle femmine, più di quelli dei maschi, dicono alle figlie di non comunicare con gli sconosciuti I genitori danno più indicazioni ai figli più piccoli
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Uso di cellulare e internet per confidarsi con gli amici
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Uso di cellulare e internet per rispondere alle offese
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Benessere psicosociale
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Esperienza scolastica
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Senso di comunità a scuola
Senso di appartenenza e opportunità (es. Credo che questa sia una buona scuola; Mi sento fiero/a di far parte di questa scuola; Le iniziative organizzate dalla scuola sono gradite dagli studenti) Buon rapporto con i docenti (es. I nostri insegnanti ci trattano in modo giusto) Connessione emotiva coetanei a scuola (es. Mi piace stare con gli altri ragazzi/e della mia scuola) Connessione emotiva coetanei in classe (es. Nella mia classe i ragazzi/e hanno voglia di stare insieme) Star bene in classe (es. In classe sono a mio agio)
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Senso di comunità a scuola
Medie sup > Medie inf Medie sup < Medie inf M > F Medie sup < Medie inf Medie sup < Medie inf
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Qual è la cosa che ti piace meno dei tuoi compagni?
A scuola la maggioranza degli adolescenti partecipa alle attività (60%) e il 25% si sentono da essi apprezzati. Il 45% dichiara di avere fiducia in se stesso.
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Prepotenze e bullismo
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Questionario Di seguito troverai alcune domande che riguardano le prepotenze. Diciamo che un ragazzo o una ragazza subisce prepotenze quando: - gli/le dicono frequentemente cose cattive e spiacevoli o lo/la prendono in giro o lo/la chiamano con nomi offensivi - frequentemente lo/la ignorano o escludono completamente dal gruppo o non lo/la coinvolgono di proposito - gli/le danno frequentemente colpi, calci, spinte, o lo/la minacciano - dicono frequentemente bugie o storie false sul suo conto o inviano bigliettini con offese e parolacce, o nessuno gli/le rivolge mai la parola e altre cose di questo genere. Questi fatti possono accadere spesso ed è difficile per chi subisce prepotenze riuscire a difendersi. Non si tratta di prepotenze quando due ragazzi/e, all'incirca della stessa forza, litigano tra loro per un motivo ben preciso, o quando fanno la lotta, o si prendono in giro a vicenda scherzando. Spesso in questi casi ci sono persone che prendono l’iniziativa, altre che si aggregano, magari pensando di scherzare, ed altre ancora che cercano di passare inosservate, o che difendono la persona più in difficoltà. Ti chiediamo di raccontarci se queste cose accadono nella tua scuola e se sono successe anche a te.
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Prepotenze a scuola e sul web
Metà del campione (49%) dichiara che nel corso del corrente anno scolastico qualcuno a scuola è stato oggetto di prepotenze
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Botte, spintoni, pugni: M > F
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Medie inf: 25,1% vs Medie sup: 3,1%
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Gli episodi di prepotenza via web diminuiscono con l’età
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Gli episodi 2, 3 e 5 diminuiscono con l’età
Gli episodi 1, 2, 4, 8, 9 sono superiori nei maschi
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Risposte: “non ho mai subito prepotenze”
Fra i grandi le prepotenze avvengono più in classe durante le lezioni o nel cambio d’ora; fra i piccoli durante l’intervallo Le prepotenze alle femmine avvengono più in classe o al cambio d’ora; ai maschi nei bagni, durante l’intervallo e nei momenti di entrata e uscita Risposte: “non ho mai subito prepotenze”
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Le prepotenze riferite diminuiscono tutte con l’età
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Hanno parlato delle prepotenze il 55. 3% dei tredicenni e il 35
Hanno parlato delle prepotenze il 55.3% dei tredicenni e il 35.8% dei diciottenni
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Le prepotenze “agite” Hanno commesso prepotenze
-il 35,3% dei maschi e il 14.4% delle femmine -il 29% dei tredicenni e il 15.3% dei diciottenni
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In base alla tua esperienza, le prepotenze vengono commesse più spesso da…
