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PubblicatoPellegrino Galli Modificato 10 anni fa
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PROGETTAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO: L’OSPEDALE DI EMPOLI
(MAGGIO 2006) STUDIO TI Rimini Dott. Ing. Ennio Menotti Per. Ind. Riccardo Rossi
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PREMESSA Ringraziamenti: All’USL N° 11 di Empoli
All’Ing. Fausto Arcuri progettista delle opere architettoniche e D.L. Alla Ditta INSO impresa esecutrice delle opere
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CRITERI DI SCELTA GENERALI POSTI ALLA BASE DELLA PROGETTAZIONE
COMFORT AFFIDABILITA’ IGIENICITÀ E SICUREZZA ISPEZIONABILITÀ PARZIALIZZAZIONE D'USO ZONA PER ZONA RISPARMIO ENERGETICO RISPETTO DELL'AMBIENTE COSTI DI MANUTENZIONE - STANDARDIZZAZIONE DEI COMPONENTI COSTI DI GESTIONE SUPERVISIONE E TELECONTROLLO RITORNO DI IMMAGINE
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L’OSPEDALE DI EMPOLI Costituito sostanzialmente da quattro nuovi corpi di fabbrica realizzati in prossimità dell’ospedale esistente (corpo “H”)
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SUPERFICI LORDE
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POSTI LETTO
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INCIDENZA % SOTTOSISTEMI
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IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE
DATI DI PROGETTO GENERALI Città: Empoli Altitudine 28 m. s.l.m. Latitudine 43°43’ Gradi giorno 1658 Zona climatica D CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE ESTERNE: Inverno - Temperatura 0 °C - Umidità relativa 80% Estate - Temperatura 32 °C - Umidità relativa 55%
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Impianto tutt'aria esterna
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE Inverno Estate Aria di Efficienza Corpo A Funzioni Temp. U.R. Tipologia Rinnovo Filtrazione +/-1°C +/- 5% impiantistica Minima (pr EN 779) [ °C ] [ % ] [ V/h ] (CEN EN 1822) Reparto di Endoscopia 20 50% 26 Impianto tutt'aria esterna 10 F7 Rianimazione 20÷24 40÷60% 22÷24 H13 Isolato 22 24÷26 12 Ambulatori e studi medici Soffitto radiante + A.P. 3 Degenze 2 Degenza Sub-intensiva 4 PL Sale Operatorie 15 Prep. pazienti e recovery room 8 Corridoio pulito 5 Sale parto – Travaglio Nido, Lactarium e Allattamento 14 Culle e Personale nascita bl. parto (rooming-in)
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CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno Estate Aria di Efficienza Corpo B Funzioni Temp. U.R. Tipologia Rinnovo Filtrazione +1°C +/- 5% +/-1°C impiantistica Minima (pr EN 779) [ °C ] [ % ] [ V/h ] (CEN EN 1822) Reparto di radiologia 20 50% 26 Impianto tutt'aria esterna 6 F7 TAC imp. tutt'aria est. + split 15 Risonanza magnetica Amb.+studi medici+ area operat. Ventilconvettori+ A.P. 3 Reparto emodinamica 20÷24 40÷60% 22÷24 H13 Ambulatori cardiologia 22 Soffitto radiante + A.P. 2 UTIC 10 Isolato UTIC 24÷26 12 Degenze Pediatria Hospice Uffici direzionali
