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IL BANCHIERE DEI POVERI

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Presentazione sul tema: "IL BANCHIERE DEI POVERI"— Transcript della presentazione:

1 IL BANCHIERE DEI POVERI
YUNUS IL BANCHIERE DEI POVERI

2 Nato nel 1940 a Chittagong (Bengala Orientale).
LA VITA Nato nel 1940 a Chittagong (Bengala Orientale).

3 GLI STUDI Laurea in Economia Riceve una borsa di studio che lo porta a studiare nel 1965 a Nashville.

4 IL LAVORO Professore di Economia presso la Middle Tennessee State University, U.S.A. È stato direttore del Dipartimento di Economia presso l’Università di Chittagong (Bangladesh) dal 1972 al 1989.

5 BANGLADESH

6 IL SOTTOSVILUPPO

7 Fenomeno storico che riguarda gli ultimi due secoli
ed è causato dallo sviluppo di alcuni paesi a scapito di altri, in seguito alla rivoluzione industriale.

8 I Paesi ricchi costringono i PVS (Paesi in Via di Sviluppo)
Come nasce il debito? I Paesi ricchi costringono i PVS (Paesi in Via di Sviluppo) ad un modello di sviluppo economico che li vede alla totale dipendenza degli stessi.

9 L’AUMENTO DEI TASSI D’INTERESSE DEGLI USA
Anni 80: aumento esponenziale dei tassi da parte degli USA I paesi ricchi pagano meno le materie prime provenienti dal Terzo Mondo I Paesi a mono economia precipitano in una crisi profonda.

10 Tagli delle spese pubbliche
Per poter fronteggiare l’aumentato debito i Paesi del Terzo Mondo tagliano molto la spesa pubblica 6 milioni di persone vivono in condizione di assoluta povertà.

11 è indebitato! Tutto il mondo Il debito mondiale è
di miliardi di US$.

12 Una spesa di 80 miliardi dollari per 10 anni garantirebbe a tutti:
Dati ONU ed UNICEF Una spesa di 80 miliardi dollari per 10 anni garantirebbe a tutti: una educazione scolastica assistenza sanitaria cibo, acqua potabile servizi di ostetricia

13 Il paese più indebitato è rappresentato dagli USA che, da solo, detiene oltre il 50% del debito mondiale.

14 A fronte di questo il debito del Terzo Mondo è poco meno del 5%.

15 Nel mondo, ogni anno, vengono spesi 1
Nel mondo, ogni anno, vengono spesi miliardi di dollari in pubblicità, miliardi per le spese militari…

16 Le vie d’uscita dal sottosviluppo

17 Utilizzo delle tecnologie
Il commercio equo e solidale La liberalizzazione dei commerci Condono del debito estero L’utilizzo delle biotecnologie Il controllo delle nascite Non coinvolgimento in guerre locali La democratizzazione Le politiche per l’istruzione

18 IL MICROCREDITO...

19 Verso la metà del 1974 il Bangladesh fu colpito da una violenta inondazione, a cui seguì una forte carestia. Questa comportò la morte PER FAME di centinaia di migliaia di persone. Si può morire in tanti modi ma la morte per fame è la più inaccettabile, lenta e terribile. (Yunus).

20 Yunus così decise che avrebbe girato le case dei poveri per capire le cause specifiche della povertà. Si fermò davanti ad una casa completamente diroccata in cui c’era una donna intenta a costruire uno sgabello di bambù. Era Sufia Begum.

21 COSA SCOPRI'? a. I poveri sono vittima degli usurai che finiscono in un circolo vizioso da cui si viene fuori solo con la morte

22 b. I poveri, se non ricorrono agli usurai, sono vittima dei rivenditori dai quali ricevono la materia prima e per pagare il debito restituiscono il prodotto finito ricevendo pochi centesimi, che non bastano per il fabbisogno di una sola persona.

23 La difficoltà di accedere al prestito bancario tradizionale è data :
dall’assenza di garanzie reali delle persone povere - dalle dimensioni delle attività, ritenute troppo ridotte dalle banche tradizionali.

24 Dalla conversazione con Sufia Begum, Yunus capì quali erano le cause della povertà.
COME RISOLSE IL PROBLEMA Decise di prestare i soldi ai poveri e inventò così il microcredito LE CAUSE DELLA POVERTA’ I poveri erano vittima degli usurai perché non avevano un capitale iniziale con cui acquistare le materie prime e vendere i loro prodotti ad un prezzo più alto sul mercato. IL MICROCREDITO Basato sulla fiducia e senza richiesta di garanzie consiste nel concedere ai poveri piccole quantità di denaro che servono per avviare una piccola attività economica. La povertà era dovuta anche allo scarso aiuto delle Istituzioni.

