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PLATINOSINTETICOTM La prima cella a combustibile PEM
ICCOM-CNR PLATINOSINTETICOTM La prima cella a combustibile PEM con catalizzatori privi di platino alimentata ad etanolo diretto
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CHI SIAMO Technofil, gruppo Filteco, di Cerro Maggiore (MI) è impegnata, dai primi mesi del 2002, congiuntamente ad ICCOM-CNR, allo sviluppo ed alla brevettazione di: catalizzatori per fuel cells e processi di reforming celle a combustibile a membrana polimerica solida, funzionanti a bassa temperatura.
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Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici ICCOM-CNR
Sede centrale presso l’Area di Ricerca CNR nel Polo Scientifico di Sesto Fiorentino Due sezioni presso le Università di Pisa e Bari Più di 100 persone lavorano presso l’ICCOM [29 ricercatori CNR, 24 ricercatori associati da varie Università, 8 tecnici, 5 amministrativi] Ricerca di base ed applicata per uno sviluppo sostenibile
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PLATINOSINTETICOTM ICCOM-CNR Catalizzatori all’anodo ed al catodo, senza metalli preziosi, basati su nichel, cobalto e ferro, soli od in miscele binarie e ternarie Alimentazione ad alcol etilico diretto, con ossidazione completa dell’EtOH a CO2 e rendimento tra il 42 ed il 45%, a temperatura e pressione ambiente
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PLATINOSINTETICOTM Premio Legambiente & Regione Lombardia 2004
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PLATINOSINTETICOTM Perché elettro-catalizzatori senza
platino, per fuel cells PEM La diffusione delle PEFC e delle DAFC, e di ogni altra cella con catalizzatore al platino, è limitata dalla scarsa disponibilità di questo metallo, e quindi, dal suo alto costo. Il platino ha una infinità di usi, e viene massivamente impiegato per la produzione di convertitori catalitici per l’auto. Con una produzione di sole 165 tonnellate nel 2002, la domanda supera per il momento la produzione, ed è destinata ad aumentare in maniera esorbitante, con l’espansione dell’industria dell’idrogeno
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PLATINOSINTETICOTM Catalizzatori senza platino: Perché?
I catodi a base di platino sono sensibili all’alcol di “cross-over”, causa di importante polarizzazione. Gli anodi a base di platino sono soggetti ad essere avvelenati dal CO o comunque a provocare gravi sovratensioni. Per questo motivo si usano spesso composti bimetallici (es. Pt-Ru) Gli anodi a base di platino si passivano irreversibilmete nel processo di ossidazione di etanolo
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Le principali caratteristiche
PLATINOSINTETICOTM Le principali caratteristiche I catalizzatori a base di Fe, Co, e Ni sono molto meno sensibili del platino al monossido di carbonio . I catodi, principalmente basati su Ni, non sono sensibili all’alcol di “cross-over”. Questo consente di impiegare miscele di acqua-alcol, a concentrazioni fino a 5 volte maggiori rispetto alle celle basate su Pt, estendendo l’autonomia di funzionamento.
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Le principali caratteristiche
PLATINOSINTETICOTM Le principali caratteristiche Grazie alla vasta dispersione superficiale, ed alla dimensione nanometrica delle particelle metalliche (1-4 nm) si osserva una notevole attività con basse cariche (<0,2 mg/cm2) con conseguente diminuzione dei costi ed dell’impatto ambientale La composizione metallica del catalizzatore a base di Ni- Co-Fe può essere riformulata e adattata, per usare, con alta efficienza una vasta gamma di combustibili tra cui: etanolo, glicole etilenico, metanolo, etanolo, idrogeno e kerosene.
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PLATINOSINTETICOTM Fotografia all’ESEM delle particelle trimetalliche di PlatinosinteticoTM supportato su VULKAN, e corrispondente analisi elementare. Tutte le particelle metalliche hanno la stessa composizione
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PLATINOSINTETICOTM Alla base dei risultati ottenuti da Technofil ed ICCOM vi è l’impiego di un polimero templante capace di coordinare ioni metallici in modo da formare aggregati misti. A seguito di riduzione o trattamento termico in presenza di un materiale di supporto conduttivo, ad esempio VULKAN, vengono ridotti a particelle finemente disperse contenenti nelle quali i metalli formano una lega.
