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PubblicatoMarinella Forte Modificato 10 anni fa
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Classe V ITC serale Progetto Sirio Anno scolastico 2008/2009
L’analisi per flussi: il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto Classe V ITC serale Progetto Sirio Anno scolastico 2008/2009
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IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario è un prospetto che mette in evidenza le movimentazioni di flussi di natura finanziaria. In pratica nel rendiconto finanziario si da dimostrazione di come sono state reperite le risorse finanziarie e di come queste sono state impiegate. Prof. Marco Fava
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Esistono vari tipi di rendiconto finanziario, i più importanti sono :
Rendiconto finanziario delle variazioni del CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Rendiconto finanziario delle variazioni della disponibilità MONETARIA NETTA Prof. Marco Fava
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1.Rendiconto finanziario delle variazioni del CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
In questa lezione ci occuperemo esclusivamente del RENDICONTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO CIRCOLANTE NETTO Prof. Marco Fava
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Le finalità del Rendiconto Finanziario delle variazioni del CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
Nel redigere questo rendiconto, il nostro obiettivo è quello di evidenziare tutte quelle variazioni finanziarie che possono modificare in qualche modo il capitale circolante netto. Pertanto la prima cosa da fare è verificare quali sono gli elementi che costituiscono il CCN e quali sono le movimentazioni finanziarie che fanno aumentare o diminuire tali elementi. A tal fine facciamo il seguente ragionamento. Prof. Marco Fava
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Noi sappiamo che il Capitale Circolante Netto è dato da: Attivo Corrente (Ac) – Debiti a breve (Pb)
e sappiamo anche che il totale dell’attivo è uguale al totale delle passività più il capitale netto cioè… In + Ac = Pb + Pco + Cp + Re Prof. Marco Fava
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Le variazioni del patrimonio circolante netto
Nella slide precedente, partendo dal presupposto che il totale delle fonti coincide con il totale degli impieghi, abbiamo scritto la seguente uguaglianza: In + Ac = Pb + Pco + Cp + Re Ma sappiamo anche che il Capitale Circolante Netto è uguale a : Ac - Pb = Capitale Circolante Netto Per cui dalla prima equazione attraverso semplici passaggi algebrici otteniamo: Ac - Pb = Pco + Cp + Re - In Tale equazione mette in evidenza come il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (Ac –Pb) sia influenzato dalle operazioni che comportano variazioni in uno o più elementi posti a destra dell’equazione. Prof. Marco Fava
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Le variazioni del capitale circolante netto
Ac – Pb = Pco + Cp + Re - In Se il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO subisce una modifica rispetto al valore esistente all’inizio dell’esercizio, la variazione (in aumento o in diminuzione) non può che essere causato da: Pco Variazioni intervenute nei debiti a media e lunga scadenza (Pco) per operazioni connesse ai finanziamenti (accensioni o rimborsi di prestiti); Cp Variazioni intervenute nel capitale proprio (Cp) per operazioni connesse ai, aumenti o rimborsi di capitale, In Variazioni intervenute nelle immobilizzazioni (In) per operazioni connesse agli investimenti e ai disinvestimenti (acquisti, alienazioni). Re Variazioni connesse al risultato economico della gestione (Re), cioè alla gestione reddituale Prof. Marco Fava
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Operazioni che modificano il capitale circolante netto
Vediamo se hai capito? Quali sono le operazioni che modificano il Capitale Circolante Netto? Prof. Marco Fava
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Operazioni che modificano il capitale circolante netto
Le operazioni che modificano il Capitale Circolante Netto sono quelle che comportano variazioni : nelle passività consolidate (Pco), nel capitale proprio (Cp), nell’attivo immobilizzato (In) nella gestione reddituale (Re) e che contemporaneamente si traducono in una variazione delle attività correnti o delle passività correnti Prof. Marco Fava
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Vediamo di schiarirci le idee con qualche esempio
Prof. Marco Fava
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Se aumentano le PASSIVITÀ CONSOLIDATE che cosa succede al CCN ?
Supponiamo di ottenere un mutuo o di emettere un prestito obbligazionario, i denari messici a disposizione dell’istituto di credito o dagli obbligazionisti dove vanno a finire? Probabilmente sul nostro conto corrente bancario (banca c/c) e la relativa rilevazione in PD sarà (relativamente al mutuo): Banca c/c a Mutui passivi Ma Banca c/c non fa forse parte delle liquidità immediate e quindi in definitiva del CCN apportando così allo stesso una variazione in aumento? CERTO CHE SI!! Prof. Marco Fava
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Se diminuiscono le PASSIVITÀ CONSOLIDATE che cosa succede al CCN ?
