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PANORAMICA NORMATIVA IN MATERIA DI DSA

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Presentazione sul tema: "PANORAMICA NORMATIVA IN MATERIA DI DSA"— Transcript della presentazione:

1 PANORAMICA NORMATIVA IN MATERIA DI DSA
Legge n. 170 del Decreto MIUR (Linee Guida) Legge Regionale Calabria Direttiva MIUR (BES) Circolare MIUR (indicazioni operative su BES) Decreto MIUR e Ministero Sanità (Linee Guida individuazione precoce sospetti DSA) Avv. Francesca Acri

2 LEGGE N. 170 DEL 8.10.2010 Emergenza educativa
5% circa i Soggetti dotati di normali capacità cognitive ma portatori di DSA e, per questo e per troppo tempo, “FRAINTESI e INCOMPRESI”: irrequietezza, svogliatezza,scarso interesse allo studio, lentezza nell’apprendimento. Equivoci che hanno comportato sofferenze, abbandoni scolastici, scarsa autostima, depressione, disagi relazionali DANNI NON PATRIMONIALI (morali, biologici, esistenziali) Dal 2004, il MIUR è stato molto attivo nell’emanare note, circolari e ordinanze in materia di DSA ma, purtroppo, sono state puntualmente disattese tanto da rendere molto difficile e tormentato il percorso scolastico di questi giovani portatori del disturbo, con notevoli conseguenze negative sul profitto scolastico. Non solo. La continua mancata comprensione delle difficoltà ha prodotto l’abbandono precoce della scuola e notevoli disagi psicologici : scarsa autostima, difficoltà di relazione con gli altri, difficoltà d’ingresso nel mondo del lavoro, difficoltà quotidiane nell’espletare compiti e funzioni della vita ( leggere un cartello autostradale, di una stazione ferroviaria o di un aeroporto, firmare i moduli per il consenso medico informato, eseguire in tempo utile i quiz per una prova pre-selettiva concorsuale, redigere un C.V. , leggere i cartellini con i prezzi nei negozi o le etichette sui prodotti al supermercato…) . Si è dunque verificata una vera e propria EMERGENZA EDUCATIVA che ha indotto il nostro Legislatore ad emanare una Legge specifica che tutelasse adeguatamente i DSA, a partire dal loro riconoscimento quale “disturbo” e non patologia o disabilità. Avv. Francesca Acri

3 LEGGE N. 170 DEL 8 OTTOBRE 2010 vengono riconosciuti come DSA: dislessia, disgrafia, disortografia 9 articoli che riconoscono e definiscono con precisione i DSA come DISTURBO, distinguendoli dalla PATOLOGIA, e individuano con precisione le finalità della legge e i compiti di Scuola, Famiglia e Servizi Sanitari Finalmente una tutela ad hoc per questi Soggetti incompresi, discriminati, vessati… in una sola parola : DANNEGGIATI La Legge 170 rappresenta un punto di svolta. Lo spirito fondamentale sta nel riconoscere che le finalità della norma sono indirizzate a tutelare il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA e sono, altresì, rivolte ad incrementare la comunicazione e la collaborazione tra scuola e famiglia, servizi sanitari ed enti locali, società e istituzioni. Grazie ad essa, la scuola viene ora messa nelle condizioni di allargare e garantire il pieno diritto allo studio, con la piena attuazione del dettato dell’art. 3 Cost. Avv. Francesca Acri

4 D.M. n del Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA Indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per realizzare il PROCESSO DI INCLUSIONE e garantire il DIRITTO ALLO STUDIO e AL SUCCESSO FORMATIVO FORMAZIONE del personale docente e dirigente di scuole di ogni ordine e grado, e degli atenei Realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati; Utilizzare gli strumenti compensativi e applicare le misure dispensative ; Individuare compiti e ruoli di USSR, DIRIGENTI, DOCENTI, ALUNNI, FAMIGLIE, ATENEI. Le Linee Guida presentano alcune indicazioni per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, per utilizzare gli strumenti compensativi e applicare le misure dispensative. Indicano il LIVELLO ESSENZIALE delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio di alunni e studenti con DSA Avv. Francesca Acri LEGGE REGIONALE CALABRIA N. 10 DEL 11/04/2011 Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento

5 Art. 3 Legge n. 170/2010 Comma 1 – La diagnosi è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal S.S.N. … ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Comma Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. Comma 3 - E’ compito delle scuole, di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti Avv. Francesca Acri

6 Art. 2 D.M. n. 5669/2011 Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA
Osservazione in classe – delle prestazioni atipiche e degli stili di apprendimento La capacità di osservazione degli insegnanti assume un ruolo fondamentale in tutto il percorso scolastico. Quando un docente osserva determinate caratteristiche atipiche nelle prestazioni scolastiche di un alunno, secondo il suo personale stile di apprendimento, predispone specifiche attività di recupero e potenziamento. Se, anche a seguito di tali interventi, l’atipia permane, sarà necessario comunicare alla famiglia quanto riscontrato, consigliandola di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un disturbo specifico di apprendimento. Avv. Francesca Acri

