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1 LA NUOVA RICETTA art. 50 del Decreto Legge del 30 settembre 2003, n. 269, coordinato con la Legge del 24 novembre 2003, n 326 DR. DARIO GRISILLO.

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1 1 LA NUOVA RICETTA art. 50 del Decreto Legge del 30 settembre 2003, n. 269, coordinato con la Legge del 24 novembre 2003, n 326 DR. DARIO GRISILLO

2 2 LO STATO DELL'ARTE LA ADOZIONE "OBBLIGATORIA" DELLA NUOVA RICETTA E' SLITTATA AL 01.04.2005 LA NOSTRA AZIENDA SANITARIA FINIRA' LE SCORTE DEI VECCHI RICETTARI PRIMA DI TALE DATA FINO AL 31.03 2005 SI POSSONO UTILIZZARE SIA LE VECCHIE CHE LE NUOVE RICETTE FINO AL 31.03.2005 SI POSSONO UTILIZZARE LE VECCHIE MODALITA' PRESCRITTIVE

3 3 LE MOTIVAZIONI DEL GOVERNO PER LA ADOZIONE DEL SISTEMA " NUOVA RICETTA - NUOVA TESSERA SANITARIA"

4 4 La situazione della spesa sanitaria nei Paesi avanzati · Il costo della sanità rappresenta una delle principali voci di spesa dei Paesi industrializzati · Il trend è in continua crescita · LItalia si colloca nella media rispetto agli altri Paesi UE · Per ottenere un servizio migliore si pone lesigenza di razionalizzare – a parità di costi -la spesa

5 5 Andamento Spesa Sanità/PIL in Italia La quota PIL destinata alla Spesa Sanitaria eincrementata (2000-2004) il contributo dello Stato e aumentato in valore assoluto il rapporto spesa pubblica /PIL è passato dal 5,4% al 6,1 % tra il 2000 ed il 2003 Nel 2004 si prevede di superare gli 81 mld. (previsioni Min. Salute pre-Cipe)

6 6 La storia delle manovre sulla spesa sanitaria Negli scorsi anni molti governi hanno dichiarato di voler controllare la spesa sanitaria: 1992: DL 502 razionalizzazione spesa sanitaria 1995: L. 549 ristrutturazione ospedali 1997: finanziaria (L. 662/96) razionalizzazione spesa sanitaria 1999: finanziaria (L. 448/98) riduzione assistenza ospedaliera non inferiore all1% allanno 2000: L. 388/00: monitoraggio tutte le prescrizioni (H, farmaceutiche e specialistiche) garantendo la standardizzazione dei dati e la loro trasmissione al Governo centrale 2001: Conferenza Stato Regioni (8 ago.) seguito a settembre dal DL 347 2001: L.405/01: le regioni devono attivare sistemi di monitoraggio

7 7 Andamento spesa sanità · I dati macro economici dellarea sanità presentati dai vari organi competenti evidenziano difformità di visione e di interpretazione · I sistemi di rilevamento della spesa, tuttora basati in maniera preponderante sulla carta non danno garanzie di completezza · Non vi sono dati certi per comprendere i fenomeni, capire chi li genera e intraprendere misure correttive e di programmazione in un'ottica di razionalizzazione

8 8 Misure di governo della sanità LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) patto dellagosto 2001 e DPCM 29-11-01 –garantire a tutti gli italiani livelli uniformi di assistenza –controllare che le prestazioni vengano effettuate –verificare la corrispondenza fra volumi di spesa stimati e previsti e quelli erogati al fine di identificare i determinanti di tali andamenti a garanzia dellefficacia ed efficienza del SSN

9 9 Misure di governo della sanità LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) distribuzione della spesa 2001 –Ospedale: rappresenta la voce di maggior costo e varia dal 53,8% (Valle dAosta) al 43,83% (E. Romagna) –Farmaceutica territoriale: anche in questo caso la variabilità è accentuata, dal 9,99% (PA Trento) al 19,07% (Puglia) –Specialistica territoriale: dall 8,31% (Puglia) al 15,36% (Marche)

10 10 Misure di governo della sanità LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) - obiettivi –Ospedale: dovrebbe rappresentare il 45% della spesa –Farmaceutica territoriale: il tetto stabilito è del 13% –Specialistica territoriale: 10%

11 11 Misure di governo della sanità Monitoraggio (dalla relazione sullo stato dei lavori del tavolo di monitoraggio, 15-4-03) al fine di consentire alle regioni di adeguare i propri SI per la rilevazione dei dati oggi non disponibili, il tavolo di monitoraggio dei LEA ha ritenuto che gli indicatori previsti...... debbano essere utilizzati con gradualità, selezionando dapprima solo quelli che realmente possono essere forniti dalle ASL di tutto il territorio nazionale.

12 12 Misure di governo della sanità Alla luce di tutte le criticità rilevanti descritte, e per dare ulteriore supporto alle Regioni, affinchè si attrezzino per realizzare gli obiettivi del Patto di stabilità del 2001, è stato varato –nellambito della Finanziaria 2003-lart. 50 sul monitoraggio della spesa sanitaria.