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CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno Estate Aria di Efficienza Corpo C Funzioni Temp. U.R. Tipologia Rinnovo Filtrazione +1°C +/- 5% +/-1°C impiantistica Minima (pr EN 779) [ °C ] [ % ] [ V/h ] (CEN EN 1822) Guardia medica e uff. amm.ne 20 50% 26 Ventilconvettori + A.P. 2 F7 Lab. analisi urgenti Visita trattamento Sala gessi Soff. radiante + A.P. 4 Osservazione 6 PL 22 Imp. tutt'aria esterna 15 RX 12 Locali TAC-Ecografia Imp. tutt'aria esterna+split Isolato 24÷26 40÷60% Impianto tutt'aria esterna H13 Emergency-room Centrale operativa e ufficio 118 Ventilconvettori+ A.P. Gestione emergenze Ventilconv.+ A.P. + split Degenza medicina d’urgenza Soffitto radiante + A.P. Poliambulatorio Ambulatori neurologia Attività amministrative
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Impianto tutt'aria esterna
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE Inverno Estate Aria di Efficienza Corpo D Funzioni Temp. U.R. Tipologia Rinnovo Filtrazione +1°C +/- 5% +/-1°C impiantistica Minima (pr EN 779) [ °C ] [ % ] [ V/h ] (CEN EN 1822) Anatomia Patologica 20 50% 26 Ventilconvettori. 10 F7 Cappella n.c. Impianto tutt'aria 6 Cappella onoranze funebri Imp. tutt'aria esterna 8 Morgue 18÷20 60% 15 Locale personale Ventilconvettori+ A.P. 3 Sala autoptica 20÷24 40÷60% 22÷24 Medico e accett. campioni 2 Centro Trasfusionale Ventilconvettori+ A.P.. Open lab Laboratori analisi Impianto tutt'aria esterna Studi medici Biblioteca Laboratorio biochim. clinica Laboratorio microbiologia Locale prelievi
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IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO CRITERI GENERALI
sottocentrali tecnologiche di rilancio posizionate sulle coperture dei fabbricati; unità di trattamento aria (UTA) installate sulle coperture dei fabbricati; distribuzioni orizzontali meccaniche ed elettriche, all’interno dei controsoffitti. distribuzioni verticali meccaniche ed elettriche all’interno di cavedi tecnici
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DISTRIBUZIONE IDRAULICA
Circuito acqua calda per riscaldamento Circuito acqua refrigerata per condizionamento Circuito acqua calda sanitaria Circuito di ricircolo
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DISTRIBUZIONE IDRAULICA RETI ESTERNE AI FABBRICATI
Distribuzioni principali da polo tecnologico alle sottocentrali dei fabbricati Realizzate con tubazioni preisolate dotate di sistema rilevazione perdite con percorso interrato
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Foto 1 Tubazioni preisolate a piè d’opera
Foto 2 Posa tubazioni preisolate - Circuiti primari acqua calda e refrigerata: particolare curve
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Foto 3 Posa tubazioni preisolate - Saldatura tratti principali
Foto 4 Posa tubazioni preisolate - Installazione tratto rettilineo
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Foto 5 Posa tubazioni preisolate – Particolare scavo nel terreno per saldature di testa
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DISTRIBUZIONE IDRAULICA RETI IN LOCALI TECNOLOGICI E SULLE COPERTURE DEI FABBRICATI
Realizzate con tubazione in acciaio nero trafilato Percorso in vista
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DISTRIBUZIONE IDRAULICA RETI INTERNE AI FABBRICATI
Foto 6 Impiantistica installata all’interno del controsoffitto. Particolare del grigliato porta-tubi Dai cavedi alle singole utenze Realizzate con tubazione in acciaio nero trafilato Percorso prevalente in controsoffitto, cavedi e solo in piccola parte all’interno delle pareti in cartongesso. Foto 7 Impiantistica interna al fabbricato.(canaline elettriche, gas medicinali, canali dell’aria ecc.)
