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Taranto aprile - maggio 2003

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Presentazione sul tema: "Taranto aprile - maggio 2003"— Transcript della presentazione:

1 Taranto aprile - maggio 2003
Progetto NOESIS corso di formazione di dirigenti di cooperativa sociale LEGISLAZIONE SOCIALE Taranto aprile - maggio 2003 docente avv. Nunzio LEONE Studio Avv.Nunzio LEONE

2 La legislazione sociale
Le legislazione sociale è espressione coerente e recente dell’intervento, di quanto intende fare la collettività in favore dei bisogni dei cittadini È la forma legislativa dello Stato sociale Studio Avv.Nunzio LEONE

3 Assistenza sociale e servizi sociali
Assistenza sociale è concetto ampio Comprende trasferimenti monetari a sostegno del reddito delle persone in difficoltà In Italia sia previdenza che assistenza PRSTAZIONI DI SERVIZIO Studio Avv.Nunzio LEONE

4 Storia…..LA LEGGE CRISPI (N.6972 DEL 17 LUGLIO 1890)
RICONOSCE PERSONALITA’ GIURIDICA PUBBLICA ELLE PREESISTENTI OPERE PIE CHE DIVENTANO IPAB ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA assistenza ai poveri, in stato di sanità o di malattia, la loro educazione, istruzione, avviamento a professione , miglioramento morale ed economico Intervento e controllo La natura delle IPAB resta privatistica Studio Avv.Nunzio LEONE

5 La legge Giolitti (nel 1904)
Integrazione e sistemazione Legge CRISPI Strumento diretto di intervento dello Stato nel campo dell’assistenza criteri BENEFICENZA COME ASPETTO DELLA COMPLESSA SITUAZIONE SOCIALE DIRITTO DEL POVERO E DOVERE DELLA SOCIETA’ A SOPPERIRLO ASSSITENZA PRIVATA NON SOLO CONTROLLATA MA COORDINATA ED INTEGRATA CON ASSISTENZA PUBBLICA Studio Avv.Nunzio LEONE

6 La legislazione fascista
Abroga la legge Giolitti, perché ordinamento su base provinciale contrastava su accentramento amm.tivo Famiglia ONMI (1925) ENAOLI assicurazione previdenziale estesa Famiglia fascista e cattolica (puntello) Famiglie numerose, sostegno maternità Controllo sociale dello Stato Studio Avv.Nunzio LEONE

7 La legislazione fascista L. 847 DEL 3.6.1937
ISTITUZIONE IN OGNI COMUNE DEL REGNO DELL’ENTE COMUNALE DI ASSISTENZA CRITERI VERTICISMO BUROCRATISMO CATEGORIZZAZIONE DISCREZIONALITA’ CUSTODIALISMO Studio Avv.Nunzio LEONE

8 LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA (artt.2, 3, 38)
ASSISTENZA SOCIALE COME DIRITTO DEI CITTADINI nei principi Diritto al lavoro Tutela della famiglia Della maternità Dell’infanzia Tutela della salute Diritto allo studio Alla protezione dei lavoratori Studio Avv.Nunzio LEONE

9 Negli anni settanta la svolta
Processo di decentramento regionale L.382 del 75, DPR 616/77 Assistenza nella “Sanità e servizi sociali” Commissione esperti (M.S.Giannini) REGIONE (legislazione e programmazione regionale generale) COMUNI (programmazione locale e di gestione operativa dei servizi o direttamente o tramite le USL) Studio Avv.Nunzio LEONE

10 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Negli anni ottanta….. Il legislatore regionale scavalca lo Stato Lo sostituisce, attuando un profondo riordino del settore Leggi con carattere di omogeneità nei contenuti, nella struttura che definisce le finalità I destinatari dei servizi (cittadini residenti e non) I referenti istituzionali (comuni singoli o associati) Le responsabilità nella programmazione La questione dei finanziamenti Studio Avv.Nunzio LEONE

11 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Negli anni ‘90 L.142/90 (Ordinamento autonomie locali) L.266/91 (Leqqe quadro sul VOLONTARIATO) L.381/ 91(COOPERATIVE SOCIALI) D.LGS. 460/97 onlus (decreto Zamagni) D.LGS. 112/98 art.128 SERVIZI SOCIALI L.328/00 ( LEGGE QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA…) L.383/00 (ASSOCIAZIONISMO DI PROMOZIONE SOCIALE) Studio Avv.Nunzio LEONE

12 La legge quadro sul volontariato l. 266.91
Riconoscimento VALORE SOCIALE ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO RISORSE ECONOMICHE REGISTRI CONVENZIONI OSSERVATORIO Studio Avv.Nunzio LEONE

13 Le cooperative sociali l.381.91
LO SCOPO E’ PERSEGUIRE L’INTERESSE GENERALE DELLA COMUNITA’ ALLA PROMOZIONE UMANA E ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI CON TIPO A TIPO B MISTO SOCI VOLONTARI PERSONE SVANTAGGIATE CONVENZIONI CONSORZI Studio Avv.Nunzio LEONE

14 Le associazioni di promozione sociale l. 383 del 7.12.00
SONO TALI LE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E NON I MOVIMENTI I GRUPPI E LORO COORDINAMENTI E FEDERAZIONI COSTITUITE AL FINE DI SVOLGERE ATTIVITA’ DI UTILITA’ SOCIALE IN FAVORE DI ASSOCIATI E TERZI OSSERVATORIO Studio Avv.Nunzio LEONE

