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VIVERE I DIECI COMANDAMENTI NEL TERZO MILLENNIO

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Presentazione sul tema: "VIVERE I DIECI COMANDAMENTI NEL TERZO MILLENNIO"— Transcript della presentazione:

1 VIVERE I DIECI COMANDAMENTI NEL TERZO MILLENNIO
ritardo VIVERE I DIECI COMANDAMENTI NEL TERZO MILLENNIO

2 I dieci Comandamenti TUTTI I CRISTIANI SONO OBBLIGATI AD OSSERVALA
I «Dieci Comandamenti» ( o Decalogo – Es. 34,28) riassumono la Legge donata da Dio al popolo d’Israele nel contesto dell’Alleanza mediante Mosè. L’agire dell’uomo, nell’osservanza dei «Comandamenti», traccia per il popolo eletto e per ciascuno in particolare, il cammino di una vita liberata dalla schiavitù del peccato. Il rispetto della “Legge” è espressione di appartenenza a Dio e di gratitudine alla sua iniziativa d’amore. TUTTI I CRISTIANI SONO OBBLIGATI AD OSSERVALA I Dieci Comandamenti costituiscono un insieme organico e indissolubile, perché ogni Comandamento rimanda gli altri e a tutto il Decalogo. Trasgredire un Comandamento è infrangere l’intera LEGGE. ritardo GESU’ CRISTO, ci rende capaci di osservarla, per Sua Grazia, con il DONO DELLO SPIRITO SANTO

3 I dieci Comandamenti «Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta la tua Anima e con tutta la tua mente» Io sono il Signore DIO TUO. Non avrai altro Dio fuori di ME Non nominare il nome di DIO invano Ricordati di Santificare le Feste « Amerai il tuo Prossimo come Te stesso » Onora il Padre e la Madre Non uccidere Non commettere adulterio Non rubare Non dire falsa testimonianza Non desiderare la donna d’altri Non desiderare la roba d’altri ritardo

4 Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 1° Comandamento Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me. Devi attuare le tre Virtù Teologali FEDE SPERANZA CARITA’ ritardo

5 Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 1° Comandamento Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me. Cosa ti chiede questo Comandamento? FEDE La Fede crede in Dio e respinge ciò che è contrario, come ad esempio, il dubbio volontario, l’incredulità, l’eresia, l’apostasia, lo scisma. SPERANZA La Speranza attende fiduciosamente la beata visione di Dio e il suo aiuto, evitando la disperazione e la presunzione. CARITA’ La Carità ama Dio al di sopra di tutto: vanno respinte l’indifferenza, l’ingratitudine, la tiepidezza, l’accidia o l’indolenza spirituale, e l’odio di Dio, che nasce dall’ orgoglio. ritardo

6 Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 1° Comandamento Io sono il Signore Dio Tuo. Non avrai altro Dio fuori di Me. Cosa non devi fare? E’ PROIBITO : IL POLITEISMO E L’IDOLATRIA CHE DIVINIZZA UNA CREATURA, IL POTERE, IL DENARO, IL DEMONIO. LA MAGIA, LA SUPERSTIZIONE, LA STREGONERIA, LO SPIRITISMO. L’IRRELIGIONE, L’ATEISMO, L’AGNOSTICISMO. ritardo

7 Non nominare il nome di Dio invano.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 2° Comandamento Non nominare il nome di Dio invano. Cosa ti chiede questo Comandamento? Rispetta il nome di Dio: Invocalo Benedicilo Lodalo Glorificalo DIO TI AMA Si attende da Te : Riconoscenza, Amore, Fedeltà … ritardo Quante volte è venuto in aiuto a te, e TU … Non lo hai RINGRAZIATO?

8 Non nominare il nome di Dio invano.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 2° Comandamento Non nominare il nome di Dio invano. Cosa non devi fare? E’ PROIBITO : BESTEMMIARE APPELLARSI AL NOME DI DIO PER GIUSTIFICARE UN CRIMINE GIURARE IL FALSO. INVOCANDO IL NOME DI DIO. « NON GIURARE NE’ PER IL CREATORE, NE’ PER LA CREATURA, SE NON CON VERITA’, PER NECESSITA’ E CON RIVERENZA » (Sant’Ignazio di Loyola) ritardo

9 Ricordati di Santificare le Feste.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 3° Comandamento Ricordati di Santificare le Feste. Rendi a Dio un culto esteriore, visibile, pubblico e regolare nel ricordo della sua benevolenza universale verso gli uomini. La Domenica e le altre Feste di precetto partecipa « all’Eucarestia del Signore » , testimonianza di appartenenza e di fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa. ASTIENITI IN TUTTE QUELLE ATTIVITA’ CHE TI IMPEDISCONO DI RENDERE CULTO A DIO. Cosa ti chiede questo Comandamento? ritardo