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DISTRIBUZIONE AERAULICA: CANALI ESTERNI AI FABBRICATI
Foto 8 Particolare delle canalizzazioni dell’aria, realizzate con pannelli sandwich in poliuretano, installate sulla copertura del Corpo C Realizzate con pannelli sandwich, del tipo idoneo all’utilizzo in campo ospedaliero Grado di reazione al fuoco in classe 0-1 Costituiti internamente ed esternamente da alluminio liscio spessore 200 micron protetto da lacca antiossidante, con interposto isolamento termo-acustico in schiuma rigida a celle chiuse (esente CFC e HCFC) dello spessore di 30 mm
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Foto 9 Particolare canalizzazioni dell’aria - Ingresso ai cavedi di distribuzione
Foto 10 Particolare canali sandwich a piè d’opera sulla copertura del Corpo D
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DISTRIBUZIONE AERAULICA: CANALI INTERNI AI FABBRICATI
Foto 11 Particolare impiantistica interna ai fabbricati (a) Realizzati in lamiera zincata installate all’interno dei cavedi e nei controsoffitti dei vari livelli Foto 12 Particolare impiantistica interna ai fabbricati (b)
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UNITA’ TRATTAMENTO ARIA
Rappresentano il cuore degli impianti di climatizzazione, la loro collocazione sulle coperture dei fabbricati, che di fatto diventano “piazze tecniche”, è un aspetto di fondamentale importanza per i seguenti motivi: Ingombri ed ispezionabilità; Impatto estetico; Impatto acustico e vibrazioni; Facilità di manutenzione; Installazione baricentrica rispetto le zone da servire, Foto 13 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 1
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Foto 14 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 3
Foto 15 Panoramica della copertura del corpo D e del fiume Arno
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Foto 16 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo D
Foto 17 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 2
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Foto 18 Particolare dell’unità di trattamento aria n°1 installata sulla copertura del corpo A (portata aria mc/h)
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CENTRALI TECNOLOGICHE
REALIZZATE NELL’INTERVENTO DEL 1997. COLLOCATE IN UN FABBRICATO (POLO TECNOLOGICO) SERVONO L’OSPEDALE ESISTENTE. POTENZIATE PER SODDISFARE IL FABBISOGNO TERMICO E FRIGORIFERO DEL NUOVO COMPLESSO NELLA CONFIGURAZIONE FINALE RISULTANO: CENTRALE TERMICA A GAS/GASOLIO: DI POTENZA TERMICA COMPLESSIVA INSTALLATA PARI A KW RESI ALL’ACQUA. CENTRALE FRIGORIFERA CON CONDENSAZIONE CON ACQUA DI TORRE: DI POTENZA FRIGORIFERA COMPLESSIVA INSTALLATA PARI A KW.
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
A) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE AD ELEMENTI ATTIVI PER SOFFITTI RADIANTI + ARIA PRIMARIA Tipologia prevista per i locali: Degenze Generiche Hospice Guardie mediche, capo sala ed infermieri; Ambulatori e studi medici; Nido (lactarium e allattamento)
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La soluzione consente:
riscaldamento invernale e condizionamento estivo possibilità di regolazione della temperatura di ogni ambiente elevato comfort ambientale massima flessibilità per un eventuale futuro riassetto architettonico. I pannelli radianti a soffitto provvedono: in inverno al bilanciamento delle dispersioni per trasmissione in estate all’abbattimento dei carichi sensibili ambiente ed alle rientrate di calore.
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L'impianto di aria primaria assicura:
la corretta ventilazione degli ambienti l’eventuale integrazione per il soddisfacimento del fabbisogno termico e frigorifero delle zone servite il controllo dell’umidità relativa per evitare fenomeni di condensazione del soffitto il mantenimento delle pressioni richieste.
