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1 Principi generali Ladozione di tecnologie informatiche incide sulle modalità tradizionali di lavoro – –Lo strumento adottato modifica il flusso operativo,

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Presentazione sul tema: "1 Principi generali Ladozione di tecnologie informatiche incide sulle modalità tradizionali di lavoro – –Lo strumento adottato modifica il flusso operativo,"— Transcript della presentazione:

1 1 Principi generali Ladozione di tecnologie informatiche incide sulle modalità tradizionali di lavoro – –Lo strumento adottato modifica il flusso operativo, le procedure e le funzionalità – –Incide sulle tipologie di "prodotti" ottenibili: » »Banche dati » »Sistemi informativi Lo strumento informatico deve ampliare e non restringere le possibilità operative delloperatore: garanzie – –rispetto dei tradizionali criteri di lavoro nella descrizione archivistica » »specificità del tracciato informativo per le diverse tipologie di oggetti da descrivere » »larga disponibilità di campi a testo libero – –produzione di strumenti tradizionali (inventari, indici …)

2 2 Gli obiettivi Realizzare soluzioni applicative specifiche per i singoli interventi di automazione Realizzare soluzioni applicative specifiche per i singoli interventi di automazione –Specificità dellambito applicativo »Tipologia degli archivi »Eterogeneità dei materiali conservati »Specificità dei contenuti –Specificità degli obiettivi »Utenti Interni Interni Esterni – Internet Esterni – Internet »Livello di analiticità »Modalità di accesso al materiale conservato –Recupero del pregresso »Banche dati esistenti »Strumenti tradizionali

3 3 I risultati attesi Accrescere e migliorare linformazione e la comunicazione: rapidità di accesso ai dati quantità di dati accessibili Innovare le procedure e realizzare economie di gestione: decentramento Ampliare lofferta di servizi allutenza: qualificare lofferta informativa predisporre prodotti mirati per i singoli gruppi di utilizzatori Facilitare laccesso alle informazioni e ai servizi: informazione e comunicazione strumenti di orientamento e indirizzo

4 4 Le banche dati Archivio Le singole banche dati Archivio presentano la stessa struttura informativa articolata in quattro tabelle principali, come previsto dalle norme ISAD(G): Le singole banche dati Archivio presentano la stessa struttura informativa articolata in quattro tabelle principali, come previsto dalle norme ISAD(G): – –tab.1: Fondo Linsieme dei documenti, senza riguardo alla forma e al supporto, generati naturalmente e/o accumulati e usati da una particolare persona, famiglia, società o ente collettivo nella conduzione delle attività e delle funzioni sue proprie – –tab.2: Serie Documenti organizzati secondo delle regole o mantenuti insieme in quanto derivanti da una stessa attività, per caratteristiche formali o per qualsiasi altra relazione derivante dal produttore dell'archivio – –tab.3: Unità archivistica un fascicolo di documenti, normalmente compresi in una serie, in grado di essere descritti come unità – –tab.4: Unità documentaria una singola unità indivisibile in un complesso archivistico

