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Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Metodologie di progettazione Prof. Flavio Fontana, Usability Lab.

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Presentazione sul tema: "Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Metodologie di progettazione Prof. Flavio Fontana, Usability Lab."— Transcript della presentazione:

1 Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Metodologie di progettazione Prof. Flavio Fontana, Usability Lab

2 Corso Laboratorio di Basi Dati II I sistemi di interrogazione visiva, generalmente noti come Visual Query Systems (SIV) possono definirsi come quelli che, basati su rappresentazioni visive che descrivono il dominio di interesse e consentono la formulazione di interrogazioni su tale dominio. Questi sistemi sfruttano, a loro vantaggio, la elevata banda passante del sistema visivo umano che consente sia il riconoscimento che la manipolazione di vaste quantità di informazione pittorica cosi come l'utilizzo della retroazione visiva per un dialogo efficiente fra uomo e macchina. Vi sono stati in passato diversi approcci per sfruttare delle rappresentazioni pittoriche nell'informatica in generate e nel mondo delle basi dati in particolare. La presentazione dei dati avviene attraverso formati tabellari (tabelle), formati grafici (o diagrammatici) e, più recentemente, formati iconici basati quindi su icone e "cards. La presentazione dei dati avviene attraverso formati tabellari (tabelle), formati grafici (o diagrammatici) e, più recentemente, formati iconici basati quindi su icone e "cards.

3 Corso Laboratorio di Basi Dati II Top view di Oracle-Card Top view di Oracle-Card Oracle-Card e stato selezionato in quanto, oltre ad essere un programma di rete nella logica client-server, e orientato verso un front-end per il DBMS Oracle e consente, attraverso il linguaggio di programmazione TALK, di configurare graficamente la "card" della interfaccia visiva. Ambiente Oracle Card Tale ambiente consente di gestire in modo semplice e trasparente il complesso processo di accesso ai dati che vede interessati il linguaggio di rete Sql-Net ed il linguaggio di interrogazione Sql-Plus.

4 Corso Laboratorio di Basi Dati II Ambiente Oracle Card

5 Corso Laboratorio di Basi Dati II CARD La card consente all'utente di comunicare con la base dati, è composta da un piano e un fondo sui quali possono essere inseriti i campi delle tabelle di dati, dei bottoni funzione ed, infine degli oggetti colorati a piacere oltre ad immagini. La card rappresenta la superficie di comunicazione tra l'utente ed una vista della base di dati, e il suo contenuto informativo rappresenta il dominio dei dati. Inoltre, Oracle Card, consentendo una integrazione spinta tra oggetti colorati ed icone, rende possibile il recupero di librerie iconiche pre-esistenti.

6 Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Home card – Navigazione su BD

7 Corso Laboratorio di Basi Dati II Usability Lab 2007 Home card – Top Card per BD

8 Corso Laboratorio di Basi Dati II Query Card Usability Lab 2007

9 Corso Laboratorio di Basi Dati II Manager card Usability Lab 2007

10 Corso Laboratorio di Basi Dati II GEO Query Card Usability Lab 2007

11 Corso Laboratorio di Basi Dati II Visual Result Presentation Card Usability Lab 2007

12 Corso Laboratorio di Basi Dati II Tassonomia degli utenti Gli utenti si possono classificare in modo tradizionale come esperti in informatica ed utenti casuali, ma tale dicotomia e povera dal punto di vista dell'identificazione delle caratteristiche che fanno di questi utenti dei validi fruitori di basi di dati. Classi di utenti e loro modelli reali. Curve di apprendimento Normalmente, un sistema informativo e tanto più utilizzabile da qualunque utente quanto più veloce e la curva di apprendimento che consente di ridurre drasticamente gli errori nelle diverse transazioni o, in modo equivalente, di ridurre la richiesta di Help. Il sistema deve rendere facile i primi approcci, sfruttando pienamente la rappresentazione visiva e consentendo in pochi minuti una veloce padronanza sia delle funzioni eseguibili che dell'interpretazione delle icone e delle immagini utilizzate. Carico mentale II carico mentale, vale a dire la memoria necessaria per ricordare le funzioni e tutte le azioni necessarie per luso.

13 Corso Laboratorio di Basi Dati II Aspetti visivi ed iconici dell'interfaccia Alfabeto iconico Icone facilmente comprensibili, per osservare come gli utenti vedono, comprendono e reagiscono alle diverse icone campione. Sulla base di prove, sono state eliminate le icone con troppo dettaglio, con molti colori diversi, con una rappresentazione visiva che poteva creare ambiguità. Problemi di formato e standard L'importazione di icone da diversi programmi comporta problemi di tavola di colori di formato. Matrice di 32x32 pixels come dimensione standard dell'icona con i minimi colori a disposizione nell'ambiente Windows. standard dell'icona con i minimi colori a disposizione nell'ambiente Windows. Matrice 64x64 Unix. Contenuto informativo della scheda (oggetto/sfondo) Ogni scheda contiene dei campi (interrogazione/gestione/navigazione) bottoni e/o tasti per consentire all'utente di interrogare, aggiornare, ecc.

