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PubblicatoRomeo Olivieri Modificato 10 anni fa
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alla realizzazione di un impianto di Climatizzazione Residenziale
Linee Guida alla realizzazione di un impianto di Climatizzazione Residenziale
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Sommario Progetto Realizzazione Collaudo Calcolo potenza
Scelta tipologia Scelta posizione Scelta modello Realizzazione Linee frigorifere Linee elettriche Smaltimento condensa Collaudo Ricerca fughe Verifica funzionamento Finalizzazione
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Progetto - Calcolo potenza (1)
Strumenti di calcolo del carico termico Regolo Software Tabelle semplificate
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Fascia Oraria – Capacità KW
Progetto - Calcolo potenza (2) Carico massimo assoluto/contemporaneo Unità 1 = zona giorno Unità 2 = zona notte U. Interna Capacità Max. KW 1 2.750 2 2.350 Tot 5.100 Carico massimo assoluto Unità Interna Fascia Oraria – Capacità KW Notte (0-6) Mattina (6-12) Mezzogiorno (12-15) Pomeriggio (15-19) Sera (19-24) 1 2,10 2,75 2,35 1,35 2 1,20 2,00 Totale 4,35 3,70 Carico massimo contemporaneo
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Progetto - Calcolo potenza (3)
Fattori di correzione - scostamento da Capacità Nominale Fattore Dato Raffredd. Riscald. Lunghezza tubazioni ~10 mt -1% trascurabile Temperatura esterna (B.S.) 46° -15% N.A. 35° 0% 27° + 10 % 7° 0 % 0° -25 % -5° -35 %
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Progetto – scelta tipologia
Fattore di scelta Parete Pavimento Canalizzata Distribuzione dell’aria + ++ +/- Estetica Spazio disponibile - Livello sonoro Regolazione per zona Facilità installazione
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Progetto – scelta posizione (1)
Unità interna La posizione dell’unità interna deve essere scelta allo scopo di soddisfare i seguenti criteri: Evitare il flusso d’aria verso persone ferme (divano, tavolo, sedie, letto) Distribuzione omogenea, evitando “zone morte” Se pompa di calore, non eccedere in altezza Percorso tubazioni e condensa breve e poco tortuoso Limitato impatto estetico
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Progetto – scelta posizione (2)
Qualche esempio…… Flusso diretto sulle persone Flusso NON diretto sulle persone
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Progetto – scelta posizione (3)
b. Distribuzione omogenea Raggiunge tutte le zone della stanza Non raggiunge tutte le zone della stanza
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Progetto – scelta posizione (4)
c. Altezza di installazione (soffitti alti) Temperatura NON omogenea Temperatura omogenea
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Progetto – scelta posizione (5)
d. Percorso tubazioni Troppo dislivello Troppe curve
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Progetto – scelta posizione (6)
e. Impatto estetico
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Progetto – scelta posizione (7)
Unità esterna L’unità esterna andrà posizionata facendo attenzione ai seguenti punti: Base solida e in piano Spazi di rispetto per il passaggio dell’aria Posizione riparata Il rumore e l’aria emessi non causino disturbo Agibilità per la manutenzione Ambienti particolari
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Progetto – scelta posizione (8)
Base solida e in piano SI NO !!!!
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Progetto – scelta posizione (9)
Spazi di rispetto per il passaggio dell’aria SI NO !!!!
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Progetto – scelta posizione (10)
Spazi di rispetto per il passaggio dell’aria SI ??!!
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Progetto – scelta posizione (11)
Posizione riparata Esposta a vento e sole diretto Al riparo dal vento e dai raggi solari.
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Progetto – scelta posizione (12)
Disturbo da flusso d’aria e rumore Arreca disturbo L’aria in uscita investe le persone Non arreca disturbo L’aria in uscita viene deviata
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Progetto – scelta posizione (13)
Disturbo da flusso d’aria e rumore Accessori per limitare il rumore: Antivibranti & C. Accessori per deviare il flusso d’aria: Convogliatori, deviatori etc.
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Progetto – scelta posizione (14)
Agibilità per la manutenzione OK !!
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Progetto – scelta posizione (15)
Agibilità per la manutenzione NO !!
