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PubblicatoFons Baroni Modificato 10 anni fa
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GRECIA E ALTRI I Giochi Olimpici erano giochi sacri, che si svolgevano in un luogo sacro e nel corso di una festa sacra.I giochi olimpici erano consacrati a Zeus, quelli di Corinto (gli Istmici) a Poseidone, mentre Apollo era adorato dai corridori e dai lottatori a Delfi e Nemea.
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LA SCUOLA Come spiegato, a partire dal 6° secolo a.C. ogni città-stato doveva avere impianti per l’atletica. I primi ginnasi furono delle aree piatte con attrezzature per il riposo e il defaticamento e dotate di acqua corrente. Le città più ricche edificarono più tardi dei ginnasi dotati di colonne, stanze di ritrovo, porticati, piccoli altari, nonché depositi per lozioni, oli d’oliva e polveri per l’atletica.Più tardi vi furono locali per bagno e docce.
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LA GRECIA
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LE PALESTRE Talvolta annessa al ginnasio c’era un’attrezzatura più piccola: la palestra. Era costituita da uno spazio sabbioso circondato da un colonnato. Più specificatamente la palestra era utilizzata per l’allenamento alla lotta e vi si potevano praticare anche pugilato e pancrazio. I più importanti ginnasi erano L’Accademia, il Liceo e il Cinosarge. Vi studiarono filosofi e oratori come Platone, Demostene.
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LA SCUOLA GRECA La palestra era utilizzata per l’allenamento alla lotta, anche se vi si potevano anche addestrare pugili e atleti del pancrazio, oppure sportivi di tutte e tre le specialità. SIGNIFICATO IDEOLOGICO. Le attrezzature atletiche servivano in realtà a individuare e rafforzare lo spirito greco.Questi club erano anche importanti punti di ritrovo in cui si mescolavano le generazioni, si dibattevano idee, si lanciavano programmi.
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Programma pedagogico Molto probabilmente il sistema formativo greco fece scuola. Così Senofonte nella “Ciropedia” (Educazione di Ciro il Grande, re persiano), accenna a un programma pedagogico basato su corsa, lotta, combattimento dei regnanti. Con l’andare del tempo, i ginnasi si dotarono di bagni con acqua calda. Iniziò quella trasformazione verso stabilimenti termali che poi raggiunse l’acme a Roma.
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EVOLUZIONE DEI GIOCHI Nelle prime edizioni si assistette al dominio degli atleti spartani. Furono i primi, tra l’altro, a mostrarsi nudi, esattamente nel 720 a.C. PROGRAMMA DI SOLONE. Nel 594 a.C. Solone introdusse un programma statale di finanziamento e promozione dello sport basato su compensi materiali.Il legislatore creò un sistema di premi anche per favorire le trasferte di atleti ateniesi nella emergenti poleis della Magna Grecia (vedi Crotone) che iniziavano a vincere molto.
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STORIA DELLE OLIMPIADI
La Storia delle Olimpiadi antiche va dal 776 a.C. al 393 d.C, quando l’imperatore Teodosio proibisce i giochi. In origine non esisteva stadio, ma solo una pista rudimentale.I giochi si svolgevano ogni quattro anni, d’Estate. A partire dal 5° secolo a.C, i Giochi iniziarono a assumere un carattere nazionale.Gruppi di tifosi accorrevano da tutta la Grecia e molto popolari erano corsa delle quadrighe, lotta, pugilato e pancrazio.
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ORGANIZZAZIONE Nel 472 a.C. inizia a esserci una programmazione.
Un mese prima dell’inizio dei Giochi, i concorrenti erano tenuti a presentarsi davanti ai giudici di gara (“ellanodici”) che ne saggiavano le qualità. Seguivano quattro settimane di allenamenti sempre sotto gli occhi di una giuria. Davanti a una statua di Zeus Orco (“protettore dei giuramenti”) c’era il Giuramento Olimpico.
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LA GRECIA NEL 500 a.C.
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LA PREMIAZIONE Il sesto giorno aveva luogo la premiazione.Nel corso di una solenne cerimonia, i vincitori ricevevano una corona di fronde che sorgeva davanti al lato sinistro del tempio di Zeus Si banchettava e i vincitori, al ritorno nelle poleis, erano accolti trionfalmente. I primi a vedere nelle Olimpiadi sportive una “passerella politica” furono gli spartani.Nel 720 a.C. Acanto vinse il dolico. Erano i primi a avere una vera e propria rappresentativa.