25 Passaggio dalla logica del DONO alla logica del PRESTITO.
Stimolo all’attività delle piccole imprese. Fiducia nei soggetti e rispetto della loro dignità. Sviluppo di una ECONOMIA INDIPENDENTE , AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE, CIRCOLAZIONE DELLE RISORSE ed INCREMENTO DEGLI INVESTIMENTI.

26 Prestando personalmente i soldi ai poveri non aveva risolto definitivamente il problema.
Era necessario risolverlo istituzionalmente. Yunus allora riuscì a convincere una banca della sua regione ad aprire una linea di crediti minuscoli

27 Nel 1976 Yunus fonda in Bangladesh la Grameen Bank o “Banca villaggio”

28 COME NASCE LA GRAMEEN BANK
Concede prestiti e supporto organizzativo ai più poveri, riuniti in gruppo (Solidarity Group) tradizionalmente esclusi dal sistema creditizio.

29 quota del proprio prestito .
Nel gruppo, composto da 5 a 8 persone, ogni partecipante risponde del credito degli altri membri in proporzione alla quota del proprio prestito .

30 Il 97% dei beneficiari di Grameen è rappresentato dalle donne ritenute più affidabili degli uomini e che in Bangladesh sono le più povere e le più emarginate.

31 Con questi prestiti assicurano un futuro migliore a se stesse e ai loro familiari.

32 Il microcredito allevia anche l’analfabetismo.
I RISULTATI DEL MICROCREDITO Oggi ci sono famiglie che grazie al microcredito riescono a vivere modestamente. Il microcredito allevia anche l’analfabetismo. Lo sviluppo dal basso aiuta a far crescere la democrazia e i diritti umani.

33 GRAMEEN BANK 6.6. milioni di clienti 18.000 dipendenti
Dati aggiornati al 2006 6.6. milioni di clienti dipendenti $ 5 miliardi impiegati in prestiti 98,8% la quota di restituzione

34 è uno strumento di sviluppo economico, che permette alle
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico, che permette alle persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a servizi finanziari, attraverso dei prestiti.

35 alla lotta alla povertà è ora riconosciuto dalle Istituzioni mondiali.
Il contributo del microcredito alla lotta alla povertà è ora riconosciuto dalle Istituzioni mondiali.

36 primo Microcredit Summit
Washington 2-4 febbraio 1997 primo Microcredit Summit

37 18 dicembre 1997 risoluzione ONU: microcredito come strumento per sradicare la povertà.

38 Questi programmi si sono rivelati determinanti nel processo globale di sviluppo umano e sociale.

39 Avendo come target di riferimento i poveri,
i programmi di microcredito prevedono, oltre a servizi di carattere finanziario, anche una combinazione di servizi di supporto alla microimpresa, come…

40 Progetti di Microfinanza.
Formazione tecnico gestionale Creazione di reti commerciali Condizioni per la raccolta di risparmio più efficienti Progetti di Microfinanza.

41 Dati REALI Oggi un miliardo di persone che costituisce
il 20% più povero della popolazione produce l'1% del risparmio mondiale. Questa fascia di popolazione riceve appena lo 0,2% del credito mondiale.

42 Secondo i dati dell’UNDP
Dati REALI Secondo i dati dell’UNDP il 20% più ricco della popolazione mondiale ottiene il 95% del credito complessivamente erogato nel mondo.

43 Europa: il concetto di “microcredito” è legato a quello di “FINANZA ETICA”

44 Il “Sistema Banca etica“ è composto da diverse strutture integrate tra loro che condividono i valori di uno sviluppo sostenibile e solidale.

45 L’IDEA: Banca Etica nasce per attuare le iniziative socio-economiche che si ispirano ai princìpi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile.

46 I PRINCIPI … IL CREDITO, IN TUTTE LE SUE FORME, È UN DIRITTO UMANO

47 I PRINCIPI … Il profitto ottenuto dal possesso e scambio di denaro, deve essere conseguenza di attività orientate al bene comune

48 I PRINCIPI … L'istituzione che accetta i princìpi della finanza etica deve orientare, secondo tali criteri, l'intera sua attività

49 I VALORI TRASPARENZA RISPETTO AMBIENTALE A GARANZIA DI UN’ ECONOMIA ATTENTA AI BISOGNI DELL’UOMO E DELL’AMBIENTE EFFICIENZA nel LAVORO SOLIDARIETA’ PARI OPPORTUNITA’ PARTECIPAZIONE

50 IL MICROCREDITO IN ITALIA

51 Anni ’70 Italia: costituzione MAG ( Mutue Auto Gestione) per la raccolta fondi per progetti di economia sociale e cooperazione internazionale ONG (Organizzazioni Non Governative)

52 Padova istituzioni per microcredito e finanza etica

53 I DESTINATARI PRINCIPALI IMPRESE DI PICCOLE O PICCOLISSIME DIMENSIONI
DEI FINANZIAMENTI IMPRESE DI PICCOLE O PICCOLISSIME DIMENSIONI

54 Operano in aree economicamente depresse

55 In Italia il microcredito è concesso alle imprese senza richiedere garanzie reali. A seconda delle dimensioni va dai a Euro Negli ultimi quattro anni sono stati erogati all’incirca € in microfinanziamenti.