Allo stesso modo, quando sarà ora di restituire una rata del mutuo, i soldi dove li prenderemo? Sicuramente dal nostro c/c bancario ed in questo modo avremo una variazione in diminuzione del CCN. Prof. Marco Fava
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Se aumenta o diminuisce il CAPITALE PROPRIO che cosa succede al CCN ?
Se aumentiamo il capitale sociale a pagamento non si genera forse un aumento reale del capitale proprio e nel contempo una variazione del CCN a causa dell’aumento del c/c bancario dove confluiranno i soldi di coloro che sottoscriveranno le nuove azioni? Prof. Marco Fava
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Analizziamo ora il caso delle immobilizzazioni.
Se aumenta o diminuisce l’ATTIVO IMMOBILIZZATO che cosa succede al CCN ? Analizziamo ora il caso delle immobilizzazioni. Se ci vendiamo un automezzo non avremo forse una variazione in aumento del CCN conseguente all’aumento del credito verso colui che ha acquistato l’automezzo stesso? Prof. Marco Fava
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Operazioni che non modificano il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
Non modificano il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO quelle operazioni che si compensano tra di loro o che non incidono sulle attività correnti oppure sulle passività correnti. Per esempio non comportano modifiche del patrimonio circolante netto: la conversione di un debito consolidato in capitale proprio ( come la conversione di obbligazioni in azioni); l’aumento di capitale sociale effettuato capitalizzando le riserve; l’aumento del capitale sociale effettuato con conferimenti in natura; la rivalutazione e la svalutazione di immobilizzazioni; la riscossione di crediti commerciali; il pagamento di debiti di regolamento; i prelievi o i versamenti in c/c bancario o postale. Prof. Marco Fava
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Le variazioni di Ccn generate dalla gestione patrimoniale.
Finora abbiamo esaminato le variazioni di Ccn generate dalla gestione patrimoniale. Tali variazioni possono essere sintetizzate nello schema visualizzato nella slide successiva Prof. Marco Fava
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accensioni di prestiti a m/l termine
FONTI DI RISORSE GENERAZIONE DI FLUSSI CHE AUMENTANO IL CCN IMPIEGHI GENERAZIONE DI FLUSSI CHE DIMINUISCONO IL CCN DIMINUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI (-In) vendita di attività immobilizzate rimborsi di prestiti attivi a m/l termine CCN AUMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI (+In) acquisto di attività immobilizzate accensione di prestiti a m/l termine AUMENTO DELLE PASSIVITA’ CONSOLIDATE (+Pco) accensioni di prestiti a m/l termine DIMINUZIONE DI PASSIVITA’ CONSOLIDATE (-Pco) restituzione di debiti a m/l termine pagamenti di debiti per tfr utilizzi di fondi per oneri a m/l termine AUMENTO DI CAPITALE PROPRIO (+Cp) aumenti di capitale proprio con apporto di denaro o di altre attività correnti ottenimento di contributi in c/capitale imputati a riserva DIMINUZIONE DI CAPITALE PROPRIO (-Cp) diminuzione di capitale con rimborso assegnazione di utili di esercizio distribuzioni di riserve Prof. Marco Fava
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Flusso di CCN generato dal Conto Economico
Finora abbiamo analizzato i flussi di CCN generati dallo Stato Patrimoniale. E’ necessario a questo punto analizzare il FLUSSO di CCN generato dalla GESTIONE REDDITUALE (cioè dal Conto Economico). Di questo ci siamo già occupati nella lezione n.2 tuttavia qui faremo un piccolo riepilogo Prof. Marco Fava
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Dobbiamo allora essere in grado di distinguere i:
Re= ricavi - costi Noi sappiamo che : Ricavi (monetari e non monetari) – Costi (monetari e non monetari) = Re (Reddito dell’esercizio) Dobbiamo allora essere in grado di distinguere i: 1 I RICAVI MONETARI dai RICAVI NON MONETARI 2 I COSTI MONETARI dai COSTI NON MONETARI nella consapevolezza che solo i ricavi e i costi monetari influenzeranno il CCN Prof. Marco Fava
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Ricavi monetari e non monetari
RICAVI DERIVANTI DALLA VENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI PROVENTI VARI INTERESSI ATTIVI RICAVI NON MONETARI PLUSVALENZE SU ALIENAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI PATRIMONIALIZZAZIONI DI COSTI Prof. Marco Fava
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Costi monetari e non monetari
