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PubblicatoArsenio Palmisano Modificato 10 anni fa
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ZAINETTO ROSSO Storia inventata e scritta dagli alunni
di classe quinta della scuola Canna per i bambini della scuola d’infanzia, futuri scolari e compagni d’avventura. Anno scolastico PER LEGGERE LA STORIA CLICCA SUL PULSANTE GIALLO
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C’ERA UNA VOLTA UN BAMBINO CHE SI CHIAMAVA CARLETTO.
ERA IL SUO PRIMO GIORNO DI SCUOLA E LA MAMMA GLI RACCOMANDO’: ”STAI ATTENTO NEL TRAGITTO: E’ CORTO, MA CON MOLTO TRAFFICO E, SOPRATTUTTO, NON PARLARE AGLI SCONOSCIUTI.” “SI’, MAMMINA” RISPOSE CARLETTO E SI AVVIO’ VERSO LA SCUOLA, PORTANDO SULLE SPALLE UNO ZAINETTO ROSSO, NUOVO FIAMMANTE. NEL TRAGITTO CARLETTO CAMMINAVA PENSIEROSO: ERA MOLTO PREOCCUPATO, PERCHE’ AVEVA PAURA DI NON RIUSCIRE A FARSI DEGLI AMICI, TEMEVA DI ESSERE PRESO IN GIRO DAI COMPAGNI, PER VIA DEI SUOI OCCHIALI, E DI TROVARE MAESTRE TROPPO SEVERE. MAN MANO CHE SI AVVICINAVA ALLA SCUOLA, LA PAURA AUMENTAVA: E SE LE MAESTRE LO AVESSERO MANGIATO COME GLI AVEVA DETTO SUO FRATELLO MAGGIORE?!
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SOLLEVANDO LO SGUARDO AVEVA NOTATO QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO!
LA PANCHINA ERA PROPRIO DAVANTI AD UN NEGOZIO DI VIDEOGIOCHI. CARLETTO RIMASE COME INCANTATO DALLA SCRITTA ”VIDEOGIOCHI” CHE MAGICAMENTE BRILLAVA ANCHE DI GIORNO, SI AVVICINO’ ALLA PORTA, LA APRI’ … ED ENTRO’. QUASI I PIEDI NON VOLEVANO UBBIDIRGLI E AVANZARE SULLA STRADA CHE LO PORTAVA VERSO LA SCUOLA. DECISE DI SEDERSI SU DI UNA PANCHINA DEL VIALE PER RIPRENDERE CORAGGIO. NON POTEVA ORMAI TORNARE INDIETRO, A CASA, NON POTEVA FARE UNA FIGURACCIA! PENSANDO A TUTTO QUESTO, SI RIMISE IN SPALLA IL SUO ZAINETTO ROSSO NUOVO E FIAMMANTE, CERCO’ DI ALZARSI E DI PROSEGUIRE IL CAMMINO, MA NON SI MOSSE.
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UN SIGNORE, CON UNO STRANO VESTITO PIENO DI STELLINE, LO ACCOLSE CON UN SORRISO E GLI DISSE CON UNA VOCINA DOLCE: ”NON ANDARE A SCUOLA SUBITO, PRIMA PROVA IL MIO NUOVO GIOCO!” E PRESE UN PICCOLO GAME BOY ROSSO, PROPRIO QUELLO CHE AVEVA ATTIRATO DA SUBITO L’ATTENZIONE DI CARLETTO, ALLA VISTA DELLA FANTASTICA VETRINA. ”LO VORREI TANTO MA … QUANTO DEVO PAGARE?” CHIESE CARLETTO PREOCCUPATO, DATO CHE IN TASCA NON AVEVA CHE POCHE MONETINE: ”NO, NON MI DEVI PAGARE” RISPOSE L’UOMO “TE LO PRESTO, ME LO RIPORTERAI DOMANI” GLI DIEDE L’OGGETTO E SPARI’ NEL RETROBOTTEGA. IL BAMBINO NON CI PENSO’ DUE VOLTE, PREMETTE “INVIO”E VENNE RISUCCHIATO NELLO SCHERMO. IMPROVVISAMENTE, CARLETTO EBBE LA SENSAZIONE DI TROVARSI DENTRO UN CARTONE ANIMATO. CAMMINAVA SOPRA UN SENTIERO CON TANTI MATTONCINI GIALLI E IL MONDO IN CUI SI TROVAVA ERA MOLTO STRANO, PIENO DI ALBERI, DI TARTARUGHE ROSSE E VERDI E DI STRANI ESSERINI MARRONI.
