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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
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Se mal conservati gli alimenti possono infatti causare:
Gli alimenti freschi, se non condizionati, vanno incontro più o meno rapidamente ad una serie di trasformazioni fisiche e chimiche che li rendono incommestibili. Se mal conservati gli alimenti possono infatti causare: Intossicazioni Tossinfezioni Infezioni
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OBIETTIVI DELLA CONSERVAZIONE
Sicurezza igienica Disponibilità (nel tempo e nello spazio) Mantenimento delle caratteristiche Miglioramento delle caratteristiche
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CAUSE DI ALTERAZIONI: CAUSE BIOLOGICHE CAUSE CHIMICO-FISICHE
Enzimi presenti nell’alimento Microrganismi CAUSE CHIMICO-FISICHE Ossigeno radiazioni calore Variazioni del contenuto idrico Macroparassiti: roditori, insetti
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METODI DI CONSERVAZIONE
Fisici Chimici Chimico-fisici Biologici
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RADIAZIONI IONIZZANTI
PASTORIZZAZIONE ALTE TEMPERATURE DISIDRATAZIONE VARIAZIONE PRESSIONE STERILIZZAZIONE CONCENTRAZIONE ESSICCAMENTO PRESSIONI PARZIALI PRESSIONE TOTALE RADIAZIONI BASSE TEMPERATURE REFRIGERAZIONE CONGELAMENTO LIOFILIZZAZIONE RADIAZIONI IONIZZANTI MICROONDE METODI FISICI
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METODI CHIMICI CONSERVANTI CONSERVANTI NATURALI ARTIFICIALI ZUCCHERO
ALCOL SOTTACETO SOTTOLIO SALAGIONE ANTIOSSIDANTI ANTIMICROBICI
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METODI CHIMICO-FISICI
AFFUMICAMENTO METODI CHIMICO-FISICI ACTIVE PACKAGING FERMENTAZIONI METODI BIOLOGICI USO DI ENZIMI
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CONSERVAZIONE PER MEZZO DELLE ALTE TEMPERATURE
AZIONE DELLE ALTE TEMPERATURE SUGLI ENZIMI gli enzimi vengono irreversibilmente inattivati in pochi minuti tra i 50 e gli 80°C per denaturazione. AZIONE DELLE ALTE TEMPERATURE SUI M.O. Parliamo di TEMPO DI MORTE TERMICA (TDT): “tempo necessario ad eliminare tutti i m.o. presenti in un substrato ad una data T°” Diversi fattori lo influenzano : •la specie • la natura dell’alimento •le condizioni di esercizio
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PASTORIZZAZIONE “E’ il trattamento termico atto a distruggere le forme patogene e la maggior parte delle forme vegetative dei m.o e a disattivare gli enzimi” la temperatura non supera mai gli 85°C, rimangono vitali eventuali termofili e le spore.
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pastorizzazione rapida ( o HTST) → 75-85°
OGGI SI EFFETTUANO 2 TIPI DI PASTORIZZAZIONE: pastorizzazione bassa → 60-65°C per 30’: vino, birra, latte destinato alla caseificazione pastorizzazione rapida ( o HTST) → 75-85° per 15’’-20’’: principalmente latte fresco La pastorizzazione si accoppia sempre ad’altri metodi di conservazione! ( es: refrigerazione)
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IMPIANTO DI PASTORIZZAZIONE
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STERILIZZAZIONE Il termine ”sterilizzazione” indica il trattamento capace di eliminare tutti i microrganismi e le spore in un alimento ( in generale in un substrato) TIPI DI STERILIZZAZIONE Sterilizzazione classica o APPERTIZZAZIONE Trattamenti UHT Confezionamento asettico
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TRATTAMENTI UHT Si applicano ad alimenti liquidi e la temperatura di esercizio è sempre di 140 °C UHT: Ta ≈ °C per pochi secondi
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APPERTIZZAZIONE (o sterilizzazione classica)
Le principali fasi del processo sono: Preparazione del prodotto Confezionamento → sottovuoto Trattamento termico → tra i °C per circa 20 minuti. Si utilizza l’autoclave. Stoccaggio → dopo aver abbassato la T°fino a 35-40°C I prodotti così trattati si conservano da 2 a 5 anni
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CONSERVAZIONE PER MEZZO DELLE BASSE TEMPERATURE
I prodotti conservati a bassa T° si suddividono in : Refrigerati Congelati Surgelati Il freddo non ha un’azione risanante, di conseguenza gli alimenti sottoposti a tali trattamenti devono presentarsi ineccepibili dal punto di vista igienico
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AZIONE DELLE BASSE TEMPERATURE
Il freddo rallenta l’attività degli enzimi ma non li distrugge Sui m.o. ha sia un’azione batteriostatica che debolmente battericida, ma le tossine microbiche restano inalterate Per i patogeni le t.m.a. (Temperatura Massima di Accrescimento) sono al di sopra di 0°C, mentre gli psicrofili possono sviluppare anche a -10°C
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REFRIGERAZIONE Un prodotto si definisce refrigerato se la temperatura alla quale viene portato consente all'acqua in esso contenuta di rimanere allo stato liquido. I tempi di conservazione non sono molto lunghi, mentre le temperature utilizzate variano a seconda dell'alimento. Solitamente il range è -1° / +8°C, con le dovute eccezioni:
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ALIMENTO TEMP CONS. INDUSTRIALE CONS. CASALINGA Carne bovina -1 / +1 35-50 gg 3-7 gg Pesce fresco -3 / 0 1-15 gg 1-3 gg Pollame 0 / +4 2-7 gg 1-3 gg Uova -1 / +4 fino a 6 mesi 15 gg Formaggi freschi +4 / +8 5-20 gg 3-8 gg Frutta fresca 0 / +4 1-6 settimane 2-4 gg Agrumi 0 / +8 1-4 mesi 1 settimana Mele o pere 0 / +8 oltre 3 mesi 1 settimana Ortaggi non acquosi 0 / +4 oltre 3 mesi 1 settimana In generale, durante la refrigerazione, l’ U.R. dovrebbe variare tra l’80 e il 95%.
