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cos'è la tariffa “normalizzata”
è la tariffa determinata attraverso il Metodo Normalizzato del costo al metro cubo di acqua erogata per il pagamento del complesso dei servizi, delle azioni, degli studi e degli atti che sostanziano il Servizio Idrico Integrato
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cos'è la tariffa “normalizzata”
essa costituisce un obbligo di legge fissato dal D.L. LL.PP. del 1996 e ripreso dal decreto ambientale
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tariffa e full recovery cost
finché tutti i costi del servizio devono essere pagati con la tariffa occorre: - definire analiticamente tutte le componenti di quei costi - attribuire a ciascuna di quelle componenti il relativo valore economico.
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metodo normalizzato Il Metodo Normalizzato fissa per legge il sistema univoco attraverso il quale si devono definire i costi ammissibili ed la loro metodologia di calcolo.
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come si compone la tariffa?
la tariffa è composta da: - i costi operativi - l'ammortamento dei capitali investiti - la remunerazione di quei capitali
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quali sono i costi operativi?
I costi operativi sono quelli riconducibili alle categorie di costo consentite nel Metodo Normalizzato (e niente altro) - Costi per servizi; - Costi per godimento di beni di terzi; - Costo del personale; - Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; - Accantonamento per rischi, nella misura massima ammessa dalle leggi e prassi fiscali; - Altri accantonamenti; - Oneri diversi di gestione.
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come si calcolano i costi operativi?
I costi operativi sono previsti dall'Autorità d'Ambito nel Piano d'Ambito e il loro calcolo deve essere effettuato attraverso le formule econometriche del Metodo Normalizzato a partire dai parametri fisico-tecnici che scaturiscono dalla ricognizione delle condizioni del Servizio Idrico La quantificazione dei costi operativi nel tempo è in relazione diretta con gli interventi da realizzare e previsti nel Piano d'Ambito. Infatti gli articoli 6 e 8 del Metodo Normalizzato impegnano il gestore, in base agli investimenti previsti nel Piano d’Ambito, a perseguire il costante miglioramento dell’efficienza del servizio attraverso la progressiva riduzione dei costi operativi.
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come si rivedono i costi operativi?
L’art. 8 del Metodo Normalizzato prevede che l’Autorità di Ambito, ferma restando la verifica triennale, possa in qualsiasi momento rivedere straordinariamente il livello dei costi operativi a seguito di variazioni strutturali della produzione e della distribuzione. E’ però sempre escluso per legge, durante la revisione, sia ordinaria che straordinaria, calcolare conguagli a compensazione dello scostamento dei costi operativi sostenuti dal gestore rispetto a quelli previsti in sede di programmazione. In pratica si deve operare effettuando l’analisi degli scostamenti nelle singole categorie di costo per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti dal gestore nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano d'Ambito. In base ai risultati dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di “efficientamento” ai costi operativi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti.
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cos'è il Piano degli Investimenti?
Il Piano degli investimenti è contenuto nel Piano d’Ambito. L’Autorità d’Ambito, lo determina attraverso la ricognizione del servizio. Il Piano d’Ambito deve individuare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi prefissati. 3 Il Piano degli investimenti individua per ogni anno: - gli interventi che devono essere cantierati; - il relativo impegno finanziario - le opere che devono essere completate
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come si finanziano gli investimenti?
Gli investimenti sono finanziati dalla tariffa Le opere realizzate con la copertura di finanziamenti pubblici provenienti da qualunque fonte (Europa, Stato, Regione, ecc.), anche se contenute nel Piano degli Investimenti, sono escluse dal calcolo della tariffa.
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l'ammortamento, come si calcola?
Applicando le aliquote fiscali del D.M. 31/12/1988 col vincolo di aumento massimo della TRM consentito dal Metodo Normalizzato (7,5% primo anno, 5% gli anni successivi). Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito riconosciuti si riferiscono esclusivamente agli investimenti previsti a partire dalla data di affidamento. La Tariffa Reale Media (TRM) è calcolata considerando la realizzazione del 100% degli investimenti.
