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PubblicatoMarzio Colombo Modificato 10 anni fa
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Claudio Neri Psicodinamica dei gruppi nei contesti istituzionali
Conduzione di gruppi in età evolutiva: un’esperienza clinica in un servizio pubblico Marco Bernabei Adriana Dondona Maria Giovanna De Tursi Francesca Antonelli
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IL SERVIZIO TERRITORIALE PER L’ETA’ EVOLUTIVA (nelle AA. SS. LL
IL SERVIZIO TERRITORIALE PER L’ETA’ EVOLUTIVA (nelle AA.SS.LL. del Lazio) T.S.M.R.E.E. Servizio di Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva Servizio territoriale che fornisce, in ciascuna ASL di Roma e del Lazio, i diversi interventi di prevenzione, cura e riabilitazione rivolti ai bambini, agli adolescenti ed alle loro famiglie : organizzato nelle ASL a livello Distrettuale: in territori che corrispondono a Roma con i Municipi (con una popolazione media di 100 – 150 mila abitanti) e nel resto della Regione corrispondono a Comuni o Provincie Il TSMREE è un servizio che si occupa dei minori (da 0 a 18 anni) secondo un’ottica globale e multidisciplinare. Un approccio corretto alla salute in età evolutiva non può prescindere dal considerare l’importanza degli ambienti di vita dei soggetti: famiglie, scuole, servizi sociali, culturali e diversi ambiti di socializzazione Il servizio è dunque il più possibile interprofessionale: gli aspetti specifici della patologia o del disagio, neurologici, psichici o sociali, dovrebbero essere valutati e curati con una particolare attenzione anche agli aspetti affettivi e relazionali, in un assetto sistemico del progetto terapeutico
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Lavoro di equipe Decisivo sia in fase diagnostica, che di presa in carico Stretta collaborazione con diversi servizi: Servizi Sociali comunali - Scuole - Servizi Educativi - Risorse associative culturali e sociali presenti nel territorio (ludoteche, centri giovani, privato sociale, organizzazioni del volontariato) - altri servizi sanitari (come i Consultori familiari, DSM, i SERT, i Servizi per Disabili Adulti, ecc.) Questo livello di integrazione degli interventi può essere previsto e garantito solo dal servizio pubblico territoriale, a differenza di quelli ospedalieri e convenzionati
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L’utenza Al TSMREE arrivano bambini, adolescenti e genitori con problemi neurologici, neuro-psicologici, psichici, psicologici, o con disagio relazionale e sociale, prevalentemente inviati da: Pediatri o medici di base - Reparti ospedalieri di Neonatologia, Pediatria, Neuropsichiatria Infantile (in particolare dell’Osp. Bambin Gesù e dell’Università La Sapienza, v. dei Sabelli) - Asili Nido – Scuole Materne, Elementari, Medie e Superiori - Conoscenze o auto invii Nel servizio sono presenti medici neuropsichiatri infantili, psicologi, logoterapisti, fisioterapisti, educatori professionali, assistenti sociali, personale infermieristico e amministrativo
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Organizzazione degli interventi
Processo articolato in diverse fasi: Prima accoglienza: in genere telefonica, con raccolta dei dati anagrafici e del motivo della richiesta Primo colloquio dei genitori con un neuropsichiatra o psicologo per raccogliere l’anamnesi e focalizzare i problemi prevalenti percepiti e riferiti dai genitori Incontri di osservazione del bambino o adolescente Quando occorre, contatto con chi ha inviato, per meglio definire il problema. Approfondimenti diagnostici con Test cognitivi o psicodiagnostici e/o valutazione del linguaggio e/o dell’apprendimento Sintesi diagnostica e incontro di restituzione ai genitori (e/o all’adolescente), per condividere le conclusioni e discutere l’eventuale intervento Il progetto terapeutico
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Progetto terapeutico A seconda del problema rilevato, può prevedere diverse forme e tipi di intervento Psicoterapia - terapia familiare - terapie di gruppo gruppi di osservazione logoterapia, fisioterapia sostegno psicologico e/o educativo al bambino, all’adolescente e/o ai genitori consulenze alla scuola o ad altri ambienti educativi consulenza al disagio sociale attività specifiche di supporto all’integrazione scolastica o sociale gruppi espressivi ed esperienziali per disabili o minori a rischio
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Inoltre … Spesso sono previsti:
periodici controlli e valutazioni sull’andamento dell’apprendimento o delle difficoltà specifiche, con somministrazioni di test. Certificazioni e relazioni: su richiesta dei genitori sono fornite certificazioni a fini medico legali (invalidità, legge 104, ecc), per supportare il successo scolastico (insegnante di sostegno, personale educativo AEC, strumenti per la dislessia), o relazioni a fini legali. Incontri periodici con le scuole per gli alunni disabili: GLH operativi e d’Istituto in tutte le Scuole di vario ordine e grado. Collaborazione con il Servizio Sociale Municipale nelle consulenze richieste dal Tribunale dei Minori o dal Tribunale Civile (per la valutazione dell’ambiente socio familiare, l’idoneità genitoriale o in casi di separazione conflittuale), nei progetti di assistenza domiciliare ai disabili ed ai minori a rischio, nella gestione delle strutture municipali per i minori (ludoteche, centri giovani, case famiglia) Progetti di intervento a scopo preventivo: screening, osservazioni, incontri periodici con le insegnanti (in particolare nelle scuole per l’infanzia o nel primo ciclo delle elementare), gruppi di discussione con genitori o insegnanti, collaborazione con i Consultori Familiari in particolare nei corsi post nascita o nei casi di adozione, sportelli di ascolto nelle scuole superiori per studenti, genitori, insegnanti, ecc.