15 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Legge n.328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” capo I Principi generali dei sistema integrato di interventi e servizi sociali Art.1 – Principi generali e finalità Art. 2 – Diritto alle prestazioni Art. 3 – Principi per la programmazione degli interventi e risorse del sistema integrato di intereventi e servizi sociali Art 4 – Sistema di finanziamento delle politiche sociali Art. 5 – Ruolo del terzo settore Studio Avv.Nunzio LEONE

16 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Capo II Assetto istituzionale e organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Art. 6 – Funzioni dei comuni Art. 7 – Funzioni delle province Art. 8 – Funzioni delle regioni Art. 9 – Funzioni dello Stato Art.10 – Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza Art. 11 – Autorizzazione e accreditamento Art. 12 – Figure professionali sociali Art.13 – Carta dei servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE

17 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Capo III Disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale Art. 14 – Progetti individuali per le persone disabili Art. 15 – Sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti Art. 16 – Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari Art. 17 – Titoli per l’acquisto di servizi sociali Capo III Disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale Studio Avv.Nunzio LEONE

18 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Capo IV Strumenti per favorire il riordino del sistema di interventi e servizi sociali Art. 18 – Piano nazionale e piani regionali degli interventi e dei servizi sociali Art. 19 – Piano di zona Art.20 – Fondo nazionale per le politiche sociali Art Sistema informativo dei servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE

19 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Capo V Interventi, servizi ed emolumenti economici del sistema integrato di interventi e servizi sociali Sezione I Disposizioni generali Art Definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE

20 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Sezione II Misure di contrasto alla povertà e riordino degli emolumenti economici assistenziali Art. 23 – Reddito minimo di inserimento Art. 24 – Delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo Art. 25 – Accertamenti della condizione economica del richiedente Art. 26. (Utilizzo di fondi integrativi per prestazioni sociali) Studio Avv.Nunzio LEONE

21 Capo VI DISPOSIZIONI FINALI
Art. 27. (Istituzione della Commissione di indagine sulla esclusione sociale) Art. 28. (Interventi urgenti per le situazioni di povertà estrema) Art. 29. (Disposizioni sul personale) Art (Abrogazioni) Studio Avv.Nunzio LEONE

22 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Premessa Il 18 ottobre 2000 il Senato della Repubblica ha definitivamente approvato, la “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. È così compiuta la riforma organica del settore assistenziale, fino ad oggi regolato dalla legge Crispi del 1890 e da una serie di interventi su settori specifici che si erano accumulati nel corso degli anni. Studio Avv.Nunzio LEONE

23 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Premessa Questa legge è stata salutata con favore sia per il suo significato culturale (definisce con l’articolo 2 gli ambiti di diritto alle prestazioni, persegue un disegno di decentramento amministrativo, agli articoli 18 e 19 promuove la programmazione e l’integrazione tra servizi), sia per il fatto che attribuisce agli enti locali risorse certe per la realizzazione dei servizi (articolo 20), garantendo un livello minimo di prestazioni uniformi sul territorio nazionale. Studio Avv.Nunzio LEONE

24 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Contenuti La legge enuncia i principi ispiratori generali (articoli 1 – 5), definisce i compiti dello Stato, delle Regioni, delle Province e degli Enti locali e i principi organizzativi dei servizi (articoli 6 – 13), istituisce e disciplina gli interventi assistenziali e gli strumenti per realizzarli (articoli 14 – 30).  ART 1 Definisce i principi ispiratori generali : qualità della vita , pari opportunità, non discriminazione , prevenzione   ART.6 Compiti dei Comuni : sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali programmazione, progettazione, realizzazione, promozione,. valutazione degli interventi a livello locale-         Studio Avv.Nunzio LEONE

25 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
In sintesi ART.7 Compiti delle province : concorrono alla programmazione del sistema : raccolta dati, indagini conoscitive, analisi del bisogno e dell’offerta, alla promozione d’intesa con i Comuni di iniziative di formazione professionale, alla partecipazione alla definizione dei piani di zona. ART.8 Compiti delle Regioni: programmazione , coordinamento e verifica dell’attuazione a livello territoriale ; disciplina l’integrazione degli interventi sociali, con quelli sanitari. ART.9 Competenze dello Stato : indirizzo, coordinamento, omogeneizzazione delle caratteristiche degli interventi su tutto il territorio nazionale : profili professionali, requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture … Studio Avv.Nunzio LEONE

26 Esiste un disegno di decentramento amministrativo
piano nazionale : indirizzo, coordinamento, omogeneizzazione delle caratteristiche degli interventi su tutto il territorio nazionale : profili professionali, requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture …  piano regionale : programmazione , coordinamento e verifica dell’attuazione a livello territoriale ; disciplina l’integrazione degli interventi sociali, con quelli sanitari piani di zona: ; programmazione, progettazione, realizzazione, promozione,. valutazione degli interventi a livello locale; Studio Avv.Nunzio LEONE