10 Ricordati di Santificare le Feste.
« Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente» 3° Comandamento Ricordati di Santificare le Feste. La Domenica è il giorno in cui Gesù è risorto, inoltre é il primo giorno della settimana e, simbolicamente, indica il nuovo inizio in Cristo. Gesù è presente nelle letture che sono Parola sua, Parola ispirata dallo Spirito, ed è presente al massimo grado, per antonomasia, nel sacrificio eucaristico. La costante frequentazione di Cristo, della sua Parola, del suo sacrificio ci permette di essere in contatto con Lui e quindi di trasmettere agli altri quell’Amore che da Lui assorbiamo. Perché partecipare alla Santa Messa? ritardo

11 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
4° Comandamento Onora tuo Padre e tua Madre Ama e rispetta i tuoi genitori e coloro che Dio, per tuo bene, ha rivestito della sua autorità. Se i tuoi genitori si trovano in stato di indigenza , di malattia , di solitudine , di vecchiaia Cosa ti chiede questo Comandamento? … NON ABBANDONARLI … «OFFRI LORO AIUTO MORALE E MATERIALE». «Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio » (Es. 20,12) ritardo

12 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
4° Comandamento Onora tuo Padre e tua Madre Un uomo e una donna, uniti in matrimonio formano con i figli una famiglia. La famiglia cristiana, chiamata “Chiesa domestica” è una comunità di fede, di speranza e carità. Comunione di persone, segno e immagine della comunione del Padre e del Figlio nello Spirito Santo. I principi e i valori familiari costituiscono il fondamento della vita sociale. La vita di famiglia è un’iniziazione alla vita della società. La Famiglia nel piano di Dio ritardo

13 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
5° Comandamento Non Uccidere ( Es. 20,13) Cosa ti chiede questo comandamento? Rispetto della vita umana, perché è sacra. Solo Dio è il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno , in nessuna circostanza , può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente. « Non uccidere , chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio . Ma io vi dico: Chiunque si adira con il proprio fratello , sarà sottoposto a giudizio» (Mt 5,21-22) ritardo

14 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
5° Comandamento Non Uccidere ( Es. 20,13) E’ un grave peccato verso Dio : L’omicidio diretto e volontario. Procurare indirettamente la morte di una persona. Procurare la morte per condizioni di miseria senza che ci sforzi di porvi rimedio. L’aborto volontario (si uccide anche con la pillola del giorno dopo). La cooperazione formale a un aborto. ritardo

15 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
5° Comandamento Non Uccidere ( Es. 20,13) E’ un grave peccato verso Dio : L’eutanasia. Il suicidio. Provocare la morte, in stato di ebbrezza per eccesso di alcool , uso di droga, o soltanto, per uno smodato gusto della velocità. ritardo = + + = «UCCIDERE»

16 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
6° Comandamento Non commettere Adulterio (Es. 20,14) Cosa ti chiede questo Comandamento? Rispetto del Sacramento del Matrimonio, «Dono di Dio» e bene dell’amore coniugale. Comportamento dei coniugi: Unità Fedeltà Indissolubilità Apertura alla fecondità « ..Quello che Dio ha unito l’uomo non lo separi.. » (Mar. 10,9) «…Chi ama sua moglie ama se stesso….» (Efes. 5:28) ritardo

17 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
6° Comandamento Non commettere Adulterio (Es. 20,14) Quali sono le offese alla dignità del matrimonio? Adulterio Divorzio Poligamia Incesto Libera unione (Convivenza) Atto sessuale prima o al di fuori del matrimonio ritardo

18 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
6° Comandamento Non commettere Adulterio (Es. 20,14) La Virtù della “ Castità ” La Castità è una virtù morale, un dono di Dio, una grazia, un frutto dello Spirito Santo. Tutti gli uomini sono chiamati a condurre una vita casta secondo il proprio stato: gli uni vivendo nella verginità o nel celibato consacrato; gli altri, se sposati, attuando la castità coniugale, se non sposati, vivendo la castità nella continenza. I mezzi che Dio mette a disposizione all’uomo per ottenere e mantenere la “Virtù della Castità” sono: I Sacramenti, La Preghiera, L’esercizio delle Virtù Morali (in particolare la Virtù della Temperanza). ritardo