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Interventi psico – educativi di gruppo e gruppi terapeutici con bambini e adolescenti nel Servizio Pubblico Territoriale
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Lo strumento GRUPPO … Gli interventi di gruppo organizzati e realizzati nel servizio TSMREE prevedono obiettivi e modalità differenti: Gruppi di osservazione per bambini o ragazzi in fase di valutazione Gruppi di sostegno per genitori o insegnanti Gruppi riabilitativi per problemi di linguaggio o apprendimento Gruppi terapeutici per bambini, adolescenti o genitori Gruppi espressivi o educativi per disabili o minori a rischio Interventi di osservazione e sostegno alle dinamiche emotive e relazionali su gruppi classe in difficoltà Progetti specifici con attività di gruppo: gruppi di discussione o esperienziali con genitori, insegnanti, educatori, adolescenti
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Gruppi terapeutici Per la formazione del gruppo, 2 caratteristiche fondamentali: Omogeneità dell’età dei partecipanti(prima infanzia, 4-6 anni, latenza, preadolescenza, adolescenza) Diversità delle problematiche e caratteristiche di personalità (inibizioni, sintomi ansiosi, difficoltà di autocontrollo, fobie, tratti di deprivazione, ecc.), per favorire un maggiore scambio e confronto tra i ragazzi a meno che non si tratti di gruppi omogenei per il trattamento di disturbi alimentari, forme di dipendenza o sintomatologie organiche
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Come si procede? I bambini o adolescenti sono inviati al conduttore dai neuropsichiatri e psicologi del servizio, secondo le caratteristiche scelte (età e caratteristiche di personalità) Il conduttore, prima della formazione del gruppo, incontra individualmente i genitori dei partecipanti, per una reciproca conoscenza e per illustrare l’attività proposta Incontra poi i singoli bambini o adolescenti per verificare l’idoneità al gruppo, discutere con loro le caratteristiche del gruppo e dell’attività, comprendere le attese, le fantasie e le preoccupazioni nei confronti della proposta e dei coetanei
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Setting Luogo: stanza del servizio
Frequenza: settimanale, per un’ora e mezza circa Durata: variabile, da uno a più anni Struttura: in genere sono gruppi semi- aperti, nel senso che i partecipanti sono di norma stabili, ma possono esserci nuove entrate ed uscite dopo una certa durata (durante l'estate o le vacanze di Natale). Questo permette anche di differenziare la durata del percorso terapeutico, secondo le necessità dei singoli Tecnica: a seconda dell’età, gruppi di gioco o di parola Mentre i gruppi di adolescenti sono gruppi di parola, i gruppi di preadolescenti hanno bisogno di qualche attività di mediazione, per la scarsa disponibilità dei ragazzi di quell’età al pensiero simbolico astratto ed all’analisi introspettiva
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Gruppi di gioco secondo il Modello Bioniano
I gruppi di bambini, secondo il modello psicodinamico e bioniano condiviso dal prof. Neri, sono GRUPPI DI GIOCO, per la naturale disposizione dell’infanzia ad esprimersi, comunicare, rapportarsi, apprendere e funzionare in modo fluido, giocoso, ricco di moti emotivi legati a temi immaginativi e contenuti fantastici, utilizzando simultaneamente più registri espressivi, in rapida trasformazione, lasciando aperti i significati, per costruire un’esperienza creativa per loro, come dice Winnicott (1971), “intensamente reale” Il materiale messo a disposizione dei bambini, comprende: fogli, colori, colla, spago, forbici, pasta per modellare, costruzioni, animali, personaggi, burattini e una palla morbida. Per i preadolescenti solo fogli, colori, forbici, riviste, colla. Molta attenzione richiede l’inserimento di nuovi partecipanti, l’uscita dei “vecchi”, l’elaborazione tempestiva della separazione dal gruppo e della chiusura dell’esperienza.
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Il gruppo di cui si discute il materiale clinico ha avuto
Genitori e insegnanti Periodicamente è utile incontrare i genitori, per riflettere insieme sull’evoluzione dei figli e sulle loro impressioni nei confronti del gruppo. Nel caso di bambini o preadolescenti con problemi scolastici di varia natura (difficoltà di apprendimento o di comportamento, ansie sociali, ecc.), può essere utile avere incontri periodici con gli insegnanti, per discutere l’andamento scolastico e le modalità più utili per affrontare gli aspetti affettivi e relazionali del rapporto educativo Il gruppo di cui si discute il materiale clinico ha avuto durata triennale
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