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La casa romana
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Le capanne dell’età del ferro
Roma, Palatino Fondi di capanne Fine età del bronzo XI sec. Roma, Foro romano Cinerario con urna a capanna X-IX sec.
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Urna cineraria a capanna
in bronzo (prima metà dell'VIII a.C.) Roma, Museo Nazionale di Villa Giulia (da Vulci) Urna a capanna ceramica d'impasto (prima metà del IX sec. a.C.) Roma, Museo Gregoriano Etrusco (da Castel Gandolfo - Montecucco)
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La capanna di Fidene
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Palazzi etruschi Palazzo di Acquarossa
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Regio more vivere Lastre architettoniche Dal “Palazzo” di Murlo
Inizi VI sec. a.C. Siena, Museo
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Palazzo di Acquarossa Lastre di rivestimento a rilievo in terracotta Viterbo, Museo Archeologico
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La casa del re Ricostruzione da A. Carandini, Roma il primo giorno
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Evoluzione della casa etrusca
Schema di casa etrusca (V secolo a.C.)
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Tomba dei rilievi (Cerveteri)
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Le case dei nobili Roma, Palatino
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Domus di Pompei
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Parti principali della casa
fauces Pompei, Casa del poeta tragico
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Atrio Pompei, Casa dei Vettii
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Forziere Napoli, Museo Archeologico Nazionale
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Tablinum Ercolano, casa del tramezzo di legno
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Archivio e biblioteca
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Imagines maiorum Roma, Centrale Montemartini
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Parigi, Museo del Louvre
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Triclinio Ercolano
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Altri triclinii Este, Museo Nazionale Ancona, Museo archeologico
da Sepino
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Stibadia Nascono come strutture per il banchetto all’aperto in campagna (una sorta di pic-nic) finirono per sostituire il triclinio, diventando la sistemazione preferita per i banchetti aristocratici in età tardoantica Gli stibadia erano normalmente in legno, rivestiti da cuscini e materassi, mentre molto rari erano gli stibadia in muratura,
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Piazza Armerina Villa del Casale Stibadium all’aperto
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Faragola, Ascoli Satriano (FG)
stibadium in muratura, dotato di una fontana con acqua corrente e abbellito sulla fronte con rivestimenti in opus sectile, mosaici rivestiti da lamine d’oro e rilievi.
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Ultima Cena Ravenna, Sant’Apollinare Nuovo
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Peristilio Malibu, CA, Paul Getty Museum
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Cubicula Cubiculum della villa di Fannio Synistor da Boscoreale
New York, Metropolitan Museum
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Letto cubiculare
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Letto funebre Roma, Musei Capitolini da Amiternum Età augustea
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Firenze, Galleria degli Uffizi (età augustea)
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Arredamento di una camera da letto
Simpelved, Sarcofago
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Armadi Roma, Museo della Civiltà Romana ricostruzione
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Poltrone Colonia, Römisch-Germanisches Museum
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Tavoli
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Cucina
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Schiavi in cucina Tomba dei Secondini Treviri, Museo (da Igel)
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Lavori in cucina
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Arnesi da cucina
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Servizi igienici Seneca, Lettere a Lucilio, 86
Proprio dalla villa di Scipione l’Africano..ti scrivo, dopo aver venerato i suoi mani e l’altare, che penso sia la tomba d’un così grande uomo...Vidi la villa costruita con pietre quadrate, un muro tutt’attorno alla selva, anche torri erette da una parte e dall’altra a difesa della villa, una cisterna coperta di edifici e di verzura, che potesse bastare anche ad un esercito, una piccola stanza da bagno, oscura, secondo l'antica consuetudine: ai nostri antenati non sembrava calda se non era buia…i nostri antenati si lavavano ogni giorno le braccia e le gambe, che appunto nel lavoro si coprivano di sudiciume, e si lavavano tutto intero il corpo ogni otto giorni.