COSTI MONETARI ACQUISTI DI MATERIE COSTI PER SERVIZI COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI SALARI E STIPENDI ONERI SOCIALI IMPOSTE INTERESSI PASSIVI COSTI NON MONETARI AMMORTAMENTI QUOTE MATURATE NELL’ESERCIZIO DEL TFR (non destinato ai fondi pensione e al netto della ritenuta d’acconto) MINUSVALENZE SU ALIENAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI ACCANTONAMENTI A FONDI RISCHI ED ONERI A M/L TERMINE Prof. Marco Fava
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PROCEDIMENTO MENO USATO PROCEDIMENTO PIU’ USATO
Il flusso di CCN generato dalla gestione reddituale si calcola escludendo dal reddito i componenti non monetari e si possono utilizzare a tal fine due procedimenti: PROCEDIMENTO DIRETTO FLUSSI DI CCN = RICAVI MONETARI –COSTI MONETARI PROCEDIMENTO MENO USATO PROCEDIMENTO INDIRETTO FLUSSI DI CCN = REDDITO DELL’ESERCIZIO + COSTI MONETARI - RICAVI NON MONETARI PROCEDIMENTO PIU’ USATO Prof. Marco Fava
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Procedimento indiretto
PROCEDIMENTO SINTETICO (O INDIRETTO) Reddito dell’esercizio + COSTI NON MONETARI AMMORTAMENTI QUOTA TFR DELL’ESERCIZIO VALUTAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI MINUSVALENZE DA ALIENAZIONE CESPITI ALTRI COSTI NON MONETARI - RICAVI NON MONETARI PLUSVALENZE DA ALIENAZIONI CESPITI INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI IN ECONOMIA ALTRI RICAVI NON MONETARI Prof. Marco Fava
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rendiconto finanziario delle variazioni di Capitale Circolante Netto
Abbiamo visto che le variazioni di CCN possono essere provocate da variazioni: nelle passività consolidate (Pco), nel capitale proprio (Cp), nell’attivo immobilizzato (In) nella gestione reddituale (Re) Tutte le considerazioni appena fatte possono essere rappresentate in un documento che prende il nome di rendiconto finanziario delle variazioni di Capitale Circolante Netto. Questo prospetto si compone di due sezioni : SEZIONE I – dimostrazione delle fonti e degli impieghi SEZIONE II – variazione negli elementi del capitale circolante netto Prof. Marco Fava
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SEZIONE I – dimostrazione delle fonti e degli impieghi
in questa sezione vengono evidenziate come sono state reperite le risorse finanziarie (fonti) e come queste sono state investite. Si possono verificare 2 ipotesi: FONTI > IMPIEGHI: ciò vuol dire che l’azienda ha generato dei mezzi per le esigenze di breve periodo, con un incremento del Capitale Circolante Netto; FONTI < IMPIEGHI: ciò vuol dire che l’azienda ha assorbito dei mezzi sottraendoli alle esigenze di breve periodo, con un decremento del Capitale Circolante Netto Vediamo il relativo prospetto nella slide seguente Prof. Marco Fava
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SEZIONE I – DIMOSTRAZIONE DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI
FLUSSO DI CCN GENERATO DALLA GESTIONE REDDITUALE: RE+ COSTI NON MONETARI- RICAVI NON MONETARI ACQUISTO DI IMMOBILIZZAZIONI DIMINUZIONI DI PASSIVITA’ CONSOLIDATE DIMINUZIONI DI CAPITALE PROPRIO VENDITA DI IMMOBILIZZAZIONI AUMENTO DI PASSIVITA’ CONSOLIDATE AUMENTO DI CAPITALE PROPRIO A PAGAMENTO RIEPILOGO: TOTALE FONTI -TOTALE IMPIEGHI = AUMENTO/DIMINUZONE DI CCN Prof. Marco Fava
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SEZIONE II – variazione negli elementi del capitale circolante netto
In questa sezione vengono esposte le variazioni subite dalle singole poste dell’attivo circolante e delle passività correnti Variazioni positive Variazioni negative Aumenti di attività correnti Aumenti di passività correnti Diminuzioni di passività correnti Diminuzioni di attività correnti Totale delle variazioni positive Totale delle variazioni negative Riepilogo : Totale delle variazioni positive - Totale delle variazioni negative = Aumento o diminuzione nel CCN Prof. Marco Fava
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Adesso lavoriamo su un caso concreto
esempio Adesso lavoriamo su un caso concreto Prof. Marco Fava
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esempio La società alfa Spa presenta al 31/12/2009 lo stato patrimoniale ed il conto economico illustrati nelle slide successive. La società ha in organico meno di 50 dipendenti i quali hanno deciso di mantenere il TFR in azienda si presenti il Rendiconto Finanziario delle variazioni del Capitale Circolante Netto Prof. Marco Fava
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Stato patrimoniale Prof. Marco Fava
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Conto economico Prof. Marco Fava