5 5 LAuthority file E finalizzato a garantire il controllo e la normalizzazione dei dati immessi per alcune tipologie di campi informativi (innanzitutto, i dati sulla provenienza e i riferimenti di contenuto): in modo da poter disporre di indici attendibili e condivisi da diverse banche dati, da cui prelevare i dati identificativi opportuni. E finalizzato a garantire il controllo e la normalizzazione dei dati immessi per alcune tipologie di campi informativi (innanzitutto, i dati sulla provenienza e i riferimenti di contenuto): in modo da poter disporre di indici attendibili e condivisi da diverse banche dati, da cui prelevare i dati identificativi opportuni. Non si tratta, però, di realizzare solo una lista di termini ammessi, in quanto le semplici informazioni identificative possono essere insufficienti ad individuare in maniera univoca e certa i soggetti coinvolti. Non si tratta, però, di realizzare solo una lista di termini ammessi, in quanto le semplici informazioni identificative possono essere insufficienti ad individuare in maniera univoca e certa i soggetti coinvolti. LAuthority file si configura, quindi, come una specifica banca dati, che raccoglie e organizza informazioni selezionate e di alta qualità conoscitiva, relative a persone, enti, società, organizzazioni e, nel caso dell'Enel, impianti di produzione, trasmissione e distribuzione, che hanno diretto riferimento alle carte conservate e alle immagini censite. LAuthority file si configura, quindi, come una specifica banca dati, che raccoglie e organizza informazioni selezionate e di alta qualità conoscitiva, relative a persone, enti, società, organizzazioni e, nel caso dell'Enel, impianti di produzione, trasmissione e distribuzione, che hanno diretto riferimento alle carte conservate e alle immagini censite. Queste informazioni dovranno essere continuamente disponibili, sia nelle fasi di caricamento dati per una validazione dei termini immessi, sia durante la ricerca e la navigazione negli inventari come integrazione delle informazioni immesse. Queste informazioni dovranno essere continuamente disponibili, sia nelle fasi di caricamento dati per una validazione dei termini immessi, sia durante la ricerca e la navigazione negli inventari come integrazione delle informazioni immesse. Per ognuna delle tipologie di soggetti individuati è previsto uno specifico tracciato informativo (come definito dalle norme Isaar dellIca). La banca dati censisce, oltre alle informazioni biografiche e identificative, anche i rapporti tra i diversi soggetti e la storia della loro evoluzione nel tempo. Dal punto di vista tecnico occorrerà gestire una pluralità di rapporti tra schede (non solo rapporti di filiazione), anche per recuperare lindispensabile spessore diacronico delle informazioni da rilevare e rendere, quindi, disponibili viste specializzate sulle informazioni connesse ad un determinato oggetto del database per il determinato periodo cronologico in esame. Per ognuna delle tipologie di soggetti individuati è previsto uno specifico tracciato informativo (come definito dalle norme Isaar dellIca). La banca dati censisce, oltre alle informazioni biografiche e identificative, anche i rapporti tra i diversi soggetti e la storia della loro evoluzione nel tempo. Dal punto di vista tecnico occorrerà gestire una pluralità di rapporti tra schede (non solo rapporti di filiazione), anche per recuperare lindispensabile spessore diacronico delle informazioni da rilevare e rendere, quindi, disponibili viste specializzate sulle informazioni connesse ad un determinato oggetto del database per il determinato periodo cronologico in esame. Si tratta di una banca dati incrementale, il cui aggiornamento è sottoposto alla autorizzazione di utenti con un elevato livello di autorità, ma che per sua natura dovrà essere in grado di raccogliere tutte le informazioni e i suggerimenti provenienti anche dai semplici consultatori del sistema Si tratta di una banca dati incrementale, il cui aggiornamento è sottoposto alla autorizzazione di utenti con un elevato livello di autorità, ma che per sua natura dovrà essere in grado di raccogliere tutte le informazioni e i suggerimenti provenienti anche dai semplici consultatori del sistema

6 6 La struttura del sistema Authority sede 2 Authority File centrale Immagini sede 2 Inventari sede 2 Immagini sede 1 Authority sede 1 Inventari sede 1

7 7 Accesso allAuthority File Accesso alle banche dati locali Opzione di interrogazione del sistema locale o del sistema remoto Ricerca libera sulla banca dati Indici alfabetici per tipologia Ricerca guidata sui campi Browse risultati Visualizzazione scheda descrittiva Proiezione verso le banche dati del sistema ASE sulla base del valore selezionato Ricerca libera o guidata Lista degli archivi esistenti Navigazione inventari Browse risultati Visualizzazione scheda descrittiva Proiezione verso Authority sulla base dei valori presenti nei Riferimenti Visualizzazione immagini associate o richiesta materiali