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ERA ANCORA DISORIENTATO, QUANDO SENTI’ UN FORTE DOLORE ALLA TESTA, COME SE QUALCOSA O QUALCUNO L’AVESSE SCHIACCIATA O CALPESTATA SENZA PIETA’; MASSAGGIANDOSELA BENE, GUARDO’ AVANTI A SE’ PER SCOPRIRE COSA GLI AVEVA FATTO MALE E VIDE… UN PICCOLO OMINO DAL CAPPELLO ROSSO, CON DEI GRANDI BAFFONI MARRONI, CHE CORREVA E SALTAVA COME UN PAZZO SU ALCUNE TARTARUGHE VERDI. SI MISE A RINCORRERLO PER CHIEDERGLI CHI FOSSE E SE SAPESSE COME FARE PER USCIRE DA QUELLO STRANO MONDO. DURANTE LA CORSA, APPARIVANO IN CONTINUAZIONE STRANI OGGETTI, NUMERI E SCRITTE CHE CARLETTO PURTROPPO NON SAPEVA LEGGERE. AD UN CERTO PUNTO, CON UN SALTO MAL CALCOLATO, FINI’ IN UN PRECIPIZIO. HAI PERSO!
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“AIUTO, AIUTO, DOVE SONO FINITO? QUALCUNO PUO’ AIUTARMI?”
LA SCRITTA LUMINOSA “HAI PERSO” VENNE FUORI A GRANDI LETTERE DAL NULLA. CARLETTO NON SAPEVA LEGGERE, PERO’ SOFFRIVA E PIANGEVA UGUALMENTE PER IL DOLORE E LA PAURA “AIUTO, AIUTO, DOVE SONO FINITO? QUALCUNO PUO’ AIUTARMI?” URLO’ DISPERATO. MA NESSUNO SEMBRAVA ASCOLTARE. IN FONDO AL PRECIPIZIO C’ERA UN FITTO E OSCURO BOSCO, CHE POTEVA NASCONDERE MOLTI PERICOLI. CARLETTO RACCOLSE TUTTE LE SUE FORZE E, VINCENDO LA PAURA DEL BUIO, SI INOLTRO’ FRA GLI ALBERI. DOPO AVER CAMMINATO A LUNGO, LA STANCHEZZA SI FECE SENTIRE. ALLORA SI SEDETTE SU UN MASSO, AVEVA I LACRIMONI AGLI OCCHI, STAVA PER METTERSI A PIANGERE… MA ARRIVO’ UN GROSSO RICCIO DI NOME TIP.
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ENTRARONO E VIDERO L’OMINO CHE CARLETTO AVEVA RINCORSO, PRIMA DI CADERE NEL PRECIPIZIO, CAMMINARE VERSO UNA STANZA. LO SEGUIRONO SENZA INDUGI. QUEL POSTO ERA LA STANZA DEL RE CHE DISSE: ”MARIO, CARLETTO E TIP, IL VALOROSO, LA PRINCIPESSA PEACH E’ STATA RAPITA DA UN MOSTRO PICCOLO, MA MOLTO MALVAGIO E POTENTE! RAGGIUNGETE IL SUO RIFUGIO NELLA FORESTA, SCONFIGGETELO E SALVATE PEACH. SE SUPERERETE QUESTA PROVA, IO ESAUDIRO’ OGNI VOSTRO DESIDERIO.” TIP GLI DISSE CHE POTEVA PORTARLO FUORI DALLA FORESTA, CHE CONOSCEVA MOLTO BENE, IN UN CASTELLO DOVE, DOPO AVER SUPERATO UNA PROVA, SAREBBE RIUSCITO AD USCIRE DAL GIOCO. ARRIVATI A DESTINAZIONE, DAVANTI AI LORO OCCHI APPARVE UN ENORME CASTELLO, PIENO DI TORRI.
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I TRE EROI USCIRONO DALLA STANZA E DAL CASTELLO E SI DIRESSERO VERSO LA FORESTA.