27 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il terzo settore fa il suo ingresso nel “sistema integrato di interventi e servizi sociali” La legge fa proprio il principio di sussidiarietà sia verticale (tra istituzioni, affidando agli enti locali la realizzazione degli interventi assistenziali) sia orizzontale, riconoscendo il ruolo delle organizzazioni di terzo settore e in specifico della cooperazione: “Gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell’ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale…” (articolo 1 comma 4). Il terzo settore è al pari delle istituzioni pubbliche soggetto attivo “nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi” (articolo 1, comma 5). Studio Avv.Nunzio LEONE

28 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il terzo settore fa il suo ingresso nel “sistema integrato di interventi e servizi sociali” “Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata.” (articolo 1, comma 5).   articolo 3 prevede che il terzo settore sia coinvolto nella concertazione sulla programmazione degli interventi del sistema integrato dei servizi sociali e gli articoli 18 e 19 affidano al terzo settore un ruolo nella definizione rispettivamente del piano nazionale e del piano di zona degli interventi e dei servizi sociali. Studio Avv.Nunzio LEONE

29 contenuti di tipo innovativo
La legge promuove inoltre alcune innovazioni negli strumenti di rapporto con il terzo settore: quali la Facoltà di scelta individuale, all’interno di un “quasi mercato regolato”  “i comuni le regioni e lo stato promuovono azioni per favorire la pluralità dei servizi , garantendo il diritto di scelta fra gli stessi e per consentire , in via sperimentale , su richiesta degli interessati , l’eventuale scelta di servizi sociali in alternativa alle prestazioni economiche” ( art 3 comma 4 ). Prevede ( art 11) che accanto ai requisiti minimi ai fini autorizzativi ( poter esercitare l’attività), vengano definiti requisiti di Accreditamento delle strutture residenziale e semi residenziali, cui corrispondono costi standard. “Sistema di accreditamento che può essere un passaggio fondamentale per garantire una miglior qualità agli utenti. Studio Avv.Nunzio LEONE

30 Altri contenuti di tipo innovativo
Un ‘altra proposta innovativa, seppur espressa timidamente , prevede la possibilità di introdurre gli Assegni SERVIZIO per l’acquisto di prestazioni socio assistenziali da soggetti accreditati. Altro aspetto che si collega direttamente al precedente , riguarda la Deducibilità fiscale delle spese socio assistenziali. All’art 16 comma 6, seppur in maniera “fumosa “ sono determinate misure di agevolazione fiscale per le spese sostenute per la tutela e cura dei componenti del nucleo famigliare non autosufficienti o disabili. Studio Avv.Nunzio LEONE

31 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Conclusioni “ il terzo settore e la cooperazione sociale non sono soggetti residuali , fornitori di manodopera , ma protagonisti delle politiche sociali , sia sul fronte della programmazione che della realizzazione dei servizi”. Studio Avv.Nunzio LEONE

32 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
In sintesi Si afferma in maniera inequivocabile il principio di sussidiarietà Maggiore chiarezza sulle caratteristiche dei rapporti economici e di concertazione fra pubblica amministrazione e terzo settore Introduce alcuni strumenti innovativi  E’ opportuno verificare: modalità attraverso le quali la legge verrà implementata ai diversi livelli di indirizzo ( nazionale, regionale…..) operativi ( enti locali ) Studio Avv.Nunzio LEONE

33 La non discriminazione ed i diritti di cittadinanza
PRINCIPI E FINALITA’ GLI OBIETTIVI DELLA LEGGE: assicurare: Alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali garantire: La qualità della vita; Le pari opportunità; La non discriminazione ed i diritti di cittadinanza prevenire, eliminare o ridurre: Le condizioni di disabilità Le condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia Studio Avv.Nunzio LEONE

34 Principi guida: Sussidiarietà:
ORIZZONTALE VERTICALE Lo Stato delega ai livelli di governo inferiori le funzioni le funzioni che essi possono esercitare meglio a vantaggio dei cittadini, valorizzando e promuovendo la capacità delle comunità locali ad affrontare i propri problemi, intervenendo dall’esterno quando è necessario attraverso risorse aggiuntive (economiche e non) per incrementare le capacità di risposta autonoma; Strumento di promozione, coordinamento e sostegno che permette alle formazioni sociali (famiglie, associazioni, cooperazione, organizzazioni non profit in genere, ecc.) di esprimere al meglio, o con la piena garanzia di libertà di iniziativa, le diverse e specifiche potenzialità Studio Avv.Nunzio LEONE

35 Principi guida: Decentramento
Si ribalta la tradizionale impostazione dell’impianto normativo partendo dal basso nel definire i compiti comunali, per poi risalire a livelli istituzionali più rilevanti. L’assetto complessivo prevede che i Comuni siano titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale Studio Avv.Nunzio LEONE

36 Principi guida: Integrazione dei servizi
Elementi fondamentali per la realizzazione degli interventi e dei servizi sociali sono: La programmazione degli interventi e delle risorse attraverso: Il coordinamento e l’integrazione con gli interventi sanitari e dell’istruzione nonché con le politiche attive di formazione, di avviamento e di reinserimento al lavoro; La concertazione e la cooperazione tra: diversi livelli istituzionali ; L’operatività per progetti; La verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni; La valutazione di impatto di genere Studio Avv.Nunzio LEONE