19 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
6° Comandamento Non commettere Adulterio (Es. 20,14) Adulterio Masturbazione Fornicazione : « relazione carnale illecita tra un uomo e una donna non sposati , anche se fidanzati » Pornografia Prostituzione Stupro Atti Omosessuali: « relazione carnale tra persone dello stesso sesso; coloro, devono coltivare la Virtù della Castità per non peccare » Questi peccati sono espressione del «Vizio della Lussuria» Peccati contro la “ Castità ” ritardo

20 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
6° Comandamento Non commettere Adulterio (Es. 20,14) Castità e Omosessualità Un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Essi devono essere accolti con rispetto, compassione delicatezza. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. LE PERSONE OMOSESSUALI SONO CHIAMATE ALLA CASTITA’ ritardo Tutti gli uomini, devono a loro dare sostegno, senza discriminazione, con amicizia disinteressata, la preghiera, affinché gradatamente e risolutamente, possano avvicinarsi alla perfezione cristiana.

21 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
7° Comandamento Non Rubare (Es. 20,15 – Mt. 19,18) Cosa prescrive questo Comandamento? Prescrive la pratica della giustizia e della carità nella gestione dei beni terreni e dei frutti del lavoro umano: Rispetto dei beni altrui. Rispetto delle promesse fatte . Rispetto dei contratti stipulati. Riparazione dell’ingiustizia commessa e la restituzione del maltolto. « Non Rubare » « Né ladri, né avari, [ … ] né rapaci editeranno il Regno di Dio » (1 Cor 6,10) ritardo

22 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
7° Comandamento Non Rubare (Es. 20,15 – Mt. 19,18) Fine della proprietà privata Il fine della proprietà privata è quella di garantire la libertà e dignità delle persone, aiutandole a soddisfare i bisogni fondamentali propri e di coloro di cui si ha la responsabilità e anche di altri che vivono nella necessità. Dio, ha affidato all’uomo i beni della creazione, affinché se ne prendesse cura, la dominasse con il suo lavoro e ne godesse i frutti. I beni della creazione sono destinati a tutto il genere umano. La proprietà di un bene fa di un colui che lo possiede un «Amministratore della Provvidenza» deve perciò farlo fruttificare e spartirne con gli altri, e, in primo luogo, con i propri congiunti. ritardo

23 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
8° Comandamento Non dire Falsa Testimonianza Cosa ti chiede questo Comandamento? Richiede il rispetto della verità, accompagnato dalla discrezione della carità: Nella Comunicazione e nell’Informazione. Nel riserbo dei Segreti Professionali. Nel rispetto delle Confidenze fatte sotto il sigillo del Segreto. Ogni persona è chiamata alla sincerità e alla veracità nell’agire e nel parlare. Si ha il dovere di cercare la verità e di aderirvi, ordinando tutta la propria vita secondo le esigenze della verità. ritardo

24 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
8° Comandamento Non dire Falsa Testimonianza Cosa proibisce questo Comandamento? La Falsa Testimonianza Lo Spergiuro Il Giudizio Temerario La Maldicenza, Diffamazione Lusinghe,Adulazioni o Compiacenza Le offese alla Verità esprimono, con parole o azioni, un rifiuto d’impegnarsi nella rettitudine morale: sono profonde infedeltà a Dio e, in tal senso, scalzano le basi dell’Alleanza. ritardo «Non pronunciare falsa testimonianza contro il prossimo» (Es 20,16) «Fu detto agli antichi: “Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti”» (Mt 5,22)

25 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
9° Comandamento Non desiderare la donna d’altri Cosa ti chiede questo Comandamento? Vincere la «Concupiscenza Carnale» nei pensieri e nei desideri. La lotta contro tale concupiscenza passa attraverso : La «Purificazione del Cuore» La pratica della «Virtù della Temperanza» Cos’è la Concupiscenza? La «Concupiscenza» è ogni forma di smodato desiderio che si oppone ai dettami della ragione umana, crea disordine nelle facoltà morali dell’uomo. E’ la bramosia d'avere e possedere ciò che non è lecito, che non è utile, e provoca soltanto del male all'anima dell'uomo: ritardo Chiunque guarda una donna per desiderarla , ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore (Mt 5,28) «IL PECCATO»

26 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
9° Comandamento Non desiderare la donna d’altri Cosa proibisce questo Comandamento? Proibisce di coltivare pensieri e desideri relativi alle azioni proibite dal “Sesto Comandamento” : «NON COMMETTERE ADULTERIO» Contrastare la Concupiscenza Carnale? La «Concupiscenza Carnale» è contrastabile, con la grazia di Dio, mediante: La preghiera La purificazione del cuore La castità La purezza dell’intenzione e dello sguardo ritardo