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SUPERIORITA’ SPARTANA
La città di Sparta cercò subito di modificare il programma olimpico e di introdurre nuove competizioni e regolamenti. Tucidide, autore della “Guerra nel Peloponneso”, riporta come gli spartani avessero reso obbligatoria la nudità nei giochi.Quella spartana era una vera lobby sportiva. Prodezze sportive e militari della società spartana erano da mettere in correlazione con il duro allenamento dei giovani
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FINE DEL DOMINIO SPARTANO
Nel 594 a.C. il legislatore Solone introdusse un sistema di incentivi e finanziamenti teso a premiare i migliori. Si svilupparono tecniche di allenamento e addirittura diete. Questo fece migliorare lo sport nelle pòleis a differenza di Sparta, chiusa a innovazioni. A poco a poco, nei giochi olimpici, in virtù di specializzazioni e allenamenti mirati, si affermarono atleti di altre città. FINE DEL DOMINIO SPARTANO
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INIZI DEL PROFESSIONISMO
L’allenamento in competizioni sempre nuove moltiplicò a tal punto le fonti di introito per gli sportivi di talento, da consentire il balzo nel professionismo anche a atleti sprovvisti di fonti di sostentamento. Una figura di atleta professionista fu il lottatore Milone di Crotone, che conquistò sei corone olimpiche e dominò per 25 anni le scene sportive. Queste figure furono anche criticate da filosofi come Aristotele e poi, a Roma, da Cicerone, come uomini senza cervello.
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IL TRAMONTO DELL’UOMO AGONALE
A poco a poco si passa dal concetto dell’uomo “agonale” all’atleta professionista. Il concetto dell’uomo agonale è dello studioso svizzero classicista Jacob Burkhardt: “ all’uomo agonale del 6. e 5. secolo a.C. importava unicamente l’agone, la competizione in sé. Questo tipo d’uomo si confrontava incessantemente in tutte le possibili discipline con gli altri.
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IL TRAMONTO DEL CLASSICISMO
In realtà non c’è un solo esempio di rinuncia ai premi materiali. A poco a poco i Giochi giunsero alla bella cifra di 300 manifestazioni all’anno. Sfarzosità delle celebrazioni dei vincitori dei Giochi: venivano fatte statue, e venivano allestiti cortei di trionfo al ritorno in città, come il mezzofondista Esseneto di Agrigento nel 512 a.C. Veniva concessa l’onoreficenza di cittadino onorario. Solone stabilì una ricompensa di 500 dracme per ogni vincitore olimpico (come 100 buoi o 500 pecore).
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SPORT MODERNO? SCHEMA DI CALLOIS (1958). Roger Callois, francese, ne “I Giochi e gli Uomini” evidenza due poli: 1) Paidia (gioco spontaneo) 2) Ludus (Gioco vincolato a regole). A poco a poco, secondo lo studioso, si passa da un polo all’altro. Decisivo, a tal fine, è il periodo greco. SCHEMA DI GUTTMAN E ALTRI . E’ l’ultima classificazione . Analizzando lo sport della Grecia Classica, si evidenziano le sette caratteristiche dello sport moderno
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CARATTERISTICHE DELLO SPORT MODERNO
1) Secolarismo. S i abbandona l’aspetto del culto, il lato religioso. 2) Uguaglianza nelle opportunità di gareggiare. A poco a poco non sono solo gli aristocratici a competere 3) Specializzazione dei ruoli. 4) Razionalizzazione 5) Organizzazione burocratica
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CARATTERISTICHE (segue)
5) Organizzazione burocratica 6) Quantificazione 7) Ricerca del record.
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CRONOLOGIA E SPORT 2.000 a.C. Migrazioni dei Dori e degli Illiri verso la Grecia. Formazione dei popoli greci. Raffigurazioni pittoriche a Creta rappresentano gare di tuffi, tauromachie e gare di nuoto. a.C. Formazione delle polis (“città stato”). Contemporaneamente l’Iliade e L’Odissea ci offrono rappresentazioni di gare di corsa e tiro con l’arco.
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CRONOLOGIA E SPORT
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SCULTURA GRECA
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DISCOBOLI DI MIRONE
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SCULTURA GRECA Anche l’arte greca riflette un progressivo avvicinarsi dello sport da rituale vero e proprio a allenamento e agonismo. Le prime statue di giovani (Kourè ) sono stilizzate (630 a.C.); i Discoboli di Mirone (455 a.C.) tratteggiano già i muscoli. Questo significa che la scienza dell’allenamento si sta evolvendo.
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CRONOLOGIA 776 a.C: prima olimpiade a Olimpia.
600 a.C. : sorgono i primi ginnasi e licei. Legge di Solone, governatore di Atene, che stanzia somme per lo sport. Senso civico dello sport 490 a.C. Battaglia di Maratona. Milziade sconfigge i Persiani di Dario. Episodio di Filippide. 332: inizio del Regno di Alessandro il Macedone. Ellenismo.
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FILIPPIDE
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STEFANO BALDINI
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ROGER BANNISTER
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