37 Le nuove politiche sociali
PRINCIPIO: le politiche sociali sono universalistiche OBIETTIVI: perseguono obiettivi di ben-essere sociale STRUMENTI: attraverso il sistema integrato di interventi e servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE

38 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il Sistema Integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante: Politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale; Integrazione di servizi alla persona ed al nucleo familiare con eventuali misure economiche; Definizione di percorsi attivi, volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse; Superamento di sovrapposizioni di competenze e di settorializzazione delle risposte Studio Avv.Nunzio LEONE

39 Sistema integrato in cui:
Il cittadino non è solo utente Le famiglie non sono solo portatrici di bisogni L’assistenza non è solo sostegno economico La rete non si rivolge solo agli ultimi L’approccio non è solo riparatorio Il disagio non è solo economico Il sapere non solo professionale Gli interventi sociali non sono opzionali Studio Avv.Nunzio LEONE

40 Progettato e realizzato ….
Promuovendo la partecipazione attiva di tutte le persone Incoraggiando le esperienze aggregative Assicurando livelli essenziali in tutte le realtà territoriali Potenziando i servizi alla persona Favorendo la diversificazione e la personalizzazione degli interventi Valorizzando le esperienze e le risorse esistenti Valorizzando le professioni sociali Valorizzando il sapere quotidiano Promuovendo la progettualità verso le famiglie Prevedendo un sistema allargato di governo, più vicino alle persone Studio Avv.Nunzio LEONE

41 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
DA.. Diritto all’inserimento sociale Politiche per promuovere l’inclusione sociale Interventi rivolti alla persona e alle famiglie Insieme integrato di interventi monetari e servizi in rete Livelli essenziali su tutto il territorio nazionale Prestazioni flessibili e diversificate, basate su progetti personalizzati Riconoscimento del bisogno di aiuto Politiche per contrastare l’esclusione sociale Interventi categoriali Interventi prevalentemente monetari Interventi disomogenei a livello inter e intra regionale Prestazioni rigide, predefinite Studio Avv.Nunzio LEONE

42 I 4 grandi filoni d’intervento
Superamento del disagio economico Valorizzazione del ruolo della famiglia Superamento del ricovero ospedaliero o nelle strutture assistenziali Reti per il reinserimento sociale Studio Avv.Nunzio LEONE

43 Gli ATTORI della riforma
Soggetti pubblici Organizzazioni di volontariato Chi provvede ai servizi Fondazioni Cooperazione sociale Studio Avv.Nunzio LEONE

44 Chi ha diritto alle prestazioni
Cittadini con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità fisica o psichica Soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali Cittadini Italiani e dell’Unione Europea, stranieri individuati ai sensi dell’art. 41 del D. Lgs. 286/98 Soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito Studio Avv.Nunzio LEONE

45 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Coinvolgimento stabile dei soggetti sociali nella organizzazione dei servizi in un rapporto di partenariato attivo; Coinvolgimento dei cittadini come utenti e fruitori dei servizi, ma anche di controllo della qualità; Promuovere risorse, capacità imprenditoriali e organizzazioni, diretta espressione della società civile; Coniugare la qualità con il principio della trasparenza, del pluralismo e del confronto competitivo Sviluppare la cultura del partenariato il Welfare delle responsabilità condivise Studio Avv.Nunzio LEONE

46 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Promozione delle risorse della comunità nel sistema allargato di governo SI alla partecipazione, all’assunzione di responsabilità e compiti degli utenti, dei cittadini, delle famiglie nel SISTEMA INTEGRATO NO all’autoreferenzialità dei servizi. Le competenze professionali insieme ai “saperi della vita quotidiana” per accrescere la qualità sociale Valorizzare l’apporto del volontariato Sostenere la qualificazione dei soggetti del 3° settore Studio Avv.Nunzio LEONE

47 La “GOVERNANCE”: poteri e funzioni dei soggetti sociali.
Sistema di governo in cui le decisioni non sono più prese dal centro, ma co-decise da una rete di attori interdipendenti. Metodologia negoziale finalizzata ad un processo condiviso di costruzione collettiva delle politiche sociali. Accanto alla promozione e la regolazione pubblica, convive la co-progettazione, un esercizio di responsabilità condivisa, dei soggetti pubblici, privati e sociali, dei soggetti istituzionali e non Studio Avv.Nunzio LEONE

48 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Prestazioni e servizi per TUTTI i cittadini Primi destinatari (art.2 comma 3) le persone: In condizione di povertà o con limitato reddito Con forte riduzione delle capacità personali per inabilità di ordine fisico e psichico Con difficoltà di inserimento nella vita sociale e nel mercato del lavoro Sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che necessitano di interventi assistenziali Minori, specie se in condizione di disagio familiare Azioni positive per valorizzare le capacità delle persone, delle reti familiari e sociali Studio Avv.Nunzio LEONE

49 La programmazione sociale Il circolo virtuoso introdotto dalla legge
Elaborazione dei progetti e verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni L’impalcatura del sistema si reggerà sul METODO DELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE RISORSE (art. 3) Studio Avv.Nunzio LEONE

50 Due chiavi di volta della programmazione
Regione Stato EE.LL Coordinano gli interventi sociali con quelli sanitari e dell’istruzione e con l’intero pacchetto delle politiche attive di formazione, di avviamento e di reinserimento al lavoro Studio Avv.Nunzio LEONE

