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PubblicatoEzzelin Vecchio Modificato 10 anni fa
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Alle origini della scienza dellinformazione /4 Luca Mari 28.3.01
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2 Dove ci siamo lasciati … Per portare informazione abbiamo bisogno di supporti fisici Un supporto fisico può essere usato in modo più o meno efficiente: A parità di quantità di supporto impegnato, la prima immagine porta una quantità di informazione assai minore! … e quindi dovrebbe essere possibile ridurre la quantità di supporto senza perdere informazione: la compressione 10 KB – 10 KB0,2 KB – 10 KB compressione
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3 Supporti non efficienti? Il fenomeno per cui un supporto porta meno informazione di quella che potrebbe si chiama … ridondanza … una caratteristica fondamentale per caratterizzare la relazione tra mondo fisico e mondo dellinformazione, e assai diffusa nei sistemi che usiamo per comunicare Ma perché allora la accettiamo? La ridondanza è sempre e solo motivo di inefficienza, oppure esiste anche una ridondanza utile?
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4 Ridondanza o ridondanze? Un chiarimento: una comunicazione (per esempio testuale) può includere livelli diversi di ridondanza: Ci-ci-ciao a tu-tuttinei componenti elementari (singoli caratteri o fonemi) Ciao a tuttiinternamente ai termini lessicali Ciao ciao a tuttinei termini lessicali Ciao a tutti: vi salutonella struttura semantica cia o nella situazione pragmatica
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5 Comunicazione: obiettivi e condizioni Dal nostro punto di vista, lobiettivo generale della comunicazione è scambiare informazione Un supporto fisico impiegato per questo scopo dovrebbe consentire al destinatario della comunicazione di ricostruire integralmente linformazione inviatagli dal mittente; ma … mittentedestinatario supporto / canale ciaocibo … disturbi / rumore a cui il supporto è sottoposto distorcono, in generale, linformazione inviata Come assicurarsi che ciò non accada?
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6 Per esempio: un gioco … Ognuno di noi deve comunicare agli altri il suo numero di telefono: 1. e ognuno, al suo turno, ha 10 secondi per parlare 2. e ognuno, al suo turno, ha 10 secondi per parlare in un ambiente rumoroso 3. e ognuno, al suo turno, ha 3 secondi per parlare 4. e ognuno, al suo turno, ha 3 secondi per parlare in un ambiente rumoroso
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7 Qualche conclusione Un supporto a k stati porta al più log 2 (k) bit i di informazione … mentre la quantità minima di informazione che un supporto può portare è … 0 bit i, ovviamente! Se disponiamo di informazione per x<log 2 (k) bit i su un supporto a k stati (che quindi è ridondante), possiamo (se vogliamo eliminare la ridondanza …) ridurre il numero degli stati (cioè comprimere il supporto) fino a un valore k tale che x=log 2 (k) bit i Dunque il limite alla possibilità di compressione di un supporto è dato (naturalmente!) dalla quantità di informazione che esso deve portare
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8 Il problema, dunque Come stabilire quanta informazione è portata effettivamente da un certo supporto? e quindi qual è il limite alla possibilità di comprimere quel supporto senza perdere linformazione che esso porta?
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9 Un esempio Ho una classe di 100 studenti, e a ognuno devo comunicare un voto: A, B, C o D … … e per la comunicazione posso usare solo dispositivi bistabili, cioè bit m A B C D A priori, per esempio: In questo modo, per comunicare i 100 voti devo usare 200 bit m : possiamo ridurre questo valore?
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10 Un esempio /2 Supponiamo che la distribuzione dei voti non sia uniforme, ma (voto e frequenza): A: 1/2B: 1/4C: 1/8D: 1/8 A B C D Supponiamo di ri-codificare i voti così : B A D C A Per cui, per esempio: Cioè la regola di codifica è corretta, nel senso che consente di ricostruire univocamente i voti
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11 Un esempio /3 quanti bit m sono necessari per comunicare i 100 voti? Problema: con questa distribuzione e questa codifica: A: 1/2B: 1/4C: 1/8D: 1/8 e dato che i voti sono 100 … … siamo passati da 200 a 175 bit m … Abbiamo compresso il supporto! Ogni voto richiede in media 1*1/2+2*1/4+3*1/8+3*1/8 = 1,75 bit m
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12 Un esempio /4 ci consente di giungere, per esemplificazione, a un risultato fondamentale a proposito di (quantità di) informazione: quanto meno è frequente / probabile unentità di informazione, tanto maggiore è la quantità di informazione che losservazione di tale entità porta La codifica che abbiamo adottato: A: 1/2B: 1/4C: 1/8D: 1/8
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15 Qualche passo verso una formalizzazione Dato linsieme degli stati riconosciuti come possibili per il sistema fisico X = {x 1, …, x n }, ipotizziamo che nessuno di essi sia certo e nessuno impossibile Dunque a ogni x i losservatore dovrebbe essere in grado di associare un grado di (in)certezza Ci sa come si fa? Si usa, tipicamente, la funzione PROBABILITA
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16 Qualche idea sulla probabilità Dato un insieme di stati X = {x 1, …, x n }, a ogni x i si associa un grado di certezza P(x i ) nellintervallo (0,1), tale che: P(x i )=0 significa che x i è giudicato impossibile P(x i )=1 significa che x i è giudicato certo P(x i )>P(x j ) significa che x i è giudicato più certo di x j e tale che: P(x i oppure x j )=P(x i )+P(x j ) e quindi i P(x i )=1
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17 Probabilità e informazione Data la struttura probabilistica del sistema fisico impiegato come supporto per informazione: x 1, …, x n P(x 1 ), …, P(x n ) quale relazione ci dovrebbe essere tra la probabilità di x i e la quantità di informazione Qinf(x i ) che losservazione dello stato x i porta allosservatore ?
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18 Probabilità e informazione /2 Qualche condizione: se P(x i )=1, QInf(x i )=0 (lo sapevo già …) se P(x i )=0, QInf(x i ) è indefinito (tanto non è osservabile …) … e più in generale: … e quella fondamentale: se P(x i )>P(x j ), QInf(x i )<QInf(x j )
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