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DISINFEZIONE Prof.ssa Marranzano
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CONTAMINAZIONE DEI DISINFETTANTI
DILUIZIONI CON ACQUA CONTAMINATA MANOVRE/IMPIEGHI SCORRETTI Prelievo del disinfettante toccando la bocca del flacone Uso di garza contaminata Rabbocchi vari Mancata bonifica dei flaconi Cotone immerso nel disinfettante ERRATE DILUIZIONI
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Soluzione acquosa (formalina)
ALCOLI 50/60% Alcol etilico Alcol isopropilico ALDEIDI gas Aldeide formica o formaldeide (HCHO) Soluzione acquosa (formalina) Soluzione saponosa (lisoformio) glutaraldeide Soluzione acquosa
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DISTILLAZIONE DEL CATRAME DICARBONFOSSILE
ACIDO FENICO GREZZO + SAPONE FENOLO O ACIDO FENICO PURO CRESOLO GREZZO ACIDI CRESILICI CREOLINE + SAPONI LISOLO
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GRAM + GRAM- SPORE MICETI E VIRUS
DETERGENTI SINTETICI ACQUA GRUPPO IDROFILO INTERFACIE SOSTANZE GRUPPO IDROFOBO - NON IONICI ELEVATO POTERE SCHIUMOGENO EMULSIONANTE E DETERSIVO - ANIONICI CATIONICI (composti dell’ammonio quaternario) Estremità Idrofoba – idrofila Superficie batteri da disinfettare Elevato potere disinfettante GRAM+ Bacilli tubercolari Spore +/- virus ANFOTERI Buona azione detergente e disinfettante GRAM + GRAM- SPORE MICETI E VIRUS
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“MESCOLANZE DI SALI DEGLI ACIDI OLEICO, PALMITICO E STEARICO”
SAPONI “MESCOLANZE DI SALI DEGLI ACIDI OLEICO, PALMITICO E STEARICO” GRASSI ANIMALI O VEGETALI + + ACQUA IDRATO SODICO IDRATO DI POTASSIO GRUPPO IDROFILO SOSTANZE INSOLUBILI GRUPPO IDROFOBO SAPONI DURI SAPONI MOLLI
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NELL’USO DEI DISINFETTANTI
Contenitori monouso e di ridotta capacità; contenitore e acqua sterili; non immergere oggetti non asciutti nel disinfettante Non rabboccare male le soluzioni disinfettanti Controllare data di scadenza Non conservare mai i batuffoli già imbevuti di antisettico Contenitori riutilizzabili sottoposti ad accurata bonifica (pulizia – sterilizzazione) Evitare il contatto fra: mani dell’operatore, garza, cotone, etc. e il foro d’apertura del contenitore Conservare al riparo dalla luce, da fonti di calore ed in apposito armadietto
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GESTIONE DEI DISINFETTANTI IN UN REPARTO OSPEDALIERO
Utilizzare la soluzione disinfettante entro 7-10 giorni dalla diluizione, preparazione o apertura Usare flaconi piccoli provvisti, se possibile di dosatori Usare tappi in vetro o plastica Adeguare le richieste al fabbisogno settimanale Usare i “vecchi” poi i “nuovi” Mettere indicazioni chiare ed evidenti Istruire tutti gli utilizzatori di un prodotto sul suo campo d’impiego
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disinfettanti Meccanismo d’azione Attività anti-microbica Indicazioni d’uso Gram + Gram - Micobatteri Spore Miceti Virus CLORO Inattiva le proteine enzimatiche a livello dei gruppi SH- +++ ++ Potabilizzazione dell’acqua,disinfezione stoviglie,biancheria, superfici e gabinetti IODIO Disinfezione cute, strumenti, oggetti, superfici ALCOLI Coagulano le proteine del protoplasma batterico + Disinfezione cute e termometri (da soli o con altri disinfettanti ALDEIDI Determinano alchilazioni su gruppi aminici,carbossilici. Idrossilici e sulfidrilici delle proteine Come aldeide formica: disinfezione ambientale terminale;come aldeide glutarica: oggetti di gomma e plastica (citoscopi,broncoscopi,ecc.)