14 Corso Laboratorio di Basi Dati II Aspetti visivi ed iconici dell'interfaccia Valore simbolico funzioni di gestione e interrogazione In generale, ogni simbolo rappresentato graficamente mediante un'icona, una volta compreso correttamente, diventa uno strumento efficiente per realizzare una funzione di gestione o un'interrogazione. In passato erano consentite solo interrogazioni testuali (in SQL o altri linguaggi) per potere ottenere dei dati da una base di dati oppure per raffinare un'interrogazione precedente.

15 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Le icone che verranno costruite devono soddisfare un modello di interrogazione generale che possa contenere tre "settori mentali" (non necessariamente fisici sull'icona rappresentata sullo schermo). Precisamente: 1) le caratteristiche dei dati necessari ad espletare l'interrogazione; 2) la funzione che svolge ogni specifica icona; 3) il tipo di informazione che dovrà fornire la base dati dopo avere espletato l'interrogazione. l'interrogazione. Per motivi di normalizzazione sia grafica che testuale, le dimensioni dell'icona (32x32 bits) dovranno sempre essere rispettate così come anche un unico tipo di font per ogni testo, label, che appare.

16 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Tre tipi diversi di icone verranno utilizzate dai sistemi: 1)icone di dominio (ad esempio, base dati COMETA) 2) icone di libreria (ad esempio, raccolta delle interrogazione relative al campo di applicazione di un materiale) applicazione di un materiale) 3) icone di interrogazione, semplici o parametriche (elenco dei materiali con un dato valore - per default - di durezza oppure con un valore di durezza fornito dall'utente). valore - per default - di durezza oppure con un valore di durezza fornito dall'utente).

17 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica L'indice di accettazione e costituito da cinque valori (mediati) che sono: 1) grado di rappresentazione; 2) grado di validità funzionale; 3) rapporto fra simbolo e significato; 4) grado di soddisfazione dell'aspettativa; 5) numero dei suggerimenti.

18 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Questionario Iconico (Fontana, Levialdi, 1996) L'indice di accettazione è costruito con cinque domande che sono: 1) Che cosa rappresenta 1'icona?0/2 errata/giusta 2) E' una rappresentazione valida?0, l,2no-fbrse-si 3) E' soddisfacente tale icona?0,1,2 no-forse-si 4) Hai suggerimenti?0, l,2nessuno-l-2 5) E' chiara 1'etichetta?0/2 errata/giusta. Max. valore 10, 1,0

19 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia iconica Le scale scelte seguono il criterio di Likert per cui è più indicativo avere una scala a breve escursione onde favorire la rapida scelta del valore da parte dell'utente. E' stata predisposta una scheda metrica, associata ad una scheda di lavoro, che consente di ottenere ulteriori valori e, precisamente: Indicazioni sull'attività da svolgere (scheda di lavoro) Valutazione del tempo di riconoscimento Numero e tipo di errori commessi Numero di richieste di aiuto Numero di suggerimenti

20 Corso Laboratorio di Basi Dati II Metodologia grafica per CARD Le funzioni principali da rappresentare sono la gestione e l'interrogazione; il sistema ha un suo default che fornisce una scheda con tasti funzionali e dei campi proporzionati ai contenuti testuali compresi nelle tabelle. La grafica e legata ai principi proposti da Oracle Card e altri software ad oggetti migliorati e integrati da una preventiva sperimentazione in campo. Due aree centrali Campi fondamentali, icone BD, logos, immagine di contesto bkg, ecc. Sei tasti funzionali sulla colonna destra I tasti funzionali sono dedicati a: "find" (ritrovamento) save" (memorizzazione) "delete" (cancellazione) "clear" (azzeramento). due tasti di navigazione c"previous", next(successivo) - "go to, ecc.

21 Corso Laboratorio di Basi Dati II In conclusione, i principali vantaggi dell'uso della rappresentazione visiva dei processi, azioni e comandi in una interfaccia persona-macchina sono i seguenti: 1)La località assiste la conoscenza e l'uso delle funzioni in quanto i concetti di adiacenza e prossimità in senso metrico, sono una buona metafora della vicinanza adiacenza e prossimità in senso metrico, sono una buona metafora della vicinanza in senso semantico. in senso semantico. 2)Minore necessità di etichette simboliche dato che gli elementi che hanno relazioni sono vicini (come detto sopra) ed allora non e più necessario etichettarli. sono vicini (come detto sopra) ed allora non e più necessario etichettarli. 3)Realizzazione facilitata di inferenze percettuali sulla base dell'esperienza (Geo, ecc). 4)Alcune inferenze sono già realizzate nel diagramma stesso (questa caratteristica viene detta di proprietà emergenti) così come può rilevarsi facilmente da un viene detta di proprietà emergenti) così come può rilevarsi facilmente da un diagramma di Venn o da una tabella delle verità logiche booleane attraverso il diagramma di Venn o da una tabella delle verità logiche booleane attraverso il concetto di contenimento e di simmetrie rispettivamente. concetto di contenimento e di simmetrie rispettivamente. Sempre maggiore uso dell'interazione durante il nostro lavoro con i calcolatori ma bisogna sempre tenere presente che per adoperare bene gli strumenti tecnologici disponibili, i compiti da realizzare devono essere ben definiti a priori, solo cosi, e sulla base dei risultati che via via si ottengono potranno raggiungersi risultati soddisfacenti con relativa facilità e confort da parte dell'utente.


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