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Esperienze di ricerca industriale

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Presentazione sul tema: "Esperienze di ricerca industriale"— Transcript della presentazione:

1 Esperienze di ricerca industriale
Environment Park Esperienze di ricerca industriale Davide Damosso Direttore R&D Giornate dell’Energia, Ancona 27 settembre 2013

2 Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente
Environment Park Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente Nato su iniziativa di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Environment Park si trova a Torino all’interno di una delle più grandi aree di trasformazione urbana della città. La gestione del Parco è affidata ad una società per Azioni a capitale prevalentemente pubblico: Finpiemonte S.P.A, Comune di Torino, Provincia di Torino, SMAT, AMIAT, IRIDE ENERGIA, CCIAA di Torino, Unione Industriale di Torino Il Parco accoglie nei propri edifici Enti di Ricerca ed aziende specializzate nei settori Clean Tech e dell’ITC Il Parco sviluppa attività proprie di R&D attraverso partenariati con aziende ed enti di ricerca su tutto il territorio nazionale e su molteplici progetti europei

3 Missione e modello operativo
Il parco ha una missione primaria di promozione e sostegno alla ricerca applicata in campo energetico e ambientale L’obiettivo è perseguito operando in due ambiti: Gestione immobiliare del sito «Environment Park» Attività di trasferimento tecnologico alle PMI in campo energetico e ambientale I due ambiti sono integrati tra loro, con un mutuo supporto tra le attività di Real Estate management e di trasferimento tecnologico nel raggiungimento della mission aziendale curia RE R&D BASIC RESEARCH APPLIED DEVELOPMENT TECH./KNOW. TRANSFER

4 Aree di attività R&D Cluster regionale POLIGHT
Le attività riguardano quattro aree tecnologiche, ciascuna organizzata in «piattaforme tecnologiche» Le piattaforme sono dotate di impianti pilota, stazioni di test e progetti tecnologici Modello operativo: progetti collaborativi con imprese (focus PMI) e centri di ricerca Personale interno e coinvolgimento di personale dei centri di ricerca Energia da biomasse Nanotecnologie al Plasma Idrogeno e FC Edilizia Cluster regionale POLIGHT

5 Il Polo di Innovazione Un Cluster di imprese ed Enti di ricerca che annualmente propone un programma di attività di innovazione Co-finanziamento alle imprese da parte di Regione Piemonte (POR FESR ) Coordinamento Environment Park che gestisce il cluster e partecipa alle attività di sviluppo attraverso i propri laboratori 116 iniziative avviate 118 imprese coinvolte

6 I principali progetti

7 ENERGY SKIN LEADER PARTNERS
Il progetto di ricerca ha sviluppato un sistema innovativo di facciata continua in grado di recuperare il calore disperso dall’edificio valorizzandolo attraverso elementi in alluminio che lavorano come fonte o pozzo di calore per un impianto a pompa di calore PARTNERS LEADER

8 ENERGY SKIN Frangisole FV ibrido 1.92 kWp Pannelli ES con vetro Pannelli ES nudi Soffitto Radiante con sistema di illuminazione a led Pompa di calore 27 pannelli di facciata: 13 vetro – alluminio, 14 alluminio a vista 24 pannelli radianti a soffitto 6 airchanger a pannello (ricambi d’aria con recupero del calore) 48 pannelli fotovoltaici ibridi Gi Ge Ti Te Ts Pompa di calore wi we Wesk=wel+we Pannelli radianti wi+we+wel Il calore disperso dall’edificio viene recuperato dalla pelle Energyskin e riportato all’interno dell’edificio attraverso il soffitto radiante In estate la pelle Energyskin si comporta come un pozzo di calore in combinata con l’inversione del funzionamento della pompa di calore