51 Due chiavi di volta della programmazione
È introdotto il metodo permanente di intervento fondato sulla concertazione e cooperazione a livello istituzionale e con il coinvolgimento del terzo settore, delle fondazioni, dei sindacati e delle USL Studio Avv.Nunzio LEONE

52 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
LA CONCERTAZIONE La concertazione attiva presuppone l’assunzione di un reciproco impegno a condividere le fasi di un programma attraverso la chiarezza dei termini e la correttezza dei metodi, in un processo che tende alla sintesi delle differenze tra le parti, per esaltare gli obiettivi comuni Studio Avv.Nunzio LEONE

53 Dai principi alle azioni…………..
Gli Enti Locali, ed in particolare i Comuni, dovranno “investire” e dedicare risorse umane e strumentali alla programmazione e progettazione degli interventi, ma anche a liberare risorse, coniugando la capacità di riformare gli assetti organizzativi e gestionali con la semplificazione amministrativa e la conseguente riduzione degli apparati burocratici Le amministrazioni locali sono chiamate a operare profonde trasformazioni, in primo luogo “culturali” ma anche organizzative e gestionali; Studio Avv.Nunzio LEONE

54 I livelli della Pianificazione
STATO REGIONE PROVINCIA COMUNE Studio Avv.Nunzio LEONE

55 STRUMENTI PER IL RIORDINO DEL SISTEMA
PIANO NAZIONALE : GOVERNO SU PROPOSTA MIN.SOL..SOCIALE (WELFARE) 2 . PIANI REGIONALI REGIONI : SULLA BASE LINEE DEL PIANO NAZIONALE, D’INTESA CON I COMUNI 3. PIANO DI ZONA COMUNI ASSOCIATI SECONDO INDICAZIONI PIANI REGIONALI FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALE: RISORSE,MODALITA’ E PROCEDURE DEL GOVERNO, MIN. WELAFARE ANNUALMENTE PROVVEDE A RIPARTIZIONE RISORSE SISTEMA INFORMATIVO STATO ,REGIONI,PROVINCE ISTITUISCONO S.I.S.S. MIN.SOL SOCIALE (WELFARE) NOMINA COMMISSIONE TECNICA DI 6 ESPERTI Studio Avv.Nunzio LEONE

56 STATO PIANO NAZIONALE DEGLI INTERVENTI SOCIALI Indica le caratteristiche e i requisiti delle prestazioni sociali, le priorità di intervento, le modalità di attuazione del sistema di interventi, gli indirizzi, i parametri per valutare i risultati, le regole per la formazione e l’aggiornamento del personale, i finanziamenti annuali Studio Avv.Nunzio LEONE

57 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Obiettivi di priorità sociale Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari La libera assunzione di responsabilità Le capacità genitoriali Le pari opportunità e la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne Una visione positiva della persona anziana Rafforzare i diritti dei minori Consolidare risposte qualificate per l’infanzia e l’adolescenza Potenziare gli interventi di contrasto alla povertà Sostenere con servizi domiciliari le persone non autosufficienti Altri obiettivi di rilevanza sociale Prevenzione dipendenze Inclusione degli immigrati Studio Avv.Nunzio LEONE

58 Le Aree di intervento Il livello essenziale delle prestazioni sociali
Il diritto a star bene è il fondamento delle politiche sociali Le Aree di intervento Livelli essenziali per chi? Per quali bisogni? responsabilità familiari diritti dei minori persone anziane contrasto alla povertà disabili (in particolare i disabili gravi) droghe avvio della riforma Studio Avv.Nunzio LEONE

59 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il livello essenziale delle prestazioni sociali Il diritto a star bene è il fondamento delle politiche sociali servizio sociale professionale e segretariato sociale per l’informazione e consulenza al singolo e ai nuclei familiari servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari assistenza domiciliare strutture residenziali e semi-residenziali per soggetti con fragilità sociali centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario Le tipologie di servizi Livelli essenziali per quali prestazioni o servizi? Studio Avv.Nunzio LEONE

60 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il livello essenziale delle prestazioni sociali L’innovazione delle politiche sociali Costruiti con: La partecipazione attiva delle persone alla definizione delle politiche che le riguardano La promozione del dialogo sociale, della concertazione, della collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati Livelli essenziali in tutte le aree di intervento e tipologie di servizi Attuati con: Potenziamento delle azioni per informazione e accompagnamento: gli sportelli di cittadinanza Integrazione degli interventi Sviluppo della domiciliarietà e della deistituzionalizzazione Interventi per favorire l’inclusione sociale Azioni per diversificare e personalizzare i sevizi Innovazione nei titoli per l’acquisto dei servizi Studio Avv.Nunzio LEONE

61 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
PIANO NAZIONALE REGIONE PIANO REGIONALE È predisposto seguendo le indicazioni del piano nazionale, nell’ambito delle risorse disponibili e collaborando con i Comuni. Provvede in particolare all’integrazione socio-sanitaria; coordina le politiche di istruzione e del lavoro Studio Avv.Nunzio LEONE