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la verifica degli investimenti
deve essere fatta annualmente - aggiornando il livello annuale degli investimenti previsti al tasso di inflazione. - individuando gli scostamenti dal Piano degli Investimenti
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verifica e TRM deve essere detratta dalla TRM
la quota di ammortamento relativa allo scostamento individuato calcolata in base ai limiti fissati dal Metodo Normalizzato (e non sulla base di quanto riportato nel libro dei cespiti del gestore) deve essere detratta dalla TRM dell’anno successivo a quello di riferimento
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verifica e remunerazione
anche la quota di remunerazione del capitale relativo agli investimenti non realizzati deve essere detratta dalla TRM dell’anno successivo a quello di riferimento
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Reddito sul capitale investito (R) → t1 = [ (V0 + V1) / 2 ] ⋅ r
Capitale investito → t1 = [ V0 + (I1 - A1)] / 2 = (V0 + V1) / 2 Reddito sul capitale investito (R) → t1 = [ (V0 + V1) / 2 ] ⋅ r V0 = Valore del capitale investito al tempo 0 V1 = Valore del capitale investito al tempo 1 I1 = Investimenti effettuati al tempo 1 A1 = Ammortamenti relativi agli investimenti al tempo 1 r = tasso di ritorno sul capitale investito R = remunerazione sul capitale investito 1 15
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….più semplicemente si calcola il 7% di “i”
Se “i” è la quota di investimenti previsti nell’anno a totale carico del gestore si calcola il 7% di “i” e si divide il risultato per i metri cubi che si stima verranno fatturati nello stesso anno 1 16/6
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questa è la quota di remunerazione per ogni mc
Facciamo un esempio Il gestore deve investire nel milioni di euro La remunerazione totale è allora di 7 milioni di euro Nel 2012 il gestore fatturerà 25 milioni di mc d’acqua / = 0,28 €/mc questa è la quota di remunerazione per ogni mc 1 17
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TRM e articolazione tariffaria
tariffa agevolata tariffa base 1° supero/eccedenza 2° supero/eccedenza 3° supero/eccedenza 1 18
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verifica dell’articolazione tariffaria
TRM Consumo medio € mc 1 19
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la remunerazione sulla fattura
UN ESEMPIO TRM applicata = 1,50 remunerazione calcolata = 0,30 La remunerazione è allora pari al 20% della tariffa (0,30 : 1,50 = X : 100 da cui X = 0,30 X 100/1,50 = 20) 20% di (erogazione+fognatura+depurazione)X 10%iva è la quota della fattura da detrarre 1 20
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il MALL La TRM calcolata in base al Metodo Normalizzato costituisce comunque una tariffa “lorda” che non tiene conto dell'effettiva qualità del servizio reso nell'anno precedente, ovvero delle attività e dei servizi compresi nel calcolo dei Costi Operativi che o nei fatti non sono stati forniti, o sono stati forniti in maniera inadeguata, ovvero che non hanno comunque conseguito gli standard di qualità prefissati Per questo, in occasione della verifica triennale, ma anche annualmente per l’applicazione delle vere penali, deve essere calcolato il parametro MALL 1 21
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il MALL MALL = QUAL X INTV X TAN QUAL misura la qualità del servizio
INTV misura lo stato di attuazione degli interventi TAN deriva dall’osservazione globale della gestione 1 22
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il QUAL (0 ≤ QUAL ≤ 1) RECL + CONT INTER + DIFP QUAP + QUAS
QUAL = X X DIFF X RECL è il parametro che tiene conto dei reclami presentati dall’utenza; CONT è un parametro che tiene conto del contenzioso tra il Gestore e gli utenti; INTER è il parametro che tiene conto delle interruzioni di servizio idrico; DIFP è il parametro che tiene conto del difetto di erogazione idrica; DIFF è il parametro che tiene conto del difetto di collettamento dei reflui; QUAP è il parametro che tiene conto della qualità delle acque potabili QUAS è il parametro che tiene conto della qualità delle acque di scarico 1 23
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l'INTV (0,9 ≤ INTV ≤ 1) INVRE INTV = 0,90 + 0,10 x ----------- INVAN
INVRE sono gli investimenti realizzati INVAN sono gli investimenti previsti 1 24
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Il TAN (0,98 ≤ TAN ≤ 1,02) Il parametro TAN è un fattore che serve a correggere l’applicazione meccanicista del MALL, considerando che una modellazione matematica, per quanto accurata, ha pur sempre dei limiti nella rappresentazione del reale. Infatti tale parametro, pur non essendo matematicamente rappresentato, è una funzione che permette all'Autorità d'Ambito di esprimere un giudizio sul S.I.I.- Il suo campo di variabilità è a cavallo dell’unità essendo penalizzante se minore dell’unità e premiante se maggiore. 1 25
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