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PubblicatoGiuliana Fantoni Modificato 9 anni fa
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Un poco di luna si insinua da una crepa del soffitto,
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pare una lama di incorporeo argento che vada cercando il volto di Maria.
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Maria leva il capo come per una chiamata celeste e si drizza in ginocchio.
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Intorno a lei la luce cresce, pare scenda dal cielo,
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La luce si sprigiona sempre più dal corpo di Maria assorbe quella della luna,
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Pare che ella attiri in sé quella che le può venire dal cielo,
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Lei è la depositaria della luce, quella che deve dare questa luce al mondo.
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Questa beatifica, incontenibile, immisurabile, eterna, divina luce che sta per essere data,
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Si annuncia con un’alba, un coro di atomi di luce che crescono…
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La luce cresce sempre più.
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In essa scompare, come assorbita da un velano d’incandescenza la Vergine…
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… e ne emerge la Madre con il Figlio neonato sulle braccia.
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Il bue svegliato dal chiarore, si alza con gran rumore di zoccoli e muggisce
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E l ’ a s i n e l l o v o l g e i l c a p o e r a g l i a.
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Il fieno che pende dalla mangiatoia, sono fili d’argento…
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per accogliere Gesù Bambino!
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Testo liberamente tratto da”l’Evangelo come mi è stato rivelato” di M. Valtorta Musica:Ave Maria-Johan S. Bach Silenti Night- A. Bocelli Elaborazione Elena
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