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In base alla tua esperienza, le prepotenze vengono commesse più spesso da…
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In base alla tua esperienza, le prepotenze vengono commesse più spesso da…
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In base alla tua esperienza, le prepotenze vengono commesse più spesso da…
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I diciottenni, più dei tredicenni, di fronte alle prepotenze ridono, lasciano sola la vittima o fanno finta di niente
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I piccoli in misura maggiore dicono che tutti gli insegnanti intervengono, i grandi solo alcuni
I piccoli in misura maggiore dicono che tutti gli insegnanti ne parlano alla classe, i grandi solo alcuni I grandi in misura maggiore dicono che gli insegnanti fanno finta di niente I piccoli in misura maggiore dei grandi dicono che più insegnanti spiegano ai prepotenti perché sbagliano Per il 39,5% degli adolescenti, almeno alcuni insegnanti fanno finta di niente
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37% degli studenti ha assistito a prepotenze a coetanei stranieri a scuola (a volte o spesso)
34% ha assistito a prepotenze a coetanei ritenuti gay/lesbiche (a volte o spesso) 19% ha assistito a prepotenze a coetanei con handicap
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Altro: perché sono deboli, sono vittime facili; perché la gente non ha cervello, i prepotenti sono sciocchi
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Altro: per il colore della pelle, perché non parlano la nostra lingua, perché hanno cultura diversa; perché esistono persone ignoranti e razziste, perché non si è in grado di accettare la diversità culturale, perché alcune persone li ritengono diversi
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Altro: perché abbiamo paura, per il loro orientamento sessuale; perché la gente è ignorante, giudica senza nemmeno conoscere, la nostra società non è in grado di accettare le persone diverse
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Cosa ci vorrebbe per far cessare le prepotenze?
un aiuto da persone adulte una coscienza migliore Più sincerità e comprensione corsi di educazione civile ma sopratutto scambi con ragazzi di cultura diversa specialmente di quelle che in Italia vengono cosiderate quasi "razze inferiori“ Riscoprire il valore di stare insieme agli altri maggiore dialogo con i compagni e insegnanti più controlli, punizioni diverse per chi fa prepotenza piu interesse dei professorii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! più dialogo tra alunni e adulti e più disponibilità degli insegnanti nei confronti degli alunni Credo ci sia bisogno di maggior dialogo per permettere ai ragazzi di acquistare il senso del rispetto nei confronti altrui. per far smettere le prepotenze bisognerebbe allargare le proprie vedute e non aver paura di quello che avvertiamo come "diverso“
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Cosa ci vorrebbe per far cessare le prepotenze?
Molto spesso dipende dalla situazione in cui si è. Secondo me non serve dare delle note o attuare delle sospensioni in ambito scolastico, gli alunni non capirebbero visto che sono così tanto infantili per fare delle prepotenze. Penso che la cosa migliore sia appoggiarsi a uno psicologo che spesso aiuta a risolvere i problemi, oppure un amico deve cercare di parlare e farlo ragionare; in fondo nessuno è "cattivo". ma secondo me queste prepotenze non finiranno mai, perchè ci sarà sempre qualche bullo che vorrà farsi notare prendendo di mira alcuni ragazzi che magari non hanno le capacità di reagire. responsabilità, maturità, rispetto e umiltà. Ognuno deve essere in grado di capire i propri errori e quando questo non avviene, una persona esterna dovrebbe intervenire in modo radicale così da far capire al/alla ragazzo/a che non si tratta di un gioco, ma di una superiorità "violenta" ed imposta. Regole più severe nei confronti dei prepotenti, in modo da scoraggiare altre persone a compiere atti di bullismo.
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Alcune considerazioni
Fenomeno che riguarda una minoranza di adolescenti Prevalentemente episodico Prevalenza forme verbali e psicologiche Diminuzione nell’arco dell’adolescenza (più frequente nella scuola media inferiore) Il genere discrimina in misura limitata I ragazzi stanno bene a scuola e in classe
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Per ulteriori informazioni: Laboratorio di Psicologia di Comunità Dipartimento di Psicologia (sede di Cesena) Università di Bologna
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