MA RAGGIUNGERE IL RIFUGIO DEL MOSTRO NON ERA SEMPLICE, OCCORREVA SUPERARE MOLTI OSTACOLI, INOLTRE IL MOSTRO ERA INVISIBILE SENZA L’AIUTO DI TRE CRISTALLI MAGICI, QUINDI DOVEVANO TROVARLI E RACCOGLIERLI DURANTE IL PERCORSO. MARIO AIUTO’ CARLETTO A SALTARE BENE E A SUPERARE TUTTE GLI OSTACOLI, MENTRE TIP CON IL SUO FIUTO E LA SUA SUPERVISTA SCOVAVA I CRISTALLI. ALLA FINE DEL PERCORSO I TRE AMICI PRESERO I CRISTALLI, LI AVVICINARONO E SUBITO SI SPRIGIONO’ UN FASCIO DI LUCE MAGICO CHE RIVELO’ IL NASCONDIGLIO E L’ORRIBILE, POTENTE E MALVAGIO MOSTRICIATTOLO, CHE SI ERA TRASFOMATO IN UN ALBERO FATATO PER NON FARSI SCOPRIRE.
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ERA DAVVERO MOLTO FORTE ED ASTUTO E CI VOLLERO MOLTI PUGNI DA PARTE DI MARIO E CARLETTO PER SCONFIGGERLO E PER RIUSCIRE A LIBERARE LA BELLA PRINCIPESSA PEACH. MA NE VALEVA VERAMENTE LA PENA. TORNATI AL CASTELLO I TRE FURONO ACCOLTI COME GRANDI EROI E RIEMPITI DI DONI. MARIO CHIESE AL RE DI POTER SPOSARE LA PRINCIPESSA DI CUI SI ERA INNAMORATO. IL RICCIO TIP OTTENNE TRE BELLE MELE CHE FISSO’ AGLI ACULEI PER TRASPORTARLE FINO ALLA SUA TANA. CARLETTO CHIESE AL RE DI POTER TORNARE NEL MONDO REALE. IL RE SORRISE , SI ALZO’ DAL TRONO, SOLLEVO’ I SETTE CUSCINI SU CUI ERA SEDUTO E PROPRIO Lì SOTTO …
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SE QUESTO SIMBOLO TOCCHERAI
IL BIMBO TROVO’ UNO ZAINETTO ROSSO, PROPRIO COME QUELLO CHE GLI AVEVA REGALATO LA MAMMA, CON DENTRO UN GROSSO LIBRO CON UNA GROSSA SCRITTA DORATA SULLA COPERTINA ED UNO STRANO SIMBOLO DISEGNATO AL CENTRO. TIP LESSE AD ALTA VOCE PER LUI LE PAROLE MAGICHE MENTRE CARLETTO ASCOLTAVA ATTENTO. SI RICORDO’ CHE QUEL SIMBOLO ERA LO STESSO CHE C’ERA DISEGNATO SUL TASTO INVIO PRIMA DI PROVARE IL GIOCO, COSI’ LO SCHIACCIO’ E VENNE ASPIRATO FUORI DAL COMPUTER. SE QUESTO SIMBOLO TOCCHERAI ...SALVO TU SARAI
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FINITA QUELLA ESPERIENZA ANDO’ A SCUOLA FELICE PER TRE BUONI MOTIVI: AVEVA VISSUTO UN’ AVVENTURA MOLTO SPECIALE, NON VEDEVA L’ORA RACCONTARE A TUTTI I NUOVI AMICI QUANTO GLI ERA ACCADUTO IN QUELLA MATTINATA E VOLEVA ASSOLUTAMENTE IMPARARE A LEGGERE! Cari bambini della scuola d’infanzia, speriamo che “ZAINETTO ROSSO” sia stato per voi divertente e vi abbia fatto desiderare di conoscere la nostra scuola e i suoi alunni. Vi vogliamo dire che avete già trovato dei nuovi amici che vi aspettano e che sono gli autori di questa fiaba: LUCA, ANDREA, AMIRA, MARGHERITA, MIRIAM, ALI’ AURORA, FILIPPO, CHIARA, CLAUDIA, SAMUELE, MICHEL. ENRICA, DAVID, RACHELE, MASSIMO, ILARIA, MANUEL, EDOARDO,ANDREA, GIADA, MICHELLE, ELISA
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