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PubblicatoAlberto Ferrara Modificato 10 anni fa
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28.02.11bozza - sono graditi suggerimenti 1 Guida al Contributo Scolastico Breve vademecum del genitore A cura di Cinzia Olivieri
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bozza - sono graditi suggerimenti2 28.02.11 Gli Organi Collegiali Indice Cosè il contributo scolastico? Chi lo stabilisceChi lo stabilisce? Cosa dice il Ministero del Contributo Scolastico Ma la richiesta di contributo è illegittimaMa la richiesta di contributo è illegittima? Altre forme di autofinanziamento La L. 40/07 erogazioni liberali e detrazione Cosa dice lAgenzia delle Entrate in proposito Altre somme detraibili Sintesi sul contributo Cosa deve fare la scuola In assenza di una finalizzazione Cosa si legge nel programma Cosa possono fare i genitori eletti Per un POF condiviso Suggerimenti
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bozza - sono graditi suggerimenti3 28.02.11 Cosè il contributo scolastico? Ogni anno la scuola rivolge alle famiglie la richiesta di pagamento del contributo scolastico Il versamento di tale importo è effettuato con la domanda di iscrizione o anche successivamente Il messaggio che prevalentemente passa alle famiglie è quello di un importo dovuto ed in causale si indica spesso di scrivere contributo iscrizione o anche contributo assicurazione Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti4 28.02.11 Chi lo stabilisce? Il contributo è deliberato dal Consiglio di Istituto Secondo alcuni la delibera basterebbe a renderlo obbligatorio Larticolo 143 comma 2 del D.L.vo 297/94, che stabiliva per la scuola "elementare" che "non si possono imporre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere", è stato abrogato dallart. 17 del DPR 275/99. Tuttavia, né tra le competenze dellart. 10 del D.L.vo 297/94 né dellart. 33 del DI 44/01 è prevista per il consiglio tale facoltà impositivaD.L.vo 297/94 DPR 275/99D.L.vo 297/94DI 44/01 Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti5 28.02.11 Cosa dice il Ministero del Contributo Sul sito del Ministero alla voce Contributo scolastico è scritto:MinisteroContributo scolastico I contributi scolastici sono deliberati dai Consigli di Istituto. Il comma 622 della legge 296/2006 (finanziaria 2007), intervenendo nuovamente sul tema dellobbligo di istruzione, della durata di dieci anni e del suo innalzamento, ha tra laltro stabilito che resta fermo il regime di gratuità ai sensi degli articoli 28, comma 1, e 30, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, non è dunque consentito imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie di qualsiasi genere o natura per lespletamento delle attività curriculari e di quelle connesse allassolvimento dellobbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro) fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, ect). Eventuali contributi per larricchimento dellofferta culturale e formativa degli alunni possono dunque essere versati dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti6 28.02.11 Ma la richiesta di contributo è illegittima? Sebbene la definizione ministeriale non risolve pienamente la questione nella fase successiva allobbligo, ne consegue che non è illegittimo che le scuole richiedano un contributo, ma lo è ove lo pretendano obbligatoriamente, e che non è corretto destinarlo alle ordinarie spese di funzionamento Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti7 28.02.11 Altre forme di autofinanziamento Con lautonomia ed il riconoscimento della personalità giuridica alle istituzioni scolastiche, sono stati previsti altri mezzi per reperire ulteriori risorse attraverso forme di autofinanziamento come ad esempio lalienazione di beni e fornitura di servizi prodotti dall'istituzione scolastica e contratti di sponsorizzazione (artt. 28 e 41 DI 44/01), ma il ricorso ai genitori appare una via più facile DI 44/01 Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti8 28.02.11 La L. 40/07 erogazioni liberali e detrazione Il contributo volontario non è stato introdotto dalla L 40/07, la quale allart. 13 ne ha semplicemente prevista la possibilità di detrazione (per le persone fisiche) ovvero di deduzione (per le persone giuridiche) alle condizioni previste. Nel primo caso si sottrae limporto dallimposta lorda per determinare limposta netta dovuta. La deduzione invece è unagevolazione che opera sul reddito imponibile.L 40/07, Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti9 28.02.11 Cosa dice lAgenzia delle Entrate in proposito LAgenzia delle entrateLAgenzia delle entrate spiega che sono detraibili dallimposta sul reddito, nella misura del 19%, le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa. La detrazione spetta a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi di pagamento. Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti10 28.02.11 Altre somme detraibili Già larticolo 15, comma 1, lettera e) del D.P.R. n. 917/1986, aveva previsto la detrazione dallimposta lorda di un pari importo dellammontare delle Spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, in misura non superiore a quella stabilita per le tasse e i contributi degli istituti statali cioè le tasse dovute dopo lobbligo Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti11 28.02.11 Sintesi sul contributo In sintesi pertanto il contributo: - è volontario - non deve essere destinato al funzionamento ordinario ma allarricchimento dellofferta; - se esso è finalizzato 1. allinnovazione tecnologica; 2. alledilizia scolastica; 3. allampliamento dellofferta formativa ed il versamento è effettuato tramite banca o ufficio postale o nelle altre modalità indicate dalla legge è altresì detraibile/deducibile. Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti12 28.02.11 Cosa deve fare la scuola Le richieste che la scuola rivolge alle famiglie non possono né devono essere coercitive, ed occorre siano altresì trasparenti - in ottemperanza agli obblighi normativi imposti in particolare dalla L. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni - e pertanto che essa informi sulla volontarietà e sulla detraibilità/deducibilità. Inoltre lutilizzo di tali importi deve essere condiviso nelle finalità e rendicontato, specificando, alla fine di ogni esercizio finanziario, le spese coperteL. 241/90 Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti13 28.02.11 In assenza di una finalizzazione In assenza di un vincolo e di una progettazione condivisa è la scuola a stabilire come spendere le risorse Se i contributi volontari sono di solito destinati preferibilmente e prioritariamente al funzionamento amministrativo e didattico, in particolare per lacquisto di materiale di pulizia e di cancelleria, resta da chiarire come viene finalizzata la rimanente somma Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti14 28.02.11 Cosa si legge nel programma Nel programma annuale, laggregato di entrata A05 relativo ai contributi di privati si divide in: Famiglie vincolati/ non vincolati. Il contributo volontario non finalizzato finisce nel capitolo non vincolati. Vincolate chiaramente sono invece le somme versate in occasione delle visite guidate e viaggi di istruzione, per i quali i genitori effettuano un versamento finalizzato con espressa indicazione in causale Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti15 28.02.11 Cosa possono fare i genitori eletti Quindi nella delibera del consiglio, anche per facilitare la rendicontazione, occorre vincolare il contributo a precise finalità espressamente indicate in causale. Ove esse consistano nell'innovazione tecnologica, l'edilizia scolastica e l'ampliamento dell'offerta formativa bisognerà informare le famiglie, non solo della volontarietà del versamento, ma anche della possibilità di detrazione Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti16 28.02.11 Per un POF condiviso Giacché il programma deve essere coerente al POF, a tanto dovrà accompagnarsi anche una condivisione in merito al come vengono spese le risorse, in particolare nella fase di elaborazione dellofferta formativa, destinando il contributo a finalità concertate e magari ad un progetto condivisoPOFprogetto condiviso Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti17 28.02.11 Suggerimenti Esemplari sono le esperienze del Coordinamento dei Presidenti delle Scuole della Provincia di Genova e del Coordinamento dei Presidenti dei Consigli dIstituto e dei Comitati Genitori delle scuole di Modena e provincia che hanno organizzato incontri informativi per i Presidenti e i Rappresentanti eletti nei Consigli di Istituto e di Circolo per migliorare la conoscenza e linformazione degli eletti a cominciare dai documenti contabili, a conferma del valore e delle opportunità di un collegamento per lo scambio di buone pratiche e per lacquisizione di consapevolezzeCoordinamento dei Presidenti delle Scuole della Provincia di GenovaCoordinamento dei Presidenti dei Consigli dIstituto e dei Comitati Genitori delle scuole di Modena e provincia Torna allindice
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bozza - sono graditi suggerimenti18 28.02.11 Guida al Contributo Scolastico Grazie per lattenzione Cinzia Olivieri cinzia_olivieri@yahoo.itcinzia_olivieri@yahoo.it Sportello Genitori Studenti e Scuola http://www.edscuola.it/archivio/famiglie/famsportello.html
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