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Progetto – scelta posizione (16)
Ambienti particolari - precauzioni Ambiente Esempio Effetto Salmastro Mare Corrosione, bloccaggio LEV Acido o solforoso Concerie, terme Foratura batterie Polveroso Falegnamerie, gelaterie/forni, sartorie Intasamento filtri, ventole e scambiatori Nevoso Montagna Formazione ghiaccio Prossimità di antenne Tetto Disturbi al segnale TV Esplosivo (ATEX) Lab.chimici DEFLAGRAZIONE !!
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Progetto – scelta posizione (17)
Ambienti particolari - precauzioni
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Attrezzatura specifica
Realizzazione – Impianto nuovo Attrezzatura specifica Tagliatubi Flangiatubi Piegatubi Pompa del vuoto con vacuometro Gruppo manometrico e raccordi con rubinetto Bilancia Chiavi dinamometriche Refrigerante Bombola azoto Cercafughe Materiale Tubazione refrigerante Olio refrigerante (POE) Tubo condensa PVC Nastro coibentante Cavo elettrico Interruttore M.T.e diff. Giunti antivibranti Base o staffe Canaline Fascette Viti/tasselli Silicone, etc.
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Realizzazione – Impianto nuovo
Approfondimenti - materiale Tubazione refrigerante Tubazione specifica per condizionamento nei diametri e spessori indicati dal costruttore Tubo di rame per circuito idraulico Tubo di rame per circuito frigorifero
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Realizzazione – Impianto nuovo
Approfondimenti - materiale Cavo elettrico Rispettare numero dei conduttori e sezioni relative al massimo assorbimento del prodotto
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Realizzazione – Impianto nuovo
Approfondimenti - materiale Interruttore M.T.e diff. L’interruttore magnetotermico dovrà essere dimensionato in base alla massima corrente assorbita. Per sistemi inverter sono consigliati interruttori differenziali tipo “A” (di norma “AC”). AC = standard Protegge dalle correnti di dispersione di tipo alternato A = speciale (idoneo per inverter) Protegge dalle correnti di dispersione di tipo alternato e pulsante
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Universale (per esperti)
Realizzazione – Impianto nuovo Approfondimenti - attrezzatura Flangiatubi Universale (per esperti) A frizione
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Realizzazione – Impianto nuovo
Approfondimenti - attrezzatura Pompa del vuoto con vacuometro Vacuometro Manometro Caratteristiche consigliate: Bi-stadio Elettrovalvola di sicurezza Portata >40 l/min
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Realizzazione – Impianto nuovo
Approfondimenti - attrezzatura
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Fissaggio unità e foratura muro Installazione tubazioni refrigerante Installazione scarico condensa Svasatura tubazioni e collegamento Vuoto e carica aggiuntiva Collegamenti elettrici
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Fissaggio unità e foratura muro
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Installazione tubazioni refrigerante Installazione scarico condensa
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Installazione scarico condensa – punti di attenzione Accertarsi della pendenza e della linearità E’ possibile invertire lo scarico destra-sinistra Non utilizzare la pipetta in caso di zone molto fredde: il ghiaccio può ostruire lo scarico e danneggiare l’unità esterna !!!!
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Svasatura e collegamento piccola grande obliqua sbavata incisa rigata Se non esperti meglio usare chiavi dinamometriche. Le coppie di serraggio sono indicate sul manuale di installazione
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Realizzazione – Impianto nuovo
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Realizzazione – Impianto nuovo
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva E’ l’operazione più delicata e importante nella fase d’installazione ed è costituita dalle seguenti fasi: Soffiatura con azoto; Pressatura; Vuoto o triplice vuoto; Carica aggiuntiva (se necessaria);
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva A seconda del tipo di impianto è consigliato procedere seguendo lo schema seguente. Tubi nuovi Predisposizione Soffiatura con azoto Pressatura Vuoto Triplice vuoto Monosplit X -- NO Facoltativa SI Facoltativo Multisplit
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Montare una “U” fra liquido e gas per ricircolare l’azoto
Realizzazione – Impianto nuovo Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva a.SOFFIATURA CON AZOTO Montare una “U” fra liquido e gas per ricircolare l’azoto Far circolare l’azoto a bassa pressione dalla presa di servizio, e con la mano alternativamente tappare e liberare la linea del liquido
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva b.PRESSATURA Collegare la tubazione e caricare l’impianto con Azoto. In 3 fasi successive, raggiungere la pressione di 40 Bar (5–15–40 bar) e verificare che la pressione rimanga stabile per almeno 4 ore. Valvole chiuse
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva b.PRESSATURA Solo in caso di variazione della temperatura, anche la pressione varierà con rapporto 1:3 (se la T varia di 1° la pressione varierà di 0,33). Es. T attuale = 30° Pressione = 40 Bar T domani = 24° Pressione = ? 38 bar!!
