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Osa e utenze Dott.ssa Maria Riello
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Osa e anziani Di seguito sono riportate tutte le attività che un osa può e deve fare con un anziano: Assistere la persona, in particolare non autosufficiente e allettata, nelle attività quotidiane o di igiene personale Collaborare ad attività finalizzate al mantenimento delle capacità psico-fisiche residue, alla rieducazione, riattivazione, al recupero funzionale Collaborare con il personale sanitario e sociale nell'assistenza al malato anche terminale e morente
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Aiutare l'utente nella gestione del suo ambito di vita
Curare la pulizia e l'igiene ambientale Offrire accompagnamento per eventuali visite mediche Svolgere (se richiesto o necessario) semplici mansioni legate all'attività medica (rilevazione della temperatura, semplici interventi di primo soccorso...) Utilizzare strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio Collaborare all'attuazione degli interventi assistenziali
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Valutare, per quanto di competenza, gli interventi più appropriati da proporre
Coinvolgere i soggetti nella partecipazione alle iniziative Aiutare i soggetti a mantenere buoni rapporti con famigliari, parenti, amici e vicini Favorire il contatto con la realtà sociale circostante e con le altre istituzioni che si occupano di anziani Relazionarsi con altri operatori e partecipare, se possibile, alle riunioni d'equipe Instaurare, se possibile, rapporti con le famiglie degli utenti e con la realtà sociale in cui essi vivono
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Osa e disabili Prestare aiuto agli utenti incoraggiando e favorendo la cura di se nelle attività giornaliere (pulizia personale, vestizione, nutrizione, aiuto nell'assunzione dei pasti, corretta deambulazione, movimento arti invalidi, corretto uso di ausili, attività ricreative e/o riabilitative...) Affiancarsi all'utente e collaborare attivamente alle attività che favoriscono la socializzazione, l'integrazione sociale e lo sviluppo delle capacità cognitive
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Prestare aiuto nel governo dell'alloggio e dell'ambiente di vita (cura dell'alloggio, preparazione dei pasti, predisposizione delle strutture finalizzate alle attività occupazionali o del tempo libero) Gestire in collaborazione con gli operatori le attività ricreative-culturali e/o occupazionali Dare fiducia, appoggiare e incoraggiare l'utente, ascoltandolo, dimostrandogli apprezzamento per i successi ottenuti e appoggiandolo nel superamento delle difficoltà
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Svolgere (se richiesto o necessario) elementari mansioni legate all'attività medica (rilevazione della temperatura, semplici interventi di primo soccorso...) Coinvolgere i soggetti nella partecipazione alle iniziative Aiutare i soggetti a mantenere buoni rapporti con famigliari, parenti, amici e vicini Favorire il contatto con la realtà sociale circostante e con le altre istituzioni che si occupano di disabili Relazionarsi con altri operatori e partecipare, se possibile, alle riunioni d'equipe Instaurare, se possibile, rapporti con le famiglie degli utenti e con la realtà sociale in cui essi vivono
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Differenze OSA E OSS L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS) è in grado di erogare assistenza domestica, sociale e sanitaria di base a persone in condizione di disagio o bisogno, favorendone il benessere e l’autonomia, nonché l’integrazione sociale. AREA PROFESSIONALE Assistenza sociale, sanitaria, socio - sanitaria
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Cura bisogni primari della persona
agevolare l’utente nell’espletamento delle funzioni primarie in relazione ai diversi gradi di non-autosufficienza applicare tecniche di mantenimento delle capacità motorie adottare misure e pratiche adeguate per l’assunzione di posture corrette riconoscere le specifiche dietoterapiche per la preparazione dei cibi
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Adattamento domestico/ambientale
rilevare esigenze di riordino degli ambienti di vita e cura dell’assistito individuare soluzioni volte ad assicurare comodità e funzionalità dell’ ambiente di vita dell’utente applicare protocolli di sanificazione, sanitizzazione e sterilizzazione di ambienti, materiali ed apparecchiature adottare comportamenti idonei alla prevenzione/ riduzione del rischio professionale, ambientale e degli utenti
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Trattamento sanitario di base alla persona
comprendere ed applicare le indicazioni inerenti la somministrazione dei farmaci e l’utilizzo di apparecchi medicali rilevare i parametri vitali dell’assistito e percepirne le comuni alterazioni:pallore, sudorazione, ecc. selezionare i dati e le informazioni significative in merito all’evoluzione dello stato di salute psico-fisica dell’assistito riconoscere l’efficacia di massima degli interventi sanitari erogati in relazione agli obiettivi terapeutici prefissati
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Animazione individuale e di gruppo
stimolare le capacità espressive e psico-motorie dell’assistito attraverso attività ludico-ricreative impostare l’adeguata relazione di aiuto, adottando comportamenti in sintonia con il bisogno dell’assistito sostenere processi di socializzazione ed integrazione favorendo la partecipazione attiva ad iniziative in ambito residenziale e non incoraggiare il mantenimento ed il recupero dei rapporto parentali ed amicali
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COMPETENZE OSA 1. L’Operatore socio assistenziale, che ha frequentato un corso di specializzazione riconosciuto per tale qualifica, responsabile del benessere generale sul piano fisico, psichico e sociale della persona da assistere. Particolari competenze e campi di attività nel settore psico-pedagogicosociale 1. Il campo di attività dell’operatore socio-assistenziale comprende l’accompagnamento e l’assistenza globale della persona assistita nel suo ambiente abituale (a casa), in centri di degenza e strutture residenziali, in centri diurni nonché in strutture occupazionali. L’operatore socio-assistenziale opera anche nelle strutture scolastiche.
