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103/04/2014 Lagricoltura biologica piemontese Unanalisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino.

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Presentazione sul tema: "103/04/2014 Lagricoltura biologica piemontese Unanalisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino."— Transcript della presentazione:

1 103/04/2014 Lagricoltura biologica piemontese Unanalisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino

2 203/04/2014 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dellagricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive (problematiche produttive affrontate in una seconda fase)

3 303/04/2014 Metodologia della ricerca Rilevazione totale di tutte le aziende biologiche degli elenchi regionali Questionario su supporto informatico, test di prova Rilevazione di persona a cura delle Associazioni Produttori Rilevazione con questionario apposito anche delle aziende che avevano cessato

4 403/04/2014 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dellagricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive

5 503/04/2014 Caratteristiche generali Le superfici: Superficie rilevata: 37.300 ha circa SAU: 37.000 ha circa (3,44% della SAU regionale) SAU a biologico o in conversione: 29.800 ha (2,8% della SAU regionale)

6 603/04/2014 Caratteristiche generali Riparto delle superfici:

7 703/04/2014 Caratteristiche generali Le colture più importanti per superficie: Cereali: riso (3100 ha), mais (1500 ha), frumento (1150 ha) Piante industriali: girasole (1000 ha) Legnose agrarie: vigneto (1600 ha), castagno (1500 ha), fruttiferi Foraggere: 2200 ha complessivi

8 803/04/2014 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Bovini: 20.000 capi (2,5% rispetto a Censimento), di cui 10.000 vacche; Solo 8.100 capi biologici (40%) Prevalente orientamento da carne

9 903/04/2014 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Ovini: 7.400 capi (8,4% rispetto a Censimento) 5.000 biologici (67%) Metà orientamento latte, metà carne Caprini: 4.300 capi (8,7% rispetto a Censimento) 2.500 biologici (61%)

10 1003/04/2014 Caratteristiche generali Gli allevamenti: Suini: 16.500 capi (2% rispetto a Censimento) Solo 4.100 biologici (25%) Prevalente orientamento carne fresca in generale; circa parità con destinazione a salumifici fra i biologici Avicoli: 280.000 capi, il 26% biologici (uova)

11 1103/04/2014 Caratteristiche strutturali Le aziende 1655 aziende operanti al rilevamento Aziende con coltivazioni: 1610 Aziende con allevamenti (incluse api): 611 Aziende che trasformano: 389

12 1203/04/2014 Caratteristiche strutturali Distribuzione per classi di SAU Forte concentrazione nelle classi inferiori Aziende < 5 ha: 43% del numero, 4,5% della SAU Aziende > 50 ha: 9% del numero, 64% della SAU Ma: dimensione media superiore a quella regionale (22,3 contro 8,8 ha)

13 1303/04/2014 Caratteristiche strutturali Distribuzione % n° az. per classi di SAU

14 1403/04/2014 Caratteristiche strutturali Distribuzione % SAU per classi di SAU

15 1503/04/2014 Caratteristiche strutturali Distribuzione degli allevamenti Per i bovini maggior concentrazione in stalle medie che per la Regione ; n° medio di capi superiore a quella regionale Anche per i suini e gli ovi-caprini distribuzione più equilibrata che per la Regione, e n° medio di capi maggiore

16 1603/04/2014 Caratteristiche strutturali Distribuzione per dimensione economica Forte concentrazione nelle classi inferiori 55% delle aziende ha meno di 10.000 di PLV, e realizza il 5,4% della PLV totale 15% delle aziende ha più di 50.000 di PLV, e realizza il 77% della PLV totale Ma: dimensione economica media probabilmente superiore a quella regionale

17 1703/04/2014 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Coltivazioni più presenti: –Legnose agrarie (1053 az.) –Prati e pascoli (859) –Cereali (475) –Patate e ortaggi (402) Forte varietà (127 tipi diversi di colture)

18 1803/04/2014 Caratteristiche strutturali Tipi di produzione Trasformazioni in azienda –Prevalente vino (250 aziende) –Prodotti da latte (79 az.), da frutta secca (77 az.), ecc. Altre attività (agriturismo, attività didattiche,..): 284 az. (17%)