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva c.VUOTO Azionare la pompa del vuoto e, dopo aver raggiunto la pressione di 5 Torr, mantenerla in funzione per almeno 1 ora. Spegnere la pompa e verificare che la pressione non risalga. Valvole chiuse
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Perdita o presenza di umidità
Realizzazione – Impianto nuovo c.VUOTO - Considerazioni Perdita o presenza di umidità Conversioni: 1 Torr = 1 mmHg 1 Torr = 1,3 mBar 1 Torr = 133 Pa Pressione Pressione atmosferica Normale 5 Torr tempo Vuoto Verifica 1~2 ore 1 ora
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Realizzazione – Impianto nuovo
c.VUOTO - Considerazioni Pressione (Torr) Pressione (mbar) T. di evaporazione (°C) 760 1013 100 49,5 66 38 9,75 13 11 5 6,66 1 1,33 -17 In una condizione ambientale di 10°c, l’umidità non sarà evaporata fino a un valore di vuoto di 10 Torr = 0,01 Bar = 13 mBar
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva c.TRIPLICE VUOTO Per eliminare ogni traccia di umidità presente, eseguire 2 “rotture” del vuoto mediante introduzione di azoto a bassa pressione. Valvole chiuse
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva c.TRIPLICE VUOTO Evacuare l’impianto raggiungendo 10 Torr (13 mBar) Rompere il vuoto introducendo Azoto a 1 Bar Evacuare raggiungendo 5 Torr (6,5 mBar) Evacuare raggiungendo la pressione più bassa che può raggiungere la pompa per almeno un’ora.
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Vuoto, carica aggiuntiva d. CARICA AGGIUNTIVA Con il circuito in vuoto, eseguire la carica aggiuntiva di refrigerante (se necessaria). Valvole chiuse
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Collegamenti elettrici S1 S2 S3 Serrare i morsetti e verificare che non ci siano inversioni di polarità. La messa a terra deve essere SEMPRE collegata. Alzare l’interruttore e procedere con il collaudo.
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Realizzazione – Impianto nuovo
Operazioni Collegamenti elettrici – punti di attenzione Serraggio insufficiente Serraggio irregolare per connessioni multiple Usare capicorda
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Collaudo finale Apertura rubinetti Ricerca fughe
Lista delle operazioni eseguite Verifica funzionamento Finalizzazione
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Collaudo Operazioni 1.APERTURA RUBINETTI IMPORTANTE
Prima di allentare l’attacco del manicotto dalla valvola di servizio, accertarsi di aprire i rubinetti dell’unità. Si eviterà di perdere il vuoto!!! Apertura rubinetti
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Sensibilità < 3 g/anno
Realizzazione – Impianto nuovo Operazioni 2. RICERCA FUGHE Sistemi di verifica: Cercafughe elettronico Sapone Tracciante Sensibilità < 3 g/anno
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Collaudo – Impianto nuovo
3. LISTA DELLE OPERAZIONI Eseguire la spunta delle operazioni: La tensione di alimentazione è corretta? (230V ± 10%) I cavi di collegamento sono ben inseriti in morsettiera? La messa a terra è collegata correttamente? E’ stata eseguita la prova della tenuta della tubazione? E’ stato effettuato il vuoto? E’ stato rabboccato l’impianto? Le valvole di intercettazione sono aperte completamente? E’ stato verificato il drenaggio della condensa?
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Collaudo – Impianto nuovo
4. VERIFICA FUNZIONAMENTO Avviare l’unità ed eseguire il test di funzionamento per almeno mezzora. Accertarsi del corretto funzionamento di tutte le parti. In caso di multisplit, avviare una unità interna alla volta. Premere il pulsante per avviare il test di funzionamento: Prima pressione modo raffreddamento Seconda pressione modo riscaldamento Terza pressione Stop
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Collaudo – Impianto nuovo
5. FINALIZZAZIONE IMPIANTO Formazione condensa Coibentare tutte le parti dove si potrebbe formare condensa (tubazione, linea drenaggio, rubinetti etc)
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Collaudo – Impianto nuovo
5. FINALIZZAZIONE IMPIANTO Consegnare al cliente il libretto d’uso e spiegare il funzionamento del climatizzatore.
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