56 Tra Puglia e Albania è stato stipulato un progetto di microcredito (Dic. 2006) Destinatari: imprenditori pugliesi che operano in Albania cittadini albanesi che vogliono avviare attività economiche in Puglia

57 Fondazioni bancarie

58 Sono persone giuridiche private senza fini di lucro
Sono persone giuridiche private senza fini di lucro. Introdotte con la legge n. 218 del 1990, la c.d. legge-delega Amato-Carli, con lo scopo di perseguire valori collettivi e finalità di utilità generale

59 di carattere sociale, culturale o umanitario.

60 Origine storica Le fondazioni bancarie trovano origine sin dalle antiche casse di risparmio, associazioni private nate nell'Europa centrale ed affermatesi in Italia agli inizi del XIX secolo.

61 Nei primi anni Novanta il settore è stato riformato.

62 Per tutti gli anni Novanta prevale una ambiguità di fondo: attività bancaria e finalità istituzionali sono ancora piuttosto confuse, anche perché le fondazioni bancarie da un lato devono controllare la banca, dalla quale derivano e che ha scopo di lucro e dall'altro devono perseguire scopi non di lucro.

63 L'evoluzione normativa degli anni seguenti ha proiettato le fondazioni bancarie nel mondo del non profit

64 Possono fornire un impulso socialmente decisivo al tema dell’imprenditoria nascente.

65 Le recenti disposizioni, comprese quelle della Finanziaria 2007, hanno rimosso il vincolo che imponeva alle Fondazioni di possedere più del 30% delle azioni di una banca.

66 Luci e ombre di un’istituzione che gestisce quasi 40 miliardi di euro...

67 Investono prevalentemente in arte e cultura, ma anche in ristrutturazioni di palazzi antichi, istruzione, ricerca scientifica, biodiversità, risparmio energetico, restauro di parchi e palazzi storici, progetti di educazione all’ambiente . Sanità, assistenza sociale, volontariato.

68 Ma mentre i loro utili provengono da tutto il territorio nazionale gli investimenti avvengono quasi sempre al nord (80%). E questa non è l’unica contraddizione!

69 Non imponendo alle banche criteri di gestione etica, corrono infatti il rischio di sostenere iniziative sociali con somme provenienti da operazioni implicate nella violazione dei diritti umani o nella distruzione ambientale.

70 Yunus, il banchiere dei poveri
IN CONCLUSIONE… e’ opportuno riportare alcune frasi di Yunus, tratte dal suo libro: Yunus, il banchiere dei poveri Ed. Feltrinelli

71 di ingiunzioni e regole".
"Il microcredito permette ai poveri e agli scalzi di accedere a una opportunità che di solito è esclusivo appannaggio dei ricchi. Accade così che quegli aspetti della società che sembravano rigidi, fissi e inamovibili cominciano a diventare più fluidi, e attraverso lo sviluppo economico le persone si affrancano da tutto un insieme di ingiunzioni e regole". (Muhammad Yunus, Grameen Bank)

72 “Mi piacerebbe che nel 2050 il mondo si fosse finalmente lasciato alle spalle la povertà; che non ci sia più neanche un essere umano che possa essere definito povero. Allora la parola povertà non avrà più alcuna attinenza con il presente, si intenderà soltanto in relazione al passato. I nostri figli dovranno andare nei musei per trovarne ancora le testimonianze. E quando le scolaresche andranno con i loro insegnanti a visitare i musei della povertà, inorridiranno alla vista della miseria e dell’indegnità, nella quale per tanto tempo sono stati tenuti gli esseri umani, e biasimeranno i loro padri per aver tollerato un flagello così vasto e crudele fino agli albori del XXI secolo”.

73 IL PREMIO NOBEL Premio Nobel per la pace
Yunus ha ricevuto il Premio Nobel per la pace perché il credito è stato riconosciuto come diritto umano. Una pace duratura comincia ad esserci quando un paese riesce ad alleviare la propria condizione di povertà.

74 …Che l’attività di Yunus ispiri altre iniziative affinché un giorno potremo vivere in un mondo in cui tutti potranno avere l’indispensabile per vivere e… magari essere più felici.

75 Il lavoro è stato svolto dalla IV C/P a seguito del progetto di lettura del testo “Yunus, il banchiere dei poveri”, edito dalla Feltrinelli, integrato dal lavoro realizzato dalla V C/P ed è stato discusso nella conferenza-dibattito che si è tenuta presso l’I.T.C. Tannoia il 22 febbraio 2007, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Banca etica e della Banca tradizionale. Docente referente: Prof.ssa Isabella Ventura

76 Le classi IV e V C\P A.S

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