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I tempi cambiano…
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…non per tutti…
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Sistemi di illuminazione
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riscaldamento
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Dei della casa Lari Pompei, Casa degli amorini dorati
Napoli Museo Archeologico Nazionale
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Genius Genio L(uci) nostri Felix l(ibertus)
Pompei, Casa di L. Cecilio Giocondo Napoli Museo Archeologico Nazionale
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Penati Cicerone, Sulla natura degli dei, II 68
Quanto a Vesta, è un nome di derivazione greca (è stessa dea che i Greci chiamano Hestia). La sua influenza è rivolta alle are ed ai focolari e poiché a lei spetta la tutela dell'intimità; è sempre l'ultima ad essere invocata e a ricevere sacrifici. Non molto diversa è la funzione degli dei Penati il cui nome deriva da penus (penus = tutto ciò di cui gli uomini si nutrono) o dal fatto che essi risiedono nel penitus (nella parte più interna della casa), da cui anche la denominazione poetica di penetrales.
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Villa rustica
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Villa dei Misteri
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Impianti produttivi
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Villa rustica d’Africa
Tunisi, Museo del Bardo (da Cartagine)
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Ville d’ozio Napoli Museo Archeologico Nazionale (da Pompei)
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Ville marittime Napoli Museo Archeologico Nazionale (da Stabiae)
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Edilizia intensiva Avezzano, Palazzo Torlonia
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Case a villino Ostia, ricostruzione dell’arch. Italo Gismondi
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Abitazioni d’affitto
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Urbanizzazione selvaggia
Giovenale, Satira 3 Noi abitiamo una città che si regge in gran parte su sottili puntelli; infatti così l'amministratore pone rimedio ai muri cadenti e, quando ha ricoperto la spaccatura di una vecchia crepa, invita a dormire tranquilli sotto la minaccia del crollo. il terzo piano sotto di te già fuma: tu non ne sai niente; se il terrore regna nei piani inferiori, brucerà per ultimo colui che è riparato dalla pioggia dal solo tetto, dove le tenere colombe depongono le loro uova.
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quanto spazio ti separa dall'alto delle case, donde una tegola ti colpisce alla testa; quante volte precipitano dalle finestre vasi fessi e senza manico, con quale violenza segnano e spaccano il selciato su cui piombano. È passare per negligente e noncurante delle disgrazie improvvise recarsi a cena senza aver fatto testamento
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Non si dorme e non si circola
quali camere a pigione permettono di dormire? Solo a gran prezzo si può dormire a Roma! il continuo passaggio delle vetture nelle sinuosità delle viuzze e gli schiamazzi della mandria umana costretta a star ferma strapperebbero il sonno anche a Druso a noi che abbiamo fretta è di ostacolo l'onda di gente che ci precede; la gente che vien dietro in massa ci schiaccia le reni, uno ci colpisce col gomito, un altro con un duro asse ci ferisce, questo mi batte in testa un trave, quello un barile. Di fango si fan gravi le gambe; da ogni parte vengo calpestato da enormi piedi e il chiodo di un soldato mi resta infisso in un dito.
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Mobilia delle case d’affitto
Marziale, Epigrammi, XII 32 (Vacerra cambia casa) Sfilavano un misero lettuccio a tre piedi, e un tavolo a due piedi: con una lucerna e un cratere di corniolo un vaso da notte crepato pisciava dal fianco sbreccato; il collo di un'anfora stava sotto un braciere di colore verderame; il puzzo nauseabondo del vaso, peggiore di quello che proviene da una piscina di acqua marina, diceva chiaramente che c'erano state acciughe e misere sardelle. Non mancava un pezzo di formaggio di Tolosa, una ghirlanda di nera menta vecchia di quattro anni, reste sguarnite dei loro agli e cipolle e la pentola di tua madre piena di quella lurida resina, con cui si depilano le donne ... Questa fila di masserizie si addice a un ponte.
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Contratto d’affitto CIL IV 1136
In praedis I[uli]ae Sp(urii) f(iliae) Felicis / locantur balneum Venerium et nongentum, tabernae, pergulae, caenacula, ex idibus Aug(ustis) primis in idus Aug(ustas) sextas, anno[s co]ntinuo[s qu]inque. S(i) q( uinquennium) d(ecurrerit) l(ocatio) e(rit) n(udo) c(onsensu) «Nella proprietà di Iulia Felice, figlia di Spurio, si affittano un bagno degno di Venere e dei cavalieri giudici (di Pompei), botteghe, balconi e soffitte dalle prime Idi di Agosto fino alle seste Idi di Agosto, per cinque anni di seguito. Trascorsi cinque anni il contratto si rinnova consensualmente
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