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PubblicatoNicomedo Castellani Modificato 10 anni fa
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TRAMONTO E ALBA UN ADDIO SENZA FINE TESTO FEDERICA MENICHELLI GRAFICA EMANUELA CESTRA
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Il profumo dolce del gelsomino selvatico invade una notte come tante altre. Il Tramonto rassegnato sta per cedere il passo alloscurità. Sta scendendo il più lentamente possibile con in cuore una speranza: Poter rivedere anche solo per unaltra volta ancora la sua Alba. Perdendosi nella visione di quellincontro tanto atteso, ricorda quei giorni della creazione.
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Allora tutto era semplice; il buio e la notte non esistevano. Guardando il cielo si potevano scorgere il sole sottobraccio alla luna passeggiare tranquillamente. Il gufo e la civetta erano soliti discorrere allungo con il cuculo. Il grillo friniva pari alla cicala, sotto gli alberi ombrosi. Era allora, che il Tramonto e lAlba si davano convegno al di là dei monti più alti, celati da vette discrete.
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A volte quando il Sole arrivava in ritardo allappuntamento, lAlba offesa, rimaneva imbronciata e nebbiosa. Il Tramonto per farsi perdonare tirava fuori tutti i suoi colori. Arcobaleni vermigli che rincorrevano torrenti di arancio sfumati dal giallo delle nuvole. Era difficile resistere a tale sfoggio di emozioni! Infatti lAlba dopo un po tornava ad essere serena e luminosa. Il tempo per loro sembrava durare per sempre.
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Ogni essere del Mondo ammiravano la coppia. I delfini che sguazzavano nelle acque più lontane e fresche, salutavano con i loro tuffi il Tramonto che si incamminava per andare ad incontrare lAlba. I due innamorati amavano molte cose luno dellaltra. Il Tramonto adorava la freschezza spontanea con cui la sua Alba gli sorrideva da lontano. lAlba dal canto suo si perdeva con falso imbarazzo, il colore sicuro e adulto che solo il Tramonto sapeva darle
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Quando si incontravano il cielo prendeva una luce meravigliosa e unica. Il pallido rosa delicato della timida Alba andava a far pulsare in crescendo larancio del Tramonto. Lunione delle tonalità ingaggiava una gara al ricorrersi. Il colore esperto del Tramonto esortava lAlba, conducendola sempre più su, fino a raggiungere unesplosione di colori, mai visti prima di allora. In quel momento unintimità li avvolgeva, raggiungendo di riflesso tutte le altre cose intorno a loro.
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In quel mondo tutto aveva un senso proprio. Non si conoscevano le diversità; il fuoco poteva essere amico dellacqua, il gatto compagno della volpe, la farfalla amante del ragno. Ognuno di loro fisicamente era diverso dagli altri, ma ciò non aveva importanza per nessuno. Anzi erano proprio le differenze a colmare negli uni le mancanze degli altri.
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Così, un giorno accanto allAlba e al Tramonto apparve una piccola stellina bianca. Il sole andò a congratularsi con lAlba e la luna brillò di una luce speciale, proprio in onore della nuova venuta. Questo nuovo evento non fece altro che aumentare la felicità di tutti gli esseri del Mondo.
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Improvvisamente però, un buio violento inondò tutto e tutti. Dal cielo scese un essere quasi umano che proclamò il proprio editto: ORDINE, ORDINE, ORDINE. Da quel preciso momento il Mondo avrebbe seguito un ordine stabilito dallavvicendarsi del buio e della luce. Il sole avrebbe brillato per un periodo definito giorno, la luna e le stelle sarebbero salite in cielo per il periodo definito notte. Il Tramonto ebbe il compito di segnare la fine del giorno e lAlba invece, linizio di uno nuovo.
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LAlba e il Tramonto si tenevano ancora per mano con in mezzo la loro piccola Stellina. Vittime del sortilegio, non avevano scampo. Avrebbero voluto scappare. Ma dove? Dovevano sottostare alle leggi,come tutti gli altri. Il Tramonto prese in braccio la sua stellina e la salutò con un bacio in fronte. La piccola non voleva allontanarsi da loro. Ma dovette farlo. L Alba affidò la sua piccola alla Luna che la portò in cielo con se.
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Il Tramonto e lAlba si guardarono negli occhi. Sapevano che non si sarebbero più incontrati fino alla fine del Mondo. Così aveva stabilito lEssere. Si abbracciarono disperatamente per lultima volta, prima di prendere direzioni opposte. Il nuovo mondo iniziò nel dolore.
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Da quel momento nel Mondo scomparve la gioia e lallegria. E passato molto tempo da allora. Ma ogni sera il Tramonto si voltava in ogni direzione per poter dare almeno un bacio alla sua piccola Stella, che è ormai divenuta la prima Stella della sera. Così ogni sera la piccola Stellina riceveva un bacio da portare allAlba prima dellarrivo di un nuovo giorno. Così ogni mattina lAlba riceveva il bacio del suo Tramonto, tramite la stellina e ne donava uno nuovo da portare al Tramonto.
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Ogni sera e ogni mattina, la stellina chiede ad entrambi: Quando potremo di nuovo stare tutti insieme ? La risposta è sempre la stessa: Presto ! Ma il ciclo si è ripetuto per tanto tempo e si ripeterà fino a quando tutto il male sparirà dal mondo. L Alba e il Tramonto, linizio e la fine. Un amore capace allora di riempire un Mondo, ora separato per sempre, ma visibile a tutti nel suo frutto: La speranza luminosa di una Stella. Ma il Tramonto continua a sperare. Lalba continua a sperare. Ed io piccola stellina… non ho smesso mai di farlo
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