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Obiettivi generali d’apprendimento

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Presentazione sul tema: "Obiettivi generali d’apprendimento"— Transcript della presentazione:

1 Obiettivi generali d’apprendimento
Corso di laurea in Infermieristica , Guida allo studio dell'ANATOMIA PATOLOGICA Anno accademico Lo studio critico su un libro dedicato sarebbe fondamentale, purtroppo non n’esiste uno adatto a questo corso di laurea Osservazione, ragionamento, analisi, sintesi, raccolta di materiale nelle biblioteche e nella rete informatica, discussioni con colleghi e docenti, piuttosto che memorizzazione di una quantità incontrollabile di nozioni, sono le risorse necessarie per risolvere i problemi e allenarsi all’autoapprendimento (formazione permanente) che deve accompagnare l’infermiere per tutta la vita. Obiettivi generali d’apprendimento Il primo obiettivo d’apprendimento dell'Anatomia patologica è rendersi conto delle alterazioni morfologiche essenziali delle principali malattie per comprendere il quadro clinico correlato (sintomi, segni reperti di laboratorio e strumentali), non diventare dei "piccoli Anatomopatologi". Il secondo obiettivo è descrivere il ruolo dell’Anatomopatologo nel Sistema sanitario, e utilizzarne le risorse per la gestione del paziente. Per semplicità potremo definire questi due obiettivi in: Rappresentazione delle malattie; Uso dell'Anatomo-patologo.

2 Uso dell'anatomo-patologo
Corso di laurea in Infermieristica , Guida allo studio dell'ANATOMIA PATOLOGICA Anno accademico Uso dell'anatomo-patologo "Il patologo è il medico che il paziente non vede mai, ma che spesso ha il compito di dettare l'ultima diagnosi capace di salvare una vita" L'ultima Diagnosi, Arthur Hailey 1959 -Descrivere i compiti professionali dell’Anatomopatologo; -Usare con familiarità i principali termini macro e microscopici; -Spiegare l'importanza e le regole elementari di un'adeguata fissazione dei campioni ed essere in condizioni di eseguirla; -Riconoscere se una richiesta d’esame istologico e/o citologico è compilata correttamente; -Elencare i tipi di campioni anatomopatologici (citologici e istologici); distinguere le agobiopsie dagli agoaspirati, le resezioni chirurgiche dalle biopsie escissionali e incisionali, ecc.; -Descrivere, sommariamente, le tecniche utilizzate nella diagnostica anatomopatologica (riduzione, campionamento, processazione, inclusione, microtomia, colorazione, ecc.); -Sapere indicazioni, possibilità e i limiti dei vari esami anatomopatologici, compreso il consulto anatomopatologico intraoperatorio (volgarmente detto esame estemporaneo); -Riconoscere l'importanza della collaborazione tra clinico e anatomopatologo nella costruzione della diagnosi e della prognosi; -Dimostrare la differenza fra referto istologico, e risultato degli esami del laboratorio d’analisi cliniche; -Esporre in linea generale le norme che regolano l'autopsia a scopo diagnostico e le sue finalità.

3 Rappresentazione delle malattie Anatomia patologica generale
Corso di laurea in Infermieristica , Guida allo studio dell'ANATOMIA PATOLOGICA Anno accademico Rappresentazione delle malattie L’anatomia patologica generale studia le alterazioni delle cellule e dell’interstizio, senza tenere conto delle diversità, anatomiche e funzionali (legate a sede, età, capacità reattiva individuale). È una rivisitazione o ripetizione della patologia generale. L’anatomia patologica speciale (sistematica o d’organo) studia la storia naturale delle malattie e le lesioni nei vari organi, tessuti e apparati di un determinato paziente. Anatomia patologica generale Danno, infiammazione, guarigione-riparazione, alterazioni emodinamiche -Definire e usare i seguenti termini in maniera appropriata: ascesso, aspecifico/a, attività, cellule labili, stabili e perenni, cheloide, cicatrice, cisti, empiema, essudato, fibrina/fibrinoso, fibroso/fibrosi, granuloma, infezione, infiammazione mista, organizzazione, primario/idiopatico/essenziale/spontaneo/criptogenetico, pseudomembrane, pus, rigenerazione, risoluzione, sistematica, sistemica, specifico/a, suppurazione, tessuto di granulazione, trasudato, ulcera; -Accennare ai meccanismi e alle espressioni morfologiche del danno cellulare; spiegare differenze e relazioni fra le alterazioni di crescita e di differenziazione; -Spiegare il significato dell'infiammazione acuta, cronica e mista (=attiva, recidivante); descrivere le alterazioni locali e a distanza nei tessuti e negli organi, l'evoluzione e gli esiti; spiegare le analogie e le differenze della guarigione di: ferite, infarto, trombosi, infiammazione; -Spiegare la patogenesi, le conseguenze cliniche e le differenze delle alterazioni emodinamiche (congestione, edema, emorragia, shock, trombosi, embolia, infarto).

4 Corso di laurea in Infermieristica , Guida allo studio dell'ANATOMIA PATOLOGICA Anno accademico Anatomia patologica generale Neoplasie (=Tumori) -Definire e usare in maniera appropriata i termini più comuni (es: atipia, carcinoma in situ, carcinoma microinvasivo, displasia, infiltrante/invasivo, invasione vascolare, lesione intraepiteliale di basso/alto grado, papilloma, polipo/ide, vegetante, stenosante, ecc.); -Spiegare la differenza fra tumore e lesioni simil-tumorali; descrivere le caratteristiche tipiche dei tumori maligni; distinguere i "benigni" dai "maligni" e dai "borderline" in base all'aspetto anatomoclinico e al comportamento; essere consapevoli che, ancora oggi, non è possibile prevedere l’evoluzione di alcuni tumori; distinguere i "carcinomi" e i "sarcomi"; spiegare come i tumori benigni possono creare problemi; avere familiarità col grado e lo stadio dei tumori maligni; indicare i tumori più frequenti nell'uomo e nella donna e quelli a prognosi più infausta.

5 Corso di laurea in Infermieristica , Guida allo studio dell'ANATOMIA PATOLOGICA Anno accademico Anatomia patologica speciale (=Sistematica o d’organo) Organi e apparati, sono correlati fra loro; l’uomo va considerato nella sua globalità, l'Anatomia patologica macro e microscopica è insegnata per focalizzare l'attenzione degli studenti sulle alterazioni (lesioni) che sono alla base delle malattie. La conoscenza delle alterazioni patologiche nei tessuti e negli organi serve a rendersi conto dei sintomi e segni clinici, radiologici ed ematologici per la gestione del paziente. Per ogni organo o apparato lo studente dovrà essere in grado di sapere sommariamente le alterazioni morfologiche e il significato della diagnosi anatomopatologica delle principali malattie.


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