8 8 La banca dati fotografica : Obiettivi: –definire una struttura informativa della scheda fotografica in grado di gestire allo stesso modo le due condizioni in cui può presentarsi la documentazione fotografica: »raccolta fotografica autonoma »immagini fotografiche conservate allinterno della documentazione darchivio (sia come immagini sciolte che come raccolte, album, ecc.) –individure strumenti (elementi descrittivi) specifici per la descrizione delloggetto fotografico –consentire un accesso trasparente alle diverse tipologie di materiale censite nel sistema informativo dellArchivio storico Enel attraverso una serie di informazioni condivise : Schema logico: –seguendo le indicazioni del manuale ICCD si possono individuare due piani di descrizione: » uno relativo alle informazioni tecniche relative alla fotografia"; » uno relativo agli elementi che compongono l'immagine fotografica. –A questi due primi piani di descrizione essenziali se ne devono aggiungere altri: » uno relativo alla descrizione della serie in cui la singola immagine fotografica è contenuta » uno relativo al contesto archivistico in cui limmagine (o le immagini) è collocata

9 9 Struttura della scheda foto Adottando questa schema logico e adattandolo allo specifico contesto applicativo si ritiene di articolare la descrizione dellimmagine fotografica in quattro aree (o schede) descrittive, composte di specifici campi e sottocampi: Adottando questa schema logico e adattandolo allo specifico contesto applicativo si ritiene di articolare la descrizione dellimmagine fotografica in quattro aree (o schede) descrittive, composte di specifici campi e sottocampi: 1.descrizione della serie 2.descrizione dellimmagine fotografica 3.descrizione del contenuto 4.descrizione del contesto di appartenza : Regole: 1.Ogni serie di immagini fotografiche o ogni singola immagine può essere inserita in uno specifico contesto di appartenenza 2.Ogni serie è composta di un numero variabile di immagini fotografiche, che ereditano le informazioni di contesto della serie di appartenenza 3.Ogni scheda di serie o di descrizione dellimmagine fotografica può avere una corrispondente scheda di descrizione del contenuto 4.La scheda di descrizione del contenuto condivide la struttura informativa di base con le altre schede di descrizione comprese nella banca dati 5.Le informazioni di contesto sono derivate dalla posizione della scheda di serie o di immagine allinterno della gerarchia archivistica 6.Per ogni immagine possono essere descritti uno o piú supporti fisici, composti a loro volta da piú copie

10 10 Archivi audiovisivi: il modello della banca dati scheda anagrafica scheda anagrafica scheda di magazzino scheda di magazzino scheda di magazzino scheda di magazzino scheda di magazzino scheda di magazzino scheda di contenuto scheda di contenuto rappresenta la carta di identità del film e riporta innanzitutto le informazioni relative al titolo, alle attestazioni di responsabilità e alla data. riporta le informazioni relative alla descrizione fisica e alle informazioni tecniche di ogni copia del film presente in archivio nei diversi supporti descrive il contenuto del film

11 11 Archivio storico Fenice esecuzioni opere spettacoli brani balli cicli cartacea iconografica sonora audiovisiva MetadatiMetadatiDocumentazioneDocumentazioneRappresentazioniRappresentazioni persone luoghi stagione

12 12 Archivio storico Fenice

13 13 Architettura Hardware La natura di questo tipo di applicazioni richiede l'utilizzo di una tecnologia che raggiunga l'eccellenza in termini di scalabilità, alta disponibilità e integrazione, per garantire le performance, la massima affidabilità nella protezione dei dati (reliability), la continuità del servizio (avaliability) e la rapida individuazione e correzione degli errori (serviceability). Tali considerazioni trovano la propria applicazione in unarchitettura tecnologica che soddisfi i requisiti di espansibilità orizzontale e verticale. Internet Load balancing system Web 1Web 2Web 3Web N DB Server DB server In cluster


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