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Nota Integrativa Nella nota integrativa sono contenute tra le altre le seguenti informazioni: Sono state emesse nuove azioni aventi valore nominale di €.10 al prezzo di €.10,50; la procedura legale è stata completata entro l’esercizio; È stato pagato il TFR a un dipendente dimissionario per € La ritenuta fiscale dell’11% sulla rivalutazione del debito preesistente è di €.1.705 Al i debiti verso banche a media e lunga scadenza erano di € ; durante l’esercizio sono stati rimborsati debiti per € e sono stati accesi altri debiti a media e lunga scadenza per € ; Le immobilizzazioni hanno subito le movimentazioni illustrate nella tabella che segue Prof. Marco Fava
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Movimentazioni delle immobilizzazioni
Prof. Marco Fava
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Variazioni intervenute nel CCN
Prof. Marco Fava
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Flusso generato della gestione reddituale
Prof. Marco Fava
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Sez.I dimostrazione delle fonti e degli impieghi
Prof. Marco Fava
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Sez.II variazioni negli elementi del CCN
Prof. Marco Fava
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Il rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto
Il PCN costituisce un dato finanziario che esprime la correlazione esistente tra gli investimenti in attività correnti e i finanziamenti da passività correnti. Il rendiconto finanziario redatto per illustrare le variazioni di PCN consente di soddisfare le esigenze informative relative a: partecipazione della gestione reddituale alla generazione e all’utilizzo di risorse finanziarie; tipologia degli investimenti effettuati e delle fonti di finanziamento utilizzate; cause di squilibrio finanziario: risultati economici positivi, accompagnati da deterioramento della situazione finanziaria e viceversa. Prof. Marco Fava
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Il rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto
Il rendiconto delle variazioni di PCN è naturalmente strettamente collegato al rendiconto delle variazioni di risorse finanziarie totali. Infatti, quest’ultimo analizza le relazioni generali che esistono tra le fonti e gli impieghi visti nella loro struttura complessiva. Il rendiconto delle variazioni di PCN, invece, centra la sua attenzione sulle fonti e sugli impieghi che derivano dalla gestione corrente dell’impresa. Per poter correttamente costruire un rendiconto finanziario delle variazioni del PCN è necessario definire i limiti della grandezza di cui si vuole misurare la variazione. Per la nostra analisi, il PCN comprende tutto l’attivo corrente e tutto il passivo corrente determinato secondo il criterio della liquidità/esigibilità. Prof. Marco Fava
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Schema di rendiconto finanziario delle variazioni del PCN
Parte I Dimostrazione delle fonti e degli impieghi Parte II variazioni nei componenti di PCN Fonti di risorse finanziarie (A) Risorse generate dalla gestione reddituale Riduzioni di attivo immobilizzato (ricavato della vendita di immobilizzazioni) Aumenti di capitale di proprietà con apporto di mezzi liquidi Aumenti di passività consolidate (accensioni di prestiti) Totale fonti di risorse finanziarie Impieghi di risorse finanziarie (B) Risorse assorbite dalla gestione reddituale Aumenti di attivo immobilizzato Riduzioni di passività consolidate Diminuzioni di capitale di proprietà con riduzione di mezzi liquidi (pagamento di dividendi, acquisto e annullamento di azioni proprie) Totale impieghi di risorse finanziarie Riepilogo: TOTALE FONTI TOTALE IMPIEGHI Variazioni delle attività a breve (aumenti e diminuzioni) Denaro e altri valori in cassa c/c bancari attivi e c/c postali Crediti a breve Scorte di magazzino Titoli di vasto mercato Ratei e risconti attivi Totale variazioni attività a breve Variazioni delle passività a breve (aumenti e diminuzioni) c/c bancari passivi Debiti commerciali Altri debiti a breve Fondi per rischi e oneri a breve Ratei e risconti passivi Totale variazioni passività a breve TOTALE VARIAZIONI NELLE ATTIVITA’ A BREVE TOTALE VARIAZIONI NELLE PASSIVITA’ A BREVE AUMENTO (A>B)/DIMINUZIONE (A<B) DEL PCN AUMENTO/DIMINUZIONE DELPCN Parte III variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria che non comportano movimenti di PCN: Conversione di obbligazioni convertibili in azioni Aumenti di capitale con conferimenti in natura di obbligazioni Acquisizioni di immobilizzazioni contro rilascio di obbligazioni Acquisto di partecipazioni mediante conversione di azioni o obbligazioni Rivalutazioni e svalutazioni di immobilizzazioni Prof. Marco Fava
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Ed ora un po’ di relax! Prof. Marco Fava
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