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L’AUTISMO CHE INSEGNA Strumenti, proposte, esperienze per orientarsi nel panorama metodologico ed educativo che sostiene i progetti di integrazione degli.

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Presentazione sul tema: "L’AUTISMO CHE INSEGNA Strumenti, proposte, esperienze per orientarsi nel panorama metodologico ed educativo che sostiene i progetti di integrazione degli."— Transcript della presentazione:

1 L’AUTISMO CHE INSEGNA Strumenti, proposte, esperienze per orientarsi nel panorama metodologico ed educativo che sostiene i progetti di integrazione degli alunni con Sindrome Autistica nella Scuola di II grado PESCIA febbraio 2014 parte 1 Finalità e Metodologia CENTRO SERVIZI AUTISMO c/o V Circolo - Piacenza C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità - U.S.T. XIV Emilia Romagna – Via Manfredi Piacenza Tel 0523/ – 0523/ Fax 0523/ – I.S.I.S.SISMONDI - PACINOTTI I.S.I.S. Sismondi-Pacinotti Via Aldo Moro PESCIA (PT) ITALIA Tel Fax

2 Come cominciare?

3 La Sindrome Autistica richiede la raccolta e la gestione di Tante Informazioni…

4 …problematiche molto complesse come per esempio: Le alterazioni senso percettive clicca qui: Video molto significativo

5 …Poco tempo per stare con i ragazzi e approfondire gli argomenti:
insegnante

6 “Granello dopo granello”… con METODO!”
Per chi se ne occupa e per chi è affetto da Sindrome Autistica è importante affrontare : Un problema per volta…. “Granello dopo granello”… con METODO!”

7 Avere “Metodo”, significa ESSERE COSAPEVOLE
Metodologia Avere “Metodo”, significa ESSERE COSAPEVOLE Del Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora. Delle Abilità – Difficoltà – Potenzialità del soggetto che beneficia del Nostro Intervento. Delle Opportunità Metodologiche disponibili che sviluppino e sostengano: INTEGRAZIONE – COMUNICAZIONE – APPRENDIMENTO

8 Conoscere per COMINCIARE Un quadro di insieme: clicca qui
Gli Autism… I Conoscere per COMINCIARE Un quadro di insieme: clicca qui

9 Clicca sui tre titoli Le info sono elaborate dal Centro Servizi Autismo V Circolo Piacenza per conto e in collaborazione con l’associazione Oltre l’Autismo-Onlus Autismo cos’ è come si manifesta? Autismo e… quotidianeità! (pag 4 e 5) Autismo ad “Alto Funzionamento” (cerca fra i contenuti della pagina quello che più interessa da

10 Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora
Condividiamo in tanti questa sensazione: “NON sapere da che parte cominciare per affrontare i bambini/adolescenti/ragazzi con autismo”

11 Criticità nell’ ambito della Scuola Superiore
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora Criticità nell’ ambito della Scuola Superiore Difficoltà a garantire ai docenti curricolari e di sostegno la necessaria continuità Materie di insegnamento complesse Strumentazione delicata Spazi e Risorse per attività individualizzate difficilmente reperibili Frammentazione oraria Coetanei disinibiti e autocentrici …..….

12 Criticità in ambito Socio-Sanitario
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora Criticità in ambito Socio-Sanitario La Sindrome Autistica è, inizialmente, stata trattata come una patologia Neuro Psichiatrica e Non come una patologia Neuro Biologica Questo ha creato equivoci e gravi inadempienze nel trattamento e risoluzione dei problemi Clicca qui Per approfondire

13 Criticità in ambito Socio-Sanitario
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora Criticità in ambito Socio-Sanitario Complessità e Specificità di metodi spesso non tatari sulle esigenze di integrazione scolastica Link originario: CLICCA QUI Elenco disposto in ordine alfabetico Animal Assisted Therapy Comunicazione Facilitata Floortime di Greenspan Il Programma T.E.A.C.C.H. Intervento comportamentale precoce di Lovaas La psicoanalisi e la terapia delle psicosi infantili La terapia familiare sistemica La terapia logopedica La terapia psicomotoria La Therapie d'Echange et Developpement Le terapie farmacologiche Metodo Delacato Metodo Etodinamico, A.E.R.C. Musicoterapia Natural Aided Language di Cafiero Training uditivo Autismo: metodi di trattamento Dal sito della Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile ASL 16 Mondovi'-Ceva A cura Dott. G.M. Arduino, Dott.ssa E. Gonella

14 Criticità in ambito Socio-Sanitario
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora Criticità in ambito Socio-Sanitario “Giungla” dei Servizi e del Sitema Curante Con i quali siamo tenuti a Confrontarci