13 13 Misure di governo della sanità lart. 50 della finanziaria 2003 si basa su 3 pilastri fondamentali: identificazione certa, e rilevabile, dellassistito (tramite TS e Anagrafe Assistiti aggiornata) identificazione certa del prescrittore comunicazione responsabilizzata, e monitorabile, dellavvenuta erogazione delle prestazioni del SSN.

14 14 La nuova iniziativa del Governo Lart. 50 della finanziaria 2003 ha finalmente messo in moto un meccanismo virtuoso finalizzato al reale monitoraggio della spesa sanitaria

15 15 Le pre-condizioni perchè il monitoraggio sia realmente efficace Normalizzare le anagrafi sanitarie Stabilire che il CF rappresenta lUNICO codice sanitario Emettere la TS, facendola diventare lunico strumento di accesso ai servizi sanitari Dotare ogni medico "prescrittore" di un ricettario individuale Mettere in rete col MEF i sistemi informativi dei fornitori di servizi sanitari

16 16 Spesa Sanitaria: un problema o unopportunità di miglioramento del servizio e dei conti pubblici? Oggi non si sono ancora realizzati meccanismi che possono far capire in tempi ragionevoli quali sono i trend della spesa e da cosa sono determinati Si osservano –a posteriori- aumenti anche drammatici della spesa, e si è costretti a misure urgenti C'è scarsa possibilità di programmare le azioni volte al conseguimento del Governo Clinico

17 17 La spesa farmaceutica manifesta anche altre importanti criticità Aumento delle prescrizioni ad alto costo e delle ricette Effetto mix: spostamento –a parità di classe di farmaci - da quelli più economici a quelli più costosi Utilizzo dei generici in diminuzione

18 18 La spesa farmaceutica, in queste condizioni, risulta difficilmente controllabile, ma lart. 50 permetterà di monitorare in tempi molto brevi: prescrittori farmacisti strutture specialistiche cittadini

19 19 Il monitoraggio dei vari attori avrà conseguenze virtuose prescrittori –i medici saranno motivati alla qualità prescrittiva, –sarà valorizzata la presa di coscienza dellimportanza dellimpatto sulla qualità dellassistenza dellatto medico –saranno oggettivamente scoraggiati comportamenti opportunistici

20 20 Il monitoraggio dei vari attori avrà conseguenze virtuose Farmacisti/ strutture specialistiche –saranno coinvolti nellacquisizione dei dati delle ricette per inviarli telematicamente al sistema di monitoraggio

21 21 Il monitoraggio dei vari attori avrà conseguenze virtuose cittadino –è il beneficiario finale del sistema. Avrà vantaggi sia in termini di qualità delle prestazioni che di maggiore accessibilità ai servizi (liste di attesa) –ma sarà anche responsabilizzato ad un utilizzo appropriato delle risorse sanitarie,siano essi farmaci,prestazioni specialistiche,e, come effetto collaterale, accessi al pronto soccorso, etc..

22 22 A tal fine i cittadini dovranno essere oggetto di una importante "campagna informativa", sia nazionale ma sopratutto da parte della Regione e delle Aziende Sanitarie

23 23 Conclusioni con lart. 50 si vuole: –attivare un processo che controlli la spesa sanitaria attraverso un percorso che, partendo dalla verifica del tipo di spesa e da dove si origina possa arrivare, in ultima analisi, allappropriatezza delle prescrizioni sanitarie –creare nei vari attori coinvolti, sia una cultura alla qualità del servizio che il rispetto per le risorse impiegate –favorire un patto fra cittadino e operatori sanitari finalizzato ad una gestione responsabile delle risorse attraverso una maggiore collaborazione.

24 24 L art. 50 del Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269, coordinato con la Legge del 24 novembre 2003, n 326 istituisce la Tessera Sanitaria per i cittadini che hanno diritto allassistenza sanitaria sancisce la revisione dei modelli di ricettari medici a lettura ottica standardizzati stabilisce che le strutture di erogazione di servizi sanitaritrasmettano, in modalità telematica, al MEF i dati rilevati dalle ricette al momento del loro utilizzo affida al MEF lincarico di curare il collegamento, tramite la propria rete telematica, tra tutte le strutture di erogazione di servizi sanitari e di costituire le banche dati per le elaborazioni centralizzate rende disponibili le informazioni delle banche dati centralizzate al Ministero della salute, alle Regioni, alle AUSL e alle strutture di erogazione dei servizi sanitari

25 25 La fase di attuazione è regolata dalla normativa prevista nei comma dellart. 50: Comma 1 -decreto di approvazione delle caratteristiche tecniche della TS Comma 2 -decreto di approvazione del nuovo modello di ricetta Comma 4 -provvedimento dirigenziale di approvazione delle modalità di trasmissione telematica dei dati relativi alla assegnazione dei ricettari ai medici Comma 5 -provvedimento dirigenziale di approvazione dei parametri tecnici per il software da installare presso le strutture di erogazione dei servizi sanitari Comma 6 -decreto di attuazione della sperimentazione del progetto nella Regione Abruzzo Comma 9 -provvedimento dirigenziale di approvazione delle modalità di trasmissione al MEF da parte degli enti detentori di tutte le informazioni necessarie al monitoraggio Obiettivo: Potenziare il monitoraggio della spesa pubblica nel settore sanitario


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