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Gli elementi attivi del soffitto freddo/caldo sono essenzialmente costituiti da:
pannello di supporto in acciaio spessore 6/10, dimensioni 575x575mm, n° 2 diffusori termici in alluminio incollati al pannello di supporto; isolamento acustico in tessuto non tessuto colore nero; isolamento termico in lana di vetro imbustata spessore 20 mm;
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Caratteristiche tecniche:
Resa termica invernale: 87,38 W/mq Acqua (mandata/ritorno) 34,5 / 32,5°C; temperatura ambiente: 22°C; Resa frigorifera estiva: 88,6 W/mq Acqua (mandata/ritorno) 16 / 18°C; temperatura ambiente: 27°C;
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SOTTOSTAZIONI DI DISTRIBUZIONE: CAMPIONE IN FABBRICA
Foto 19 Particolare di sottostazione per pannelli radianti a soffitto priva di coibentazione termica (campionatura presso Casa fornitrice)
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PANNELLI RADIANTI: CAMPIONI IN FABBRICA
Foto 21 Particolare collegamento pannelli radianti a soffitto in fabbrica. Campione di prova (b) Foto 20 Particolare collegamento pannelli radianti a soffitto in fabbrica. Campione di prova (a)
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SOTTOSTAZIONI DI DISTRIBUZIONE INSTALLATI IN CANTIERE
Foto 23 Particolare della sottostazione dei pannelli radianti a soffitto (26 circuiti) Foto 22 Particolare della sottostazione dei pannelli radianti a soffitto installata nel corpo C
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PANNELLI RADIANTI CAMERA CAMPIONE E CORRIDOIO IN CANTIERE
Foto 24 Dettaglio soffitto radiante - Camera di degenza campione Foto 25 Particolare impiantistica nel controsoffitto del corridoio
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Foto 26 Dettaglio di un pannello radiante attivo dimensioni 600x600 mm nella camera di degenza campione Foto 27 Particolare corridoio tipico degenze
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Le sottostazioni, una per comparto, sono costituite da:
- scambiatore di calore a piastre - elettropompa gemellare a portata variabile - collettore di distribuzione corredato di valvole motorizzate on/off a due vie. Controllo delle condizioni di temperatura - Autonomo per ogni singolo ambiente - Sonda di umidità inserita nel controsoffitto
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
B) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE CON FAN-COIL + ARIA PRIMARIA Tipologia prevista per i locali: Spogliatoi generici Spogliatoi 7° livello Cucinette di piano Endoscopia (corridoio e lav. person.) Locale tecnologie sanitarie Radiologia (corrid.e locale PACS) Farmacia 1° livello Deposito pulizie 1° livello Ambulatori, studi, uffici TAC/RNM Officina e guardaroba 1° livello Loc. accessori B.Operat. 2° livello Ambulatori e studi medici 4° livello Pronto soccorso Morgue (loc. personale e corridoio) Anatomia pat. (loc. person. e corrid.) Centro trasfusion. (ambul. e studi) Biblioteca e magazzino Lab. Analisi (studi, loc. prelievi)
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I ventilconvettori provvedono:
In inverno al bilanciamento delle dispersioni per trasmissione. In estate all'abbattimento dei carichi sensibili ambiente ed alle rientrate di calore. L'impianto di aria primaria consente: La corretta ventilazione degli ambienti. Il mantenimento delle pressioni richieste. Ove previsto, il controllo dell'umidità relativa. Il controllo delle condizioni di temperatura ambiente autonomo in ogni locale
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
C) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA + C.T.A. SATELLITI DI ZONA Tipologia prevista per i locali: Blocchi operatori Sale parto/Travaglio Rianimazione Degenze chirurgia sub-intensiva Punto nascita/parto (rooming-in) TAC/RNM (predisposizione) Emodinamica U.T.I.C Osservaz./Emergency-room/TAC/RX
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OGNI REPARTO OSPEDALIERO È DOTATO DI IMPIANTO A TUTT’ARIA ESTERNA INDIPENDENTE COSTITUITO DA:
Una unità di trattamento aria denominata di “pre-trattamento di reparto”. da più unità denominate “satelliti di zona“. L’UNITÀ DI PRE-TRATTAMENTO PROVVEDE: recupero del calore dell’aria in espulsione. filtrazione (efficienza G4+F7 secondo pr-EN 779). pre-riscaldamento, raffreddamento e deumidificazione estiva ed umidificazione invernale. inverter per consentire la parzializzazione impiantistica del reparto. LE UNITÀ SATELLITI DI ZONA PROVVEDONO A: completare il trattamento dell’aria personalizzandolo alle esigenze delle singole zone servite. filtrazione assoluta, ove richiesta con efficienza H13 secondo CEN EN 1822.
