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OBIETTIVI INDIVIDUATI

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Presentazione sul tema: "OBIETTIVI INDIVIDUATI"— Transcript della presentazione:

1 OBIETTIVI INDIVIDUATI
MODALITA’ DI LAVORO ATTIVITA’ SVOLTA

2 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA SVILUPPO ZONA VOLANIA (anno ) esperienza di reparto supportata da Porto Garibaldi 1 MIGLIARO (anno ) esperienza di scautismo supportata da Ferrara 6 (comunicato una sospensione in attesa di un chiarimento interno per trovare persone per CAPI) ARGENTA (anno ) esperienza di Noviziato supportata da Ferrara 4 ARGENTA (anno ) esperienza di Clan supportata da Ferrara 4 ARGENTA (anno ) esperienza di Clan supportata da Ferrara 4 OBIETTIVI Favorire la partecipazione di tutti i Gruppi alle attività della Zona promuovendo un atteggiamento di accoglienza reciproca, di spirito democratico e di pace, migliorando la capacità d’ascolto POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Valorizzare il Consiglio di Zona come ambito di condivisione delle esperienze dei Gruppi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

3 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA Riunioni di Zona di Branca, effettuate in tutti i luoghi della provincia sede dei Gruppi scout per favorire la partecipazione dei Capi. OBIETTIVI Favorire la partecipazione di tutti i Gruppi alle attività della Zona promuovendo un atteggiamento di accoglienza reciproca, di spirito democratico e di pace, migliorando la capacità d’ascolto POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Mantenere un'adeguata alternanza nella scelta dei luoghi degli incontri di Zona tra la Città e la Provincia PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

4 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA DOMINIO SITO WEB ZONA Acquistato dominio per sito web zona. (nov. 2005) Aggiornamento costante del sito con documenti di interesse della zona per la formazione dei Capi. Necessità di arricchire la documentazione presente nel sito della Zona con i contributi dei singoli Gruppi che sono purtroppo latenti (o sordi) nel fornire i documenti. OBIETTIVI Favorire la partecipazione di tutti i Gruppi alle attività della Zona promuovendo un atteggiamento di accoglienza reciproca, di spirito democratico e di pace, migliorando la capacità d’ascolto POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Colmare la distanza tra Città e Provincia anche mediante le nuove forme di comunicazione, ma dando priorità all’incontro diretto al confronto e alla conoscenza interpersonale. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

5 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA Presentazione preventiva via e.mail dell’ODG di ogni riunione (Comitato, Consiglio, Branca). OBIETTIVI Favorire la partecipazione di tutti i Gruppi alle attività della Zona promuovendo un atteggiamento di accoglienza reciproca, di spirito democratico e di pace, migliorando la capacità d’ascolto POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Partecipazione con stile, cioè puntualità e rispetto programmi. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

6 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA Incontro delle Co.Ca. da parte del Comitato di Zona per una conoscenza reciproca e verificare le eventuali problematiche e le potenzialità presenti all’interno di ciascun Gruppo. OBIETTIVI Favorire la partecipazione di tutti i Gruppi alle attività della Zona promuovendo un atteggiamento di accoglienza reciproca, di spirito democratico e di pace, migliorando la capacità d’ascolto POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Favorire a livello di Consiglio di Zona e Zona la conoscenza, la responsabilità e la disponibilità all’aiuto delle situazioni di difficoltà (Capi, etc..) dei singoli Gruppi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

7 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Uscire dal recinto del Gruppo attraverso la Zona valorizzando le competenze personali, di Gruppo e le risorse locali e favorire la conoscenza tra Gruppi, Capi e Ragazzi condividendo le esperienze realizzate e la stima reciproca ATTIVITA’ SVOLTA Raccolta dei dati sulle case scout utilizzate di recente (in corso) per costituire un archivio di Zona a disposizione di tutti i Gruppi. Istituzione delle Pattuglie di Zona (gennaio 2008) come strumenti al servizio della Zona, dei Gruppi, delle Unità stabilendo le linee guida per il loro funzionamento. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Pubblicizzare, attraverso gli incontri di Branca, le attività significative realizzate dalle Unità, collaborando alla costruzione di un archivio di documentazione utilizzando anche le nuove forme di comunicazione PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