62 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
PIANO REGIONALE ENTI LOCALI PIANO SOCIALE DI ZONA È predisposto dai Comuni associati in ambiti territoriali, d’intesa con le aziende sanitarie locali e gli attori del terzo settore. Individua gli obiettivi strategici e le priorità di intervento, nonché gli strumenti per realizzarli; favorisce la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili; definisce criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune; prevede iniziative di aggiornamento e formazione degli operatori Studio Avv.Nunzio LEONE

63 La qualità nel processo di Pianificazione
Non deve essere visto in termini amministrativi ( e di adempimento formale), ma deve prevedere l’attivazione di azioni responsabilizzanti, concertative, comunicative che coinvolgano tutti i soggetti in grado di dare apporti nelle varie fasi progettuali; L’attenzione va concentrata sui bisogni e sulle opportunità da garantire e, solo in secondo luogo, sul sistema di interventi e servizi da porre in essere; Valorizzare le risorse di ogni comunità locale al fine non solo di aumentare l’efficacia degli interventi, ma anche di favorire la crescita delle risorse presenti nelle singole realtà; Attenzione alle fasi di valutazione di processo e di esito; Definire puntualmente le responsabilità. Studio Avv.Nunzio LEONE

64 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Il Piano di Zona: l’avvio della programmazione sociale territoriale È un atto di programmazione territoriale in grado di leggere il territorio socialmente inteso, coglierne i caratteri e le vocazioni, per ridisegnare il sistema di protezione sociale, secondo il criterio universalistico e la logica di rete, mediante un ampio coinvolgimento sociale. Consiste nella messa a punto di strategie riorganizzative per quanto riguarda le risorse (razionalizza su scala territoriale multidimensionale), per quanto riguarda i bisogni (supera l’approccio categoriale) Viene adottato attraverso un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D. lgs. 267/00 Studio Avv.Nunzio LEONE

65 “Un piano regolatore per i servizi alla persona”.
PIANI DI ZONA “Un piano regolatore per i servizi alla persona”. Studio Avv.Nunzio LEONE

66 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
PIANI DI ZONA Il piano di zona è un’opportunità strategica di fronte alla quale l’atteggiamento non può essere d’indifferenza o di passività ,né di adempimento formale , bensì è necessario sviluppare nuove capacità per porre la persona al centro dei sistemi di servizi. Studio Avv.Nunzio LEONE

67 Fattori costitutivi del piano di zona
La fase conoscitiva : orientare le scelte su obiettivi, priorità e azioni strategiche La scelta di obiettivi e priorità : il momento politico per eccellenza I progetti : per ogni obiettivo va costruito un progetto in cui si individuano i fattori di qualità , i risultati attesi , i soggetti che concorrono al conseguimento dei risultati, le responsabilità , le risorse necessarie…. Il piano : caratterizzato da congruità e sostenibilità Studio Avv.Nunzio LEONE

68 Fattori costitutivi del piano di zona
Il sistema dei servizi Le modalità di gestione La verifica e la valutazione L’atto di approvazione e la formalizzazione dei rapporti interistituzionali : i piani regionali esplicitano soggetti , modalità e procedure per l’approvazione del”piano”. In genere è la conferenza o l’Assemblea dei Sindaci ad approvare il “piano”. Il direttore generale dell’ASL dovrà assumere un proprio atto deliberativo con il quale recepisce il “piano”, con l’assunzione degli oneri finanziari connessi agli interventi di propria competenza nei servizi ad elevata integrazione socio sanitaria. Studio Avv.Nunzio LEONE

69 Fattori costitutivi del piano di zona
L’interazione tra soggetti : la concertazione tra tutti i soggetti presenti ed operanti nell’ambito territoriale è l’elemento strategico fondamentale e vincente perché il piano di zona risulti uno strumento efficace. Studio Avv.Nunzio LEONE

70 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
I piani di zona Sostegno alla genitorialità Anziani Infanzia Povertà Disabilità Studio Avv.Nunzio LEONE

71 Sostegno alla genitorialità
interventi a sostegno della conciliazione tra responsabilità familiare e partecipazione al mercato del lavoro; servizi di cura per i bambini, strumenti di riconoscimento del costo economico dei figli; forme di agevolazione e sostegno delle famiglie sovraccariche; strumenti di incentivazione dell’affidamento familiare nei confronti di minori in situazione di forte disagio familiare; misure di sostegno alle responsabilità genitoriali. Studio Avv.Nunzio LEONE

72 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Anziani Servizi di assistenza domiciliare; Centri diurni che sappiano coniugare il sollievo alle famiglie e l’offerta di attività riabilitative; Servizi a sostegno della domiciliarità quali telesoccorso, teleassistenza; Mini-alloggi per gli anziani; Ospitalità temporanea al fine di risolvere urgenti necessità familiari o per sollievo alla famiglia ospitante; Affidamento a famiglie; Offerta di attività di volontariato o di utilità sociale; Apertura delle strutture residenziali e diurne alla comunità locale; Soggiorni marini o in altre località. Studio Avv.Nunzio LEONE

73 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Infanzia nidi; sostegno psicologico e sociale per nuclei famigliari a rischio di condotte violente e maltrattanti; servizi di sostegno per i minori sottoposti ad abusi; messa a disposizione di spazi di gioco di libero accesso; luoghi di gioco “guidato”; servizi di tipo prescolastico; servizi di supporto per gli studenti con difficoltà di apprendimento; offerta di spazi per attività di particolare interesse per gli adolescenti; Studio Avv.Nunzio LEONE

