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PubblicatoAlberta Usai Modificato 10 anni fa
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La mela d'oro Alessandro Fedeli Classe 1° L Anno scolastico 2010-2011
Scuola media F.C.Marmocchi ,Poggibonsi Insegnanti: E.Bazzetta;A.Pianigiani 1
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C‘era una volta un re che abitava in un immenso castello circondato da alte mura in cima ad una collina. Il re aveva vissuto una vita felice insieme alla moglie ed era riuscito a conquistare numerose terre ma ora, ormai vecchio e stanco, voleva trovare un degno successore al suo trono e uno sposo alla sua unica figlia. 2
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Fu così che decise di svolgere un torneo tra i suoi sudditi: il giorno seguente colui che fosse riuscito a portargli la mela d'oro che possedeva l'orco della foresta maledetta sarebbe diventato re. 3
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Saputa la notizia ci fu un gran caos poiché tutti si prepararono ad affrontare l'impresa.
C'era chi correva a prendere le armi, chi invece cercava il cavallo più veloce, chi invece se ne stava da una parte a pensare alla strategia per sconfiggere l'orco e chi andava di casa in casa a raccontare cosa aveva detto il re. 4
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E' così che seppi dell'impresa; ma pensando di non riuscire con le mie forze nell'intento restai in casa e, vista l'ora tarda, andai a letto. 5
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Durante la notte una vecchietta bussò alla mia porta e chiese rifugio
Durante la notte una vecchietta bussò alla mia porta e chiese rifugio. La feci entrare, le diedi da mangiare e da dormire e la mattina seguente lei, per ringraziarmi, mi donò un sacchetto di polvere magica e un mantello dicendomi che la polvere mi sarebbe servita per addormentare l'orco mentre il mantello mi avrebbe reso invisibile. 6
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Inoltre prima di salutarmi mi indicò dove avrei potuto trovare il cavallo più veloce del reame.
All'ora della gara mi recai alla partenza e quando il re diede inizio al torneo montai sul cavallo e come una saetta mi diressi verso la foresta maledetta. 7
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Arrivato ai margini della foresta, con mio grande stupore, il cavallo mi rivolse la parola e mi suggerì di continuare il viaggio a piedi in quanto l'orco, avendo un udito finissimo, avrebbe sentito il rumore dei suoi zoccoli mentre non si sarebbe accorto di me se avessi camminato piano piano sulle foglie cadute dagli alberi. Prima di salutarmi mi consigliò di indossare subito il mantello dell'invisibilità (in questo modo l'orco anche sentendo rumore non mi avrebbe visto) e così mi avventurai nella foresta. 8
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Passo dopo passo raggiunsi la casa dell'orco: egli era fuori, proprio davanti a me, ad accendere il fuoco. Senza fare rumore, lo aggirai e gli sparsi sulla testa la polverina magica addormentandolo. 9
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Poi, in tutta fretta, presi la mela d'oro che teneva appesa alla sua cintura e attraversai nuovamente la foresta, rimontai a cavallo e tornai al castello. 10
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e vivemmo tutti felici e contenti………
Il re, felice, mi nominò suo successore e diede inizio ai festeggiamenti per il matrimonio con la sua bellissima figlia …. e vivemmo tutti felici e contenti……… 11
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