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FB12 Emilia-Romagna Region 3° Local Workshop FB12 - RER Bologna, May, 28th 2014.

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Presentazione sul tema: "FB12 Emilia-Romagna Region 3° Local Workshop FB12 - RER Bologna, May, 28th 2014."— Transcript della presentazione:

1 FB12 Emilia-Romagna Region 3° Local Workshop FB12 - RER Bologna, May, 28th 2014

2 VIVERE A DOMICILIO: Riflessione sulle possibili innovazioni nella rete dei servizi socio-sanitari

3 Azioni e non servizi 1.Interventi di comunità: - Programmi di contrasto isolamento e solitudine - Centri di aggregazione sociale - Quale futuro per i centri sociali - Centri servizi/ reti di opportunità

4 I mali sono meno dannosi alla felicità che la noia… Giacomo Leopardi

5 Programmi di contrasto alla solitudine e all’isolamento L’esperienza legata all’ emergenza “Caldo”, ha mostrato che, nelle persone anziane (e non solo..), la condizione di isolamento e solitudine può trasformare un evento in emergenza… La FRAGILITA’ può avere diversi volti e non sempre è visibile..

6 Programmi di contrasto alla solitudine e all’isolamento DGR 1206/07 - Allegato 4 “Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per gli anziani fragili “ Prevedere nella programmazione distrettuale almeno il 2% delle risorse del FRNA per tali programmi Non solo indicazioni tecniche..

7 L’utilizzo del FRNA: un catalizzatore di risorse.. Dal 2007 al 2013 circa 45 mln (tutte le risorse) di cui FRNA e f.naz 29,2 mln Un risultato non solo a numeri..

8 Dal 2008 Monitoraggio annuale su numero programmi realizzati e persone coinvolte Nel 2009 analisi dei piani attuativi in collaborazione con Ausl Ravenna e seminario novembre 2010 su condivisione esperienze in Rer L’ATTENZIONE scatenata dal FRNA a partire dal 2008.. DGR 2071/10: valorizzare e diffondere le iniziative sviluppate nell’ambito della DGR 1206/07 Dal 2010 sottoprogetto del Piano triennale regionale della prevenzione

9 Dgr 2071/10,Piano per la prevenzione: il percorso Costituito gruppo di lavoro (Comuni, Ausl, volontariato, Rer) Elaborata scheda per ricognizione delle esperienze Raccolta delle esperienze Raccolti 167 progetti Principali filoni di interventi/attività: 1.Programmi per specifici target di utenza (es programmi per anziani che vivono in zone montane; per anziani già seguiti dai servizi, per persone con demenza e loro familiari, ecc) 2.Programmi di comunità (portierato sociale gite, vacanze, ecc) 3.Sostegno alla mobilità 4.Programmi di E-care 4.Programmi di E-care Selezione delle buone pratiche Stesura e diffusione documento

10 Il documento e alcuni progetti Monitoraggio 31/12/13 34 distretti su 38 (89%) avevano progetti in corso Tot. 280 progetti

11 Valorizzare : una cultura volta alla valorizzazione del ruolo delle persone anziane (intervenire sull’ordinario); Individuazione della fragilità : portare alla luce le situazioni latenti, sviluppo di sistemi di mappatura e monitoraggio delle fragilità e delle situazioni a rischio; Prevenire le cause (agire sulle cause prevenendo le conseguenze): della solitudine e dell’isolamento, costruendo reti di contatto attivo e di sostegno ; mettere al centro la vita e l’attività, non solo il bisogno di cura Da così…A così.. Attenzione solo per i bisogni di cura Trasformare opportunità in sorveglianza Non solo servizi di assistenza Non i soliti noti Quali rischi di interpretazione?

12 Ulteriori rischi.. - Nuove generazioni di anziani.. (donne che non sanno cucire e uomini che non sanno zappare.. Sempre più digitalizzati) - Difficoltà economiche crescenti = crescita isolamento -Nuovi problemi e modalità di isolamento: vedi ad esempio ludopatie geriatriche.. Ripensare attività e modalità di coinvolgimento Sfruttare nuove tecnologie, a favore, e non come nuove forme di isolamento

13 COSA FARE -Mantenere il vincolo del 2%? -Se, si.. Come farlo rispettare? -Sulle base delle esperienze è necessario aggiornare le indicazioni della Dgr 1206/07?

14 Nuove idee: Centri di aggregazione sociale Obiettivi: - Prevenire isolamento/solitudine - Incentivare l’integrazione delle persone anziane - Promuovere relazioni tra pari e amicizie Dove: Centri sportivi, associazioni e parrocchie in modo da inserire gli anziani in una rete relazionale al di fuori del contesto familiare. Ma anche Food sharing Cosa si fa: lettura di quotidiani, animazione, laboratori di attività grafiche, ginnastica, passeggiate, ascolto di musica. Normalità!! Usare ciò che c’è Chi lo fa La presenza continua di operatori professionisti e volontari appartenenti a diverse associazioni, favorisce un clima di accoglienza e familiare condivisione di tutti i momenti della giornata. Messa in rete del volontariato

15 Centri di aggregazione sociale: Perchè incentivarli? -Creazione di reti tra le associazioni di volontariato e tra queste ed il pubblico -Utilizzando risorse già presenti, i progetti sono sostenibili -Nascita di relazioni significative tra frequentatori Effetto sentinella “Ecologico” e a km zero..

16 CENTRI SOCIALI: quale futuro? Realtà sempre più organizzate Anziani sempre più competenti RISCHI??? Allungamento età pensionabile sottrae risorse al volontariato “attempato”.. (e al tempo libero!!) E quindi?? Circoli chiusi, per molti, ma non x tutti

17 Centri sociali: quale futuro? ???!!! RIPENSARE IL FUTURO!

18 Centri servizi/reti di opportunità? Un esempio Chiedilo a Totti!! Ops a Tutti!! Possibilmente come questa!!!.. FARE RETE!

19 Ma non come questa!

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