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REFRIGERAZIONE IN ATMOSFERA CONTROLLATA
Se il trattamento refrigerante si accompagna ad una modifica qualitativa dell’atmosfera che circonda l’alimento, il tempo di conservazione aumenta e i caratteri organolettici sono meglio e più a lungo preservati.
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CONSERVAZIONE IN “ CRYOVAC”
Questo sistema prevede la refrigerazione del prodotto racchiuso sottovuoto in una pellicola di cloruro di polivilidene, materiale impermeabile e termoretraibile.
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CONGELAMENTO Il congelamento consiste nel portare il prodotto a t tali da ottenere l’80-90% dell’acqua in esso contenuta, trasformata in ghiaccio. E ciò accade a T° tra i -10° e i -25 ° C a seconda del tipo di alimento. Nel processo di congelamento distinguiamo 2 fasi: - Nucleazione - Cristallizzazione
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TECNICHE DI CONGELAMENTO
congelamento per contatto con piastre. congelamento ad aria forzata. congelamento per immersione in liquidi incongelabili. congelamento con utilizzo diretto dell’agente criogeno.
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SURGELATI Secondo la Normativa europea recepita anche in italia per “alimenti surgelati” si intendono i prodotti alimentari: Sottoposti a congelamento ultrarapido T° al cuore del’alimento di max -18 C T° ininterrotta di max -18C Obbligo della confezione Unico destinatario: il consumatore finale
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DISIDRATAZIONE Il principio di conservazione è la sottrazione d’acqua all’alimento al fine di minimizzare la c.d. “aw”, cioè il rapporto P0/P. In assenza di soluti tale rapporto è 1 e tende a diminuire man mano che aumenta la concentrazione della soluzione. Per la maggior parte dei m.o. il valore minimo perché sviluppino è 0,90. I metodi più utilizzati sono: CONCENTRAZIONE ESSICCAMENTO LIOFILIZZAZIONE
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CONCENTRAZIONE La concentrazione si effettua con tecniche diverse:
Concentrazione per evaporazione: il calore viene trasmesso o per irradiazione o attraverso scambiatori di calore a circolazione di vapore. Crioconcentrazione: l’acqua viene allontanata dalla soluzione previa trasformazione in ghiaccio. Concentrazione tramite membrane: le membrane utilizzate riescono a trattenere i soluti e lasciare defluire il solvente.
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ESSICCAZIONE metodi naturali (sole + aria), ad es. stoccafisso
metodi artificiali (evaporatori meccanici, essiccatoi, radiazioni) Si facilita il trasporto e lo stoccaggio degli alimenti Le proprietà nutrizionali si conservano discretamente Gli alimenti devono essere reidratati prima dell’utilizzo L’umidità residua è max il 15%
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LIOFILIZZAZIONE Si basa sul principio della
“disidratazione dell’alimento per sublimazione”. Il processo si svolge in 4 fasi: Preparazione dell’alimento Congelamento ultrarapido a -50°C Liofilizzazione vera e propria, cioè sublimazione sottovuoto Confezionamento
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I prodotti liofilizzati hanno un’umidità residua pari a c. ca l’8%
I prodotti liofilizzati hanno un’umidità residua pari a c.ca l’8%. Si conservano per anni. L’alimento ricostituito ha caratteristiche nutrizionali paragonabili al prodotto di partenza.
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SALAGIONE Azione batteriostatica perché: • disidrata per osmosi
• riduce la quantità di acqua a disposizione per i microbi • gli ioni Na+ e Cl- sono tossici per i microbi La concentrazione di sale > 15% Tipologie: • a secco: prosciutto crudo, merluzzo, ecc. • in salamoia: olive, cetriolini, ecc.
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ZUCCHERO Disidrata per osmosi Azione batteriostatica
Concentrazione di zucchero > 50% Spesso si abbinano altre tecniche di CA Ad es. marmellata, latte zuccherato e concentrato, frutta candita, ecc
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