15 Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora
E’ in atto. infatti, l’evolversi, a livello Nazionale, Regionale, Provinciale di Normative - Linee Guida - Riorganizzazione di Servizi Specifiche per la Sindrome Autistica Alcune info tra le più importanti (clicca nei riquadri): Linee guida 21 – validità 2011/2015 ottobre 2011 Autismo: dalla ricerca al governo clinico ottobre-dicembre 2011 Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento delle qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico“ Novembre 2012 LEGGE 18 agosto 2015, n. 134 Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. (15G00139) (GU n.199 del )

16 In un contesto economicamente e socialmente critico, quale percezione abbiamo di questi impegni e indicazioni ?

17 Bisogna rimanere IN OGNI CASO PROFESSIONALI
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora Bisogna rimanere IN OGNI CASO PROFESSIONALI

18 …e Ottimisti SISTEMA CURANTE RETE DEI SERVIZI
Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora …e Ottimisti SISTEMA CURANTE RETE DEI SERVIZI

19 Le istituzioni socio - sanitarie Le istituzioni socio - educative
Rete dei Servizi Chi fa…. che cosa!!! Le istituzioni socio - sanitarie Ai PEDIATRI è rimandato il compito di far emergere difficoltà nello sviluppo comunicativo e sociale nell’ambito delle periodiche valutazioni sull’evolversi della crescita nel bambino soprattutto nei primi tre anni di vita Al NEUROPSICHIATRA al DSM E DP e al TEAM SPOKE territoriale di riferimento lo screening e valutazione dei sintomi con modelli di osservazione e registrazione dei dati maggiormente accreditati e l’indicazione di metodologie che restano in un’ottica di confronto e presa in carico multidisciplinare Le istituzioni socio - educative Alla FAMIGLIA la sensibilità e la serenità di richiedere e approfondire informazioni su quest’argomento molto complesso ma, attualmente più ricco di opportunità, di recupero ed integrazione. Al GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA (Istituzioni scolastiche, Quartiere, Comunità Parrocchiale, Comune, Privato Sociale, associazioni di Volontariato e Genitori ...) il compito di garantire la promozione e l’attivazione dei servizi e delle risorse, vigilare e valorizzare le iniziative

20 Centri regionali di riferimento
Dal sito dell’ ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ Dedicato alla Sindrome Autistica Cerca i Servizi Regione per Regione: Centri regionali di riferimento

21 Diario di Bordo Il contributo professionale della Scuola
Nel Contesto Scolastico dal Nido alla Scuola Superiore CIASCUN SINGOLO TEAM che accoglie questi ragazzi …

22 Custodisce e COSTRUISCE un Diario di Bordo Speciale troppo spesso INCOMPRESO
iI P.E.I.

23 No “Resoconto Burocratico” Raccolta di “Obiettivi”
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Art /92 e successive modificazioni Osservazione - Organizzazione - Condivisione degli Interventi Educativi Clicca qui No “Resoconto Burocratico” Raccolta di “Obiettivi”

24 Metodologia per scegliere Metodologie!
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO = Metodologia per scegliere Metodologie!

25 ANALISI DEL CONTESTO INIZIALE

26 MANCA….. ABBIAMO ACCENNATO A:
Contesto Socio/Educativo/Culturale che accoglie i soggetti con autismo Risorse Economiche, Umane e Professionali coinvolte “Orientamenti” metodologici MANCA…..

27 Il sapiente coordinamento con i familiari
e gli operatori a vario titolo coinvolti COLLABORAZIONE CON GLI OPERATORI ANAMNESI FAMILIARE (alcuni contenuti vanno modulati alla età) Da CLICCARE QUI per visualizzare modelli di Schede Operative: Versione word CLICCA QUI

28 Contesto Professionale e Sociale in cui si lavora
La condivisione e collaborazione con la FAMIGLIA deve nascere prima di tutto da un attegiamento di STIMA e non STIGMA

29 FAMIGLIA Per approfondire
Clicca qui

30 Nella scuola di Nido – Infanzia – Primaria la famiglia va sostenuta per avviare e gestire i progetti Abilitativi ed Educativi più idonei

31 Nella Scuola Media Inferiore e Superiore
la famiglia va sostenuta nei progetti di: Consolidamento delle capacità acquisite Gestione delle difficoltà o meglio dei VISSUTI puperali e adolescenziali Avviamento di….

