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Cap 12: tra accoglienza e ritessitura dei legami familiari. Bambini testimoni di violenza domestica: sono io il colpevole?

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Presentazione sul tema: "Cap 12: tra accoglienza e ritessitura dei legami familiari. Bambini testimoni di violenza domestica: sono io il colpevole?"— Transcript della presentazione:

1 Cap 12: tra accoglienza e ritessitura dei legami familiari. Bambini testimoni di violenza domestica: sono io il colpevole?

2 La violenza che agisce all interno di un nucleo familiare, non riguarda solo le donne ma anche i loro figli. Anche soltanto la percezione dello stato di allerta, dellangoscia e del terrore del genitore maltrattato fa si che si instauri un rapporto simbiotico tra vittima e bambino in cui questultimo non assiste solo alla violenza ma ne è vittima egli stesso.

3 Lessere testimoni diretti e indiretti di maltrattamenti può provocare effetti psichici devastanti: PauraAngosciaDepressione Problemi emotivi Bassa autostima di sé Senso di inadeguatezza Sindrome da stress postraumatico

4 Perché i bambini sono influenzati così negativamente? I bambini esperiscono un vissuto dimpotenza che li porta a equivocare sulle cause degli scontri intra familiari, attribuendole al proprio cattivo comportamento. […] lesperienza ripetuta di impotenza riduce,fino ad annullare, le risorse e le capacità di coping inducendo forti sentimenti di fallimento (Di Blasio 2005).

5 A parità di esperienza traumatica, qualcuno riesce a reagire in modo positivo RESILIENZA: ha origine nei Modelli Operativi Interni, rappresentazioni mentali delle relazioni con le principali figure di accudimento. Se un individuo ha strutturato un attaccamento sicuro, limpatto immediato dellesperienza traumatica sarà minore.

6 A HORA DO CONTO progetto dellassociazione portoghese AMCV Obiettivi : 1.Promuovere la relazione madre figlio 2.Favorire la resilienza 3.Promuovere lempowerment

7 Il progetto ha previsto 4 incontri: Primo incontro: lettura de il piccolo principe con riflessioni separate tra madre e bambino e richiesta di rappresentare graficamente la storia. Primo incontro: lettura de il piccolo principe con riflessioni separate tra madre e bambino e richiesta di rappresentare graficamente la storia. Secondo incontro: lettura de la piccola fiammiferaia, proposto dai partecipanti, con riflessione condivisa e rappresentazione grafica congiunta della storia. Secondo incontro: lettura de la piccola fiammiferaia, proposto dai partecipanti, con riflessione condivisa e rappresentazione grafica congiunta della storia. Terzo incontro: lettura del materiale proposto e disegno del ritratto reciproco tra madre e bambino. Terzo incontro: lettura del materiale proposto e disegno del ritratto reciproco tra madre e bambino. Quarto incontro: lettura del penultimo capitolo de il piccolo principe e ricapitolazione dei temi affrontati Quarto incontro: lettura del penultimo capitolo de il piccolo principe e ricapitolazione dei temi affrontati.

8 I temi emersi sono: 1)il rispetto, 2)la responsabilità, 3)lindifferenza, 4)la libertà, 5)la fiducia.

9 il momento del racconto è risultato essere un agile strumento narrativo, né invasivo, né psicoterapeutico, volto alla promozione della comunicazione verbale ed emozionale tra madre e figlio.

10 A cura di: Camassa Cristina Coppola Federica Donsanto Fabiana Marmo Lucia Vanzi Alessia


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