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PLATINOSINTETICOTM Le nanoparticelle di PLATINOSINTETICOTM supportate, sono caratterizzate da: Grande reattività nei confronti dell’idrogeno e dei composti che lo contengono in forma atomica (alcoli, zuccheri, idrocarburi ed acqua). Sono molto stabili, mantenendo la distribuzione originaria fino ad elevatissime temperature (> 800 °C sotto azoto).
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FUEL CELL: PERCHE’ ETANOLO
Fonte di energia completamente rinnovabile: “from nature to nature” Facile da trasportare e maneggiare Non tossico: “as safe as beer” H2: problemi di trasporto e stoccaggio Metanolo: Tossico, limitata produzione da rinnovabile
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COMBUSTIBILI FOSSILI CO2 Oggi Milioni di anni fa… Elettricità Biomassa
Centrale Idrocarburi
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METANOLO COME VETTORE D’IDROGENO?
Elettricità Oggi Milioni di anni fa… CO2 CO2 Biomassa Metanolo Raffineria Idrocarburi
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ETANOLO, VETTORE RINNOVABILE D’IDROGENO!
RINNOVA OSSIGENO +BIOMASSA BIOMASSA Elettricità CO2 Triturata finemente ETANOLO: “…dalla natura alla natura…” Fuel Cell ad Etanolo diretto Trattata con enzimi, trasformata in zuccheri Dopo la fermentazione si distilla etanolo
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SCHEDA TECNICA Elettrolita membrana polimerica a cambio anionico
Ione che promuove la reazione OH- Temperatura °C Elettro-catalizzatore PLATINOSINTETICO® Combustibile alcoli, idrogeno e vari composti contenenti idrogeno in forma atomica (C-H, N-H) Ossidante Ossigeno atmosferico (self breathing) Efficienza elettrica % Densità potenza accertate da 65mW/cm2 a 22°C fino a 140 mW/cm2 a 45 °C a seconda del combustibile Singole celle monoplanari, sistemi binari e stack
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Aumento dovuto ad auto-riscaldamento Esaurimento combustibile
SCHEDA TECNICA performance tipica di una cella ad EtOH con membrana a scambio anionico Aumento dovuto ad auto-riscaldamento Esaurimento combustibile
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EDUCATIONAL PROGRAM Facile da costruire, osservare, comprendere Cella
mono-planare Technofil alimentata ad etanolo diretto 5%, dotata di catalizzatori platinosintetico®, a base di ferro-cobalto-nichel
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EDUCATIONAL PROGRAM In tutto il mondo si parla di Fuel Cell e di economia dell’idrogeno, ma sono ancora in pochi ad “avere toccato” una Cella a Combustibile ed ancor meno ad averne osservato il funzionamento in relazione alle reazioni anodiche e catodiche. I mass-media hanno stimolato una grande curiosità ed interesse, ed un mercato pronto ad acquistare celle a combustibile dimostrative. Technofil è in grado di introdurre prodotti “educational” privi di platino, a costi ridotti, e funzionanti ad alcol etilico, l’unico facilmente acquistabile nei supermercati.
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SECONDA FASE COMMERCIALE
Batterie e carica-batterie per: Telefoni e Computer portatili Utensili elettrici Illuminazione e segnaletica stradale Attrezzatura da campeggio Biciclette elettriche e mezzi di trasporto per disabili
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Prima generazione Seconda generazione
Carica-batteria per telefoni portatili costituita da da due celle self-breathing (28 cm2) PlatinosinteticoTM alimentate ad etanolo Prima generazione Seconda generazione
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PLATINOSINTETICO® Paolo Bert paolo.bert@technofil.com
Responsabile scientifico: Dr. Claudio Bianchini ICCOM-CNR, Area della Ricerca CNR, Firenze
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