La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

LE COMUNICAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN EMERGENZA

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "LE COMUNICAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN EMERGENZA"— Transcript della presentazione:

1

2 LE COMUNICAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN EMERGENZA
WORKSHOP SETRIC - SECURITY AND TRUST IN CITIES LE COMUNICAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN EMERGENZA Bologna, 25 maggio 2006 a cura di Ing. Demetrio Egidi, Direttore Agenzia regionale di Protezione Civile Dott. Maurizio Mainetti, Dott.ssa Francesca Carvelli, Agenzia regionale di Protezione Civile

3 LA COMUNICAZIONE IN PROTEZIONE CIVILE SEGUE DUE DIRETTRICI PRINCIPALI:
Comunicazione agli enti territoriali e alle strutture di Protezione Civile (comunicazione interna) 1. Comunicazione al pubblico (cittadini) per aumentare la conoscenza dei rischi e formare una cultura di autoprotezione (comunicazione esterna) 2.

4 PER ASSICURARE EFFICACIA ALLA COMUNICAZIONE INTERNA È INDISPENSABILE LA DEFINIZIONE DI REGOLE E FUNZIONI CONDIVISE TRA LE COMPONENTI ISTITUZIONALI E LE STRUTTURE OPERTIVE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PIANIFICAZIONE D’EMERGENZA E L’ATTUAZIONE DI UN MODELLO DI INTERVENTO COORDINATO IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE - Firma Protocollo di Intesa 15 ottobre Uffici territoriali del Governo, Province, Direzione Regionale Vigili del Fuoco, Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, Unione nazionale dei Comuni delle Comunità Montane e degli Enti Locali, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Unione regionale delle Bonifiche

5 Componenti istituzionali Pianificazione Preparazione
Strutture operative Agenzia regionale di protezione civile Previsione dei rischi I capisaldi del sistema regionale di protezione civile in Emilia-Romagna Prevenzione I piani per la messa in sicurezza del territorio e la riduzione del rischio Il volontariato organizzato e formato La Colonna mobile regionale Pianificazione Preparazione La rete regionale dei centri e dei presidi Le Convenzioni

6 Componenti istituzionali
IL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE integrazione e coordinamento tra le forze sul territorio Strutture Operative Agenzia regionale di Protezione Civile e strutture tecniche collegate Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto Forze dell’Ordine, Polizia Municipale Sanità regionale/118 Consorzi di Bonifica, AIPO (Agenzia Interregionale Fiume Po) ARPA (Agenzia regionale Prevenzione Ambiente), ARNI (Agenzia regionale per la navigazione interna) Comunità Scientifica Croce Rossa Italiana, Volontariato di Protezione Civile, CNSA (Corpo Nazionale Soccorso Alpino) Componenti istituzionali Regione Prefetture-UTG Province Comuni Comunità Montane

7 Il Sistema Regionale di Protezione Civile in Emilia-Romagna
Integrato con il Sistema nazionale di Protezione Civile Sempre più organizzato e vicino ai cittadini attraverso gli Enti Locali Fondato su una forte azione comune di intervento per dare risposte immediate nelle emergenze con il coordinamento delle Prefetture a livello provinciale Più efficace nelle attività di pianificazione, preparazione agli interventi di previsione e prevenzione sviluppati dalle Province, di sostegno al volontariato di Protezione Civile

8 LE PRINCIPALI ATTIVITA’ DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN TEMA DI COMUNICAZIONE D’EMERGENZA
LE ALLERTE DI PROTEZIONE CIVILE Il SISTEMA DI RILANCIO DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA S.I.R.E.M. sistema regionale integrato di monitoraggio meteo-pluvio-idrologico ai fini di Protezione Civile ALTRI SISTEMI DI MONITORAGGIO PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE: rete sismica nazionale (Istituto nazionale Geofisica e Vulcanologia); rete accelerometrica nazionale (Servizio sismico nazionale del Dipartimento nazionale della Protezione Civile) ; reti locali di monitoraggio idrogeologico (posizionati su alcune grandi frane); I dati tecnici provenienti dal monitoraggio, elaborati dalle strutture regionali, si traducono in prodotti informativi per il pubblico “interno” ed “esterno” (supporto scientifico del Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università degli Studi di Bologna)