8 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA Lavoro di ricerca dei bisogni dei bambini nelle diverse realtà, riadattamento degli eventi per bambini e delle tematiche affrontate alle riunioni di Zona, in base a questi ultimi. Proposta di lavorare a coppie di Co.Ca. anche per svolgere appuntamenti importanti nell'ambito dello scautismo (es. Thinking Day) al fine di migliorare e favorire la reciproca conoscenza sia tra i Capi che tra i Ragazzi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Individuare preventivamente i bisogni di Capi e Ragazzi valutando anno per anno in particolare su quale evento investire. Per i Capi: Momenti di incontro e confronto a coppie di Co.Ca.; Uscita o Route di Zona per le Co.Ca. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

9 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA. Proposta di lavorare a coppie di Co.Ca. anche per svolgere appuntamenti importanti nell'ambito dello scautismo (es. Thinking Day) al fine di migliorare e favorire la reciproca conoscenza tra i Ragazzi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Individuare preventivamente i bisogni di Capi e Ragazzi valutando anno per anno in particolare su quale evento investire. Per i Ragazzi: Campi o attività di Zona o a coppie di Unità; PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

10 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA. THINKING DAY PORTO GARIBALDI Attività svolta per Branca. Coinvolgimento CNGEI di Bondeno (positiva esperienza con L/C, meno con E/G e insufficiente con R/S). Incontro con Vescovo. Rinnovo Promessa e Condivisione dei lavori fatti nelle Branche prima della S. Messa S. Messa (al pomeriggio) gestita in modo sobrio ma incisivo. Problematiche inerenti gli spazi per R/S e L/C non adeguati al numero ed alle attività. Sforato con orario trasporti sia sabato pomeriggio (ritardo da Bondeno) che la domenica con L/C. Presenza dei ragazzi circa il 25% in meno dei censiti. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Thinking Day PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

11 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA. THINKING DAY FERRARA esperienza positiva delle attività per branca. Coinvolgimento CNGEI di Bondeno (positiva esperienza con L/C, meno con E/G e assenti con R/S). Molto positiva la cerimonia del Mandato agli Ambasciatori per il Jamboree. Insoddisfacente la cerimonia del Rinnovo Promessa prima della S. Messa per la scarsa attenzione da parte dei ragazzi e dei Capi. S. Messa (al pomeriggio) con omelia del Vescovo molto lunga e non da tutti apprezzata. Chiusura delle attività senza cerchio finale. Fine dell'incontro troppo inoltrato come orario. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Thinking Day PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

12 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA. THINKING DAY FERRARA (La pace nelle relazioni) esperienza a coppie di unità di branca. problematiche nei trasporti (non era chiaro che si doveva gestire in proprio). Servizio liturgico delegato agli Ambasciatori per il Jamboree. Cerimonia del Rinnovo Promessa dopo la S. Messa sul sagrato. S. Messa (al pomeriggio) con omelia del Vescovo e non da tutti apprezzata. Chiusura delle attività con cerchio finale (Giorgio la Bufala). Fine dell'incontro troppo inoltrato come orario. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Thinking Day PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

13 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta ATTIVITA’ SVOLTA. 2006: effettuati 2 Campi suddividendo gli E/G per Gruppi: Località SELVE - Riolo - FE5 + FE6 + FE3 + Bosco Mesola. Località ACQUACHETA FE4 + Casumaro + Porto + Mesola. 2007: campo realizzato al Parco Urbano di Ferrara tra molte difficoltà logistiche ed incomprensioni tra i Capi. Utilizzata la struttura della EPC per tende e per il vitto. Esperienza che ha dimostrato una grossa difficoltà nel rapportarsi e nel collaborare da parte dei Capi. Inviata a tutti i Capi lettera-riflessione sullo stile che si deve tenere nell'ambito della verifica di una qualsiasi attività. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO San Giorgio E/G PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

14 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA. 2006: campetti per E/G a Mesola e dintorni 2007: campetti per E/G a Mesola e dintorni OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Campetti Specialità PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

15 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA. 2006: Località Bocca di Falce 6-7 maggio OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Challange R/S PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

