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1.Il Rilancio Spirituale Inizio il mio contributo, riprendendo una riflessione presente Instrumentum Laboris del sinodo sulla Nuova Evangelizzazione per.

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Presentazione sul tema: "1.Il Rilancio Spirituale Inizio il mio contributo, riprendendo una riflessione presente Instrumentum Laboris del sinodo sulla Nuova Evangelizzazione per."— Transcript della presentazione:

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2 1.Il Rilancio Spirituale Inizio il mio contributo, riprendendo una riflessione presente Instrumentum Laboris del sinodo sulla Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della Fede Cristiana al n.88: La Nuova Evangelizzazione è il nome dato a questo rilancio spirituale, a questo avvio di movimento di conversione che la Chiesa chiede a se stessa, a tutte le comunità e a tutti i suoi battezzati. In particolare, evidenzio lespressione rilancio spirituale che, caratterizzato da un duplice movimento di rinnovamento interno e di rinnovato impegno missionario, a mio avviso costituisce lorizzonte pastorale del ridire la fede oggi. Ridire la Fede nella sua tensione: ad intra la comunità ecclesiale deve vivere e assumere in modo radicale la storia nella quale è chiamata a costruire il Regno, per ripensare nuovi modi e termini per narrare la speranza del Vangelo. ad extra comporta attivare processi interculturali che pongano il Vangelo in costante contatto con la cultura e luomo contemporaneo per significare di nuovo, nella vivificante relazione con levento fondativo, Gesù Cristo, la trama storica, creando e rinnovando la cultura.

3 1. Il Rilancio Spirituale Trasmettere la fede non comporta unicamente consegnare dei contenuti statici, ma è rinnarrare e progredire in modo costante nella comprensione della Verità, avendo lintera Tradizione come guida. Trasmettere la fede vuol dire essere consapevole che la verità della fede è per la storia, per leggerla e trasformarla; in questo senso una comunicazione nella storia e per la storia. Trasmettere la fede vuol dire porre attenzione alla risposta personale dei soggetti, alla capacità di interiorizzazione. In tal senso, è importante recuperare alla dinamica della traditio-redditio fidei lattenzione alla receptio fidei. Ultimo suggerimento che conclude questo primo punto che concretizza, pastoralmente parlando, le riflessioni sin qui fatte, concerne lintroduzione della pastorale della proposta accanto alla pastorale della trasmissione.

4 2. Porta Fidei Accanto alla priorità della Parola come esperienza generante la fede, il Papa sottolinea limportanza di approfondire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata e riflettere sullatto con cui si crede (PF 9). In tal senso, va recuperata lunità profonda tra latto di fede con cui si crede e i contenuti a cui diamo il nostro assenso (PF 10). La fede è prima di tutto dono di Dio e azione di grazia che trasforma il cuore del credente; in merito è forte il richiamo del Santo Padre quando afferma che la conoscenza dei contenuti da credere non è sufficiente se poi il cuore, autentico sacrario della persona, non è aperto dalla grazia che consente di avere occhi per guardare in profondità e comprendere che quanto è stato annunciato è la Parola di Dio (PF 10). Allo steso la conoscenza dei contenuti della fede è fondamentale per lassenso personale, per aderire in modo pieno con lintelligenza e la volontà a quanto viene proposto e trasmesso dalla Chiesa.

5 3. Catechismo della Chiesa Cattolica Il testo si qualifica: «come strumento per trasmettere i contenuti essenziali e fondamentali della fede e della morale cattolica, in modo completo e sintetico; come punto di riferimento dei catechismi nazionali e diocesani, la cui mediazione è indispensabile; come esposizione positiva e serena della dottrina cattolica. Lo stile del CCC si caratterizza per l'essenzialità, la concisione, la sobrietà, l'incisività, la chiarezza. Il suo stile, più che argomentativo, è attestativo: intende annunciare la verità cristiana con la certezza propria della Chiesa, cercando da un lato di rispettare i diversi gradi di certezza che la Chiesa ha nelle varie tematiche, dall'altro di evitare le opinioni teologiche.

6 3. Catechismo della Chiesa Cattolica La materia è distribuita in quattro parti fondamentali (13): «ciò che la Chiesa Cattolica crede (I parte), celebra (II parte), vive (III parte), prega (IV parte)». -La prima parte (La professione di fede, 26 - 1065), presenta a livello introduttivo (prima sezione) l'uomo come "capace" di Dio e le vie attraverso le quali egli può giungere a conoscerlo: il mondo e se stesso, in particolare la propria ragione. - La seconda parte (La celebrazione del mistero cristiano, 1066 - 1690) illustra la fede celebrata. -La terza parte (La vita in Cristo, 1691 - 2557) espone la fede vissuta. -La quarta parte (La preghiera cristiana, 2558 - 2865) analizza la fede pregata.

7 3. Catechismo della Chiesa Cattolica Per quanto concerne il Compendio, il corpo del testo è dato dalla sintesi del CCC. Quindi, ritroviamo in esso le quattro parti che scandiscono la formulazione dei contenuti catechistici nel CCC stesso: la professione di fede la celebrazione del mistero cristiano la vita in Cristo la preghiera cristiana. Il sussidio è completato da una Appendice che riporta, anche in latino, le preghiere più comuni del popolo cristiano e, infine, le formule tradizionali che sintetizzano i principali contenuti della dottrina cristiana. La differenza più rilevante rispetto al CCC – evidenziata anche dal card. Ratzinger nella sua Introduzione - è indubbiamente data dalla formula dialogica del Compendio, che riscopre la tradizionale esposizione sotto forma di domande e risposte i contenuti della fede.

8 4. Per una riflessione pastorale Il Contenuto della fede è Gesù Cristo, morto e risorto, è il mistero del Signore Gesù e in Lui la Trinità. La verità cristiana, prima ancora che concetto, è una relazione viva che investe cuore e mente. Come ogni relazione, la fede cristiana come amore si fa parola. Lessenziale, il tutto della fede, deve potersi dire in formule chiare che permettano la professione ecclesiale della fede personale, e che orientano lassenso personale allincontro con Cristo. In questo legame, è sancita la relazione intima tra Parola e formule della fede, tra narrazione evangelica e Simbolo della fede, tra esperienza personale e contenuto della fede, tra fides qua (atto) e fides quae (contenuto). Il CCC è strumento privilegiato per accompagnare la maturazione della fede nelle nostre comunità, coniugando attenzione allintegrità intensiva del contenuto e allinculturazione del dato rivelato. Prima responsabile della sinergia appena descritta è la comunità ecclesiale, nel suo essere Madre che genera nella fede e Maestra che guida e accompagna la maturazione della fede.

9 1. Ridire la fede 2. Porta Fidei 3. Catechismo della Chiesa Cattolica 4. Per una riflessione pastorale


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