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Preparatore Fisico, Chinesiologo
Nuove prospettive nella valutazione dell’atleta: posture e prevenzione Ivrea, 29 marzo 2008 Prof. Andrea Molina Preparatore Fisico, Chinesiologo Andrea Camilli Osteopata D.O.m R.O.I
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“Il moto è una manifestazione della vita” (Rolling E. Becker D.O)
(foto Runner’s Word)
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Sistemi non lineari I “sistemi viventi” sono dei sistemi NON LINEARI che svolgono la loro esistenza tra ordine e caos
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Vita = sistema biologico
Qualunque essere umano è un sistema biologico “complesso” da analizzare.
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COS’E’ LA SALUTE? SALUTE NON VUOL DIRE “ASSENZA DI MALATTIE!”
“É FACILE TROVARE LA MALATTIA, DIFFICILE É TROVARE LA SALUTE” (A.T. Still)
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Il modello individuale di salute (A.Molina- A.Camilli 2008)
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Come è importante valutare la componente metabolica e muscolare;
IL modello di “SALUTE” Come è importante valutare la componente metabolica e muscolare; allo stesso modo è importante valutare la componente di salute nel nostro atleta (specificità)
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Definizioni di postura
È l' atteggiamento che il corpo assume durante il movimento o da fermo Come postura si intende la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.
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e relazionali, legati anche all’evoluzione
Che cos’è la postura? È la manifestazione corporea di ciò che siamo. In relazione a fattori neurofisiologici, biomeccanici, psicoemotivi e relazionali, legati anche all’evoluzione della specie. “La gravità uccide il tuo paziente. La gravità è il solo fattore che rappresenta il carico costante sulle strutture di supporto” (dott. Fryette)
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Fattori che influenzano la postura
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La postura ideale teorica
La postura ideale segue il principio del massimo rendimento col minimo sforzo e dell’orizzontalità dello sguardo
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Problematica ascendente
-Il problema viene dal basso -esiste una disfunzione o sui recettori plantari,o sul ginocchio o a livello del bacino. -Ci troviamo di fronte a una catena ascendente di lesioni.
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Disfunzione discendente
-la testa è spostata rispetto agli altri punti di riferimento. -Il problema viene dall’alto ( es. disfunzione a livello del sensore oculare, sull’apparato temporo mandibolare, sulla meccanica cranica, a livello del rachide cervicale o della dorsale alta) -Ci troviamo di fronte a una catena di lesioni discendente
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Esempio disfunzione discendente
Muscolo temporale Massetere Sottoioidei Sternocleidomastoideo Omoioideo Gran pettorale Bicipite bracchiale Gran dentato Addminali obliqui Adduttori Ischio-crurali Cattiva occlusione
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Disfunzione mista -la testa è spostata su di un lato e il bacino dall’altro -Ci potrebbe essere una disfunzione a livello ATM, cranica, dorsale cervicale, piede e ginocchio -Siamo di fronte a una catena mista ascendente e discendente
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trauma (non compensato)
-Tutti i punti di riferimento sono spostati dallo stesso lato. - Ci troviamo di fronte a un trauma ( anche emozionale )
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Più di un compenso
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Alla ricerca dell’equilibrio perduto
Creare una condizione “di equilibrio” significa eliminare le cause responsabili dei fenomeni di compenso. Perché compensare vuol dire creare tensioni fasciali e movimenti parassitari (SINCINESIE) che minano il concetto di “ Salute”
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Alcuni test posturali osteopatici
Analisi del cammino Valutazione statica posizione eretta Valutazione mobilità analitica Valutazione mobilità globale
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Valutazione mobilità analitica
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Valutazione mobilità globale -Sit and Reach
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Back estention (sfinge)
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Side-Banding
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Squat Test
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Conclusioni Non ci possiamo limitare a valutare e allenare l’atleta solo coi pochi parametri che la metodologia dell’allenamento “classica” ci presenta: forza, velocità e resistenza Valutare anche il modello posturale del nostro atleta e le sue variazioni nel tempo permette l’ottimizzazione dell’allenamento e rappresenta la prima forma di prevenzione dagli infortuni!
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Conclusioni Una corretta metodologia dell’allenamento deve:
limitare la perdita del range di movimento (funzionali, stretching analitico, allungamento globale, mobilizzazioni) limitare il disequilibrio muscolari (potenziamento mirato, allenamento funzionale, core-training) apprendere le corrette tecniche respiratorie
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(da Runner’s World Italy)
L’esempio di Haile “ Il mio training è piuttosto articolato. Non corro e basta. Lavoro anche in palestra. E vario continuamente le mie sessioni di running. Il mio consiglio è di variare spesso l’allenamento. E se vai a correre, non fare lo stesso percorso del giorno prima. Comunque sia, un runner deve principalmente mixare corsa e preparazione atletica. É ciò di cui ha bisogno il nostro corpo” Haile Gebrselassie Marathon Word Record (da Runner’s World Italy)
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