9 RISCHI SENZA POSSIBILITA’ DI PREANNUNCIO
RISCHI CON POSSIBILITA’ DI PREANNUNCIO LE ALLERTE DI PROTEZIONE CIVILE

10 Allerta di Protezione Civile
FASE DI PREVISIONE EVENTO IDROGEOLOGICO Avviso meteo Elaborato dal Centro Funzionale e dalla Protezione Civile regionale FASE DI ATTENZIONE Dipartimento nazionale Protezione Civile Sistema Informativo di Protezione Civile regionale Allerta di Protezione Civile FASE DI PREALLARME FASE DI ALLARME Avviso di criticità Agli Enti ed alle strutture territoriali competenti per i vari rischio

11 Sistema Informativo di Protezione Civile
Monitoraggio Valutazione degli effetti attesi Dati previsionali Dati territoriali, antropici, infrastrutturali Informazioni sulle risorse (mezzi, materiali, tecnico professionali) Network con i Piani regionali, provinciali e comunali di Protezione Civile Banca Dati eventi calamitosi

12 FASE DI MONITORAGGIO evento in atto (di tipo idrogeologico)
FASE DI PREALLARME Sistema Informativo di Protezione Civile regionale Dipartimento nazionale Protezione Civile Bollettino di monitoraggio Allerta di Protezione Civile Sala operativa Protezione Civile regionale FASE DI ALLARME Prefetture Strutture Operative Territoriali Forze dell’Ordine Enti Locali

13 I contenuti degli Avvisi meteo e la valutazione degli effetti attesi che integrano l’Avviso di criticità sono formulati con particolare riguardo a: descrizione e localizzazione della severità dell’evento individuazione degli elementi a rischio effetti attesi sul territorio azioni che gli Enti e le strutture interessate dall’evento devono effettuare comportamenti di autoprotezione per i cittadini modalità di diffusione tramite i mezzi di informazione

14

15 Allerta di protezione civile
Superficie territorio regionale: 22 mila km2 9 Province 341 Comuni 8 MACRO ZONE DI ALLERTAMENTO TIPOLOGIA DI EVENTO PERIODO DI VALIDITA’

16

17 IL SISTEMA DI RILANCIO DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA

18 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI RILANCIO
DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA

19 Sistema di rilancio della messaggistica d’emergenza
Soluzione integrata in grado di fornire tutte le funzionalità necessarie allo svolgimento delle task di controllo, notifica, smistamento e registrazione delle operazioni legate alla ricezione, elaborazione ed inoltro delle comunicazioni in materia di Protezione Civile 24 ore al giorno per 365 giorni. Il sistema è installato presso la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna ed è stato progettato per la gestione e la diffusione delle allerte di Protezione Civile a circa 100 tra componenti istituzionali e strutture operative del Sistema regionale di Protezione Civile attraverso un sistema integrato di FAX, SMS ed E mail

20 SISTEMA DI RILANCIO DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA
La soluzione proposta prevede un’architettura web based integrata con sistemi di messaggistica SMS, e fax e consente di gestire l’intero processo tramite un semplice navigatore/browser Internet. Il sistema consente: di ricevere fax, , SMS e di gestirli come eventi da processare di inviare fax, e SMS a destinatari singoli o a gruppi di destinatari di notificare 24h / 24h automaticamente qualsiasi evento agli operatori incaricati di consultare e gestire indirizzari evoluti di fax, e telefoni cellulari di registrare tutte le operazioni effettuate (chi|cosa|quando|esito) di gestire in automatico le notifiche per le attività amministrative di stampare da qualsiasi postazione abilitata: report/stato di invio con destinatari, documento, orario, esito

21 ALCUNI ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI RILANCIO DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA
Monitoring del sistema e delle sue funzionalità da remoto 24/24 per 365 giorni all’anno con notifica via SMS all’help desk Integrazione con messaggistica proveniente da sistemi di telerilevamento (con notifiche, allarmi, archiviazione) Raccolta dati di alert direttamente da fonti RSS, XML tramite Internet (con successivo inizio procedura allertamento) Distribuzione dati ad altri enti via RSS, XML, SMS tramite Internet o modem GSM Acquisizione posizioni GPS inviate da terminali remoti (satellitari, veicoli, …) via SMS Rubriche/Indirizzari condivisi con permessi per scrittura/lettura diversificati Stampe automatiche di report, messaggistica, fax Raccolta e archiviazione dati effettuata direttamente sul campo da personale attrezzato con sistemi quali PDA, Satellitari, GPRS