16 AREA APPARTENENZA E PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA Il Capo nella relazione con l’Associazione La Zona si impegna a valorizzare le esperienze realizzate nei Gruppi e a creare occasioni di aggiornamento per la formazione associativa. ATTIVITA’ SVOLTA. 2007: "Essere Scout Oggi" lanciato al TD e poi concluso in giugno nella Pieve di Argenta. OBIETTIVI Riqualificare e rimotivare in modo corresponsabile e collegiale, gli avvenimenti di Zona per i Capi e i Ragazzi dando più spazio all’avventura e alla scoperta POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Capitolo R/S PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

17 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. ATTIVITA’ SVOLTA. Il programmato Incontro-dibattito con i partiti per elezioni aprile 2006 (in collaborazione con altre realtà giovanili) è stato sostituito con un incontro svolto il 6/4/2006 sul tema "UN VOTO CONSAPEVOLE" - relatore P. Veronesi. In occasione delle elezioni politiche del aprile 2008 è stato realizzato un incontro con Massimo Gavagnin sul tema "SCEGLIERE PER ESSERE PROTAGONISTI". L'incontro si è tenuto venerdì 11/04/08 presso la sala auditorium della Biblioteca Bassani del Barco ed è stato organizzato dalla sola AGESCI. OBIETTIVI Formare i Capi ad una maggiore competenza nell’educare all’amore, alla vita, alla famiglia alla legalità al servizio POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Percorsi ed eventi per Capi e per Clan: sull’educazione affettivo-sessuale; sulla vita di coppia (fidanzati e sposi); sulla paternità e maternità responsabile; sulla legalità sul servizio PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

18 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. OBIETTIVI Migliorare le competenze metodologiche ed educative dei Capi cercando chiavi di lettura della realtà sociale e psicologica del ragazzo. ATTIVITA’ SVOLTA. ANNO R/S: Incontro di Branca R/S dicembre su NOVIZIATO. Incontro BRANCHE gennaio su TD 2006 (con CNGEI). Incontro Branche di marzo 2006 su NUOVA LEGGE ELETTORALE. Incontro per Capi e R/S svolto il 6/04/2006 sul tema "UN VOTO CONSAPEVOLE" - relatore P. Veronesi. Incontro per Capi ed R/S il 14/06/2006 con Costituzionalista P. Veronesi sulla legge di modifica Costituzionale in vista del REFERENDUM 25-26/06/06. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Branche più formative e di condivisione che organizzative: sul metodo (applicazione del metodo nelle diverse realtà); sulle tecniche su temi educativi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

19 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. ATTIVITA’ SVOLTA. ANNO E/G: Incontro di Branca E/G dicembre su PROGETTAZIONE IMPRESA (s. Giorgio) con Angela Ghiglione. Incontro BRANCHE gennaio su TD 2006 (con CNGEI). Incontro Branche di marzo 2006 su NUOVA LEGGE ELETTORALE. E/G: Incontro con Raffaele Di Cuia il 30/05/06 sul nuovo sentiero in E/G. OBIETTIVI Migliorare le competenze metodologiche ed educative dei Capi cercando chiavi di lettura della realtà sociale e psicologica del ragazzo. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Branche più formative e di condivisione che organizzative: sul metodo (applicazione del metodo nelle diverse realtà); sulle tecniche su temi educativi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

20 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. ATTIVITA’ SVOLTA. ANNO L/C: Incontro di Branca L/C dicembre su Programma attività 2006. Incontro BRANCHE gennaio su TD 2006 (con CNGEI). Incontro Branche di marzo 2006 su NUOVA LEGGE ELETTORALE. L/C: riunione di aprile, formazione sul racconto giungla (analisi approfondita de “La corsa di primavera”). L/C: riunione di maggio, redazione di un nuovo racconto giungla. OBIETTIVI Migliorare le competenze metodologiche ed educative dei Capi cercando chiavi di lettura della realtà sociale e psicologica del ragazzo. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Branche più formative e di condivisione che organizzative: sul metodo (applicazione del metodo nelle diverse realtà); sulle tecniche su temi educativi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

21 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. ATTIVITA’ SVOLTA. ANNO E/G: Incontro con Costa sul nuovo sentiero in E/G. ANNO E/G + L/C + R/S: Vari incontri incentrati sulla formazione. OBIETTIVI Migliorare le competenze metodologiche ed educative dei Capi cercando chiavi di lettura della realtà sociale e psicologica del ragazzo. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Branche più formative e di condivisione che organizzative: sul metodo (applicazione del metodo nelle diverse realtà); sulle tecniche su temi educativi PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

