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PubblicatoSusanna Poletti Modificato 9 anni fa
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La spiritualità cristiana consiste nel lasciarci sedurre dalla gioiosa notizia che c’è speranza. C’è speranza per tutti i poveri, perché sono i prediletti di Dio e di tutti quelli che hanno cuore, e perché i poveri sono i primi che hanno cuore tenero e forte. Dio soffre con loro, ma non si rassegna a che loro continuino a soffrire. José Arregi Luca 1, 1-4; 4, 14-21. Terza domenica Tempo Ordinario –C
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Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. Incominciamo la lettura di Luca. Nel prologo, ci descrive il metodo seguito per la stesura di questo vangelo, a partire dai testimoni e dalla tradizione viva "degli avvenimenti successi tra di noi". Offre dati storici e una stupenda riflessione sulla persona e la vita di Gesù. La sua riflessione trabocca gioia e ottimismo e mette bene in luce che il progetto di Gesù è liberazione e fraternità per tutti. L’autore è orgoglioso di aver avuto la felice idea di scrivere “per te” questo meraviglioso messaggio.
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In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Guardando a Gesù impariamo a leggere e rendere vita la Parola. In modo efficace, toccando i cuori, facendo sì che sia davvero luce e alimento per il cammino, facendo scoprire e analizzando quello che vuol dire la Parola OGGI, a ciascuno, nella situazione e in ogni circostanza concreta di ogni giorno. Nazaret
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Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi La lettura della Legge e la sua spiegazione veniva fatta dai rabbini. Gesù potè leggere il testo di Isaiia, perché la lettura dei profeti poteva essere fatta anche da laici maggiori di trent’anni, come è il caso di Gesù. Il testo è parte fondamentale del programma di Gesù e delle persone che vogliono seguirlo. Il messaggio a favore dei poveri è fondamentale per Gesù. Annuncia perché annunciamo, libertà, luce, liberazione, gioia, gratuità e grazia. Il Dio di Gesù è a favore della persona umana; i suoi progetti sono progetti di vicinanza, di attenzione, di amore. Proclama la Buona Notizia, non castigo né vendetta. Le persone diseredate ingiustamente ed emarginate sono la prima e fondamentale scelta di Gesù. Lo sono anche per me?
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e proclamare l'anno di grazia del Signore». Andrés Torres Queiruga). Nel programma di Gesù c’è un concetto importante: anno di grazia. Si celebrava ogni 49 anni. Venivano condonati tutti i debiti. Gesù inaugura un nuovo anno di grazia, ricco di amnistie e perdono. Un anno che non verrà più chiuso. È una fonte che non si esaurisce. Chi crede in Lui è libero e coopera alla libertà di tutti gli esseri umani, lotta per porre fine a ogni tipo di ingiustizia e di oppressione. “Tutto prima di Cristo fu cammino verso Lui: Tutto dopo Cristo è vivere a partire da Lui!” ( Andrés Torres Queiruga).
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Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Non leggiamo il testo per sapere che cosa è successo il giorno in cui Gesù lesse il libro di Isaia nella sinagoga, ma per ricevere la luce necessaria per vedere quello che succece “qui e adesso”. Realizziamo OGGI il programma di Gesù? La missione non è finita. Persone diseredate, oppresse, trattate ingiustamente… ci sono ancora e continuano ad aspettare buone notizie e segni di liberazione. Una persona mossa dallo Spirito non solo supera le sue paure e i suoi legami, ma è capace di liberare e di dare la sua mano a chi si trova in qualunque situazione di ingiustizia e sofferenza. Lo Spirito di Gesù ci unge e ci urge a camminare per strade da samaritani. Come Gesù.
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Le tue parole, Signore, sono spirito e vita (Salmo 18) La legge del Signore è perfetta, non è scritta su tavole, ma nelle viscere, non si raccoglie in codici, ma nel cuore. È riposo dell’anima, ma anche inquietudine; come l’ amore, non riposa né si stanca. I comandi del Signore sono retti e danno gioia al cuore. Sono esperienze che seducono, come una luce meravigliosa, come un profumo che affascina. La volontà del Signore è pura e trasparente, come la neve e il cristallo, ti guardi in essa come in uno specchio. I comandi del Signore sono veri, si fondano sull’ amore e sulla verità. La verità è amare. Tutti i comandamenti sono uno: Amare Gesù. Tutti i comandamenti si concentrano in uno: vivere come Gesù. Tutti i comandamenti hanno un nome solo: Gesù.
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