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PubblicatoMartina Casini Modificato 9 anni fa
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE PSICOLOGIA DELLA FORMAZIONE L’OBIETTIVO secondo Quaglino, Cortese, Casagrande, Castellano 1
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L’OBIETTIVO “è l’espressione del risultato atteso dal gruppo, coerente con i risultati attesi dall’organizzazione” Chiarezza; comprensione, interpretazione univoca Prospettiva inclusiva e riconosciuta da tutti “Condivisione sostenibile” Chi convoca il gruppo definisce l’obiettivo (in forma scritta) 2 La FINALITA’ e le RAGIONI che hanno portato alla formazione del gruppo
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L’OBIETTIVO e IL COMPITO COMPITO: “che cosa facciamo?” > l’attività che permette di raggiungere l’OBIETTIVO Altrimenti… Solo obiettivo: rischio di non capire come operare Solo compito: perdita di finalità, processo vs risultato STRATEGIA organizzazione e gruppo Premessa, orientamento “dove ci dirigiamo?” Lasciare libero il potenziale di creatività 3
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POSSIBILI COMPITI PASSAGGIO DI INFORMAZIONI > creare rappresentazioni comuni DISCUSSIONE > esplorazione delle convinzioni di TUTTI ed eventuale trasformazione SVILUPPO E CREAZIONE DI IDEE > attivazione di pensieri innovativi SOLUZIONE DI PROBLEMI > far convergere le informazioni PRESA DI DECISIONE > scelta di un’alternativa MONITORAGGIO > seguire o controllare un processo ISOLARE E RENDERE ESPLICITI I COMPITI 4
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SPUNTI PRATICI AGENDA DI GRUPPO > sequenza delle attività con tempi e luoghi IL LAVORO DI GRUPPO è affidato a TUTTO IL GRUPPO Cercare di non lasciare al caso punti fondamentali: o La convocazione del gruppo o L’apertura del primo incontro e l’obiettivo o La memoria dell’obiettivo o I compiti o La strategia o L’agenda o L’intervallo tra gli incontri 5
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