22 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. OBIETTIVI Migliorare le competenze metodologiche ed educative dei Capi cercando chiavi di lettura della realtà sociale e psicologica del ragazzo. ATTIVITA’ SVOLTA. Assemblea Zona (FE) 8 marzo 2006 sui Punti Prioritari AGESCI nella politica. Convegno-Assemblea 18/11/2006: Tema. LA FIGURA DEL CAPO (Giorgio Rosso). Convegno-Assemblea 10/03/2007 presso il Seminario sui temi "ITER FORMAZIONE CAPI e FORMAZIONE CAPI GRUPPO". Non raggiunto il numero legale. Convegno-Assemblea 06/10/2007 presso il Centro Rodari sul tema "EDUCARE ALLA PACE". Non raggiunto il numero legale. Assemblea straordinaria 05/11/2007 presso Doro per modifiche Regolamento Assemblea di Zona e per elezione Angela Mambelli come Responsabile di Zona. Raggiunto il numero legale. Seminario sull'attualità del metodo scout a 100 anni dalla sua nascita con prof. Tognon (16/11/2007). POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Organizzare un Convegno di Zona all'anno utilizzando anche esperti esterni qualificati e scegliendo tra questi temi: Educare al dialogo interreligioso; Cambiamento della famiglia e rapporti con le famiglie; Chi è il bambino dagli 8 ai 12 anni?; Chi è il ragazzo dai 12 ai 16 anni?; Chi è il giovane dai 16 ai 20 anni?; PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

23 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. ATTIVITA’ SVOLTA. OBIETTIVI Sostenere le Co.Ca nelle motivazioni dei Capi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Attraverso il Consiglio di Zona, divulgare i momenti di formazione organizzati dai singoli Gruppi per estendere la partecipazione a tutti i Capi interessati. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

24 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. OBIETTIVI Sostenere le Co.Ca nelle motivazioni dei Capi. ATTIVITA’ SVOLTA. TIROCINANTI 1° incontro 24/11/2005 con Consiglio di Zona (Anna Perale). Uscita Regionale per Tirocinanti (11-12 maggio 2006). TIROCINANTI 1° incontro 23/11/2006 con Consiglio di Zona (Stefano Ferretti). 2° incontro gestito da Simone Cavicchi. TIROCINANTI 1° incontro 24/01/2008 con Consiglio di Zona e poi attività con Simone Cavicchi ed Angela Ghiglione. 2° incontro - uscita del 18/05/2008 saltata per numero ridotto di adesioni sostituita da un incontro serale il 29/05/08. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Organizzare incontri per i Tirocinanti coinvolgendo i Capi Gruppo e far accoglienza di Zona PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

25 AREA FORMAZIONE E METODO Il Capo nella relazione con se stesso La Zona è chiamata a sostenere le Comunità Capi promuovendo percorsi di formazione permanente che favoriscano la crescita dei Capi sia dal punto di vista umano che metodologico. OBIETTIVI Educare alla sicurezza e all’emergenza. Diffondere una cultura di EPC ATTIVITA’ SVOLTA. Campetto in settembre 2006 POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Incontri sulla Protezione Civile delle Co.Ca. Percorso di formazione di Zona sulla Protezione Civile. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

26 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. ATTIVITA’ SVOLTA. Preparazione T.D e 2007 in collaborazione con gruppo scout CNGEI di Bondeno. Girate comunicazioni del Centro Volontariato Servizi per informativa sulle attività e poi inserite le comunicazioni in apposita pagina del Sito Zona. Girate ai Capi Gruppo ed ai Capi varie comunicazioni di interesse generale su attività ed eventi proposte anche da organizzazioni esterni ad AGESCI. OBIETTIVI Farsi carico di intessere relazioni di conoscenza e/o scambio con altre realtà che operano nel nostro territorio. Favorire la conoscenza dello scautismo all’esterno per l’inserimento di extra-associativi e supportare la creazione di nuovi gruppi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Creare mailing-list su eventi culturali del territorio. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