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Infanzia percorsi formativi per ragazze e ragazzi che intendano avviarsi all’esercizio dell’attività di baby-sitter; percorsi sperimentali di formazione ed inserimento lavorativo; luoghi di ascolto immediatamente accessibili; selezione, aiuto e sostegno di famiglie affidatarie; gruppi appartamento per adolescenti anche non ancora maggiorenni; equipes socio-sanitarie per le adozioni e la valutazione delle disponibilità all’affidamento. Studio Avv.Nunzio LEONE

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Lotta alla povertà Coordinamento con politiche del lavoro e della formazione Conciliazione mercato del lavoro e tempi familiari Attenzione ai senza fissa dimora Studio Avv.Nunzio LEONE

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Disabilità programmi di intervento precoce; attivazione di progetti personalizzati e di Servizi di assistenza domiciliare, di aiuto alla persona e alla famiglia e per l'autonomia; sperimentazione di programmi di assistenza, anche in forma indiretta ed autogestita, per la vita indipendente; sostegno all'integrazione precoce dei minori nei servizi educativi; attivazione di almeno un centro socio-riabilitativo ed educativo; sostenere l'associazionismo, le fondazioni ed altre iniziative di mutualità ed auto-aiuto tra le famiglie per la tutela dei minori con grave disabilità; introdurre la figura dell'amministratore di sostegno; istituire commissioni territoriali per la verifica della qualità della vita del disabile; Studio Avv.Nunzio LEONE

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Disabilità prevedere quote di riserva di alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare ad alloggi per disabili; definizione di programmi e iniziative di integrazione socio-sanitaria e socio-educativa; promuovere programmi per l'accesso ai servizi turistici, per la fruizione dei servizi culturali,; sostegno economico al costo dell'adattamento dell'abitazione, e rimozione delle barriere architettoniche; facilitazioni nell'uso dei trasporti pubblici. Studio Avv.Nunzio LEONE

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La riorganizzazione dei servizi mette al centro del sistema il territorio-comunità come luogo che assume il soggetto nella sua dimensione storico-sociale concreta. Sistema Territorio Il piano sociale di zona offrirà l’occasione per identificare e costruire un nuovo equilibrio nella programmazione e nella gestione degli interventi e dei servizi sociali tra il livello centrale e quello decentrato Studio Avv.Nunzio LEONE

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Funzioni e Competenze STATO REGIONE PROVINCIA COMUNE Studio Avv.Nunzio LEONE

80 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Determina principi e obiettivi della politica sociale attraverso il piano nazionale; Individua i livelli essenziali delle prestazioni; Fissa i requisiti minimi per autorizzare l’esercizio dei servizi a ciclo residenziale Prevede i requisiti per le comunità di tipo familiare nelle civili abitazioni; Determina i requisiti e i profili professionali di chi opera nel campo del sociale Esercita i poteri sostitutivi in caso di riscontrata inadempienza delle regioni; Ripartisce le risorse del fondo nazionale per le politiche sociali Art.9 STATO Studio Avv.Nunzio LEONE

81 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
REGIONE Art.8 Determina gli ambiti locali e gli strumenti per la gestione unitaria del sistema dei servizi; Definisce le politiche integrate per interventi sociali, sanità, scuola, lavoro; Promuove e coordina l’assistenza tecnica necessaria agli Enti Locali; Sperimenta modelli innovativi di servizi per coordinare le risorse finanziarie e umane Studia strumenti di controllo per valutare l’efficienza e i risultati raggiunti Fissa i criteri per autorizzare e accreditare strutture e servizi; Istituisce registri dei soggetti autorizzati a erogare servizi secondo indicatori di qualità; Definisce i principi per la concessione dei titoli per l’acquisto dei servizi; Regola il trasferimento agli Enti Locali delle risorse; Stabilisce i criteri per definire le tariffe che i Comuni pagano ai soggetti accreditati Studio Avv.Nunzio LEONE

82 Concorre all’attuazione del sistema informativo dei servizi sociali;
Raccoglie i dati sui bisogni e sulle risorse disponibili dei Comuni e degli altri soggetti; Concorre all’attuazione del sistema informativo dei servizi sociali; Analizza l’offerta assistenziale per focalizzare i fenomeni sociali più rilevanti; Promuove, d’intesa con i Comuni, iniziative di formazione professionale; Partecipa alla definizione e all’attuazione dei piani di zona Lettura del territorio Rilevazione dei bisogni sociali Art.7 PROVINCIA Studio Avv.Nunzio LEONE

83 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Sistema attivato in una logica di concertazione con le parti sociali ed il terzo settore in una strategia di programmazione dei servizi per costruire risposte territoriali complesse e di qualità ai bisogni dei cittadini: Sistema centrato sulle capacità professionali dell’operatore sociale Sistema locale integrato di interventi e servizi sociali a rete rivolti alla comunità; Sistema strutturato a forte regia pubblica con competenza di osservazione del territorio, di decodifica della domanda, di programmazione e di controllo; IL RUOLO DEL COMUNE E’ INTESO COME Studio Avv.Nunzio LEONE