22 GLI SVILUPPI DEL SISTEMA DI RILANCIO DELLA MESSAGGISTICA D’EMERGENZA
L’Agenzia regionale di Protezione Civile intende completare nei prossimi mesi l’estensione delle applicazioni del sistema di rilancio della messaggistica d’emergenza a tutta la rete di utenti del Sistema regionale di Protezione Civile, dotando le singole strutture delle necessarie postazioni e strumentazioni informatiche. In questo modo si contribuisce a mettere in rete conoscenze e competenze e trasmettere in tempo reale ogni informazione necessaria ad affrontare con efficacia e tempestività le situazioni di criticità e seguirne l’evoluzione. Il sistema integrato sarà arricchito da un’altra risorsa: la possibilità di gestire le operazioni di lettura e trasmissione dei documenti attraverso un pc palmare, ottimale dal punto della flessibilità. L’Agenzia regionale di Protezione Civile, in parallelo al lavoro di completamento della rete informatica, ha in programma l’organizzazione di corsi di formazione sull’utilizzo del sistema di rilancio della messaggistica d’emergenza riservato agli operatori delle istituzioni e delle strutture tecniche che cooperano in materia di Protezione Civile

23 S.I.R.E.M. Sistema regionale integrato di monitoraggio ai fini di Protezione Civile

24 S.I.RE.M - Sistema regionale integrato di monitoraggio ai fini di Protezione Civile
S.I.RE.M. è stato concepito come strumento per gli operatori di protezione civile al fine di seguire l’evoluzione di un evento meteorologico, poter attivare i conseguenti stati di allertamento ed affrontare la gestione di un’eventuale emergenza da rischio idrogeologico alluvionale in modo integrato e coordinato. Il software S.I.RE.M. permette: di incrociare dati informativi territoriali e banche dati; di visualizzare e confrontare i dati delle previsioni idro-meteorologiche; monitorare costantemente l’evolversi dell’evento, attraverso i sistemi di monitoraggio meteo-idropluviometrico e di controllo territoriale. Tale sistema di monitoraggio sviluppato dalla ditta Progea di Bologna, su specifiche tecniche della protezione civile regionale, si compone di cinque moduli: a) MODULO IN TEMPO REALE: visualizza la ricezione dei dati meteo-idro-pluviometrici provenienti da strumentazione al suolo tradizionale, da radar e satellite; b) MODULO STATISTICHE: visualizza i dati archiviati in un database attraverso indici statistici-storici; c) MODULO PREVISIONI: evidenzia le previsioni meteorologiche, idrologiche-idrauliche; d) MODULO ALLARMI: evidenzia automaticamente il superamento di soglie di allerta predefinite sia a livello puntuale sui singoli sensori che a livello areale: zone di allertamento e bacini idraulici. La presenza di situazioni di allerta viene visualizzata in modo georeferenziato con segnalazioni cromatiche opportune che distinguono diversi livelli e) MODULO GIS: permette la visualizzazione georeferenziata dei dati e la sovrapposizione di mappe di riferimento.

25 Il sistema SIREM, inoltre, permette di visualizzare contemporaneamente differenti tipologie di dato nel tempo attraverso la funzionalità multifinestra che consente di visualizzare l’evoluzione di un evento nello spazio e nel tempo Si dispone di un elenco standard di report che presentano determinate tipologie di dati filtrati ed aggregati in maniera particolare per essere presentati successivamente in un formato adatto alla stampa su carta. La disponibilità di report ottenuti in maniera immediata garantisce l’utilizzo di dati raccolti e schematizzati, come supporto alle decisioni da intraprendere per gestire un’emergenza.

26 RISCHI SENZA POSSIBILITA’ DI PREANNUNCIO
Tempestività nell’informazione agli stakeholders responsabili territoriali localizzazione dell’intensità, dimensione areale e possibili conseguenze dell’evento comunicazione ai cittadini sui comportamenti di autoprotezione

27

28 LA CONVENZIONE CON L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA
(Dipartimento di Discipline della Comunicazione) PRINCIPALI CONTENUTI DELLA CONVENZIONE WORKSHOP SULLA COMUNICAZIONE IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE (COME E COSA COMUNICARE) CAMPAGNA REGIONALE DI ADESIONE AL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE EFFICACI IN SITUAZIONI DI EMERGENZA PORTALE INTERNET

29 CAMPAGNE INFORMATIVE PER I CITTADINI
Realizzate dalla Protezione Civile regionale in collaborazione con Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Enti territoriali, Volontariato di Protezione Civile


Scaricare ppt "LE COMUNICAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IN EMERGENZA"

Presentazioni simili


Annunci Google