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2. L’operatore lavora in piena autonomia nel settore dell’assistenza sociale e collabora in modo integrato con altri gruppi professionali al fine di mantenere e migliorare la qualità della vita della persona sul piano socio-culturale, nei rapporti interpersonali e nelle attività pratiche della vita quotidiana. Le attività di assistenza globale alla singola persona sono volte a mantenere la salute, a promuoverne e a svilupparne l’autosufficienza e al sostegno in generale.
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3. Nei suddetti servizi e strutture l'operatore socio-assistenziale svolge in particolare i seguenti compiti: a) collabora all’elaborazione del programma individuale o di gruppo volto a mantenere e sviluppare le facoltà intellettive e capacità fisiche delle persone assistite, e partecipa inoltre alla verifica dei risultati; b) accompagna le persone ai vari servizi; c) aiuta la persona assistita a mantenersi autosufficiente e a condurre una vita autonoma;
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d) svolge le attività amministrative e organizzative legate all’assolvimento dei suoi compiti e prepara la documentazione necessaria ai fini dell’assicurazione della qualità della valutazione; e) nell'attività dei servizi aperti fa le veci della persona educatrice in caso di sua assenza o malattia e, in caso di necessità si assume la gestione della casa; f) elabora, insieme al personale specializzato dei servizi socio-sanitari, la rilevazione dei bisogni specifici delle persone e gruppi da assistere e collabora con l'equipe alla stesura dei piani di intervento e dei progetti da realizzare sul territorio e nei servizi;
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g) incoraggia forme di assistenza da parte dei vicini e forme di volontariato, inserendole nell’assistenza programmata; h) istruisce nuovi collaboratori e tirocinanti sul posto di lavoro.
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Competenze specifiche e attività nel settore curativo
1. L’operatore socio-assistenziale segue la persona da assistere a domicilio e nelle strutture, sorvegliandola nell’assunzione dei farmaci e nell’applicazione del trattamento terapeutico prescrittole dal medico. 2. In particolare l’operatore socio-assistenziale aiuta il personale sanitario ad attuare le seguenti misure terapeutiche, da pianificarsi a cura del personale sanitario competente per la pianificazione:
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a) effettuare clisteri; b) applicare pomate e fasciature; c) medicazioni di ferite; d) preparare e somministrare inalazioni, supposte gocce e compresse; e) medicazioni di ferite; f) togliere e cambiare flebo venose; g) tenere libere le vie respiratorie e aiutare la respirazione; h) ginnastica vescicale; i) assunzione di cibo, inclusa l’alimentazione tramite sonda;
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i) assunzione di cibo, inclusa l’alimentazione tramite sonda; j) rilevazione di vari parametri vitali, nonché controllo del peso; k) attuazione di programmi terapeutici a livello motorio, di ergoterapia e logopedia; l) pedicure. 3. La programmazione delle misure sopra indicate e la forma di sostegno che l’operatore deve prestare nella loro adozione devono essere specificate per iscritto nella pianificazione delle cure e nella relativa documentazione.
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4. Inoltre l’operatore socio-assistenziale tenuto ad adottare tutte le misure di pronto soccorso in caso di arresto cardiocircolatorio acuto, nonché in tutti gli altri casi imprevisti, quali per es. emorragia esterna, fratture ossee, ustioni, ipotermia, punture d’insetti, incidenti con la corrente elettrica, e misure di emergenza in caso di epilessia.
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