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Le varie fasi del progetto sono state veramente ricche di emozioni e di interrogativi : pensare ad una idonea metodologia per adoperarsi nella comunità

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Presentazione sul tema: "Le varie fasi del progetto sono state veramente ricche di emozioni e di interrogativi : pensare ad una idonea metodologia per adoperarsi nella comunità"— Transcript della presentazione:

1 Le varie fasi del progetto sono state veramente ricche di emozioni e di interrogativi : pensare ad una idonea metodologia per adoperarsi nella comunità come strumento comunicativo e di interazione è stato uno dei passaggi fondamentali, si è cercato di costruire relazioni lì dove cera più bisogno di contatto sociale, di percepire e farsi percepire come facenti parti di un flusso che non impone ma si modella e si adatta a ciò che esiste, conservando lobiettivo della crescita individuale e sociale. Il lavoro svolto non ha investito solo i minori ma anche il suo contesto familiare, dove situazioni di forte disagio e devianza sociale, che va dalla tossicodipendenza-etilismo, a condizioni di abbandono socio-abitative, in cui elaborare una comunicazione efficace significava creare un clima di apertura reciproca per permettere uno scambio dinamico tra persone che si mettono in relazione Forse si è imboccato la strada più idonea con la consapevolezza che non è la più veloce, ma è una strada percorribile, che può portarci a meglio abitare il nostro territorio, inteso non tanto in senso fisico quanto in senso socio-culturale: di vivere cercando di mantenere la nostra identità culturale in maniera innovativa e non in senso costrittivo.

2 Territorio – Famiglia - Adolescenti - Scuola Durata del progetto 2000/2006 : Ricerca e consultazione progetti in atto su adolescenti in situazione di disagio; Segnalazioni adolescenti a rischio da parte dei dirigenti scolastici; Costruzione rete con associazioni ed istituzioni del territorio; Costruzione relazioni con le famiglia; Prevenzione sulla dispersione e abbandono scolastico

3 Obiettivi lavoro con minori Conoscenza reciproca e costruzione di relazioni; Spazio di ascolto e di contenimento; Stimolo e potenziamento delle risorse individuali; Stimolo a conoscere il territorio;

4 Obiettivi lavoro con famiglia Conoscenza reciproca e costruzione di relazioni; Spazio di ascolto e di contenimento del disagio familiare; Individuazione di figure significative per i minori; Coinvolgimento della figura significativa o famiglia nella costruzione di un progetto formativo per il minore;

5 Obiettivi lavoro con il territorio Lavoro di rete per reperimento risorse del territorio che consentono la realizzazione del progetto ideato; Coinvolgimento dei soggetti interessati alla realizzazione del progetto; Supporto alle persone coinvolte nella relazione con il minore per tutta la durata del progetto.

6 Metodologia Lavoro di rete; Approccio sistemico relazionale; Problem – solving

7 Percezione della scuola da parte dei minori inseriti nel progetto Fase di immobilità che impedisce lingresso nel mondo del lavoro; Regole comunemente condivise percepite come limitazione della libertà personale; Percezione di luogo non idoneo a costruire relazioni positive; Percezione di luogo non idoneo a costruire un progetto di vita; Non riconoscimento del ruolo del docente

8 Percezione della scuola da parte della famiglia dei minori inseriti nel progetto Limitazione allingresso nel mondo del lavoro e quindi risorse inferiori a quelle già esigue della famiglia; Percezione della scuola come un momento distasi e non come momento evolutivo; Percezione di luogo non idoneo a costruire un progetto di vita per il proprio figlio; Non riconoscimento del ruolo del docente nel momento in cui si mette in discussione laspetto cognitivo e comportamentale del minore.

9 Problematiche affrontate Difficoltà economiche della famiglia e richieste di sussidi; Difficoltà relazionali dei minori e delle famiglie con il contesto scolastico e ai Servizi Sociali; Coppia genitoriale in crisi e/o in difficoltà con insegnanti; Mediazione nellaccettazione dello svantaggio del minore e la richiesta di un sostegno a scuola; Difficoltà nel reperimento di risorse nellambiente di vita del minore, in quanto le attività esistenti sono accentrate nello spazio fisico del centro di Comacchio e quindi difficilmente raggiungibili.

10 Cosa apprezzano di più del Servizio Ascolto su appuntamento senza limiti di frequenza e soprattutto informale; Servizio senza incidenza economica sulle famiglie; Servizio non percepito come controllo ma come una forma di collaborazione e di risoluzione dei problemi inerenti al percorso scolastico dei minori.

11 Frequenza del Servizio Incontro ed ascolto: circa n.257 minori tra i 11/17 anni, n. 300 adulti di cui: 20% minori seguiti dai Servizi che operano sul territorio; 20% adulti seguiti dai Servizi che operano sul territorio

12 Alcuni risultati il clima/le relazioni sono migliorate; più informazione; meno pregiudizi; più disponibilità; coinvolgimento delle famiglie;


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