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Pronti…. via! scriviamo con il corpo
Istituto Comprensivo del Po Ostiglia SCUOLA DELL’INFANZIA DI SERRAVALLE A PO Pronti…. via! scriviamo con il corpo La metodologia Rapizza nella scuola dell’infanzia Progetto I CARE – CTH 48 “NON UNO DI MENO”
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Contesto e soggetti coinvolti
Gruppo di 14 bambini di anni 4 Insegnante di sostegno ed insegnante curricolare F. con sindrome di down; Difficoltà a relazionarsi coi compagni; Atteggiamento provocatorio ed oppositivo Difficoltà a seguire le attività proposte in sezione.
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Analisi della situazione Obiettivi del progetto
Finalità del progetto Analisi della situazione Difficoltà comportamentali Mancanza di autocontrollo Assenza di regole Scarsa attenzione Tempi di lavoro molto brevi o limitati Obiettivi del progetto Favorire competenze interpersonali positive con gli adulti e con i pari Promuovere il rispetto delle regole Potenziare l’attenzione Aumentare i tempi di attesa e i tempi di lavoro
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Aree di intervento METODO RAPIZZA RICADUTE Piano comportamentale
(ortografia della relazione) Piano motorio (ortografia del corpo) Piano motivazionale (ortografia della relazione) Piano linguistico
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METODO RAPIZZA - principi base
STRATEGIE UTILIZZATE METODO RAPIZZA - principi base Il cervello inizia a leggere e a scrivere con il corpo e il movimento utilizzando le funzioni spazio, tempo e causa effetto L’ortografia del corpo: ogni processo di apprendimento si struttura a partire dal corpo L’ortografia della relazione L’apprendimento: è un comportamento che è stato tradotto in traccia mnestica nel cervello, cioè il bambino se lo rappresenta nella mente anche stando fermo.
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MODALITÀ OPERATIVE IL METODO CONSENTE di lavorare con l’intero gruppo e di intervenire contemporaneamente su ciascun bambino . E’ possibile operare con F. all’interno del contesto della classe, anzi grazie a quest’ultimo. Non sono necessarie semplificazioni o modifiche per la presenza dell’alunno div.abile. Le richieste non vengono differenziate (condizioni paritarie) ma semplificate in caso di necessità, in modo che ciascun bambino possa sempre evadere la richiesta con successo. L’alunno div.abile può portare a termine lo stesso lavoro del suo gruppo classe avvertendo che l’insegnante ha per lui le stesse attenzioni che ha per gli altri compagni; non di più, non di meno. Il programma svolto è relativo ai primi anni della scuola dell’infanzia e rappresenta solo uno dei percorsi didattici facenti parte del metodo Rapizza.
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IL QUADRANTE In sezione viene predisposto con scotch nero un quadrante di dimensioni rettangolari Ai bambini vengono proposti alcuni percorsi motori all’interno del Quadrante Striscio Rotolo Carponi Gioco del Via … stop Gioco dello scorrimento Gioco dell’alternanza
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Griglia di osservazione con indicatori
INDICATORI (alunno div.abile) Primo quadrimestre Secondo quadrimestre Ascolta i comandi dell’ins. NO SI Presta attenzione visiva Presta attenzione uditiva Rispetta i tempi di esecuzione dei percorsi In parte si Esegue i percorsi in autonomia Mantiene l’autocontrollo del proprio corpo Rispetta i compagni (non spinge, non urta)
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Griglia di osservazione con indicatori
INDICATORI (alunno div.abile) Gennaio 2009 Maggio 2009 Rifiuta di eseguire le richiesta dell’adulto SI A volte no Accetta le richieste dell’adulto NO Partecipa spontaneamente alle attività del laboratorio In parte si Dimostra autostima e motivazione alla riuscita
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