84 ATTIVITA’ COMUNE FUNZIONI Promozione delle risorse locali
Programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi a rete. ATTIVITA’ Coordinamento dell’attività degli enti che operano nel territorio COMUNE Erogazione dei servizi sociali Strumenti di semplificazione amministrativa e per il controllo di gestione Vigilanza sui servizi sociali FUNZIONI Individuazione degli ambiti territoriali per la gestione unitaria Consultazione dei soggetti interessati alla predisposizione della programmazione dei servizi Diritto di partecipazione dei cittadini al controllo di qualità Valutazione delle condizioni che consentono l’accesso ai servizi Studio Avv.Nunzio LEONE

85 IL FINANZIAMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI
Istituzione del FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI Studio Avv.Nunzio LEONE

86 ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI
Fornisce indirizzi per la regolazione dei rapporti tra i Comuni ed i soggetti del terzo settore per: l’affidamento dei servizi previsti dalla legge 328 La valorizzazione del loro ruolo nella attività di programmazione e progettazione del sistema integrato Studio Avv.Nunzio LEONE

87 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Le Regioni adottano specifici indirizzi per: Promozione dell’offerta, miglioramento della qualità, innovazione dei servizi e degli interventi Favorire la pluralità di offerta dei servizi e delle prestazioni, nel rispetto dei principi di trasparenza e semplificazione amministrativa; Favorire l'utilizzo di forme di aggiudicazione o negoziali che consentano la piena espressione della capacità progettuale ed organizzativa dei soggetti del terzo settore; Favorire forme di coprogettazione promosse dalle amministrazioni pubbliche interessate, che coinvolgano attivamente i soggetti del terzo settore per l'individuazione di progetti sperimentali ed innovativi al fine di affrontare specifiche problematiche sociali; Definire adeguati processi di consultazione con i soggetti del terzo settore e con i loro organismi rappresentativi riconosciuti come parte sociale. Studio Avv.Nunzio LEONE

88 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
I Comuni: ai fini dell'erogazione dei servizi e degli interventi, predispongono, d’ intesa con l'Azienda USL nel caso di interventi socio-sanitari integrati, progetti individuali di assistenza ovvero l'erogazione di interventi nell'ambito di percorsi assistenziali attivi per l'integrazione o la reintegrazione sociale. Studio Avv.Nunzio LEONE

89 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
si considerano soggetti del Terzo Settore: le organizzazioni di volontariato, le associazioni e gli enti di promozione sociale, gli organismi della cooperazione, le cooperative sociali, le fondazioni, gli enti di patronato, altri soggetti privati non a scopo di lucro. Studio Avv.Nunzio LEONE

90 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Le Regioni ed i Comuni valorizzano l’apporto del volontariato nel sistemi di interventi e servizi come espressione organizzata di solidarietà sociale VOLONTARIATO Ruolo COMPLEMENTARE a servizi che richiedono una organizzazione complessa Gli enti pubblici stabiliscono forme di collaborazione con le organizzazioni di volontariato avvalendosi dello strumento della convenzione di cui alla legge 266/91 Studio Avv.Nunzio LEONE

91 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
Elementi di valutazione per l’affidamento dei servizi La formazione, la qualificazione e l’esperienza professionale degli operatori coinvolti; L’esperienza maturata nei settori e nei servizi di riferimento I comuni procedono all’aggiudicazione dei servizi tenendo conto dei seguenti elementi qualitativi Modalità adottate per il contenimento del turn over Strumenti di qualificazione organizzativa del lavoro Conoscenza di specifici problemi sociali del territorio e delle risorse della comunità Rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva e dalle norme in materia di previdenza I comuni non devono procedere all’affidamento con il metodo del massimo ribasso Studio Avv.Nunzio LEONE

92 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
ACQUISTO DI SERVIZI E PRESTAZIONI I Comuni possono acquistare servizi e interventi organizzati dai soggetti del Terzo Settore. Le Regioni disciplinano le modalità per l'acquisto da parte dei Comuni dei servizi ed interventi organizzati dai soggetti del terzo settore definendo in particolare: Le modalità per garantire una adeguata pubblicità del presumibile fabbisogno di servizi in un determinato arco temporale; Le modalità per l'istituzione dell'elenco dei fornitori di servizi autorizzati ai sensi dell'articolo 11 della legge n. 328 del 2000, che si dichiarano disponibili ad offrire i servizi richiesti secondo tariffe e caratteristiche qualitative concordate; I criteri per l'eventuale selezione dei soggetti fornitori sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 4. Studio Avv.Nunzio LEONE

93 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI Le Regioni adottano specifici indirizzi per regolamentare i rapporti tra i comuni ed i soggetti del terzo settore nell’affidamento dei servizi alla persona Nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza sono da privilegiare le procedure di AGGIUDICAZIONE RISTRETTE E NEGOZIATE. Studio Avv.Nunzio LEONE

94 Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it
COPROGETTAZIONE CON I SOGGETTI DEL TERZO SETTORE I comuni possono indire istruttorie pubbliche per la COPROGETTAZIONE DI INTERVENTI INNOVATIVI E SPERIMENTALI su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi. Le regioni possono adottare indirizzi per definire le modalità di indizione e funzionamento delle istruttorie pubbliche nonché per la individuazione delle forme di sostegno. Studio Avv.Nunzio LEONE


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