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QUAL È UNA DELLE NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?

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Presentazione sul tema: "QUAL È UNA DELLE NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?"— Transcript della presentazione:

1 QUAL È UNA DELLE NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?

2 Siamo ciò che ricordiamo
Non levo mai il cappello. Ho sempre paura di perdere qualcosa, gli oggetti, i ricordi. Vinicio Capossela Siamo ciò che ricordiamo Xulio L. Valcarcel

3 Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo.
Eric Kandel Siamo quello che ricordiamo. La memoria e la base biologica dell’individualità. 3 ottobre 2010 – Teatro Sociale, Città Alta. Con Eric Kandel, premio Nobel per la Medicina nel 2000, ed Edoardo Boncinelli, Comitato Scientifico BergamoScienza.

4 Perdere i propri ricordi
… la memoria … la propria identità … se stessi.

5 CRITERI DEL PROGETTO SPENDIBILITÀ MESSAGGIO

6 SPENDIBILITÀ http://www.lexar.it/index.php

7

8 MESSAGGIO L’intento è quello di sottolineare l’importanza della MEMORIA, facendo leva sulle emozioni più profonde della memoria “umana” e trasponendo l’emozione stessa su un piano materiale, quello delle memorie “tecnologiche”.

9 PROGETTO TEORICO OBIETTIVO BISOGNI CONVINZIONI

10 Incrementare la conoscenza del marchio LEXAR, di conseguenza la vendita. Poco conosciuto rispetto a:
OBIETTIVO

11 Se va a buon fine il soggetto trovandosi di fronte a prodotti di marchi diversi, tra cui un prodotto LEXAR, dovrebbe associare il marchio alle sensazioni provate durante la visione del filmato, ed essere indirizzato all’ acquisto.

12 Dirigendo l’attenzione oltre il dato materiale
BISOGNI come scriveva Eduardo Galeano:  “RICORDARE: Dal latino re-cordis, ripassare dalle parti del cuore”… Il BISOGNO concreto è quello di “MEMORIZZARE” DATI IMPORTANTI: DOCUMENTI, FOTO, VIDEO… indispensabile al giorno d’oggi. Dirigendo l’attenzione oltre il dato materiale L’ ATTO DEL “CONSERVARE” è costantemente presente nell’esistenza, in quanto consente la sopravvivenza dell’identità individuale e collettiva oltre a esserne uno dei principali – creatori- . BISOGNO DI APPARTENZA BISOGNO DI SICUREZZA Bisogno

13 CONVINZIONI COMPRARE IL PRODOTTO BEFORE AFTER
La memoria è una capacità da custodire La memoria è una capacità che si puà perdere Per me sarebbe terribile perdere la memoria Non posso sopportare la perdita dei miei dati informatici. AFTER I prodotti Lexar sono ottimi prodotti, altrimenti perché pubblicizzarli con un filmato così? Qualora mi trovassi in un negozio di elettronica tra le tante marche leggendo LEXAR potrei ricordare il video, ricordare l’impatto emotivo avuto, rivedere me stesso nel ragazzo e/o nel vecchio e… COMPRARE IL PRODOTTO

14 STRUMENTI INFORMATICI COMUNICATIVI

15 RIPRESA VIDEO CON FOTOCAMERA COMPATTA PANASONIC DMC- FS62
MONTAGGIO VIDEO TRAMITE MOVIE MAKER 2.6 INSERIMENTO E MODIFICA FILMATI TRATTI DA FILM E DALLE RIPRESE VIDEO UTILIZZO DI TRANSIZIONI ED EFFETTI MONTAGGIO MUSICA E SUONI ORIGINALI DELLE RIPRESE INFORMATICI

16 “ il passato non è morto, in realtà non è neanche passato “. Faulkner
MULTISENSORIALITÀ LINGUAGGIO SIMBOLICO SCORRERE DEL TEMPO connesso ai concetti di ricordo/memoria/perdita: MUSICA: scandisce il tempo come i rintocchi di un campanile/grande orologio TRAM PASSI OROLOGIO- BICI, duplice interpretazione: voler fermare il tempo facendo cadere l’oggetto che lo “segna” PASSAGGIO BICI accanto all’orologio: lo scorrere inesorabile di fronte al quale l’uomo è inerme FOGLI: ricordi, dati e documenti importanti. Il protagonista si abbandona ai suoi ricordi, oltre il fattore tempo (abbandonato sulla strada) LEXAR custodisce quel che hai di più prezioso SGUARDO RIVOLTO AL FIUME, VERSO SX: il “ricordato” flashback  la prima immagine è un occhio, poi blocco dei ricordi  rumore e suono assordante di blackout  PERDITA MEMORIA  FOGLI BIANCHI PERDITA DI SÉ: vuoto, agitazione, ansia. MICRO SD ritrovata “in testa”, PEN DRIVE in tasca: cessa l’agitazione ritrovamento della “memoria”. LEXAR when memory matters. Il filmato potrebbe terminare qua, ma ho voluto inserire “il vecchio”, per aggiungere una nota un po’ enigmatica. Affonda lo sguardo nel fiume, indugia, e torna ad osservare, chissà forse è lui che si è realmente perso nei suoi ricordi, il gabbiano potrebbe simboleggiare il ricordo che vola via verso un tram che …. “ il passato non è morto, in realtà non è neanche passato “. Faulkner  COMUNICATIVI Comunicazione

17 Un altro tram un’ altra fermata a cui scendere sostare aspettare o da cui scappare. Le rotaie fremono e lo scorrere delle porte invade lo sguardo. È solo un’ altra strada da percorrere passo dopo passo. Ma adesso è diverso. Hai deciso di lasciarti andare lasciandolo andare quel tempo che ti fa fuggire da te. Ti abbandoni al passato per ripristinare te, te stesso il ricordo è la tua identità la memoria il tuo respiro. La paura della perdita ti invade, asfissia. Perso nel vuoto NON ESISTI Solo fogli bianchi.

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