9 ENERGY SKIN - I componenti
Frangisole Rollbond OSEF Soffitto radiante Parete

10 ENERGY SKIN - I componenti
Soffitto radiante composto da: 24 Pannelli rollbond e 28 Pannelli in lana di roccia fonoassorbente x 600 mm 24 Strisce Led fissate alla struttura di sostegno con nastro adesivo 3M per una potenza installata di 430 W. Airchanger a pannello

11 ENERGY SKIN - Il dimostratore

12 ENERGY SKIN - I benefici attesi
Il mercato di riferimento sono le facciate continue Le tecnologie non sono nuove e l’innovazione risiede nella modalità di impiego L’uso dei rollbond è consolidato nel settore frigorifero Le pompe di calore hanno un adeguato livello di diffusione e maturazione tecnologica I componenti della struttura sono derivati da linee di normale produzione industriale I costi di produzione dei moduli di facciata si stimano di poco superiori a quelli di una facciata continua ordinaria (max 10% sul modulo) Il sistema è da considerarsi come un impianto in quanto i moduli devono essere integrati a pompe di calore e relativi controlli In termini energetici l’effetto atteso è quello della riduzione del fabbisogno primario di circa il 25%

13 MOS FC Sviluppo di una Macchina Operatrice Semovente con i seguenti obiettivi: Funzionalità per movimentazione e trasporto dei materiali Emissioni zero per operazioni anche in ambienti chiusi Generazione elettrica garantita da Fuel Cell system a idrogeno + Battery Pack ad alta tensione Alta efficienza energetica Avvio della sostituzione degli azionamenti idraulici con queli elettrici Gestione e controllo elettronico con livelli incrementati di safety ed ergonomia LEADER PARTNERS

14 MOS FC – Le specifiche Carico utile max da sollevare 2.000 kg;
Massa a vuoto [kg]: ; Velocità di traslazione max [km/h]: circa 12; Pendenza max superabile (bassa velocita) [%]: ≥ 30 Velocità max di rotazione torretta [rpm]: circa 10; Sistema antiribaltamento certificato; Norme di riferimento: principali direttive Europee (Macchine, PED, Compatibilità Elettromagnetica, Etc.) Carico Utile: Il carico utile massimo è di 2000 kg perché il mezzo consente di movimentare le masse a notevole distanza dal veicolo (8 metri, vedi figura in basso a destra). La massa del veicolo di 18 ton serve per contrastare il momento angolare esercitato dalla massa di carico nel punto di massima estensione del braccio. Il sistema antiribaltamento è cruciale per impedire l’allungamento del braccio oltre le condizioni di ribaltamento in funzione del carico.

15 MOS FC – Il Power System Fuel Cell a idrogeno di potenza 12 kW (stack 80 celle) Batterie 96 V al Pb acido per copertura dei picchi di potenza (>100 kWh) Serbatoio idrogeno 350 bar (4,5 kg), sistema di refuelling con basso tempo di ricarica (t=5 min) Autonomia da 4 a 8 ore a seconda del profilo di missione

16 MOS FC – L’elettrificazione degli azionamenti
L’azionamento relativo alla rotazione della cabina viene elettrificato (da idraulico) e controllato elettronicamente dalla VMU Gli azionamenti dei servizi sono elettroidraulici con sistemi ad alta efficienza load-sensing controllati da VMU

17 MOS FC - I benefici attesi
Il mercato di riferimento è quello dei veicoli non stradali per impiego industriale L’affermazione di veicoli a zero emissioni è fortemente legata all’evoluzione normativa Esistono comunque spazi possibili per veicoli speciali di questo tipo in nicchie di mercato (avvio di incentivi negli USA) Il progetto garantisce interessanti ricadute sul trend tecnologico di elettrificazione degli azionamenti Incremento dell’efficienza molto significativo (da 45% a 80%) nel passaggio da idraulico a elettrico L’incremento di efficienza complessivo è fortemente legato alla missione del veicolo

18 Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente
Contatti Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente Via Livorno 60, TORINO (I) Tel Fax


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