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I biomi terrestri: La taiga
Samuele Iacoponi 2°BE I biomi terrestri: La taiga
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Descrizione Taiga Tra la foresta di latifoglie e la tundra si trova la taiga, o foresta di conifere, che si estende dall'Europa settentrionale alla Siberia e al Canada, occupando quindi tutta la parte settentrionale del globo. Taiga è un termine russo che significa “foresta di conifere”.
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Flora della taiga In questo bioma si trova un basso
numero di specie arboree: principalmente abeti ( Abies e Picea ) pini, betulle e in numero minore larici, salici ontani e pioppi . Le specie del genere Picea sono abeti che possono raggiungere dimensioni maestose (fino a 50 metri e più) con folta chioma Sempreverde in Italia abbiamo Picea abies (o Picea excelsa ) che si estende dall' Europa alla Siberia e numerose altre specie si trovano in tutto l'emisfero boreale (Eurasia e Nordamerica)
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Fauna della taiga Tra i mammiferi che abitano la taiga
troviamo la volpe, la lince, l'orso , il visone, lo scoiattolo ; tra i più grossi mammiferi ci sono il lupo grigio e le sue prede: il caribù, la renna e l'alce. In inverno i lupi cacciano questi erbivori in branchi, spesso dividendosi in due gruppi per accerchiare le prede prima dell'attacco. Le specie che non vanno in letargo possiedono degli adattamenti particolari per spostarsi agilmente sulla neve. La renna e l'alce americano, ad esempio, hanno zoccoli grossi e piatti per poter distribuire meglio il loro peso.Zampe con adattamenti simili si trovano anche nella lepre artica, nella lince e nel gallo cedrone.
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Il clima Questa area è caratterizzata da un clima piuttosto rigido di inverno (anche -30°C) e fresco in estate (si possono raggiungere al massimo i 20C°). Nella taiga siberiana sono frequenti temperature di -60°C. L'escursione termica annua è piuttosto rilevante.
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Le foreste di conifere sono molto importanti
anche dal punto di vista economico: gran parte del legname prodotto per l'industria deriva proprio dallo sfruttamento di queste foreste. Inoltre la taiga rappresenta un importante riserva forestaledel pianeta in gran parte conservata in buono stato.
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La taiga non è un ambiente gradito all'uomo, anche perché
mal si presta alle coltivazioni: al taglio dei boschi segue spesso la fusione del permafrost con conseguente formazione di stagni e pantani che pullulano di insetti, e di zanzare in particolare. Per l'uomo la ricchezza deriva dalla cattura degli animali da pelliccia e dal legname dei boschi. Questa attività di solito è ben gestita e poco distruttiva: produce abbondante legname da costruzione e cellulosa per la produzione della carta. I danni più seri per la taiga e per i numerosi laghi che la costellano derivano, dalle piogge acide di cui sono responsabili le industrie, i veicoli e gli impianti di riscaldamento degli insediamenti umani situati a sud.
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Nella foresta settentrionale di sempreverdi che si estende
nelle zone più settentrionali dell' emisfero boreale ai confini con la tundra, il clima è ancora freddo ma caratterizzato da marcate variazioni stagionali. Nei lunghi inverni il cibo è sempre più scarso e l' acqua si trova allo stato solido, mentre nelle brevi estati il cibo è abbondante e disponibile per tutti gli animali. Lungo i fiumi, nei laghi e nelle paludi che caratterizzano la taiga vivono colonie di castori, mentre sugli alberi trovano cibo e rifugio altri mammiferi e roditori come il ghiro e lo scoiattolo, carnivori di piccola taglia spesso dotati di folte e pregiate pellicce come la donnola, l'ermellino e altri mustelidi, numerosi uccelli come il picchio.
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