19 1903/04/2014 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dellagricoltura biologica Il peso economico dellagricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive

20 2003/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica La PLV delle colture PLV vegetale: 37,5 mil. PLV vegetale biologica + in conversione: 26 mil. (70% della totale) PLV biologica venduta come tale: 19,5 mil. (77% della biologica, 52% della totale)

21 2103/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica Composizione della PLV delle colture bio

22 2203/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica La PLV degli allevamenti PLV animale biologica: 8,9 mil. PLV biologica venduta come tale: 6,5 mil. (73% della biologica) Prodotti zootecnici (latte, miele, uova, 1/3 ciascuno): 6 mil. (4,7 venduti come bio) Animali vivi: 2,9 mil. (1,7 venduti come bio) –Bovini 2,2 mil.

23 2303/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica La PLV delle trasformazioni PLV dei prodotti trasformati in azienda: 14,4 mil. PLV biologica: 11,5 mil. (80%) PLV biologica venduta come tale: 8,5 mil. (73% della biologica, 59% della totale)

24 2403/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica Composiz. della PLV delle trasformazioni

25 2503/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica La PLV complessiva PLV totale delle aziende: 60,8 mil. PLV biologica: 45,8 mil. (75%) PLV biologica venduta come tale: 34,5 mil. (75% della biologica, 57% della totale)

26 2603/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica Composizione della PLV bio complessiva

27 2703/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica Peso % della PLV bio in Piemonte

28 2803/04/2014 Il peso economico dellagricoltura biologica Il peso della PLV bio in Piemonte Le % maggiori si hanno per: –Piante industriali (5,6%), specie soia (14%) –Fruttiferi (3,5%): pere (10%), albicocche (4%), actinidia (3%) –Ovi-caprini (3%) Bassi livelli per: – cereali (1%), salvo riso (2,3%) e cer. minori (4%) –Ortive, bovini, suini

29 2903/04/2014 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dellagricoltura biologica Le forme di commercializzazione Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive

30 3003/04/2014 Le forme di commercializzazione Tipi di destinazione dei prodotti Reimpiego Autoconsumo Vendita come convenzionale Vendita come biologico

31 3103/04/2014 Le forme di commercializzazione Canali di commercializzazione Vendita diretta in azienda Vendita diretta in mercati Vendita diretta su Internet Vendita diretta a domicilio Ingrosso Cooperative GDO Negozi specializzati Ristorazione Altro

32 3203/04/2014 Le forme di commercializzazione Destinazione bio-convenzionale: La parte di produzione biologica venduta come tale è variabile secondo i prodotti Fra le produzioni vegetali, la quota di PLV realizzata da prodotti biologici venduti come tali è il 77% La % minore è per le colture arboree, dovuta alla vite da vino

33 3303/04/2014 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio

34 3403/04/2014 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio

35 3503/04/2014 Le forme di commercializzazione % della PLV da prodotti biologici realizzata da vendite come bio

36 3603/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO Si possono distinguere: Filiera corta (vendita in azienda, in mercati, a domicilio) Filiera specializzata (negozi specializzati, ristoranti) Altri canali (ingrosso, cooperative, GDO, altro)

37 3703/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL BIOLOGICO La distribuzione per canale è molto differenziata –Per categorie –Per singoli prodotti

38 3803/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

39 3903/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

40 4003/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

41 4103/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

42 4203/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

43 4303/04/2014 Le forme di commercializzazione I CANALI DI COMMERCIALIZZAZIONE

44 4403/04/2014 Obiettivi della ricerca Le caratteristiche generali e strutturali delle aziende biologiche Il peso economico dellagricoltura biologica Le forme di commercializzazione Problemi e prospettive Problemi e prospettive

45 4503/04/2014 Problemi e prospettive Principali criticità indicate Preponderante il problema degli sbocchi 28%), con conseguenti prezzi insoddisfacenti (25%) Difficoltà tecniche (15%) e costi eccessivi (13%) presenti, ma meno importanti Anche sistema di certificazione complicato (16%) non decisivo

46 4603/04/2014 Problemi e prospettive Ragioni di vendita come convenzionale Mancanza di sbocchi (84%) E in conversione (3%) Scarsa convenienza (7,5% - sia per costi di certificazione alti, sia per prezzi poco remunerativi)