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disinfettanti Meccanismo d’azione Attività anti-microbica Indicazioni d’uso Gram + Gram - Micobatteri Spore Miceti Virus FENOLI Alterano la membrana cellulare e ad elevate concentrazioni coagulano le proteine del protoplasma batterico Attività variabile secondo i composti Disinfezioni mani, oggetti e superfici DETERGENTI CATIONICI Alterano la membrana citoplasmatica,inattivano i sistemi enzimatici,denaturano le proteine del protoplasma batterico +++ + Disinfezione cute CLOREXIDINA Blocca le funzioni della membrana citoplasmatica batterica, favorisce la fuoriuscita di materiale cellulare, inattiva le proteine plasmatiche ++ Disinfezione mani e cute integra
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COME AGISCONO I DISINFETTANTI SUI:
VIRUS DENATURAZIONE DELLE PROTEINE DEL CAPSIDE BATTERI COAGULAZIONE OSSIDAZIONE INATTIVAZIONE (SH) STATO COLLOIDALE DEL PROTOPLASMA PERMEABILITA’ DELLA MEMBRANA CELLULARE
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LIVELLO DI ATTIVITA’ DEI DISINFETTANTI
FUNGHI VIRUS BATTERI MEDI CON LIPIDI PICCOLI CON LIPIDI FORME VEGETATIVE BACILLO TUBERC. SPORE Alto + Intermedio - Basso
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DISINFEZIONE AD ALTO LIVELLO
STERILIZZAZIONE SPORE DISINFEZIONE AD ALTO LIVELLO MICOBATTERI DISINFEZIONE A MEDIO LIVELLO VIRUS NON LIPIDICI O PICCOLI VIRUS FUNGHI BATTERI VEGETATIVI (Gram + E Gram -) VIRUS LIPIDICI O VIRUS DI MEDIA TAGLIA (HIV, HBV, HCV, Herpes Virus) DISINFEZIONE A BASSO LIVELLO
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LIVELLI DI RESISTENZA MAX: - SPORE - BACILLO TUBERCOLARE
- SPORE FUNGINE - VIRUS DI PICCOLE DIMENSIONI “NUDI” - MICETI - VIRUS DI MEDIE DIMENSIONI “PERICAPSIDE” MIN: - CELLULE BATTERICHE IN FORMA VEGETATIVA
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LIVELLO DI ATTIVITA’ DEI DISINFETTANTI:
ALTO: GLUTARALDEIDE, PEROSSIDO DI IDROGENO INTERMEDIO : ALCOLI, COMPOSTI DEL CLORO, IODOFORI BASSO : SALI DI AMMONIO QUATERNARIO
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FATTORI CHE INFLUENZANO L’EFFICACIA DI UN DISINFETTANTE
FATTORI RELATIVI AI MICRORGANISMI SPECIE E NUMERO DI MICRORGANISMI CONDIZIONI DI VITA FATTORI RELATIVI AL DISINFETTANTE CONCENTRAZIONE STABILITA’ DELLA PREPARAZIONE TEMPO DI CONTATTO FATTORI RELATIVI ALL’AMBIENTE O AL MATERIALE DA TRATTARE TEMPERATURA PH CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DA TRATTARE MODALITA’ DI CONTATTO
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VARIABILI CHE INFLUENZANO L’ATTIVITA’ DEI DISINFETTANTI
Legate alle caratteristiche del prodotto Spettro di attività antimicrobica Tipo di attività Dipendenti dalla popolazione microbica Carica microbica Specie microbica e fase del ciclo vitale Variazione della resistenza microbica Relative alle condizioni di impiego Concentrazione d’uso Tempo di azione Temperatura e Ph Caratteristiche del solvente Accessibilità dei batteri Inattivazione del disinfettante
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REQUISITI DEI DISINFETTANTI
AMPIO SPETTRO INNOCUITA’ COMPATIBILITA’ SEMPLICITA’ DI APPLICAZIONE ECONOMIA
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REQUISITI DI UN BUON DISINFETTANTE
BASSO COSTO ATTIVITA’ GERMICIDA AMPIO SPETTRO D’ AZIONE RAPIDA AZIONE E PERSISTENZA NEL TEMPO INNOCUITA’ BUON POTERE DI PENETRAZIONE AZIONE IN PRESENZA DI SOSTANZE ORGANICHE ASSENZA DI AZIONE IRRITANTE COMPATIBILITA’ CON SAPONI LIQUIDI DI COMUNE IMPIEGO MANEGGEVOLEZZA
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CRITERI USATI PER LA SCELTA DI UN DISINFETTANTE
EFFICACIA INNOCUITA’ NON REATTIVITA’ CON IL MATERIALE SU CUI VIENE USATO INSENSIBILITA’ AD UNA EVENTUALE AZIONE DEL MATERIALE SU CUI VIENE USATO
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OCCASIONALE O ESTEMPORANEA PERIODICA CONTINUA TERMINALE
DISINFEZIONE OCCASIONALE O ESTEMPORANEA PERIODICA CONTINUA TERMINALE
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DISINFEZIONE AGENTI NATURALI LUCE TEMPERATURA ESSICCAMENTO
CONCORRENZA VITALE DILUIZIONE AGENTI FISICI CALORE UMIDO SECCO AGENTI CHIMICI ACIDI ALCALI SALI DI METALLI PESANTI ALOGENI ALDEIDI GRUPPO DEL FENOLO COMPOSTO TENSIOATTIVI CLOREXIDINA
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