32 …”Laboratorio di Vita Socio-Sostenibile”
che Preveda (FINALITA’) : Occasioni Educative Permanenti Sbocchi professionali compatibili Tempo Libero Motivante Tutoraggio progressivamente sganciato da quello che è il nucleo della Famiglia Naturale

33 Occasioni Educative Permanenti
(FINALITA’) Metodologicamente parlando significa che quello che si propone (Abilità, Comportamento, Stile di comunicazione) non va fatto vivere come “Frenetico” susseguirsi di Step di Apprendimento Sindrome CANEVARIANA!!! Fatto Fatto Fatto Fatto Fatto Fatto

34 Occasioni Educative Permanenti
(FINALITA’) Anche se… “Autistici” debbono Apprendere – Comportarsi - Comunicare PER CRESCERE non solo per… “FARE”

35 Occasioni Educative Permanenti (FINALITA’)
Crescere … Riflessioni significative: Da: Che cosa ci chiederebbe un Autistico [Angel Rivière] In particolare i capoversi: – 18 – 19 e riflessione finale

36 Occasioni Educative Permanenti
(FINALITA’) Crescere… per far fronte alla vita con REALISMO! PROGETTO DEI 300 GIORNI Dall’adolescenza all’età adulta: Il ruolo della scuola superiore

37 Sbocchi professionali compatibili (FINALITA’)
BASSO FUNZIONAMENTO Metodologicamente parlando significa che gli apprendimenti che si insegnano (“materie”) debbono essere calibrate, semplificate e perseguite in un ottica di continuità progettuale con le prospettive future La scelta dell’Istituto Superiore, dovrebbe già aver tenuto conto delle difficoltà di Autonomia e “Rendimento”. Senza negare A-priori qualsiasi opportunità, le Persone con Autismo hanno bisogno di NON DISPERDERE LE ENERGIE

38 Sbocchi professionali compatibili
(FINALITA’) ALTO FUNZIONAMENTO Certi livelli di abilità non debbono essere totalmente sacrificati nell’ottica della Pseudo “Normalizzazione” (E’ assolutamente importante perseguire miglioramenti, ma paure – autonomia insufficiente – schemi rigidi di comportamento e interessi limitati avrebbero dovuto essere affrontati meglio… PRIMA) Dove manifestano competenze matematiche, tecnologiche, musicali, manuali…. di ECCELLENZA: SOSTENIAMOLE! La Vostra fascia di età… PUO’ E DEVE CONSENTIRLO!

39 Alcuni Articoli e Info per approfondire clicca nei riquadri
Scuola SecondariaSuperiore e Ragazi con Disabilità: Scuola e disabilità …A proposito di autismo nella Scuola Superiore Alunni con disabilità Indicazioni generali per l’integrazione scolastica (MIUR) Da Materiali web Adolescenti-Adulti Con item di osservazione e valutazione utili alla progettazione in ambito scolastico

40 Tempo Libero Motivante
(FINALITA’) Scuola è solo studio o socialità in evoluzione? La disabilità è il miglior strumento per insegnare a passare dalla Competitività alla COOPERAZIONE

41 Qualche esempio dal mondo dello sport:
clicca nei riquadri Bici e Autismo Progetto Filippide Corsa ad ostacoli e Autismo Cavalcando l’Autismo 2014 In Arrampicata col C.A.I Basket e Autismo Terapia mulisistemica in acqua Rugby

42 Tutoraggio (FINALITA’)
“Tutoring e il Ruolo dei compagni” Slide molto significative tratte da

43 Alcuni articoli che possono essere utili:
In particolare Materiali dei relatori al Convegno “Autismo in adolescenza” Bologna 4 maggio 2013 Pianificazione della transizione alla vita adulta autonoma degli alunni con disabilità. Dispense a.s 15 aprile 2013 L’allievo autistico nella scuola secondaria 2010

44 Finalità Generali... ALT!

45 FINALITA’ INDIVIDUALIZZATE
METODOLOGIA è l’arte di personalizzare una Finalità Generale nel TEMPO! FINALITA’ INDIVIDUALIZZATE

46 Il P.E.I. ci aiuta davvero?

47 Progettazione analitica
Dalla Home Page Di Consulta il: Modello di P.E.I. tarato sull’autismo anni, utile, potenzialmente, per alunni a Basso Funzionamento Indice Generale

48 Schema di osservazione e progettazione sintetica
Clicca qui da “Allegati” P.E.I.

49 Finalità Individualizzate 5 Parole “Magiche” a breve / medio / lungo termine:
Potenziamento di quanto già raggiunto o acquisito dal bambino/RAGAZZO Superamento delle difficoltà rilevate Stabilizzazione degli apprendimenti in atto Sviluppo di quanto ancora (capacità) non risulta sufficientemente adeguato all’ età cronologica Avvio di quanto ancora non manifestato

50 Analisi del contesto o delle abilità (Osservazioni)
ESCLUSA la stabilizzazione degli apprendimenti in atto alias :“ROUTINE” TUTTE le Finalità Individualizzate, debbono prevedere: Analisi del contesto o delle abilità (Osservazioni) Scelta accurata dei Rinforzi - Strumenti – Materiali – Programmi APP… Aiuti ( PROMPT tonico – visivo – gestuale – verbale) non Casuali / Codificati / Condivisi … Verifiche periodiche (R – E – NR) frequenti

