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CONCORSO DI ZONA….. QUESTA TERRA CHE AMIAMO
Il nostro luogo del cuore:LE SALINE!!! AGESCI Marsala 2 Sq. Antilopi
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BREVI CENNI STORICI: Furono i fenici ad impiantare per primi, nella zona costiera tra Trapani e Marsala, vasche per l’estrazione del sale. La zona venne scelta per il clima favorevole “ventoso” e per le sue acque basse (il livello del mare è regolato dal ciclo della luna:tre ore prima che essa spunti inizia l’alta marea che dura tre ore dopo il sorgere).
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IL SALINARO: Il salinaro o curato è colui che si occupa del funzionamento della saline ha il compito di aprire le “chiuse” e fare entrare l’acqua del mare nella prima vasca.
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IL CICLO DEL SALE: L’acqua del mare entra in una prima vasca, di acqua fredda (3.5 gradi salini), poi in una seconda ed in una terza detta “vasca di coltivo” dove il sale raggiunge dieci 10°di densità salina. Successivamente passa in tre vasche più strette e basse –le calde- l’ultima delle quali è la cosiddetta “mamma caura” la cui acqua raggiunge 26° di concentrazione salina. Quando i primi cristalli di sale si depositano sul fondo con uno spessore di 8 cm si dice che l’acqua è “fatta” e può cominciare lo svuotamento delle vasche (quando lo strato di sale supera i 14 cm)
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IL MULINO: In passato l’acqua veniva tolta con l’ausilio di mulini a vento azionati da una vite di Archimede, adesso per motivi quantitativi e di tempo il lavoro si è meccanizzato. Il mulino da noi visitato è a tre piani nel primo vi sono le macine, nel secondo il bloccaggio del mulino e nel terzo gli ingranaggi a denti azionati dal movimento delle pale che si trovano all’esterno.
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PROCESSO DI ESTRAZIONE DEL SALE:
Per favorire il finale sgrondo dell’acqua il sale viene diviso in più sezioni usando un rastrello di legno e una piccola pala “ ‘u paluneddro” con questa operazione si dice che la vasca è messa “in curria” poi una specializzata squadra di operai “ la venna” divide il sale in più mucchi si riempiono le ceste (24 ceste formano una salma di sale pari a 500 Kg). Il compito di contare le ceste spetta al “signatore” che per evitare disaccordi forma l’ultima salma di sale con 25 ceste.
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PERIODO DI ESTRAZIONE:
Il lavoro nelle saline inizia a metà luglio perché i venti secchi come il maestrale e la tramontana favoriscono l’evaporazione dell’acqua invece l’umidità e la pioggia ostacolano il processo di estrazione. Tempo permettendo si fanno tre raccolte ciascuna con un abbattimento della produzione del 40% rispetto alla precedente.
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IMPEDIMENTI ALLA PRODUZIONE DEL SALE:
Un impedimento alla produzione del sale può essere il “sale scuma” o “fior di sale” che avviene nelle secche sere d’estate quando non soffia il vento e una “nuvola” di cristalli di sale si deposita sulla superficie dell’acqua ostacolando la crescita del sale posto sul fondo. In questi casi il “sale scuma” va spezzato e sciolto nuovamente in acqua.
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REPARTO EVEREST SQ ANTILOPE MARSALA 2
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