27 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
10° Comandamento Non desiderare la roba d’altri Cosa ti chiede questo Comandamento? Richiede il rispetto della proprietà del tuo prossimo, di lottare contro il sentimento dell’invidia, fonte di tristezza dell’animo umano, che genera lo smodato desiderio di appropriarsi di beni altrui, anche indebitamente. «L’INVIDIA E’ UN VIZIO CAPITALE» « L’INVIDIA» Può condurre ai peggiori misfatti «La morte è entrata nel mondo per invidia del Diavolo» (Sap. 2,24) ritardo

28 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
10° Comandamento Non desiderare la roba d’altri Cosa proibisce questo Comandamento? L’Avidità La Cupidigia L’Invidia Cos’è l’Avidità? L'avidità testimonia una povertà interiore indegna di un essere umano evoluto, ma tipico di chi è meschino, limitato, di chi si chiede in continuazione: «Cosa prenderò al Mondo» invece di «Cosa posso dare al Mondo». Cos’è la Cupidigia? La Cupidigia sregolata, genera la smodata brama delle ricchezze e del potere in esse insito. Può generare un'ingiustizia, con la quale si danneggerebbe il prossimo nei suoi beni temporali. ritardo Cos’è l’Invidia? L’Invidia è un «Vizio Capitale». Provoca un sentimento di tristezza davanti ai beni altrui e lo smodato desiderio di appropriarsene, sia pure indebitamente. L’invidia spesso è causata dall’orgoglio.

29 « Amerai il prossimo tuo come te stesso »
10° Comandamento Non desiderare la roba d’altri Come contrastare questo istintivo e involontario, desiderio? Mantenere un atteggiamento distaccato, dei beni terreni; Affidarsi alla provvidenza di Dio, per liberarci dall’apprensione per il domani; Resistere alla seduzione del piacere e del potere che possono dare i beni terreni; La pratica di questi comportamenti, è la via per condurci alla beatitudine della «Povertà del Cuore», ci aiuta a «combattere l’invidia» sentimento latente e radicato nel fragile cuore dell’uomo. « Beati i poveri in spirito, perché a loro appartiene già il regno dei cieli » (Mt 5,3) ritardo

30 « CONCLUSIONI » «LEGGE D’AMORE» www.parrocchiadellaguardia.it
Dio nell’enunciare i Dieci Comandamenti, ci esorta al rispetto di doveri fondamentali verso Lui e verso il prossimo. Diamo una risposta sintetica a ciascun comandamento: Io sono il Signore DIO TUO. Non avrai altro Dio fuori di ME Dio ci chiede di riconoscerlo come Padre, quindi di Amarlo Non nominare il nome di DIO invano Dio ci chiede il nostro rispetto, quindi di Amarlo Ricordati di Santificare le Feste Dio ci chiede di lodarlo, quindi di Amarlo Onora il Padre e la Madre Dio ci chiede di rispettare i nostri genitori, quindi di Amarli Non uccidere Dio ci chiede il rispetto della vita, quindi di Amare il prossimo Non commettere adulterio Dio ci chiede di rispettare la propria moglie, quindi di Amarla Non rubare Dio ci chiede di non appropriarsi della roba altrui, quindi di Amare il prossimo Non dire falsa testimonianza Dio ci chiede di comportarci con verità, quindi di Amare il prossimo Non desiderare la donna d’altri Dio ci chiede di non desiderare la donna d’altri, quindi di Amare il prossimo Non desiderare la roba d’altri Dio ci chiede di non avere invidia della roba altrui, quindi di Amare il prossimo Il Decalogo, non è una Legge restrittiva, Dio non ha vuoluto sottomettere l’uomo a Sé, ci chiede soltanto di essere AMATO (Nei primi tre comandamenti) e di AMARE IL PROSSIMO (negli altri comandamenti), quindi è una: «LEGGE D’AMORE» ritardo

31 RIFERIMENTI Per questa presentazione sono stati consultati: Catechismo della Chiesa Cattolica (Libreria Editrice Vaticana) Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio Tutte le immagini di questa presentazione, non si riferiscono a fatti reali e/o persone, hanno esclusivamente un ruolo simbolico, espressione del messaggio che si vuole trasmettere. ritardo

32 Parrocchia Santa Maria della Guardia - Catania
Ordine Frati Minori Meditazione e montaggio grafico a cura di Angelo Colina (webmaster del sito) .


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