27 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. ATTIVITA’ SVOLTA. OBIETTIVI Farsi carico di intessere relazioni di conoscenza e/o scambio con altre realtà che operano nel nostro territorio. Favorire la conoscenza dello scautismo all’esterno per l’inserimento di extra-associativi e supportare la creazione di nuovi gruppi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Gestire a livello di branca R/S i servizi extra-associativi prevedendo per i ragazzi momenti di verifica per servizi simili. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

28 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. ATTIVITA’ SVOLTA. OBIETTIVI Favorire la conoscenza del territorio nei Ragazzi e nei Capi. Collaborare con Associazioni o Gruppi alla conoscenza e cura delle realtà naturali del nostro territorio. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Percorsi per conoscere il nostro territorio costruiti dai Gruppi locali coordinati dalla Zona per offrire ai Ragazzi (C.d.A, Clan Squadriglie o Reparti) della città di conoscere il Delta del Po e agli altri di conoscere la città. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

29 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. OBIETTIVI Valorizzare il centenario dello scautismo (2007) in rapporto al territorio. Studiare possibili modalità di rapporto con la scuola e la cultura del nostro territorio (convenzione Agesci / Pubblica Istruzione). Convenzioni con Usl e Comuni. ATTIVITA’ SVOLTA. Costituzione di una Commissione allargata (primo incontro il 26/06/06) per definire attività e quanto altro sul tema. Definita griglia proposte di attività discutendone in Consiglio Zona e poi nelle Branche. Cerimonia di inaugurazione di una stele dedicata a Baden-Powell il 23/04/07 alla presenza di Chiara Sapigni (FIS) del Sindaco di Mesola e del Presidente della Circoscrizione GAD. Presenti tutti i Gruppi della Zona + CNGEI. Effettuata la Veglia in preparazione al rinnovo della Promessa del 1 agosto 2007 sia a Ferrara che al Boscone della Mesola. Partecipazione buona considerando il periodo ed i campi estivi. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Centenario Scautismo: Pubblicizzare l’evento anche coinvolgendo la scuola e altre istituzioni del nostro territorio. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

30 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. OBIETTIVI Valorizzare il centenario dello scautismo (2007) in rapporto al territorio. Studiare possibili modalità di rapporto con la scuola e la cultura del nostro territorio (convenzione Agesci / Pubblica Istruzione). Convenzioni con Usl e Comuni. ATTIVITA’ SVOLTA. Data comunicazione alle CoCa delle iscrizioni al JAMBOREE 2007 di Londra con i relativi aspetti economici. Cerimonia di conferimento del "Mandato di Ambasciatori" prima della Messa di chiusura del TD ai 10 ragazzi e Capi con consegna di gadget vari da scambiare al Jamboree. Racconto esperienza Jamboree al Convegno-Assemblea di Zona del 6/10/2007. Svolto servizio liturgico al TD 2008. Il materiale riportato è stato utilizzato nel settore JAMBOREE della Mostra sul Centenario dello Scautismo. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Jamboree 2007 PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

31 AREA TERRITORIO Il Capo nella relazione con gli altri La Zona ha il compito di curare i rapporti con gli organismi civili, con le altre associazioni educative, con la stampa ed altri mezzi di comunicazione, di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui si opera. OBIETTIVI Valorizzare il centenario dello scautismo (2007) in rapporto al territorio. Studiare possibili modalità di rapporto con la scuola e la cultura del nostro territorio (convenzione Agesci / Pubblica Istruzione). Convenzioni con Usl e Comuni. ATTIVITA’ SVOLTA. Ottenuto contributo dalla Fondazione CARIFE a sostegno delle attività programmate per il Centenario dello Scautismo. Mostra sullo scautismo presso la sala Imbarcadero 1 del Castello Estense di Ferrara (5-15 ottobre 2007). Mostra sullo scautismo nel Castello di Mesola (1-4 novembre 2007). Mostra sullo scautismo ad Argenta (21-28 marzo 2008). POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Mostra sullo Scautismo PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

32 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Supportare le Co.Ca nel sostenere la crescita spirituale dei propri Capi e le loro competenze di educatori alla Fede. Aiutare i Capi nel fare percorsi di fede con i Ragazzi. ATTIVITA’ SVOLTA. Traccia di riflessione e preghiera per Avvento 2005. Traccia di riflessione e preghiera per Quaresima 2006. L/C: Percorso unico durante l’anno “I discepoli di Emmaus”. Ad ogni riunione di branca, il momento di catechesi è tenuto/organizzato dalla staff ospitante. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Fornire occasioni di crescita spirituale, avvalendosi anche del Gruppo “Le Tracce”, per: ritiri e incontri di preghiera; itinerari e proposte annuali di Co.Ca e di Zona; PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

