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PubblicatoSylvana Martinelli Modificato 10 anni fa
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La cura psicologica vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al la di ogni possibilità di realizzazione. Solo se gli operatori della salute si proporranno imprese che nessun altro osa immaginare la psicologia continuerà ad avere una funzione. Da quando la scienza diffida della spiegazioni generali e dalle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una VISIONE PLURIMA, SFACCETTATA DEL MONDO Italo Calvino, Lezioni americane 1993
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1. LNTERAZIONE DIADICA REGOLATA 2. LAREA DEL TERZO E DELLA SIGNIFICAZIONE 3. LAREA DELLE NOVITA SIMBOLICHE 4. LA FUNZIONE REGOLATORIA DEL GRUPPO
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1. INTERAZIONE DIADICA REGOLATA continua interazione /relazione tra due soggettività in rapporto reciproco connessione/ incontro relazionale rottura /conflitto
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Traumi - fallimento della sintonizzazione affettiva - venir meno del sistema di regolazione emotivo e corporeo madre/bambino
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Esiti - perdita della capacità di regolazione degli affetti, degli impulsi, dei pensieri di fronte allaltro - stato di insostenibile e opprimente disregolazione - ostacolo e blocco al compimento del processo evolutivo della formazione di una mente - impossibile entrata nell area terza della rappresentazione (esperienze simbolizzate)
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Comunità - riattualizzazione della relazione diadica un tempo acquisita e divenuta una sorta di modello operativo interno o relazione doggetto - sforzo di recuperare il massimo piano possibile di relazione e comunicazione profonde dellessere con laltro - la negoziazione e la con-pro-missione
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Istituzione il sistema può infatti essere considerato come un campo di diadi in interazione continua - gruppo dei pazienti /gruppo degli educatori - équipe di comunità / gruppo dei clinici di Tiare - assetto comunitario complesso/ modello applicato della nostra associazione - associazione/ Tribunale - Tribunale/servizi
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modo in cui si affronta e si comprende risolvendolo laccadimento relazionale di ogni coppia in interazione reciproca specialmente nei momento di rottura e disconnessione
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2. AREA DEL TERZO E DELLA SIGNIFICAZIONE altro rispetto alla semplice interazione fra due entità dal piano della interazione a quello metapsicolgico della relazione sempre intrisa di simbolismo
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Mondo dei significati della stessa interazione - metafore della vita vere e proprie griglie significanti - fantasmatizzazioni di padri, madri, fratelli, sorelle - cristallizzazioni assemblamenti in famiglie istituzionali (Comunità materne etc.) Sistema transfert/controtransfert - la relazione dinamica bipersonale - le relazioni dinamiche intra e interistituzionali
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tentativo costante di rintracciare in ogni momento del lavoro e in ogni nodo di intersezione della rete terapeutica, quegli accadimenti, che oltre l interazione o lincrocio, presentano dei significati che da un lato devono essere compresi e dallaltro devono ricostruirsi
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3. AREA DELLE NOVITA SIMBOLICHE esito internalizzato di una nuova esperienza relazionale co-costruita Finalità trasformative - promuovere condizioni adatte alla generatività - stato relazionale, emotivo cognitivo, inaudito - promozione di una attività di mentalizzazione, di formazione di una mente Condizioni - comprensione empatica - relazione insatura
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Modi -co-costruzione, di nuove forme di e nel rapporto -rinarrazioni della identità di ciascuno -generazione di orizzonti mentali prima impensabili - paradossi
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Modello - principio di una instabilità deliberata istituzionale, dinamica e creativa - non istituzione - soggetto terapeutico intersoggettivo
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Pirandello, un certo numero di personaggi forse potenzialmente sempre attivo ed in cerca di essere riconosciuto dagli autori che li cocreano continuamente. Nella crisi del paziente cè sempre una componente di verità delloperatore.
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4. FUNZIONE REGOLATORIA DEL GRUPPO Livelli di regolazione (Sameroff; Emde) microregolazioni : - sincronizzazioni, sintonizzazioni immediate - contatti visivi - procedurali - temperamento miregolazioni: - relazionali - accudimenti - simboliche, preconscie - personalità macroregolazioni - condivise socialmente - culturali e normative in generali - regole che il gruppo di appartenenza ha stabilito
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Gruppo ulteriore e fortissimo elemento di terzietà Basilare livello di regolazione: - del singolo - delle coppie interattive - di ogni livello di aggregazione sistemica parziale della rete. Metodo - trattare le sue gruppalità interne - discutere metodologicamente come soggetto gruppale - comprensione dinamiche gruppalità
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Dispositivo creazione punti di condensazione e di intreccio: - pazienti - équipe - coordinamenti progettuali - miniequipe - trattamenti delle sofferenze istitruzionali (supervisioni dinamiche) - Ecc
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Scopi - consapevolizzare il controtransfert istituzionale - catturare i topi e gli scarafaggi emotivi ed inconsci Esito supervisione istituzionale prof. Obholozer
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CONCLUSIONE Affrontare e trattare la totalità degli elementi di empasse. · la patologia come attacco della condizione di mutualità · disregolazione continua singoli,coppie interattive, socialità gruppale intra ed interistituzionale
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Logica della cura - la regolazione, la significazione, la trasformazione delle diadi intersoggettive ed interistituzionali e la regolazione dei gruppi di persone e dellorganizzazione sono le rotte dellazione terapeutica. - creazione di nuove narrazioni simboliche secondo il principio della mutualità asimmetrica.
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