47 4703/04/2014 Problemi e prospettive Intenzioni future Ampliare: 239 az. (14%) Mantenere: 1060 az. (64%) Ridurre: 56 az. ( 3%) Cessare: 300 az. (18%)

48 4803/04/2014 Problemi e prospettive Ragioni per futura cessazione Cessazione dei sussidi: 31% Scarsa convenienza: 24% Mancanza sbocchi: 17% Difficoltà tecniche: 10% Complicazioni burocratiche: 11% Altro: 3%

49 4903/04/2014 Problemi e prospettive Aziende che hanno cessato 204 aziende (11% del totale) Cessato totalmente lattività: 25 Cessato la produzione biologica: 186 (10% del totale)

50 5003/04/2014 Problemi e prospettive Motivi della cessazione del biologico Cessazione dei sussidi: 57% Costi di certificazione: 9% Mancanza sbocchi: 14% Difficoltà tecniche: 5% Complicazioni burocratiche: 3% Motivi personali e altro: 12%

51 5103/04/2014 Problemi e prospettive Disponibilità a tornare al biologico 54% disponibile a tornare, se cambiano le condizioni attuali Prevale la disponibilità a tornare fra chi aveva indicato: –Cessazione dei sussidi –Costi di certificazione –Complicazioni burocratiche

52 5203/04/2014 Uno sguardo di insieme Comè fatta lagricoltura biologica? Una realtà limitata dellagricoltura regionale Ma no al luogo comune di unagricoltura marginale Esiste, come nel convenzionale, una varietà di tipi di aziende, da quelle minime a quelle commerciali solide

53 5303/04/2014 Uno sguardo di insieme Punti di forza Presenza di fascia di aziende solide Grande varietà di prodotti Forte integrazione con attività di trasformazione, agriturismo, ecc. Varietà di canali di commercializzazione per i trasformati e le ortive, con presenza di filiera corta e specializzata

54 5403/04/2014 Uno sguardo di insieme Punti di debolezza Presenza di fascia di aziende di dimensioni minime (55% sotto i 10.000 di PLV, 152 senza vendite) Dipendenza di una parte delle aziende dai sussidi pubblici Mancata valorizzazione di una parte della produzione biologica come tale

55 5503/04/2014 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, lobiettivo sembrano i sussidi, non la vendita Nella maggioranza dei casi, il problema sembra però la difficoltà a collocare la produzione biologica come tale Canali commerciali poco differenziati in alcuni casi Quali sono le ragioni?

56 5603/04/2014 Uno sguardo di insieme Ragioni delle debolezze commerciali In alcuni casi, i canali commerciali sono dettati dalle caratteristiche tecniche (cereali, ecc.) Le dimensioni ridotte delle partite possono rendere poco conveniente la certificazione o impedire laccesso a certi sbocchi (es. GDO) Scarsa attenzione alla commercializzazione

57 5703/04/2014 Uno sguardo di insieme Cè spazio per miglioramenti Necessità di una concentrazione dellofferta per i canali tradizionali Necessità di organizzare la filiera Sviluppare la filiera corta e specializzata

58 5803/04/2014 Uno sguardo di insieme Settore in trasformazione Selezione delle aziende più valide Dipendenza di una parte dai sussidi pubblici

59 5903/04/2014 Possibili implicazioni I consumatori comprano biologico per: –Fini personali (gusto, genuinità, ecc.) –Interesse ambientale Loperatore pubblico ha interesse alla protezione ambientale Lagricoltura biologica ha il vantaggio di far pagare ai consumatori la protezione ambientale

60 6003/04/2014 Possibili implicazioni Loperatore pubblico ha quindi interesse a valorizzare lagricoltura biologica Limpegno pubblico a favore è quindi giustificato

61 6103/04/2014 Possibili implicazioni 3 suggerimenti per loperatore pubblico –Favorire il pagamento da parte del mercato commercializzazione –Concentrarsi sulle produzioni non adeguatamente pagate dal mercato –Sostenere le produzioni che hanno effetto ambientale positivo e che non verrebbero realizzate senza sostegno

62 6203/04/2014 Grazie per lattenzione


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