33 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Supportare le Co.Ca nel sostenere la crescita spirituale dei propri Capi e le loro competenze di educatori alla Fede. Aiutare i Capi nel fare percorsi di fede con i Ragazzi. ATTIVITA’ SVOLTA. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Fornire momenti di confronto su esperienze maturate nei Gruppi e opportunità di formazione rispetto a come possono venire affrontati i problemi inerenti la vita di fede dei Ragazzi nelle varie Branche. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

34 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Aiutare le Co.Ca nel rapporto con le Parrocchie e i Parroci. ATTIVITA’ SVOLTA Realizzato un incontro a Porto Garibaldi tra i vari A.E. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Incontri con gli Assistenti Ecclesiastici. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

35 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Costruire una relazione e un dialogo autentici con il Vescovo e la Diocesi al fine di realizzare meglio il nostro compito di essere parte integrante della Chiesa e annunciatori del Vangelo. ATTIVITA’ SVOLTA Incontro con seminaristi di presentazione del metodo scout. Incontro dei seminaristi con E/G e R/S per TD 2006 (saltato). POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Presentare lo scautismo ai seminaristi. PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

36 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Costruire una relazione e un dialogo autentici con il Vescovo e la Diocesi al fine di realizzare meglio il nostro compito di essere parte integrante della Chiesa e annunciatori del Vangelo. ATTIVITA’ SVOLTA Incontro con il Vescovo ed il Comitato di Zona (16/02/08) e poi con il Consiglio di Zona (17/04/08) per una reciproca presentazione e conoscenza. Da parte dei Gruppi, OLTRE UNA PRESENTAZIONE DEL PROPRIO Gruppo, sono stati segnalati anche i rapporti con i Parroci. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Incontro con il Vescovo PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

37 AREA FEDE Il Capo nella relazione con Dio e la Chiesa La Zona ha il compito di essere parte attiva della Chiesa, di curare i rapporti con gli organismi diocesani e di collaborare, secondo il proprio specifico scout, all'annuncio della Fede Cristiana. OBIETTIVI Costruire una relazione e un dialogo autentici con il Vescovo e la Diocesi al fine di realizzare meglio il nostro compito di essere parte integrante della Chiesa e annunciatori del Vangelo. ATTIVITA’ SVOLTA Organizzazione della GMG di sabato 8 aprile con AC di Ferrara. Organizzazione e partecipazione a RAGAZZINFESTA. POSSIBILI MODALITA’ DI LAVORO Mantenere la presenza della Zona negli Organismi Diocesani e favorire la partecipazione dei Gruppi con il nostro stile scout alle occasioni di incontro diocesane, impegnandoci anche a livello organizzativo perché siano reali momenti di crescita sia per i Capi sia per i Ragazzi (GMG, Giornata della Pace, Ragazzinfesta). PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA

38 PUNTI PRIORITARI DEL PROGETTO DI ZONA E RACCOMANDAZIONI
PUNTI PRORITARI SEGNALATI DAL GRUPPO FERRARA 3+5 "Branche più formative e di condivisione che organizzative: sul metodo (applicazione del metodo nelle diverse realtà) e sulle tecniche”. PUNTI PRORITARI SEGNALATI DAL GRUPPO CASUMARO 1 "Area Territorio - obiettivo 2 b - (favorire la conoscenza dello scautismo all'esterno per l'inserimento di extra-associativi)”. PUNTI PRORITARI SEGNALATI DAL GRUPPO FERRARA 4 "Formazione !!!”. RACCOMANDAZIONI TEMI CONVEGNO ZONA: Che le problematiche affrontate siano reali e vicine alla situazione attuale dei soggetti individuati per fasce di età e non siano delle generiche lezioni di psicologia. PUNTI PRORITARI SEGNALATI DAL GRUPPO DELTA DEL PO 1 Area Appartenenza e Partecipazione Associativa - primo obiettivo - (accoglienza reciproca, spirito democratico, pace, capacità di ascolto). PROGETTO EDUCATIVO DI ZONA


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