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La Rete Ecologica in Provincia di Novara,
dalla Pianificazione al Progetto Assessorato alla Programmazione Territoriale e Urbanistica Settore Urbanistica e Trasporti Funzione Urbanistica - Programmazione Territoriale e Sviluppo Locale Tiziana Masuzzo – Funzionario Tecnico
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PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE
Il Piano Territoriale Provinciale (approvato con D.C.R. n° del 05/10/2004) è un Piano con valore paesaggistico ai sensi della L.R.56/77. La Provincia di Novara nella propria attività di pianificazione e di attuazione del Piano Territoriale Provinciale pone particolare attenzione verso la tutela e la riqualificazione ambientale.
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Uno degli strumenti di cui si avvale il
Piano Territoriale Provinciale è il Progetto Strategico di rilevanza provinciale di Rete Ecologica, di fondamentale importanza per la riqualificazione e valorizzazione dell’intero territorio Estratto dalla TAV. A del PTP
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L’attuazione del PTP rispetto alla Rete Ecologica si è concretizzata attraverso:
Il Piano Paesistico del Terrazzo Novara-Vespolate; le Linee Guida di Attuazione della Rete Ecologica; il Progetto Reti Ecologiche (PREL); il “percorso partecipato del “Contratto di Fiume”; il laboratorio partecipato di educazione ambientale “I parchi e le città: cosa c’è nel mezzo?”; la partecipazione al Bando Cariplo 2011/2012; le compensazioni ambientali nell’ambito di procedure di VIA; il recepimento nei Piani Regolatori Comunali
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PIANO PAESISTICO DEL “TERRAZZO NOVARA – VESPOLATE”
è stato elaborato nel pieno rispetto degli impegni assunti con la Convenzione Europea sul Paesaggio del 20/10/2000, in ottemperanza ai disposti del PTP e dei Piani regionali, approvato dal Consiglio Provinciale nel 2009, e con valenza paesistica riconosciuta ai sensi del D.L.vo 42/2004. E’ stato lo strumento di Pianificazione di dettaglio finalizzato alla tutela e valorizzazione dell’area individuata, con cui si è precisata la rete ecologica in una vasta porzione di territorio a sud del capoluogo e che ha interessato il territorio di Novara e di altri quattro Comuni: Garbagna Novarese, Nibbiola, Vespolate, Granozzo con Monticello.
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Il CONTRATTO DI FIUME è un applicazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte. Con i fondi regionali è stata predisposta la bozza di Contratto di Fiume del Torrente Agogna che sta ora affrontando la procedura di VAS. Al termine di tale iter, vi sarà la firma del Contratto tra le parti interessate. Il Contratto di Fiume si basa su un piano d’azione che raggruppa tutti gli interventi e le iniziative che sono state studiate per migliorare la qualità del corso d’acqua considerato
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PREL-Progetto Reti EcoLogiche
Aree pilota Appunti: Si è tratto del trasferimento di un’esperienza pilota attuata in Provincia di Vercelli, in cui si è affiancato al lavoro più tecnico sulle reti ecologiche un progetto educativo rivolto al territorio finalizzato più specificatamente ad attivare la rete sociale di associazioni, singoli cittadini, scuole, amministrazioni comunali, agricoltori ecc. VERCELLI NOVARA L’area scelta come area pilota del progetto è quella che oltre ai Comuni del Piano Paesistico include il territorio dei Comuni di Terdobbiate, Tornaco e Borgolavezzaro. 7
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RETE ECOLOGICA PREVISTA DAL PTP
Il Progetto Strategico, comporta l’attivazione di un Processo Strategico Partecipativo, la Provincia di Novara ha scelto di applicare la metodologia PREL nell’ambito di tale processo al fine di darne attuazione. Appunti: il PREL, infatti si pone l’obiettivo di attivare, a tutti i livelli, sul territorio un processo di partecipazione che porti alla realizzazione di interventi concreti per la rete ecologica. Per la Provincia di novara questo processo è stato definito come il Processo Strategico Partecipativo necessario alla redazione del Progetto Strategico contemplato nelle Norme tecniche. Metodologicamente, secondo la proposta del PREL, questo comporta sviluppare oltre alla rete prevista dal PTP (chiamata Rete di Pianificazione) altri due livelli di rappresentazione cartografica della RE: Rete di partecipazione e rete di realizzazione (a cui fare cenno in seguito qui le citerei solo). 8
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PREL – PROGETTO RETI ECOLOGICHE
Rete di Pianificazione – Re.Pi. E’ data dalla sovrapposizione della Rete individuata dal PTP; della situazione del recepimento a scala locale nei PRG; dagli elementi naturali e seminaturali esistenti e significativi.
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PREL – PROGETTO RETI ECOLOGICHE
Rete di Partecipazione – Re.Pa. È la rete che emerge dal processo partecipativo, interagisce direttamente con la Rete di Pianificazione, e la arricchisce con le disponiblità raccolte attraverso il Laboratorio di Progettazione Partecipata. Si definiscono le Schede di segnalazione
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PROCESSO STRATEGICO PARTECIPATIVO (PSP) Rete di Realizzazione – Re.Re.
E’ la raccolta e rappresentazione delle Schede di Intervento redatte in base alle segnalazioni. Si tratta di data base su GIS di interventi possibili da finanziare, già condivisi con il territorio e descritti ad un livello di studio di fattibilità semplificato. La rete di realizzazione permette di «apparecchiare un abaco di interventi possibili» descritti nelle schede di intervento (tipo di intervento, chi lo propone, problematiche affrontate, quantificazione economica ecc. ) e organizzati in un SIT Le SI sono realizzate in maniera da poter essere suddivise o accorpate in base alle necessità dettate dal tipo di bando. Anche per ampliare il bacino di ricerca di risorse è importante che il Progetto Reti Ecologiche ricerchi le sinergie con attività di altri settori provinciali (turismo, agricoltura, ambiente, viabilità) usando come interfaccia le SI. 11
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Appunti: le schede di intervento sono associabili per tipologia di intervento. Si sono definiti criteri per stimare la priorità di un dato intervneto, in base anche alla fattibilità opertaiva (es. disponibilità proprietario) 12
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MODALITA’ DI RECEPIMENTO
RECEPIMENTO NEI PIANI REGOLATORI COMUNALI Risulta chiaro il ruolo fondamentale rivestito, in questo processo, dai soggetti istituzionali e in particolare dai Comuni che rappresentano il collegamento tra scala provinciale e scala locale. Tali soggetti sono chiamati a recepire la rete ecologica e ad attuarla attraverso l’applicazione degli indirizzi tecnici forniti dalle Linee Guida. D’altro canto alle reti istituzionali si aggiungono le reti informali di persone che, con il proprio "sapere" e "parere", rappresentano un patrimonio unico per ampliare la conoscenza dei problemi ambientali e delle risorse culturali del territorio e quindi la “biodiversità culturale” necessaria ad alimentare il processo di realizzazione della rete ecologica provinciale. MODALITA’ DI RECEPIMENTO NUMERO COMUNI Nessuna modifica 52 Modifiche fatte ma non ancora approvate 14 Modifiche parziali 10 Modifiche recepite e vigenti 12
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