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SALE OPERATORIE CARATTERIZZATE DA:
diffusori a parete ad alta induzione idonei per locali ad elevata sterilità ambientale, con da doppia sezione di lancio (60% della portata ad effetto elicoidale inclinato su letto operatorio e 40% verso il soffitto ad effetto coanda) e cella di filtro assoluto con efficienza H13 ((CEN EN 1822). estrazione dell'aria mediante griglie a parete, (80% ) ed a soffitto (20%) mantenimento in costante pressione delle sale operatorie rispetto ai locali adiacenti serrande motorizzate a tenuta a tre posizioni (off/minima/massima) sui canali possibilità di commutazione della pressione da negativa a positiva o viceversa rispetto ai locali adiacenti, in funzione della patologia del paziente ricoverato
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LOCALI PAZIENTI ISOLATI:
Possibilità do commutazione della pressione da positiva a negativa o viceversa rispetto ai locali adiacenti in funzione della patologia del paziente ricoverato Foto 28 Distribuzione canalizzazioni dell’aria nel reparto operatorio
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
D) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA CON CASSETTE MONOCONDOTTO A PORTATA COSTANTE Tipologia prevista per i locali: Endoscopia Radiologia Morgue Anatomia patologica 1° livello Anatomia patologica 2° livello Laboratorio analisi 3° livello Laboratorio analisi 4° livello Open lab centro trasfusionale
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OGNI REPARTO OSPEDALIERO È DOTATO DI IMPIANTO A TUTT’ARIA ESTERNA INDIPENDENTE COSTITUITO DA:
unità di pre-trattamento aria a portata variabile cassette monocondotto a portata d’aria costante con di batteria di post-riscaldamento acqua-aria . L’UNITÀ DI PRE-TRATTAMENTO PROVVEDE: recupero del calore dell’aria in espulsione filtrazione (efficienza G4+F7 secondo pr-EN 779) pre-riscaldamento, raffreddamento e deumidificazione estiva ed umidificazione invernale, LE CASSETTE MONOCONDOTTO PROVVEDONO A: completare il trattamento dell’aria personalizzandolo alle esigenze dei singoli locali serviti, post-riscaldamento invernale ed estivo per il controllo dell’umidità relativa ambiente.
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
E) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA Tipologia prevista per i locali: Corridoio Degenze F) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AD ELEMENTI ATTIVI PER SOFFITTI RADIANTI + ESTRAZIONE ARIA Tipologia prevista per i locali: Servizi Igienici
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PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
G) IMPIANTO SPLIT SOLO RAFFRESCAMENTO + ESTRAZIONE ARIA Tipologia prevista per i locali: Locali tecnologici di controllo Locali UPS quadri elettrici Locali sosta salma ai piani
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SISTEMA BMS (BUILDING MANAGEMENT SYSTEM)
Il SISTEMA SVOLGE DUE CLASSI DI FUNZIONI Automazione degli impianti Funzioni di sistema informativo Permette il controllo di : Impianti tecnologici Distribuzione elettrica Controllo integrato dell’ambiente Protezione antincendio Sistemi di sicurezza Controllo automazione e supervisione
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Total Building Solution: Schema di principio delle funzioni svolte dal sistema di Supervisione Fig.1
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Total Building Solution: Schema a blocchi di un sistema di Supervisione Fig.2
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Schema a blocchi di un sistema di supervisione Fig.3
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Pagina grafica dello schema a blocchi sistema di supervisione dell’Ospedale di Empoli Fig.4
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Pagina grafica di una Centrale di trattamento aria tipo Fig.5
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Schema di principio controllo ambiente Fig.6
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