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PubblicatoErmete Leoni Modificato 10 anni fa
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Una promozione della lettura in tre tappe per un bambino protagonista
Silvia Blezza Picherle
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Le tre tappe della promozione della lettura
1)Selezione libri/albi di qualità 2)Lettura e rilettura a voce alta 3)Entrare nel testo con le attività del dopo-lettura
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1° tappa: Selezione albi di qualità
• La prima forma di promozione della lettura è costituita dalla scelta degli albi (anche silent book) di qualità, cioè: - originali nell’impianto; - scritti bene e curati nel linguaggio (no ai diminutivi e vezzeggiativi); adatti all’età, giusta complessità (fasce d’età); • Contrastare e non subire l’editoria più commerciale o la moda (responsabilità etica); • Decentrarsi dai propri gusti, interessi e bisogni a favore di quelli di un soggetto in fieri.
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Criticità fascia 0-3 Nella produzione editoriale italiana per i bambini 0-3 anni sussistono notevoli criticità, tra le quali: rappresentazione di oggetti lontani dalla vita quotidiana del bambino; uso di tratti stilizzati che rendono difficile la percezione e comprensione dell’oggetto rappresentato; - immagini piatte e non tridimensionali
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2° tappa: Lettura voce alta e rilettura, quali modalità?
Asilo nido: • lettura esplorativo-dialogata, sollecitare e incoraggiare, costruire la storia; • lettura narrativa sia di testo ed immagini di seguito. Scuola dell’infanzia: • lettura esplorativo-dialogata, sollecitare e incoraggiare, costruire la storia; • lettura solo del testo scritto: –genitore o parente senza uso di particolari tecniche o preparazione; –educatore, bibliotecario, lettore volontario tecnicamente ben preparato: lettura espressivo letteraria.
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Leggere bene un testo scritto significa:
• non esagerare nell’animare, nell’usare il tono e il timbro della voce, non eccedere in teatralizzazioni; • eseguire una lettura espressivo-letteraria, preventivamente preparata, senza troppa enfasi “animata”, per far sentire ai bambini le frasi, le parole, l’originalità dello stile, senza cambiare le parole.
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Rilettura La lettura da sola non basta, essa ha bisogno di una rilettura: • intesa come metodo sistematico e intenzionale; • eseguita con modalità diverse dalla prima lettura (strategia di pause, toni…); • non pensata solo in chiave rassicurante e/o di reiterazione del piacere. La rilettura, integrale e/o parziale, rappresenta un momento significativo per: • scoprire nuovi significati e sensi; • abituarsi a non leggere in modo frettoloso; • scoprire e assaporare il fascino del linguaggio
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Tanti modi di leggere un albo
Le modalità di lettura ad alta voce (quando mostrare le immagini, come tenere il libro, quando interrompere la lettura, quando e cosa rileggere) dipende: • dalla struttura e tipo di storie; • da alternanza testo verbale-immagini; • dall’età dei bambini; • dagli obiettivi da raggiungere.
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3° tappa: Dopo la lettura ad alta voce
Esplorare ed entrare nel testo • La terza fase della promozione della lettura è costituita dal dopo-lettura, cioè da ciò che si fa dopo aver ascoltato le letture per godere, comprendere e interpretare il testo. • Consiste in attività e/o giochi finalizzati ad entrare nel testo per assaporarne i vari piaceri (emotivi e cognitivi).
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Non rimanere alla superficie del testo
• Non cercare sempre attraverso domande “chiuse” una denominazione, un significato o un messaggio: Cosa ti è piaciuto di più? Perché? Che cosa ha attirato la tua attenzione? Che cosa ti ha colpito di più? Qual è il personaggio che ti ha divertito di più? Di che cosa parla il libro? Chi è il personaggio principale? Qual è il protagonista? Quali sono gli altri personaggi? Dove si svolge la storia? Quali sono gli ambienti? Com’è il protagonista? Cosa ci insegna la storia? • Non soltanto domande di verifica ma anche di incoraggiamento, per stimolare l’esplorazione, l’interpretazione e la comprensione. • Non esagerare con la costruzione di libri” , che vede i bambini e i ragazzi impegnati per un monte di ore elevatissimo nell’attività grafico-pittorica, a fronte di un tempo molto esiguo dedicato alla lettura effettiva del testo.
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Conversazione e discussione
• La conversazione è uno scambio interpersonale abbastanza libero, nasce in modo spontaneo e non ha un obiettivo da perseguire. • Assume un andamento non lineare, può prendere direzioni inaspettate e imprevedibili, rimanendo anche in sospeso senza giungere ad alcuna conclusione. • La discussione è un tipo particolare di conversazione condotta con uno scopo preciso, strategicamente guidata per raggiungere un dato obiettivo (risolvere un problema, dissenso, curiosità…) (Dite che la strega è cattiva?). • Segue una direzione precisa e tende a una conclusione.
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Perché la conversazione e la discussione?
• la narrativa illustrata contemporanea (la migliore) è complessa e polisemica in quanto artistica; • le immagini degli albi racchiudono una parte di significato e sono ricche di particolari da cercare; • bisogna costruire la storia e i suoi significati correlando immagini e parole.
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Preparazione, flessibilità, ascolto
• È il testo a guidare l’insegnante/promotore che, dopo una preparazione accurata dell’opera (leggere comprendere interpretare), deve capire a quali tipi di esplorazioni si presta il testo. • Non esistono attività sempre uguali da riproporre per ogni lettura. Anche la conversazione/discussione va impostata in modo diverso, con domande diverse per ogni libro.
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