51 TUTTE debbono essere vissute con una elevata … CONSAPEVOLEZZA DEI PROCEDIMENTI
Un principio cardine dell’abilitazione, educazione e progettazione per questi ragazzi è NON SBAGLIARE!!! Qualsiasi step, sessione, occasione deve essere organizzata per limitare al massimo insuccessi e/o “sovraccarico” I comportamenti problema sono prevalentemente frutto di questa dinamica

52 Le Metodologie

53 Suggerimenti utili dal mondo dei trattamenti “cognitivo comportamentali”
Da “ Cinque errori diffusi tra gli insegnanti di sostegno Clicca qui Cinque raccomandazioni importanti agli insegnanti Che cosa offre l’Analisi Comportamentale Applicata ai bambini più grandi?

54 ABA L’Analisi Applicata del Comportamento e l’Autismo la ricerca e l’intervento Francesca degli Espinosa, Analista Comportamentale ABA - Analisi applicata del comportamento Sintesi a cura del Gruppo di redazione: “Speciale Autismo” DR Morena Mari

55 Presidente AUTISMO ITALIA & AUTISM EUROPE
TEACCH… IL PROGRAMMA TEACCH di Donata Vivanti Presidente AUTISMO ITALIA & AUTISM EUROPE

56 “A.C.P” ARTE DI COSTRUIRE PONTI…
…tra chi, “bagnato dallo stesso fiume”, vive l’Autismo da prospettive DIVERSE (Genitore, Operatore, Compagno di scuola e rispettivi familiari, Ins di Sostegno, Ins. Curricolare, Assistente, Personale ATA, Collaboratori occasionali, cittadinanza…)

57 Nella Scuola infatti… ( “ACP” dal Nido alle Superiori)
Si osserva Si raccolgono le informazioni Si selezionano gli obiettivi Si personalizzano i contenuti con quelli curriculari Ci si aggiorna periodicamente sulle strategie che perseguono i medesimi obiettivi Si coniuga il tutto con le indicazioni dei professionisti, le esigenze della famiglia, gli orari, il personale, gli spazi e il materiale disponibile SENZA MAI DIMENTICARE…

58 …l’ingrediente più INDISPENSABILE del Contesto Scolastico che VALE PER TUTTI… anche per i bambini/ragazzi con autismo

59 SPAZI - strumenti - materiali
A scuola (come a casa e terapia) i materiali didattici e i giochi non differiscono nella sostanza da quelli comuni utilizzati per i coetanei. Molta importanza è data, però, alla: Suddivisione degli spazi, Alla disposizione del materiale nell’ambiente, Al controllo e alla parsimoniosità degli stimoli sensopercettivi All’utilizzo di agende e calendari visivi (foto – simboli parole - scritte) che aiutano a comprendere gli eventi,eseguire le richieste, a rispettare le regole, a indicare un bisogno, a contenere i disturbi sensoriali. SCHEMA TRATTO DAL PEI PERCEZIONE SENSORIALE INTELLIGENZA TRATTA DA COTTINI FACILITAZIONE-PROMPT

60 SUSSIDI TECNOLOGICI Molto successo sta ottenendo l’uso di
Hardwear - Softwear – Giochi – Applicazioni - Video Modeling… APPROFONDIMENTI e INFO: Ricerca Sussidi Tecnologici - Autismo Possono supportare le difficoltà di: comunicazione – comprensione - attenzione e consentono / favoriscono una relazione con gli altri più autonoma e costruttiva. La facilità di trasporto, gli stimoli visivi ed uditivi gratificanti, la possibilità di personalizzare i Programmi e accedere velocemente a “cartelle di comunicazione” sono una grandissima risorsa.

61 SPAZI - strumenti – materiali - SUSSIDI TECNOLOGICI
Saranno progressivamente esplicitati nella seconda parte di questo percorso Le Aree di apprendimento

62 Ricerca Bibliografica - Autismo Centro Servizi Autismo V Circolo PC
Bibliografia Ricerca Bibliografica - Autismo Centro Servizi Autismo V Circolo PC

63 CENTRO SERVIZI AUTISMO
C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità U.S.T. XIV Emilia Romagna Clicca qui per Conoscere il Servizio e le Risorse di cui è possibile beneficiare

64 Grazie Scuotto Elisabetta Tagliaferri Gilberto Relatrice:
Coordinatrice Responsabile Sportello Informativo e Biblioteca Specializzata: CENTRO SERVIZI AUTISMO C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità U.S.T. XIV Emilia Romagna Il promotore del corso: Tagliaferri Gilberto Insegnante di Sostegno c/o I.S.I.S SISMONDI - PACINOTTI I.S.I.S. SISMONDI – PACINOTTI Pescia (PT) Grazie


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