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Platone e Aristotele Marx Weber Elias Canetti Bertrand Russell.

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Presentazione sul tema: "Platone e Aristotele Marx Weber Elias Canetti Bertrand Russell."— Transcript della presentazione:

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4 Platone e Aristotele Marx Weber

5 Elias Canetti Bertrand Russell

6 Bertrand Russell “Power”
L’errore degli economisti ortodossi è di ritenere che l’interesse economico sia l’unico movente dei fenomeni sociali.

7 -Il capobranco raggiunto il potere è soddisfatto.
-L’uomo, soddisfatti i bisogni primari, vuole ancora di più.

8 Scelgo l’abito non solo per coprirmi ma anche per seguire la moda.

9 Desideri primari dell’uomo: Fama Successo Potere

10 Elias Canetti “Massa e Potere”
Dai tempi dell’homo sapiens fino ad oggi l’uomo utilizza le stesse modalità per dominare ciò che lo circonda.

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12 Canetti affianca alle sue ricerche da antropologo le osservazioni sul significato psichico della funzione vitale del mangiare. Inoltre considera il potere una patologia

13 «Che cosa non ho trovato in lui
«Che cosa non ho trovato in lui! Conferme per alcuni pensieri che mi occupano da anni! Per esempio l’indissolubile connessione tra paranoia e potere. Tutto il suo sistema è la descrizione di una lotta per il potere, in cui Dio stesso è il vero antagonista. Schreber è vissuto a lungo nell’idea di essere l’unico sopravvissuto nel mondo; tutto il resto erano anime di morti e Dio in varie sue manifestazioni. L’idea di essere o di poter essere l’unico, l’unico tra cadaveri, è decisiva sia per la psicologia del paranoico sia per quella del potente che spinge all’estremo il suo potere. […] Ma Schreber portava anche già pronta dentro di sé come delirio l’ideologia del nazionalsocialismo. Egli considera i tedeschi il popolo eletto e vede minacciata la loro esistenza da ebrei, cattolici e slavi. Si definisce spesso il «campione» che deve salvarli da questo pericolo. Una simile anticipazione di quanto accadde più tardi nel mondo dei «sani di mente» costituirebbe già da sola un motivo sufficiente per occuparsi delle sue memorie». D.P. Schreber

14 L’uomo osserva gli animali del suo ambiente per apprenderne le caratteristiche ed utilizzarle per il suo potere.

15 Il totem australiano rappresenta la duplice natura di un capostipite che è al tempo stesso uomo e animale.

16 L’antenato dei canguri diventa l’antenato degli uomini che si auto-denominano canguri

17 …. il branco di animali che cacciano insieme
….il branco di animali che cacciano insieme. I lupi che l’uomo ben conobbe e trasformò in cani nel corso di millenni, dovettero molto presto suscitare viva impressione. L a loro presenza nelle tradizioni mitiche di numerosi popoli, le immagini del lupo mannaro, le storie di uomini che, travestiti da lupi, avrebbero assalito e fatto a pezzi altri uomini, le leggende primordiali di bambini allevati da lupi, tutto ciò e molti altri elementi testimoniano quanto il lupo fosse vicino all’uomo.

18 L’uomo ha in comune con i predatori la psicologia dell’afferrare e incorporare la preda.

19 I denti sono il più evidente strumento di potere che gli uomini e moltissimi animali portano in sé.
I denti, verosimilmente , sono stati modello di riferimento nella fattura degli strumenti . I soldati di Cadmo nacquero dalla terra dove erano stati seminati i denti del drago da lui ucciso.

20 Tutte le fasi della caccia sono rintracciabili in alcune delle fondamentali procedure del potere, compresa l’assimilazione del cibo.

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22 Il potere è comando, e il primo comando è quello di fuga, quello che il predatore impone al branco durante la caccia, quello che finisce con la morte della preda afferrata. Tutti gli altri comandi derivano da questo comando primordiale.

23 Ecco le parole conclusive del libro: <<Il sistema del comando è universalmente ammesso. Lo si trova sommamente accentuato nell’esercito. Ma anche molti altri ambiti della vita civile sono dominati e caratterizzati dal comando. La morte quale minaccia è la moneta del potere. Qui è facile mettere una moneta sull’altra e accumulare enormi capitali. Chi vuole riuscire ad aggredire il potere deve guardare negli occhi senza timore il comando e trovare i mezzi per sottrargli la sua spina>>. Questo descrive esattamente come agisce la mafia e su quali basi si fonda. Per uscirne dobbiamo guardarla negli occhi senza timore, per sottrarle la sua orribile spina.

24 Lavoro svolto dalla classe III F dell'I.T.I.S E.Fermi
Grazie per l’attenzione Lavoro svolto dalla classe III F dell'I.T.I.S E.Fermi


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