7 art.3 L.170/2010, artt. 2 e 6 L.Guida Compiti e ruoli dei protagonisti del processo d’inclusione Osservazione in classe, anche preventiva, e potenziamenti didattici Comunicazione alla Famiglia delle difficoltà persistenti Diagnosi presso Strutture Pubbliche accreditate: U.O.N.P.I. ed èquipe multidisciplinare PDP = Patto tra Famiglia e Scuola di natura contrattuale Avv. Francesca Acri

8 Direttiva MIUR 27.12.2012 Strumenti d’intervento per alunni con BES
e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale : “ogni alunno , con continuità o per determinati periodi, può manifestare BES per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali…” Strategia inclusiva della scuola al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti. Avv. Francesca Acri

9 Indicazioni operative (BES)
CIRCOLARE MIUR Indicazioni operative (BES) L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende : svantaggio socio-culturale; disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici ( deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione, iperattività…) ; difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana. E’ compito doveroso dei Consigli di classe e dei teams di docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi ( oltre le disabilità e i DSA certificati) sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative. Avv. Francesca Acri

10 (segue) Circolare MIUR 6.3.2013
Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi ( ad es. segnalazione dei Servizi Sociali, stranieri di recente immigrazione). A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati. Nelle more del rilascio della certificazione di DSA da parte di una struttura pubblica, si raccomanda di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010 Avv. Francesca Acri

11 ( segue) CIRCOLARE MIUR 6.03.2013
I componenti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, genitori ed esperti istituzionali o esterni. Il Gruppo diventa così GLI – Gruppo di lavoro per l’inclusione. Al termine di ogni anno scolastico – entro il mese di giugno - il Gruppo elabora un Piano annuale per l’Inclusività previa analisi dei punti di forza e delle criticità degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso Nel mese di settembre il Gruppo provvederà ad un adattamento del piano sulla base delle risorse assegnate dall’USSR e il Dirigente scolastico provvederà all’assegnazione definitiva delle risorse stesse. Avv. Francesca Acri

12 (segue) CIRCOLARE MIUR 6.03.2013
All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere Al termine dell’anno scolastico il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti CTS - Centri Territoriali di Supporto è affidato un ruolo fondamentale quale rete di supporto al processo di integrazione, sviluppo professionale dei docenti, diffusione delle migliori pratiche nuovi CTI – Centri Territoriali per l’Inclusione Avv. Francesca Acri

13 Direttiva MIUR & Ministero Sanità 17.04.2013
Linee Guida per la predisposizione di protocolli regionali per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA E’ compito della scuola, ai sensi dell’art. 3 L.170/2010, svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA seguendo un iter preciso che consta di 3 fasi: Individuazione degli alunni con difficoltà significative di lettura, scrittura e calcolo; attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà; segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico. distinzione tra DSA e difficoltà di apprendimento che, non essendo legate ad un disturbo, possono essere superate Avv. Francesca Acri

14 (segue) Direttiva Scuola dell’infanzia : la rilevazione delle potenziali difficoltà di apprendimento può iniziare solo nell’ultimo anno Attività di potenziamento da attuarsi sull’intero gruppo di bambini dialogo e scambio educativo con le famiglie, condivisione del progetto di rilevazione Inserimento del progetto di osservazione e di attività didattiche preventive nel POF può costituire un elemento di qualità del servizio scolastico Avv. Francesca Acri

15 (segue) Direttiva Scuola primaria : già nel corso del primo anno è possibile individuare indicatori di rischio di successivi DSA entro il secondo (letto-scrittura) e il terzo anno (calcolo) è possibile effettuare la diagnosi completa di DSA Avviare immediatamente un percorso didattico mirato a piccoli gruppi o singoli bambini e, di pari passo, procedere all’ osservazione sistematica degli apprendimenti. Gli insegnanti, adeguatamente formati, si attivano con le famiglie per l’invio al SSNN solo dopo aver attuato strategie didattiche mirate e aver rilevato assenza di risultati significativi . Avv. Francesca Acri

16 …E la prassi? Purtroppo, nonostante la normativa di dettaglio in materia, la prassi professionale registra una serie di doglianze provenienti da Famiglie e Istituzioni scolastiche: Scarsità di finanziamenti, soprattutto per le attività di formazione Carenza di strumenti/tecnologie ; Attività di rilevazione, sia precoce che in fase avanzata, non organizzata e, pertanto inefficace ; Risorse umane non adeguatamente formate , anche e soprattutto nell’approccio alle famiglie e agli alunni ; Incomprensione delle difficoltà degli alunni con DSA, nonostante la diagnosi; Mancata attuazione del PDP, anche dopo la redazione ; Profonda solitudine e scoraggiamento Avv. Francesca Acri


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