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Nuove e vecchie generazioni di fronte alla crisi economica: il contributo del volontariato professionale Emilio Reyneri Dipartimento di Sociologia e ricerca.

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Presentazione sul tema: "Nuove e vecchie generazioni di fronte alla crisi economica: il contributo del volontariato professionale Emilio Reyneri Dipartimento di Sociologia e ricerca."— Transcript della presentazione:

1 Nuove e vecchie generazioni di fronte alla crisi economica: il contributo del volontariato professionale Emilio Reyneri Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale Università di Milano Bicocca

2 Uscire dalla trappola: pessimismo della ragione ottimismo della volontà
Dire ai giovani (e agli over 50 espulsi dal lavoro) parole di verità sulle loro prospettive La loro condizione è forse un po’ meno drammatica di come a volte la si dipinge Ma non esistono ricette miracolistiche in grado di risolvere i problemi senza costi e senza costanza di sforzi da parte di tutti

3 Per i giovani: Due catastrofici luoghi comuni da sfatare
Quasi il 40% di giovani sono in cerca di lavoro ? Proseguire gli studi non conviene più ?

4 Per una visione più realistica della condizione giovanile
30 anni fa era ancora peggio Il confronto tra giovani (15-24 a.) e giovani adulti (25-34 a.) Sempre meno giovani = lo spreco di una risorsa sempre meno disponibile

5 Tasso di disoccupazione e percentuale di disoccupati per i giovani da 15 a 24 anni, Italia,

6 Popolazione giovanile per posizione nel mercato del lavoro, Nord-Italia

7 Percentuale di giovani (15-34 a.)

8 Meglio studiare, nonostante tutto
I più istruiti corrono minori rischi di essere disoccupati (anche nella fase di ingresso nel mercato del lavoro) Tuttavia il loro vantaggio relativo è piccolo in confronto agli altri paesi europei cresce il rischio di svolgere un lavoro inferiore alle aspirazioni legate al titolo di studio

9 Tempo trascorso (in mesi) dalla fine della scuola all'inizio del lavoro, 2009

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11 I lavoratori anziani sono sempre più occupati, ma ….
Effetto della crescente scolarità, oltre che delle riforme pensionistiche Rischio di perdere il lavoro degli over 55 a. è aumentato, ma resta ancora relativamente basso (grazie anche a CIG, con effetti perversi) Tuttavia, per chi perde il lavoro = altissimo rischio di non ritrovarlo. Questa combinazione = frutto di scarsa innovazione produttiva e di infima formazione continua

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14 I lavoratori anziani sono sempre obsoleti e poco produttivi ?
Ricerche condotte in Germania smentiscono questo luogo comune, Ma in Germania: - formazione continua molto più diffusa - molte imprese sono innovative e favoriscono formazione sul lavoro. In Italia: - innovazione bassa (imprese più piccole) - formazione fuori dal lavoro scarsa

15 Non si fanno le nozze con i fichi secchi
Investire in innovazione tecnologica e organizzativa (++ % R&S sul PIL) Investire in formazione sia scolastica, sia continua (++ % formatori / popolazione) Investire nella transizione dal sistema formativo al lavoro: anche senza sognare il «sistema duale» Impegni gravosi / occorre invertire tendenze consolidate / necessari sforzi di lungo periodo

16 Ma anche le gocce nel deserto ….
Favorire la comunicazione tra scuola e imprese anche attraverso iniziative locali su scala ridotta: creare ponti sia istituzionali, sia personali Verso la scuola / far conoscere le competenze richieste, sia specifiche sia generali Verso i giovani / far conoscere come si vive nel mondo del lavoro / fornire skills specifiche per cercare lavoro Verso le imprese / fa comprendere importanza di competenze generali e utilità di tirocini/stage

17 Ruolo dell’esperienza di persone che hanno vissuto a lungo il mondo del lavoro
Non tanto trasmissione di hard skills (tecnologia cambia rapidamente), ma piuttosto di soft skills (più stabili nel tempo) ex. selezione vs. reclutamento lavori di gruppo / cooperazione Per questo aspetto = credibilità verso tutti i soggetti: scuole, imprese, giovani. Organizzazioni dedicate (pubbliche) = (di fatto) supplenza vs. (auspicabile) cooperazione

18 Per affrontare criticità degli over 50: prevenire obsolescenza con formazione continua «fuori dal lavoro» Norme e risorse esistono da tempo (i fondi inter-professionali, poco utilizzati) Ma serie difficoltà organizzative e culturali (piccole dimensioni / ottica di breve periodo) Verso imprese: azioni promozionali e moral suasion Diffondere l’adozione di carriere fondate più sul merito e meno sulla seniority


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